A TE AMICO MIO...22/7/2008 IERI... UN ANNO FA Stavamo lavorando insieme. Decidemmo di smettere alle 11.30. Era sabato. Io dovevo andare ad un laghetto di acqua sorgiva con degli amici. Tu...tu eri invitato a pranzo da amici. Ci lasciammo erano le 11.35. Alle 11.57 una telefonata.....Enzo vieni....-Carmine ha fatto un incidente- Arrivai sul posto. La moto era nel campo. La... mia moto... era nel campo... Tu...tu eri in terra coperto da un lenzuolo. Il poliziotto non voleva farmi avvicinare. Mi arrabbiai molto e lo feci da parte. Mi avvicinai e tolsi il lenzuolo. Sul tuo volto era abbozzato un mezzo sorriso. Non un segno, non una escoriazione. Un mezzo sorriso. Mi voltai verso il poliziotto e dissi -è svenuto, ma non si è fatto niente- il poliziotto....rimise il lenzuolo sul tuo corpo e mi spostò da parte.....dicendomi... - mi dispiace....- Non capivo....non potevo capire. 20 minuti prima stavamo ridendo e scherzando insieme... Addio amico mio. Hai lasciato questo mondo con un sorriso Addio amico mio....mi hai lasciato....mi hai lasciato ed io avevo bisogno di te. Addio amico mio...hai sempre chiamato me per risolvere le tue questioni, ora...ora io avrei bisogno di te e....tu non ci sei più. Ieri....un anno fa. A te.... AMICO MIO
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L'AMORE...Gli amori più duraturi sono quelli non corrisposti: ti restano nel cuore, conficcati come una scheggia, per sempre. E ad ogni respiro ti mozzano il fiato. E ad ogni battito ti straziano il cuore. E se anche poi col tempo possono fare meno male, ogni volta che vedrai la pioggia battere sui vetri, quella scheggia che dà lì non se ne mai andata ti ricorderà con una fitta che il tuo cuore non ha mai smesso di sanguinare per quel dolce sogno svanito. |
Messaggi del 04/04/2015
Post n°889 pubblicato il 04 Aprile 2015 da eric65v
"Poiché, sebbene pochi uomini possano essere felici in solitudine, ancor minore è il numero di coloro che possono essere felici in una comunità che non consenta libertà di azione individuale." B. Russell
L'errore più grande che molti non riescono a vedere, è pensare di creare "sistemi" "democrazie" "società" che possano andare bene per una vasta collettività di persone: questa è vera utopia. Tutte le forme di governo sperimentate fin'ora, sono miseramente fallite e hanno portato solo infelicità, discriminazioni, oppressioni, guerre, morte e desolazione, oltre alla rovina del pianeta che ci ospita. E'impensabile e impossibile realizzare qualsiasi forma di grande società "organizzata" che possa significare felicità per tutti e questo proprio a causa del senso di libertà di cui ogni essere umano è provvisto. L'individualità di ogni essere umano viene sempre soffocata, quando deve sottoporsi a "un sistema" realizzato da terzi. Quello che va bene per me, potrebbe non andare bene per te e se anche andasse bene per entrambi non significa che possa andare bene per la generazione futura. L'essere umano vive bene in comunità con altre persone, ma solo fin quando non viene compromessa la sua individualità, il suo estro, la sua potenzialità Tutti quelli che sono indotti a conformarsi ad uno stile di vita, a un'ideologia, a una confessione religiosa o che riducono la loro vita incarcerandosi in una fabbrica che dice loro quando dormire, quando mangiare, quando riposarsi e quando avere degli hobby, sono persone che hanno smesso di vivere: sono aquile con ali tagliate, aquile che inconsapevolmente vivono in un pollaio. La felicità di una persona normale, dipende dalla possibilità di elaborare le proprie idee e sfruttarle sulla scorta delle proprie esperienze e deve essere messo in condizione, sempre, di subire personalmente le conseguenze delle proprie scelte o decisioni. Perché questo avvenga, si deve cominciare a pensare al concetto di società in termini differenti. A mio avviso si deve cominciare a prendere in considerazione la realizzazione di piccole realtà societarie, dove l'individualità di ogni persona non venga soffocata e dove ognuno impari a far uso delle proprie capacità psico-fisiche per vivere degnamente... Quando alcuni invocano l'interveno dello stato su decisioni personale, come potrebbero essere i gusti sessuali e altri particolari che attengono alla sfera intima e personale, non stanno facendo altro che costruirsi le gabbie della propria prigione. Lo stato, dovrebbe servire solo per proteggere la cosa privata e pubblica: NIENT'ALTRO
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Inviato da: miriade159
il 14/12/2023 alle 12:57
Inviato da: cassetta2
il 20/11/2019 alle 16:08
Inviato da: perla_conchiglia
il 11/10/2019 alle 21:55
Inviato da: perla_conchiglia
il 21/09/2019 alle 13:10
Inviato da: ladymaria45
il 17/08/2019 alle 11:25