A TE AMICO MIO...22/7/2008 IERI... UN ANNO FA Stavamo lavorando insieme. Decidemmo di smettere alle 11.30. Era sabato. Io dovevo andare ad un laghetto di acqua sorgiva con degli amici. Tu...tu eri invitato a pranzo da amici. Ci lasciammo erano le 11.35. Alle 11.57 una telefonata.....Enzo vieni....-Carmine ha fatto un incidente- Arrivai sul posto. La moto era nel campo. La... mia moto... era nel campo... Tu...tu eri in terra coperto da un lenzuolo. Il poliziotto non voleva farmi avvicinare. Mi arrabbiai molto e lo feci da parte. Mi avvicinai e tolsi il lenzuolo. Sul tuo volto era abbozzato un mezzo sorriso. Non un segno, non una escoriazione. Un mezzo sorriso. Mi voltai verso il poliziotto e dissi -è svenuto, ma non si è fatto niente- il poliziotto....rimise il lenzuolo sul tuo corpo e mi spostò da parte.....dicendomi... - mi dispiace....- Non capivo....non potevo capire. 20 minuti prima stavamo ridendo e scherzando insieme... Addio amico mio. Hai lasciato questo mondo con un sorriso Addio amico mio....mi hai lasciato....mi hai lasciato ed io avevo bisogno di te. Addio amico mio...hai sempre chiamato me per risolvere le tue questioni, ora...ora io avrei bisogno di te e....tu non ci sei più. Ieri....un anno fa. A te.... AMICO MIO
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L'AMORE...Gli amori più duraturi sono quelli non corrisposti: ti restano nel cuore, conficcati come una scheggia, per sempre. E ad ogni respiro ti mozzano il fiato. E ad ogni battito ti straziano il cuore. E se anche poi col tempo possono fare meno male, ogni volta che vedrai la pioggia battere sui vetri, quella scheggia che dà lì non se ne mai andata ti ricorderà con una fitta che il tuo cuore non ha mai smesso di sanguinare per quel dolce sogno svanito. |
Post n°890 pubblicato il 25 Aprile 2015 da eric65v
...e ho ascoltato tutti i miei silenzi. Quelle paturnie intrufolatesi all'interno dei meandri delle mie assenze. Con dovizia di particolari ho centellinato le mie ombre essendomi piegato nel raccogliere quelle che denunciavano le mie inefficienze e i miei fallimenti. Ho acquietato il mio cuore, anestetizzandolo con i piaceri della carne. Ho assaporato l'oblio e il devastante dissociarmi da me stesso, riponendo nelle mani fatue di un'avvenente giovane il mio futuro, avvedendomi della mediocrità delle sue parole: tenute insieme da occhi ammaliatori, un corpo sinuoso e odoroso di bacche di ginepro e fragrante cinnamomo. Ho disseminato il mesto andirivieni delle mie inquietudini con briciole di follia per trattenere con legami ferrei la mia ragionevolezza, onde non prendesse il sopravvento impedendomi di vivere. Sono sceso a compromesso con il mio buon senso: lui tiene a bada la mia follia e questa gli impedisce di divenire un dittatore...
Post n°889 pubblicato il 04 Aprile 2015 da eric65v
"Poiché, sebbene pochi uomini possano essere felici in solitudine, ancor minore è il numero di coloro che possono essere felici in una comunità che non consenta libertà di azione individuale." B. Russell
L'errore più grande che molti non riescono a vedere, è pensare di creare "sistemi" "democrazie" "società" che possano andare bene per una vasta collettività di persone: questa è vera utopia. Tutte le forme di governo sperimentate fin'ora, sono miseramente fallite e hanno portato solo infelicità, discriminazioni, oppressioni, guerre, morte e desolazione, oltre alla rovina del pianeta che ci ospita. E'impensabile e impossibile realizzare qualsiasi forma di grande società "organizzata" che possa significare felicità per tutti e questo proprio a causa del senso di libertà di cui ogni essere umano è provvisto. L'individualità di ogni essere umano viene sempre soffocata, quando deve sottoporsi a "un sistema" realizzato da terzi. Quello che va bene per me, potrebbe non andare bene per te e se anche andasse bene per entrambi non significa che possa andare bene per la generazione futura. L'essere umano vive bene in comunità con altre persone, ma solo fin quando non viene compromessa la sua individualità, il suo estro, la sua potenzialità Tutti quelli che sono indotti a conformarsi ad uno stile di vita, a un'ideologia, a una confessione religiosa o che riducono la loro vita incarcerandosi in una fabbrica che dice loro quando dormire, quando mangiare, quando riposarsi e quando avere degli hobby, sono persone che hanno smesso di vivere: sono aquile con ali tagliate, aquile che inconsapevolmente vivono in un pollaio. La felicità di una persona normale, dipende dalla possibilità di elaborare le proprie idee e sfruttarle sulla scorta delle proprie esperienze e deve essere messo in condizione, sempre, di subire personalmente le conseguenze delle proprie scelte o decisioni. Perché questo avvenga, si deve cominciare a pensare al concetto di società in termini differenti. A mio avviso si deve cominciare a prendere in considerazione la realizzazione di piccole realtà societarie, dove l'individualità di ogni persona non venga soffocata e dove ognuno impari a far uso delle proprie capacità psico-fisiche per vivere degnamente... Quando alcuni invocano l'interveno dello stato su decisioni personale, come potrebbero essere i gusti sessuali e altri particolari che attengono alla sfera intima e personale, non stanno facendo altro che costruirsi le gabbie della propria prigione. Lo stato, dovrebbe servire solo per proteggere la cosa privata e pubblica: NIENT'ALTRO
Post n°888 pubblicato il 14 Marzo 2015 da eric65v
«Per essere l'immacolato componente di un gregge, bisogna essere prima di tutto una pecora». (Albert Einstein) ...eppure, quanti si sentono sicuri, essendo parte di un gregge. Sembra che si debba per forza essere parte di un insieme, anche se quell'insieme e composto da idioti, da scellerati. da disonesti, da imbroglioni, ladri, mafiosi o altro. Si cresce, o meglio, si viene educati dall'infanzia che è fondamentale appartenere a qualche gruppo, a una élite o un'associazione. Non ci si rende conto che in questo modo si diviene come tanti pecoroni decerebrati perché, ricordiamo il detto: quando tutti pensano allo stesso modo, nessuno pensa veramente. Invece sembra che tutti amano essere etichettati, catalogati, schedati e, quindi, ingabbiati. Già nei primi anni della scuola ti plasmano facendoti credere che ci sia bisogno di un capoclasse e poi ti inducono a prendere parte a delle votazioni: indirizzare il tuo voto di approvazione verso un candidato piuttosto che un altro. Così nell'età adulta sembra impossibile e impensabile vivere senza andare a votare. Ma chi votare? Chi votate? Sapete che se fossimo in una nazione onesta e si presentasse un partito politico, come uno qualsiasi di quelli che ci sono attualmente o anche nel recente passato, in Italia e qualcuno li votasse, si verrebbe perseguiti per associazione a delinquere? TUTTI quelli che siedono su quelle poltrone da molti anni, sono dei mafiosi incancreniti dal desiderio di far soldi col sangue vostro e dei vostri cari. Sono dei miserabile mercenari. Scellerati malavitosi e voi quando andate a votare: STATE APPOGGIANDO LA MAFIA, LA NDRANGHETA O LA CAMORRA... Ma forse vi piace essere dei pecoroni, parte integrante di un gregge di decerebrati...Emoticon frown
Post n°887 pubblicato il 08 Marzo 2015 da eric65v
…e se potessi intingere il mio stilo in quel calamaio ricolmo perché dichiari le mie sensazioni; se con il pennino riuscissi a dichiarare il mio cuore; se con la mano riuscissi a mettere insieme quelle parole che, clandestine, drappeggiano le mie inquietudini e con arroganza si fanno pressanti…
…ogni lettera sarebbe intrisa di passione, ogni sillaba che imprimo in quello spazio sarebbe un bacio, che come rosso petalo si adagia sulla nuda pagina; dalle parole nascerebbe una carezza che sfiora il foglio; le frasi darebbero vita ai miei pensieri che, ormai vagabonde, sublimano...
…quelle virgole e punti e virgole creerebbero delle pause che come gemiti inespressi darebbero forma a delle attese dense di emozioni: quei puntini di sospensione farebbero da testimoni a nostalgici argomenti di cui nessuno più s’interessa…
…i periodi, quelli che scandiscono il tempo, dove al suo interno vengono racchiuse le memorie: film ben impressi e mai visti, concepiti, ma abortiti, che hanno vita, ma che mai vengono al mondo, disconosciuti ancor prima d’essere conosciuti, intere pagine di vita vissuta che nessuno sfoglia, segni tatuati sull’immacolato candore della carta che pregni di ricordi, di emozioni e impressioni che a nessuno interessano più…
…l’ostinato imbrattare la carta mi diviene ostico: anche se le “illuminanti” affermazioni lacerano le mie interiora, con capo mesto appongo il punto finale e… l’abulia si fa spazio dentro di me lasciando immacolato il foglio seguente…
Post n°886 pubblicato il 22 Febbraio 2015 da eric65v
Tag: io... ... e ora cerco la mia solitudine. Mi metto in un cantuccio e aspiro a quel senso di abbandono che appena mi attraversa le viscere crea quello stato di apatia che da solo mi rende refrattario al tutto... Cerco la mia solitudine. La cerco, perché essa sola è capace d'inseguire i miei stati di follia, li controlla e li abbatte... mi rende abulico, inerte, inerme e comprime la mia sete di vitalità... Cerco la mia solitudine, così che possa rinfacciarmi tutti i fallimenti e mi pesi sulla bilancia per trovarmi mancante e imporre sfacciatamente ai miei occhi tutte le mie insufficienze, i miei errori... i miei sbagli... La cerco, la imploro e la cullo, la mia solitudine, perché con essa mi sento in presenza di un'amica assente, di un appoggio falso, di un bastone incrinato, mi sento solo... in compagnia... La mia solitudine: essa...
Post n°885 pubblicato il 15 Febbraio 2015 da eric65v
Anche se a livello mondiale ci sono centinaia di organizzazioni che hanno come obiettivo la salvaguardia del sistema ecologico, piuttosto che le lotte contro il disboscamento e lo sfruttamento di aree o oasi naturali, non si riesce a capire che non dobbiamo proteggere niente e nessuno. Siamo noi quelli da curare e proteggere. Finché continuiamo a pensare d’essere superiori a ciò che ci circonda, vivremo sempre come se fossimo fuori dall'ecosistema che ci tiene in vita. I rinoceronti, gli elefanti, le tigri, le balene, le foreste, le barriere coralline, non hanno bisogno della nostra protezione. Lasciate a se stesse si riequilibrano in modo naturale e opportuno. Siamo noi ad aver bisogno di cura quando pensiamo d’essere al di fuori del pianeta che ci ospita, potendo disporre d’esso in modo selvaggio e inconsulto come se ne fossimo i padroni assoluti. All'interno del meccanismo biologico che ci circonda, non siamo superiori, come esseri viventi, alla foglia di un albero o a un fiore, un’alga, un pesce, un ippopotamo o un insetto . Finché non capovolgiamo in modo totale e completo questa nostra malsana ed eccentrica mentalità, faremo solo danni alla natura e a noi stessi.
Post n°884 pubblicato il 02 Febbraio 2015 da eric65v
«Il pericolo non viene da quello che non conosciamo, ma da quello che crediamo sia vero e invece non lo è». Se vi dicessi che 2 + 2 fa 5, cosa direste? La scienza, la matematica e le varie scoperte astronomiche, hanno dato prove certe di come stanno effettivamente le cose, per quanto riguarda gli esempi sopra riportati. Non si può credere in un modo o in un altro: le cose sono scientificamente provate e non sono in discussione, non si può avere delle idee personali in merito. Ma ipotizziamo che io vi dica che non esiste il vostro Dio, ma invece, esiste Krishna. No. Anzi, esiste Giove, oppure Moloch o Amon-Ra. Nessuno, per quanto riguarda questi ultimi esempi, potrebbe dire di me che sono fuori di testa o da ricoverare, perché non esistono prove matematiche, scientifiche o altro che possano dire che le cose stiano in un modo piuttosto che in un altro. Io potrei credere in Iside, Horus o Crono e Zeus e nessuno potrebbe dirmi niente. Sarei uguale a chi invece crede in Dio, Gesù, Allah o Jahvè. Potrei credere in una Madonna come la immagino io, con una proboscide al posto del naso o a una Trinità come piace a me e nessuno può dimostrarmi che sbaglio. Non esiste un metro di misura, non c’è una evidenza scientifica che possa dire che io sbagli e l’altro abbia ragione o vice versa, ma…
Post n°883 pubblicato il 19 Gennaio 2015 da eric65v
... e così, quella forma di vergogna o inspiegabile ritrosia, si trasforma, a volte, in qualcosa che non vorremmo avvenisse. Solo dopo qualche anno ci si rende conto di quanto si può essere stupidi nel non aver dato forza a quel semplice sentimento che in alcuni momenti ci sembrava spontaneo e quasi desiderabile: DIRE TI VOGLIO BENE. Poche parole, semplici e dirette. Poche parole che solo dopo tempo ci rendiamo conto che avrebbero fatto la differenza e ci farebbero stare bene, almeno in parte. Le persone che più di tutte le altre dovrebbero sentire dalle nostre labbra queste parole? L'amica? L'amico? Il compagno di viaggio? L'amante o chi ci aiuta in qualche occasione? NO! Le persone che più ogni altro merita di udire da noi quelle parole, sono le stesse che si sono prese cura di noi quando non ce ne rendevamo nemmeno conto. Ci hanno puliti, coccolati, imboccati, curati. Anno vegliato su di noi quando non lo sapevamo ed erano in apprensione se la febbre non si abbassava. Hanno passato notti insonni e forse anche quando più cresciutelli facevamo tardi per il rientro a casa, non riuscivano a dormire per paura che ci fosse successo qualcosa. Sono quelle persone, le prime e forse le uniche, che hanno gridato di gioia quando noi, che nemmeno ce ne ricordiamo, riuscivamo a stare in piedi e cominciavamo a fare i primi passi restando in equilibrio. Sono quelle che con pazienza ci hanno insegnato a dire 'grazie', 'per favore', 'buon giorno' e mille e mille altre cose ancora. Quale sarebbe il più bel regalo? No... niente cose costose. Non cose difficili e nemmeno complicate. SOLO: TI VOGLIO BENE... ricordiamocene finché ce li abbiamo...
Post n°882 pubblicato il 11 Gennaio 2015 da eric65v
...e ho raccolto le ombre delle tue assenze, tutte insieme sono poste. il mero riflesso di un miraggio che da lontano mi saluta e mi schernisce. nell'angolo del cuore ho custodito la speme... essa tradisce spesso i miei occhi. nei sogni accarezzo ancora il paradiso, ma... sempre più indistinti paiono le forme e i colori, ormai stinti, non illuminano il mio viso. gli anni secernono il loro freddo e cinico sapere che hanno sapore di niente, di inconsistenza...
Post n°881 pubblicato il 06 Gennaio 2015 da eric65v
... e vorrei concludere un patto con i miei occhi e non vederti più. Non permettere al mio sguardo di scorrere le tue foto, i tuoi istanti: quelli che immortalano la tua bellezza e confondono i miei pensieri. Vorrei tanto tenere a bada il battere del mio cuore: tenerlo quieto, ma il pensiero di te lo fa rimbalzare. La mia lingua vorrei zittire e renderla muta, ma la favella non si arresta d'innanzi alla tua immagine. Prigioniero vengo condotto e arso nel mio desiderio di te vengo consumato...
Post n°880 pubblicato il 01 Gennaio 2015 da eric65v
... non ti ho più scritto niente, non mi hai più scritto niente. Che strana la vita: ci regala delle occasioni uniche dove l'essere abbracciati ci appare come il disegno del creatore per due persone e... poi:puff, tutto svanisce... Mi sento come quando perdi le chiavi di casa e non hai nessuno che possa aprire la tua porta. Come quando sei in una città sconosciuta e vieni accerchiato da persone cattive e che non conosci. Mi chiedo perchè. Perchè tutte quelle belle parole: Non ti dimenticherò mai." "Sarai sempre nei miei pensieri." Poi, ti invio un messaggio per salutarti e mi rispondi dopo 3 giorni perchè non hai avuto tempo... Che tristezza la vita... Che brutto quando tu ci credi a quelle parole e poi... puff: è solo un modo di dire... Che tristezza la vita... CHE TRISTEZZA ALCUNE PERSONE...
Post n°879 pubblicato il 14 Novembre 2014 da eric65v
Quando si dice luogo comune si pensa sempre a quello che altri subiscono come tali. Eppure, eppure più passa il tempo e più mi rendo conto che siamo talmente compromessi mentalmente che non ci rendiamo conto di quanto siamo imbevuti da un sistema becero, malsano e destinato alla rovina. MEDITATE... MEDITATE...
Post n°878 pubblicato il 05 Novembre 2014 da eric65v
...e passo ore giorni settimane e mesi nutrendomi di quella fiducia e desiderio di mattino quel flebile agognare che prende forza durante il giorno e che di sera m'abbandona... di notte sembra riarso come al sole cocente la forza e la tenacia mi fanno compagnia per giorni interi per abbandonarmi lasciandomi attonito e privo di desio per il dì dopo il cuore che tremolante aspira a nutrirsi di quella sensazione che acquieta facendoti assaporare la conferma...resta esanime col passare del tempo Nessuno nessuno che faccia menzione di me un sì che attendo mi fa palpitare un ok il suo manoscritto va bene tiene occupata la mia mente ... scarno e trafitto resto angustiato e oberato da quel desiderio che non vive le ossa frantumate da quanto ricerco quello che non viene la mia pelle rinsecchita si priva d'acqua per quell'apparire che non vedo... non leggo...
Post n°877 pubblicato il 02 Novembre 2014 da eric65v
"Forse col tempo gli uomini arriveranno a comprendere che l'intelligenza rappresenta un attivo per la comunità: ma non saprei affermare che vi siano molti segni di un movimento in questa direzione." B. Russell ...e così più passa il tempo e più ci si rende conto di quanto veniamo manovrati e plagiati dai poteri forti. Basterebbe capire che la stragrande maggioranza dei giornalisti, sono attivi e prolifici su argomenti riguardanti sport (nel caso Italia calcio e forse moto GP) e pettegolezzi o come ci piace dire: GOSSIP. Anche qui in Libero i blog nella home sono quelli che riguardano pettegolezzi di comari da cortile. Possibile che non ci si renda conto che fermando i nostri neuroni sul calcio o altro sport, come se al mondo non ci fosse niente di più importante, stiamo vergognasamente prendendo a pugni la nostra intelligenza? Sono i governanti attuali, quelli del passato e sicuramente quelli del futuro che ci vogliono così. Capite che questi mercenari e scellerati omuncoli dei governi simili a baldracche ci vogliono così? Possibile che non si capisca che questi pseudo giornalisti, che vanno per la maggiore, e scrivono solo in realazione a pettegolezzi di Belen, Clooney o Corona, sono solo delle puttane: PUTTANE. Cercano scoop su persone che valgono meno di un centesimo per far soldi, stimolande le basse capacità mentali della maggioranza, riportando migliaia di notizie di nessun valore pratico per la nostra sopravvivenza. Così quelli che si specializzano sullo sport facendolo divenire la religione dogmatica nazionale: POVERI. Sono dei poveretti che stimolano i due soli neuroni della maggioranza su argomenti che li terranno inchiodati a dei milionari calciatori o ciclisti rincoglioniti, imbottiti come tacchini, per inibire le facoltà mentali: la propria intelligenza. Quanti sono accorsi a vedere il Roma-Napoli? Ma non sarebbe stato meglio essere presenti a Terni per dimostrare la potenza del popolo e abbattere lo strapotere fascista e dittatoriale del governo, esigendo delle riforme oggettive a favore delle famiglie? CI VOGLIONO COSI': IGNORANTI E LEGATI ALLE SCEMENZE CUI DOVREMMO DELEGARE POCHI ATTIMI DI SPENSIARETEZZA. INVECE CI INDUCONO, TRAMITE GIORNALI E TRASMISSIONE TELEVISIVE DI GIORNALISTI IDIOTI E DECEREBRATI, A DROGARCI DI IDIOZIE CHE CI INEBETISCONO...
Post n°876 pubblicato il 18 Ottobre 2014 da eric65v
Significato di DEPRAVATO: "Derivato dal verbo latino depravãre, cioè "storcere, contorcere, deformare", e quindi, figurativamente, "corrompere",depravazione non ha il senso comunemente inteso in italiano di "pervertimento dei sensi e dei desideri, degradazione morale", ma di corruzione della natura umana rispetto a com'era stata originalmente creata." I vescovi riuniti hanno criticato il sindaco di Roma Marino per i matrimoni gay celebrati poco fa.
Post n°875 pubblicato il 12 Ottobre 2014 da eric65v
Molti politici frequentano dei veri e propri corsi, gli stessi che seguono anche i venditori di polizze di assicurazioni o altri prodotti, che servono a manipolare la mente di chi ascolta. Corsi che servono nello specifico a superare domande capziose o scomode che qualche giornalista potrebbe porre e, il motivo che si propongono: è sempre quello di vendere qualcosa, di mettere chi ascolta nelle condizioni di seguire le intenzioni di chi parla o le sue idee e pensieri. Insegnano a manipolare la mente dei più ignari e ingenui ascoltatori. Tenete presente che tendenzialmente si vuole suggestionare il malcapitato. Accedere così alla parte emozionale delle persone. La suggestione cui fanno appello non ha bisogno di un ragionamento analitico in senso razionale. Quindi si fa ricorso non tanto alle logica mentale, ma ai loro sentimenti. Tutti noi, chi più chi meno, siamo suggestionabili emotivamente. Se si arriva a suggestionare una persona, le si tocca un punto molto profondo della sua psicologia e questo ha la meglio sul raziocinio. Quindi, quando si introduce un’idea nella mente di qualcuno, facendo leva sulle sue emozioni, stiamo escludendo la parte raziocinante di quella persona. Si sta invadendo la sua mente senza che la sua logica ne sia consapevole. Entriamo, per così dire in una casa, da una porta secondaria, che per alcuni potrebbe essere sempre spalancata. Troviamo la persona totalmente priva di difese, perché non la si sta persuadendo di un soggetto o un’idea, ma la si sta suggestionando, facendo in modo che la logica venga esclusa e creando nel frattempo delle forti motivazioni ad agire secondo quanto riusciamo a incidere emozionalmente. A questo punto, essendo le emozioni più forti della razionalità, la mente forma immagini che a loro volta creano emozioni più profonde. Queste immagini amplificate dalla suggestione, sono talmente forti da chiudere la mente per seguire ciecamente i sentimenti manipolati a dovere. Perché, per esempio, alcuni continuano a votare degli elementi politici, anche se è stata resa nota la loro criminale mentalità? Perché pensano col loro cervello? No. Fanno solo emergere la parte irrazionale, quella emotiva e suggestionata. Questo, per assurdo ma è reale, porta certuni a divenire anche dei kamikaze facendosi saltare in aria. La stragrande maggioranza delle persone, non si rende minimamente conto di quanto sia fragile e malleabile la mente umana. Di quanto si è suggestionabili. Hitler fece appello alla parte emozionale toccando una corda sensibile del malcontento che i tedeschi lamentavano nei confronti dell’Europa di allora e delle sanzioni cui dovettero sottomettersi a causa della prima guerra mondiale. Indusse a vedere il potere economico dei ricchi ebrei come un ostacolo alla crescita dei singoli tedeschi. In Germania, a causa di questo malcontento generalizzato, le persone erano facilmente suggestionabili e il loro cancelliere incise su quei sentimenti per renderli servili ai suoi pazzi e criminali progetti. Adolf Hitler promise a tutti che la Germania si sarebbe risollevata dalla condizione decaduta e misera, dovuta alla sconfitta nella prima guerra mondiale. E mantenne le promesse. Nei primi anni del suo governo, tutti i tedeschi avevano un lavoro e potevano permettersi di far vivere dignitosamente la loro famiglia. Questo bastò a indurre la maggioranza dei teutonici a seguire quel folle, anche se diceva che la Germania avrebbe governato tutto il mondo. Se fossimo vissuti in quel periodo nutrendoci dell’atmosfera che impregnava gli animi dei molti e avessimo ascoltato uno dei discorsi di quel pazzo criminale, con molta probabilità, avremmo seguito la scia dei molti che si dichiaravano fedeli al führer. Già questo dovrebbe farci riflettere su quanto possiamo essere imbevuti di ridicole idee altrui e più ancora, dovrebbe aprirci gli occhi su come costoro che pensano che la loro ideologia politica sia la migliore, non sono altro che dei farabutti mercenari, sciacalli e mentalmente instabili. E dovrebbe bastare anche a farci capire, quanto riescano a plagiare la mente di quelli che li appoggiano da anni, anche se questi cambiano bandiera ogni due per tre.
Post n°874 pubblicato il 05 Ottobre 2014 da eric65v
In molti si sono sempre chiesti cosa differenzi l'uomo dalla donna e meno male che certe differenze ci sono e siano ben evidenti. Al di là dell'aspetto fisico che ha una sua importanza notevole, anche la parte puramente psicologica, distingue una donna da un uomo e questa differenza ha una sua importanza prioritaria. Nel caso dell'uomo si evince una mentalità più pragmatica e istintiva. Nel caso della donna, pur esendoci la parte istintiva, è più osservatrice e per certi versi più acuta. La parte istintiva dell'uomo, associata a una sua cultura ed emancipazione, dovrebbe proiettarlo verso una ricerca per il bene comune e distanziarlo dall'essere primitivo che faceva valere se stesso con l'uso della forza e della violenza. Dovrebbe, sempre parlando di una sua presunta emancipazione, indurlo a utilizzare quella sua caratteristica pragmaticità, nell'individuare con facilità le occasioni per un senso civico del buon vivere, ricercando e promuovendo rapporti pacifici e distesi. Quando l'uomo viene travolto da forme di fanatismo sportivo come tifoso di una squadra di calcio o comunque dove ci sono forti competizioni oppure da sistemi militarizzati dove viene instillata una insana mentalità arcaica di supremazia nazionalistica, di razza, credo religioso o ceto sociale, non sta facendo nient'altro che rievocare il suo istinto primordiale, quello comune tra i primitivi abitanti delle caverne, che facevano valere se stessi con l'uso della clava. Nel caso delle donne, la loro psicologia risulta differente e per senso naturale sono riluttanti a intraprendere attività cruenti o dove risulta evidente una lotta o delle aspre competizioni. La donna risulta essere più attaccata alla vita e la dialogo. Una "mente mutuale" direbbe l'antropologa Riane Eisler. Quindi, quando una donna si presta a occasioni di tifoserie sportive cariche di fanatismo, quando intraprende lotte di aspra competizione o, peggio ancora, quando manifesta attaccamento per eserciti armati, guerre e lotte cruenti, non solo sta stravolgendo il proprio essere femminile, ma sta abdicando alla propria natura psicologica e, sta imitando l'uomo nella sua assurda incapacità di emanciparsi da un'arcaica mentalità primitivà, aberrante, antiumana e destabilizzante... ...ma sono solo delle mie elucubrazioni
Post n°873 pubblicato il 03 Ottobre 2014 da eric65v
"Il termine leader è sciocco e ben si adatta ai politici... In politica, ovviamente, gli idioti sono necessari. L'idiota più grande guida i più piccoli..." Osho Solo degli idioti possono credere alle scemenze di un politico e il politico vive della creduloneria infantile degli idioti. Ecco perchè l'Italia è destinata alla rovina sempre più disastrosa: abbiamo degli idioti che continuano imperterriti a credere alle demenzialità di imbecilli che pensano di essere leader. Non ci si rende conto che costoro, i politici, sono solo degli squallidi mercenari. Non esistono persone corrette in politica. E' come pretendere che alcuni mafiosi siano delle brave persone perchè vanno a messa. Andando a votare, fate di voi stessi degli idioti: idioti di cui il politico di turno ha bisogno.
Post n°872 pubblicato il 01 Ottobre 2014 da eric65v
Quanti di noi hanno sentito la frase: il matrimonio è la tomba dell'amore? Sicuramente in diversi di noi. Ma perchè si dice così? C'è qualcosa di vero? Altrimenti, cosa vorrebbe dire una dichiarazione del genere? Forse è meglio che si puntualizzi meglio cosa è L'AMORE. Se non ricordate di voi, avrete di sicuro notato come due innamorati abbiano costantemente bisogno di conferme. Conferme del loro amore. Hanno bisogno entrambi (naturalmente è quello più innamorato a evidenziarlo), di sentirsi dire dall'altro che lo ama, che non può vivere senza di lui/lei. L'amore è incerto e non definito, per cui ha un bisogno di continue conferme. La mente vive degli attimi di follia tali, che tutto gli appare inverosimile e per questo deve sincerarsi in continuazione di quanto vede con gli occhi o che ode con orecchi. Deve confrontare in continuazione, con ulteriori conferme, l'assoluta realtà del sentimento che ravvisa e, sente lo spasmodico e ossessivo bisogno di sentirselo dire: "ma mi ami? e quanto mi ami?" Con il matrimonio, invece, si annullano le incertezze. I due sono, da contratto, uniti inestricabilmente (salvo la penosa procedura del divorzio). Quindi con il matrimonio vengono rese nulle tutte quelle incertezze che psicologicamente caratterizzavano il forte sentimento dell'amore. Servirà a dare certezze alla prole, ma anche alla moglie o marito che si sente più succube del forte sentimento, ma... nel contempo... con quelle certezze viene annullato quel sentimento di ulteriori conferme. Viene imbalsamato il viscerale desiderio di continue conferme, perché... L'AMORE VIENE SEPOLTO...
Post n°871 pubblicato il 23 Settembre 2014 da eric65v
Penso esistano, se ne esistono, poche persone non disposte a credere che uno dei personaggi più intelligenti del secolo scorso sia stato Albert Einstein. Le sue scoperte in campo della fisica, sulla relatività e sull'universo, lo hanno reso celebre, perchè pervenne a delle conclusioni scientifiche che andavano molto oltre quanto si credeva e asseriva nei suoi giorni. Ma cosa rende una persona intelligente rispetto a un'altra? Come si differenzia uno intelligente rispetto a qualcun altro che non lo è? Se una persona ha studiato molto, significa che è più intelligente di chi non ha avuto questa opportunità? Un professore universitario è più intelligente di un operaio che ha solo un'istruzione di base? Purtroppo si pensa che chi ha molta conoscenza, sia più intelligente, ma è un luogo comune che trae in inganno. Sarebbe come dire che una botte grande contiene vino più buono rispetto a una botte piccola. Molti che hanno tanta conoscenza accademica o scolastica, potrebbero essere paragonati a delle brocche. Brocche dove qualcuno ha immesso molto contenuto, ma questo non garantisce che il possessore di tale conoscenza sia in grado di utilizzarla saggiamente nella sua vita. Più passa il tempo e più mi rendo conto che sono i muri mentali che non permettono a una persona di sviluppare la propria intelligenza. Albert Einstein rimase ferito nel proprio orgoglio, quando capì che la sua fede in un universo statico, come a causa dei creazionisti si insegnava, gli avesse impedito di avallare le sue teorie circa l'espansione continua dell'universo: aveva un muro mentale che gli impedì di crescere mentalmente. E infatti un altro fisico si prestò a spiegare la ragionevolezza logica delle teorie di Einstein, Aleksandr Fridman. Pensate ai vari uomini potenti della terra; moltissimi concorderebbero nel dire che sono persone intelligenti, ma sappiamo di molti di questi, che hanno dei limiti mentali paurosi. Limiti, dovuti a muri, paludamenti, luoghi comuni, valori pseudo morali ecc. Moltissimi dei capi di stato americani, sono molto religiosi come nel caso dell'ex presidente Bush che è metodista, una religione che pone molti paletti mentali facendoli passare per valori morali, ma di fatto, sono guerrafondai e pensano che Dio sia solo dalla loro parte in qualsiasi guerra loro combattono. Altri sono estremamente, stupidamente e ridicolmente superstiziosi, come l'ex presidente Ronald Reagan e si potrebbe continuare a lungo ancora. Molte di queste lacune, le hanno anche eminenti professori, scienziati e studiosi. I muri mentali non sono causati solo dalle religioni. Molti sono limitati a causa del loro spregiudicato desiderio di ricchezze, denaro o fama, come nel caso dei vari politici del nostro paese. Questi forti desideri deformano il cervello, rendendolo chiuso: si diviene ottusi. L'intelligenza, a mio avviso, è saper vedere oltre quello che ci appare ovvio. Andare oltre ciò che altri pongono come scontato. Significa vedere, con gli occhi della mente, oltre quello cui altri non giungono, a causa dei loro stessi tabù.
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Inviato da: miriade159
il 14/12/2023 alle 12:57
Inviato da: cassetta2
il 20/11/2019 alle 16:08
Inviato da: perla_conchiglia
il 11/10/2019 alle 21:55
Inviato da: perla_conchiglia
il 21/09/2019 alle 13:10
Inviato da: ladymaria45
il 17/08/2019 alle 11:25