Creato da ste_estebano il 26/05/2009
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« Tu sei la mia ricarica ...la mia inutilita' »

Gaia

Post n°41 pubblicato il 12 Settembre 2009 da ste_estebano

Ciao Stefanuccio, e' da un po' che non ti scrivo.

Innanzitutto volevo ringraziarti per avermi messo di fronte alla realta' di certe persone. Settimana scorsa quando sono venuta a trovarti e da quella fessura ti ho sussurrato di farti sentire, di venire da  noi in sogno,di non lasciarci soli, soprattutto di non abbandonare tua mamma, tua mogile, loro che davvero hanno un gran bisogno di te, tu appena tornata in ufficio mi hai dato prova che sei sempre presente, non in sogno ma intervieni direttamente per non farci soffrire.

Stavo ascoltando un ragazzo che credevo debole, quando invece non lo era affatto, faceva come fanno molti le vittime per essere compatiti. Tu mi hai aperto gli occhi, hai fatto in modo che parlassi con una mia amica, che stava soffrendo per causa sua, per farmi capire che tipo di uomo fosse.

Hai evitato conoscendomi, la sofferenza che avrei avuto se mi fossi affezionata a lui.

Caro scricciolo, oggi invece sono andata in ospedale, voglio parlare solo con te di quello che ancora mi balena in testa e rende il mio cuore triste.

C'era una bimba di 8 anni, Gaia, stava per uscire per fortuna, aspettava il papa'

L'abbiamo fatta ridere fra magie, palloncini e le solite prese in giro fra di noi clown

La stavamo salutando, quando mi guarda e mi chiede come poteva lei esserci di aiuto, era pronta, aveva anche il vestito.

Io ho passato la domanda al nostro Pongo che e' il presidente dell'associazione, il quale le ha detto che e' troppo piccola

Per cercare di alleviare la sua delusione le ho detto intanto di fare del bene a tutte le persone che incontra, a scuola, a casa, dovunque

Ma quello sguardo dispiaciuto ce l'ho ancora fisso negli occhi, e' come se una bimba avesse perso la cosa piu' importante di questo mondo, per qualcuno puo' essere la mamma, per lei e' questo sogno.

L'ho abbracciata, sapendo che questo desiderio in lei non morira' mai.

La mia Amica clown Merendina alla fine nel nostro breafing finale ci dice che lei da piccola soffriva di solitudine, e che tutto quello che in ospedale glielo ricorda, la fa soffrire

In fondo, in Gaia, mi sono rivista io a 14 anni, nella mia camera, sul letto che piangevo perche' non sapevo chi ero e cosa volevo. Quando una luce entro' in quella che era la mia finestra, e mi illumino'. La mia felicita' era aiutare gli altri.

L'avevo capito subito, ma hanno provato tutti a fermarmi, i professori delle medie non volevano che andassi in scuole umanistiche, ma tecniche. I miei genitori non avrebbero finanziato dei miei studi all'universita'. Avrei dovuto lavorare e arrangiarmi

Volevo entrare in una comunita' di tossicodipendenti, ma un caro mio ex tanto gentile quando gli dicevo questo, mi tirava un pugno.

Tanto che esausta mi sono iscritta in un corso regionale,per poi poter lavorare in questo mondo che non mi appartiene.

Ma proprio in questo mondo dovevo trovarti, caro Ste, in questa tecnologia nauseante da cui voglio ogni giorno fuggire. Voglio studiare medicina,ramo omeopatia, oppure fisiatria, fisioterapia, qualsiasi cosa che mi porti su quella che e' la mia strada

Ma tutto e' troppo difficile e questo mi blocca,e continuo a fare questo lavoro di m..,

Da lassu' tu mi hai dato la possibilita' di poter donare qualcosa agli altri, il sorriso che avevi tu. Ste lo faccio per te, ma anche per me, perche' quella adolescente di 14 anni riviva

Non voglio che Gaia muoia in quei sogni infranti. Aiutala a tener duro, io l'aspetto fra di noi.

So che mi ascolterai come sempre. Ti voglio bene Angelo mio!

 
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