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La Voce dei senza Voci
 

Barack Obama's Closing Arguments 10/27/2008

 
 Nobody can give you freedom, Nobody can give you equality or justice or anything. If you're a man, you take it. Malcolm X , 1965
 

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UNMANNED AERIAL VEHICLE

Post n°49 pubblicato il 10 Maggio 2012 da babatunde
 
Tag: UAV;

 
 
 

Dr Pougala : la démocratie est un instrument di diversion...

Post n°48 pubblicato il 28 Dicembre 2011 da babatunde
 

 

 
 
 

SARKOZY E L'ONU STANNO PREPARANDO UN GENOCIDIO IN COSTA D'AVORIO.

Post n°47 pubblicato il 24 Dicembre 2010 da babatunde
 
Foto di babatunde

In questi giorni Sarkozy sta destabilizzando la Costa d’Avorio nel tentativo( fallito) di imporre il suo amico e burratino Ouattara. Malgrado che la metà del paese (nord,ovest e una parte del centro ) sia ancora in mano ai ribelli pro Ouattara,Sarkozy forzò il presidente uscente Gbagbo (il nemico 1 della françafrique ) ad andare alle elezioni presidenziali.E cosi ciò che doveva accadere accade,il 28 novembre scorso si è tenuto il secondo turno in cui nelle zone occupate,i ribelli hanno violentato,stuprato alcune donne pro Gbagbo,hanno costretto tutti gli elettori a votare Ouattara sotto la minaccia delle armi,in altri posti hanno fatto votare all’aria aperta violando cosi il segreto di voto.A Man hanno sequestrato le carte di elettori pro Gbagbo. La rapresantante del candidato Gbagbo a Korhogo fu picchiata ed è deceduta l’indomani.Quei terroristi hanno talmente riempito le urne con le uniche schede del loro padrone a tale punto che il numero di votanti supera in certi posti di quasi 90 mila voti il numero degli iscritti sulla lista elettorale. Malgrado tutto ciò Sarkozy fece rapire il capo della comissione ettorale che mandò a proclamare dei risultati fasulli davanti ai media francesi in un hotel che non è altro che il quartier generale dello sfidante Ouattara oltre che amico dello stesso Sarkozy per proclamarlo vincitore. La commissione elettoriale già fuori tempo perchè avendo superato i 3 giorni consentiti dalla legge per dare i risultati (i membri non hanno potuto trovare un consenso sui risultati),quindi il consiglio costituzionale (cc) una specie di arbitro elettorale invalidò i falsi risultati sopratutto dove si sono osservate gravissime irregolraità.Infine il signor Gbagbo fu dichiarato vero vincitore ,però l’Onu manovrata da Sarkozy e dai media dichiararono Ouattara vincitore. Conosciamo tutti il seguito,pressioni su pressioni ,quasi tutto il pianeta si è alineato dietro Sarkozy,un vero colpo di stato,una vergogna per coloro che cantano democrazia e non esitano a calpestare le istituzioni di un paese sovrano come la Costa d’Avorio quando quella democrazia non gli fà commodo.
A notare che paradossalmente alle rivelazioni di Wikileaks,tutto ciò che sta accadendo in questi giorni nel mio paese è un piano elaborato da Parigi e Washington via i loro rispettivi ambasciatori ad Abidjan con l’aiuto di CIA e DSGE francese,i media francesi in genere fanno il resto,cioè presentare Gbagbo agli occhi del mondo come il dittatore,il cattivo che ha perso e non vuole lasciare il potere,una classica caricatura del presidente africano che l’opinione pubblica occidentale accetterà facilmente senza farsi delle domande come al solito.
Adesso le sanzioni stanno piovendo solo perchè una grandissima parte degli Ivoriani vogliono che siano rispettate le loro istituzioni e rifiutano di subire ancora un'altra volta il diktat de la famigerata Françafrique .E' solo una battaglia mascherata per il controllo del petrolio e delle altre richezze del paese . Quindi non fidatevi di quello che vi racontano i media francesi.

A presto.

 
 
 

PRIMA LE DONNE E I BAMBINI (MA CON RISERVA)

Post n°46 pubblicato il 10 Aprile 2010 da babatunde
 


Ecco che, fingendo di applicare in modo neutrale la legge, il comune commissariato di Bologna decide senza troppi complimenti che a pagare i costi della crisi sono, per primi, i bambini e le donne migranti. Da oggi i figli di migranti irregolari rischiano di non avere più accesso agli stessi diritti degli altri bambini, e così uno dei fiori all’occhiello del welfare emiliano, gli asili nido, diventa privilegio di alcuni, mentre altri dovranno portare sin dall’infanzia il marchio della clandestinità. Alla faccia dei diritti dell’infanzia. D’altra parte, da tempo il fiore all’occhiello è appassito: che gli asili siano un privilegio di pochi non è certo una novità. Per prime se ne sono accorte quelle donne, migranti e non, costrette a lasciare il lavoro in mancanza di servizi per l’infanzia adeguati a sostenerle, o che pagano con il loro salario il salario di una donna migrante perché posti negli asili non ce ne sono abbastanza.

Non si tratta solo di Bologna: abbiamo già sentito di bambini lasciati senza cibo perché i genitori non possono pagare la retta, oppure senza sedie e banchi perché gli asili non hanno soldi. Nella crisi, a pagare sono per primi i figli di chi la crisi la subisce: cassintegrati, licenziati, madri sole, precari, italiani, migranti, regolari e irregolari. Mentre i diritti sono una merce per chi li può comprare, escludere i figli dei migranti irregolari si rivela un utile diversivo: facciamo fuori loro, intanto, mentre nel silenzio facciamo fuori tutti. Ai genitori italiani si vende l’illusione che, escludendo i migranti, i loro figli saranno tutelati, così come ai lavoratori italiani si vende l’illusione che, espellendo i migranti, il loro lavoro sarà salvaguardato.

Questa vicenda, nella sua gravità, mostra di nuovo che il razzismo istituzionale sancito dalla Bossi-Fini e dal pacchetto sicurezza e reso ogni giorno operativo da una miriade di provvedimenti amministrativi è una delle risposte principali alla crisi. E la crisi non è passata, ma colpisce migliaia di uomini e donne che si misurano con licenziamenti, cassa integrazione, sfratti. Chi perde il lavoro perde il permesso di soggiorno, i permessi di chi ancora riesce a rinnovare giacciono per mesi negli uffici stranieri della questura, e chi è in attesa di rinnovo perde ogni possibilità di trovare un lavoro che è già difficile avere.  A monte la legge Bossi-Fini condanna alla clandestinità; a valle, il comune di Bologna ne approfitta per risparmiare qualche soldo sulla pelle dei bambini e delle donne.

Sia chiaro: che il comune di Bologna sia commissariato non può servire da alibi. Non ci interessano le condanne di facciata, e non accettiamo che si invochi la legalità quando persino la Prefettura di Torino ha dato della legge un’interpretazione estensiva, considerando gli asili alla pari della scuola dell’obbligo ed escludendoli così dall’applicazione del pacchetto sicurezza.  Perciò vigileremo affinché le forze politiche che oggi condannano il commissario non permettano, nei comuni nei quali governano, alcuna distinzione nell’accesso agli asili. Perciò dopo gli scioperi del lavoro migrante e le grandi manifestazioni che li hanno sostenuti il 1° marzo, non solo a Bologna, torneremo ancora in piazza. Il 18 aprile a Castel Maggiore e il 16 maggio a Bologna i migranti prenderanno ancora parola contro ogni forma di razzismo istituzionale, per il congelamento dei permessi, il blocco immediato delle espulsioni, una regolarizzazione slegata dal lavoro e dal salario.

 

Coordinamento Migranti Bologna e Provincia - Coordinamento Migranti Castel Maggiore

 
 
 

1° MARZO 2010 SCIOPERO DEL LAVORO MIGRANTE !

Post n°45 pubblicato il 01 Marzo 2010 da babatunde
 

È giunto il momento fatidico per alzare la testa e dire di no a tutte le ingiustizie che noi migranti subiamo in queste paese,

Uno sciopero del lavoro migrante per dire “basta” alle leggi razziali che piovono su di noi,come il sinistro “pacchetto sicurezza” e la famigerata “Bossi-Fini”.

Una giornata senza alcun migrante nelle fabbriche,nelle case di riposo,nelle case private ecc...

Oggi vogliamo far sentire la voce di quella maggioranza silenziosa e invisibile che viene sistematicamente sfruttata con la benedizione dei sedicenti difensori della legalità.


MIGRANTI DI TUTTA ITALIA ALZIAMOCI PER I NOSTRI DIRITTI !

"Di solito gli uomini quando sono tristi non fanno niente :  si limitano a pinagere sulla propria situazione. Ma quando si arrabiano ,allora si danno da fare per cambiare le cose."

Malcolm x

 

 

 

 

 

 
 
 

THOMAS SANKARA , L'UOMO CHE SFIDO' LA MAFIA DEI DEBITI !

Post n°44 pubblicato il 04 Novembre 2009 da babatunde
 

 Thomas  Isidore Noel Sankara, più conosciuto come Thomas Sankara o Tom  Sank per la gioventù africana fu senza dubbio una delle figure carismatiche  della lotta dei paesi africani per la libertà postcoloniale. Giovanissimo presidente del Burkina Faso, idealista convinto,questo panafricanista fu assassinato il 15 ottobre 1987 per mano del suo braccio destro ed amico Blaise Compaoré attuale presidente del paese. Il suo assassinio fu ordinato dalla Francia di Mitterand e dalla CIA che lo ritenevano uno scandalo,un pericolo per i loro affari. Per noi rimarrà un eroe e nei nostri cuori.               Tom Sank è uno dei tanti Africani caduti per la libertà di Madre Africa di cui non si sa quasi nulla qui in occidente, penso a  Lumumba del Congo (attuale Congo democratico), Dr Kragbe Gnangbe (Costa d’Avorio ) ,Steve Biko (Sud Africa)…

Fonte del video :www.thomassankara.net

 
 
 

Immigrati !

Post n°43 pubblicato il 04 Settembre 2009 da babatunde
 

Immigrati, Fini Attacca La Lega: "Non Ceda Alla Propaganda. Il Voto Alle Regionali è Una Scelta Giusta"

 

Perugia, 3 set. - (Adnkronos) - Non si ferma il botta e risposta a distanza fra Gianfranco Fini e la Lega a proposito degli immigrati.

Il presidente della Camera, ospite del convegno delle Acli a Perugia, torna a ribadire, come fatto ieri a Mirabello, l'esigenza di rivedere il concetto di cittadinanza con la possibilita' di rendere l'iter piu' veloce per gli stranieri che vivono da anni nel nostro Paese o che vi sono nati. Una proposta che, tuttavia, ha incontrato il parere negativo della Lega. Il presidente della Camera però non molla: "Serve una discussione serena e seria che parta da alcuni dati di fatto e dall'esperienza di altri Paesi senza cedere a tentazioni propagandistiche in vista delle prossime tornate elettorali".

Incurante delle critiche del Carroccio, Fini rilancia anche sulla questione del voto agli immigrati per le elezioni amministrative e regionali. Il presidente della Camera giudica infatti "una scelta coraggiosa e lungimirante" quella compiuta da alcuni Paesi europei come la Danimarca, la Svezia, la Finlandia e l'Olanda che hanno esteso "agli stranieri il diritto di voto in occasione delle elezioni locali". Secondo Fini si tratta di una scelta che, spiega, "tende a riavvicinare la cittadinanza sociale a quella politica, nonche' a fornire nuove opportunita' di integrazione ai lavoratori stranieri attraverso la partecipazione alla vita democratica".

 

 

 

 
 
 

CI CREDERESTE ?

Post n°42 pubblicato il 10 Agosto 2009 da babatunde
 

  << Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Non amano l’acqua ,molti di loro puzzano anche perché tengono lo stesso vestito per molte settimane. Si costruiscono baracche di legno e alluminio nelle periferie delle città dove vivono,vicini gli uni agli altri.Quando riescono ad avvicinarsi al centro, affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina . Dopo pochi giorni diventano quattro,sei,dieci.

Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili , probabilmente antichi dialetti. Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina ma sovente davanti alle chiese,donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà,con toni lamentosi o petulanti. Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati , diventano violenti. Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici , perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne rientrano dal lavoro.

 I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma,soprattutto, non hanno saputo selezionare fra coloro che entrano nel nostro Paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, di attività criminali >>. 

Questa non è la descrizione di qualche campo Nomadi scritta da qualche funzionario razzista del  governo italiano,ma è un brano della relazione presentata al Congresso americano del 1912 sull’immigrazione ITALIANA negli Stati Uniti.

 QUANDO GLI EMIGRATI ITALIANI MORIVANO NEI CANTIERI PER COSTRUIRE I GRATTACIELI AI RICCHI !

No alle nuove leggi razziali !

No alle deportazioni dei migranti in Libia !

No ai Centri di identificazione ed espulsione !

No alle guardie, alle gabbie e alla repressione !

PACCHETTO SICUREZZA = RAZZISMO DI STATO

La legge 733 danneggia gravemente te e chi ti sta intorno !

 

 
 
 

DA CHE PARTE STARE

Post n°41 pubblicato il 11 Aprile 2009 da babatunde

Domenica 19 Aprile

Dalle 10.30 alle 22.30
Piazza dell'Unità – Bologna

QUARTA GIORNATA PER I DIRITTI
E LA LIBERTA' DEI MIGRANTI

Per il quarto anno consecutivo le lavoratrici e i lavoratori migranti di Bologna e provincia organizzano una grande giornata di festa. Il 19 aprile Piazza dell’Unità diventerà la piazza dei migranti. A partire dalle 10.30, sarà protagonista la seconda generazione, con il torneo di basket “On the move”. Il pomeriggio si aprirà alle 15 con la finale del torneo, e la festa proseguirà con musica, spettacoli, danze, suoni e sapori fino a sera. Quest’anno, però, sarà una giornata particolare. Perché sarà anche, e prima di tutto, una giornata di lotta.
Di fronte al peso della crisi, di fronte al razzismo istituzionale, oggi più che mai è necessario fare sentire la nostra voce. Noi migranti come tutti i lavoratori e le lavoratrici stiamo pagando un prezzo altissimo: licenziamenti, cassa integrazione, sospensione dal lavoro, mobilità ci stanno rubando il futuro, giorno dopo giorno. Per noi migranti questo significa anche correre il rischio di diventare clandestini e di essere espulsi. Per questo,il 19 aprile saremo protagonisti in piazza, a partire dalle 18, di una grande assemblea pubblica per lanciare il percorso che porterà a una grande manifestazione nazionale alla fine di maggio, contro la legge Bossi-Fini, contro il “Pacchetto sicurezza” del governo e per affermare che non accettiamo il razzismo e le espulsioni come risposta alla crisi!

Coordinamento Migranti Bologna e provincia, Ass. Sopra i Ponti Bologna, Ass. Press Afric, Ass. Pan Afric, Comunità senegalese Bologna, Ass. senegalese Kocc Barman Calderara di Reno, Ass. culturale Radici Peruviane Bologna, Ass. sportiva marocchina HILAL Baricella, Comunità Pakistana Bologna, Lavoratori marocchini Molinella, U.S.I.-A.I.T., Associazione Sokos, Gruppo Prometeo (Facoltà di Medicina e Chirurgia), XM24, Vag61,
Assemblea Antifascista Permanente, Ass. 3 Febbraio, Lavoratori anarchici.

Per informazioni e adesioni: www.coordinamentomigranti.splinder.com 
coo.migra@yahoo.it – 3275782 056

 

 
 
 

LA STORIA DI KANTE

Post n°40 pubblicato il 06 Aprile 2009 da babatunde
 

La storia di Kante racconta di un futuro che è subito presente. Nell’Italia del pacchetto sicurezza, migliaia di donne come Kante possono essere denunciate qualche minuto prima o qualche minuto dopo il parto per aver scelto di rivolgersi a una struttura sanitaria nonostante l’”imperdonabile colpa” di non avere documenti. Possono essere separate dai loro figli, che non avranno la possibilità di avere un nome, perché l’Italia del pacchetto sicurezza impedisce la registrazione anagrafica dei bambini e delle bambine nati senza permesso di soggiorno. Nati clandestini. Nell’Italia del pacchetto sicurezza, migliaia di donne sceglieranno di partorire o di abortire in condizioni rischiose e precarie, nasconderanno le ferite delle violenze subite pur di sfuggire alla minaccia di espulsione.

La storia di Kante anticipa il futuro, perché il pacchetto sicurezza non è stato ancora approvato eppure comincia già a far valere la sua efficacia, con la complicità di quella parte del personale medico che non ha alzato la sua voce contro il razzismo delle nuove misure, ma se ne fa docile e zelante esecutore. Uomini e donne ne subiscono e ne subiranno gli effetti, ma per le donne migranti significa e significherà perdere il controllo sul proprio corpo, tanto più esposto alla pubblica mannaia del razzismo, della violenza e dello sfruttamento quanto più sarà rinchiuso in un mondo privato e clandestino.

La storia di Kante è la storia di una legge, la Bossi-Fini, che col pacchetto sicurezza cerca di realizzare il sogno patriarcale di un respingimento delle donne negli spazi chiusi delle mura domestiche, nel muto orizzonte della clandestinità legale e politica. È per questa ragione che la storia di Kante parla a tutte le donne ed è per questa ragione che la lotta contro il razzismo istituzionale del pacchetto sicurezza e della legge Bossi-Fini deve coinvolgerci tutte. Perché riscrivere la storia di Kante, e la storia di noi tutte, è ancora possibile. Per raccontare un’altra storia del futuro, è necessario scegliere adesso DA CHE PARTE STARE.

 

  Le Donne del Coordinamento Migranti Bologna e Provincia

 
 
 

CONTRO LA STRATEGIA DELLA PAURA.

Post n°38 pubblicato il 15 Marzo 2009 da babatunde
 

“Da diversi anni le istituzioni agitano lo spettro dell’ emergenza-sicurezza allo scopo di terrorizzare quotidianamente le persone per distoglierle da quelli che sono i problemi reali.

Le vera emergenza che dobbiamo affrontare è quella prodotta dalla crisi economica,figlia di un sistema capitalista sempre più in difficoltà ma sempre più spietato. Lo stato ha messo a disposizione del capitale una serie di norme che impediscono alle generazioni future qualunque possibilità di costruirsi un avvenire.

Flessibilità e precarietà sono le  parole con cui si scandisce lo sfruttamento quotidiano; contratti a tempo determinato, licenziamenti e ristrettezza del mercato del lavoro disegnano uno scenario di crisi aggravato dal caro-vita e dalla galoppante perdita del potere di acquisto di salari e pensioni. Per tutto questo ci vuole un capro espiatorio ,qualcuno con cui prendersela e – soprattutto - occorre distrarre l’opinione pubblica :ecco la paura della straniero , del diverso,del non-allineato. Gli immigrati , l’anello più debole di una catena di sfruttamento della quale siamo tutti prigionieri , sono l’obiettivo di campagne di odio aizzate dai politici e da stampa e televisioni .Sono anni ormai che ci bombardano con messaggi; di aperta ostilità nei confronti degli stranieri responsabili di qualunque crimine. E con questa scusa , il governo ha varato leggi razziste e ha incoraggiato l’adozione di provvedimenti repressivi  in  ogni città con  le ordinanze antibivacco e antielemosina e il conferimento di pieni poteri ai sindaci per perseguitare i lavavetri , gli immigrati , i poveri. Le nostre città si stanno trasformando in enormi gabbie video controllate dove tutti si guardano con sospetto , dove non è consentita una  socialità libera e al di fuori delle convenzioni dettate da chi comanda . E  là dove non arrivano le ordinanze dei sindaci, ci pensano le squadracce fasciste a fare il lavoro più sporco:pestaggi , aggressioni (in 3 anni più di 300 aggressioni contro immigrati , militanti, omosessuali ,) e attentati sono sempre più  frequenti in ogni angolo del paese . Mentre la democrazia svela il suo volto autoritario nel tentativo di nascondere la propria incapacità , di rispondere ai bisogni delle persone , la classe politica se la spassa nei suoi privilegi e nella sua impunità , i poteri criminali sono sempre forti e presenti , e i lavoratori crepano di continuo perché il padronato è libero di infischiarsene della sicurezza e della salute di chi si spacca la schiena ,                               

magari sottopagato , per produrre quel minimo di ricchezza di questo paese . Il momento è gravissimo , e occorre aprire gli occhi per smascherare le menzogne di chi detiene il potere a ogni livello .rassegnarsi significherebbe darla vinta a chi ci vuole tutti /e impauriti/e e pronti a sopportare qualunque ingiustizia e qualunque sopraffazione.

E’ diritto di ciascuno di noi aspirare ad una vita degna di essere vissuta e l’unico modo per ottenerla è lottare per difendere e recuperare spazi di libertà. Le lotte contro la devastazione ambientale, le campagne contro la criminalizzazione del dissenso, le rivendicazioni dei lavoratori ,le mobilitazioni antirazziste ,la difesa dei servizi pubblici come la scuola ,la sanità e i trasporti ci dimostrano che è possibile opporsi efficacemente al dominio di chi ci vorrebbe tutti piegati e impauriti. Noi vogliamo un mondo più giusto e più solidale ,proponiamo una società dove la libertà e l’uguaglianza siano parole concrete che si realizzano nei rapporti sociali,rivendichiamo diritti per conquistare piena emancipazione e la fine di qualunque oppressione. E per ottenere tutto questo bisogna che ognuno di noi si rimbocchi le maniche senza delegare ai politici e alle istituzioni la gestione delle nostre vite ,delle nostre risorse ,delle nostre potenzialità. Il mondo ,così com’ è, è al capolinea:

diamo un’ opportunità alla libertà , diamo un’ opportunità all’anarchia!!! “

 

 
 
 

  Vietato essere omosessuali !

Post n°37 pubblicato il 15 Gennaio 2009 da babatunde

Senegal: Nove (9) omosessuali sono stati processati e condannati la settimana scorsa a 8 anni di prigione per “atti impudichi e associazione di malfattori” .  


Ricordiamo che in Senegal paese a 90% musulmano,l’omosessualità è un reato secondo la legge come lo è stato da ieri l’immigrazione clandestina qui in Italia.


 
 
 

Permesso di Soggiorno: Le divagazioni patologiche della Lega Nord

Post n°36 pubblicato il 12 Gennaio 2009 da babatunde

-ROMA (Reuters) - La Lega Nord ha proposto oggi(venerdì 09 gennaio 2009) un emendamento al decreto legge anticrisi che introduce una tassa di 50 euro per il rilascio e il rinnovo di permessi di soggiorno ai cittadini stranieri, una misura che il presidente della Camera Gianfranco Fini ha definito "oggettivamente discriminatoria".


"A decorrere dall'anno 2009 è istituita una tassa di concessione governativa, nella misura di 50 euro, per il rilascio di permessi di soggiorno ai cittadini stranieri e sui rinnovi dei medesimi", si legge nel testo dell'emendamento, a firma del deputato del Carroccio Claudio D'Amico e presentato oggi alla Commissione Bilancio di Montecitorio.

Fini ha commentato in una nota di augurarsi che "la maggioranza rifletta prima di varare norme che nulla hanno a che vedere con la doverosa lotta all'immigrazione clandestina, e che sono oggettivamente discriminatorie nei confronti dei lavoratori stranieri
regolarmente presenti sul territorio nazionale".                                               


L'emendamento prevede che le risorse relative alla tassa siano assegnate "ad apposito Fondo istituito presso lo Stato di previsione del ministero dell'Interno e devolute ai Comuni di
residenza dello straniero richiedente il permesso" e "utilizzate in via prioritaria dai comuni per l'attuazione di politiche sociali di sostegno alle famiglie e per la vigilanza e il controllo del territorio".-

 

 
 
 

Post n°35 pubblicato il 31 Dicembre 2008 da babatunde

QUANDO LE VITTIME DI IERI DIVENTANO I BOIA DI OGGI !


Mi chiedo se è lo stesso popolo ebreo che ieri subiva le più ignobili atrocità da parte del nazismo sotto lo sguardo compiacente della Chiesa Cattolica,


Mi chiedo se è sempre lo stesso popolo ebreo che oggi sta massacrando a sua volta il popolo palestinese,bambini,anziani,inermi…,con la complicità    
dell’Occidente e nell’indifferenza totale della comunità internazionale come se i Palestinesi non fossero degli esseri umani.

Oggi piango il popolo palestinese martirizzato troppo a lungo.

Condanno fermamente questo genocidio che si sta consumando sotto i nostri occhi. Sono e sarò sempre dalla parte dei deboli,forse sono troppo ingenuo e non ho ancora capito niente alle cose di questo mondo ,ma sono così e l’assumo.   La ragione del più forte è sempre la migliore.

All’alba del nuovo anno 2009,dedico questa canzone di lotta “Equal Rights and Justice” di Peter Tosh ( Uguali diritti e Giustizia) al popolo palestinese,alla gente del nord Kivu in Congo,del Darfur ed a tutti coloro che hanno sette di giustizia in questo mondo.


Un giorno ,gli ultimi saranno i primi…


  

 
 
 

Lettera alla Redazione di Racconti di vita RAI3

Post n°34 pubblicato il 29 Dicembre 2008 da babatunde

Salve,

Sono Babatunde,ho potuto seguire solo gli ultimi quindici minuti della vostra trasmissione e vi ringrazio tanto per  l’opportunità che avete dato al fratello René Etongo di esprimersi sulla RAI ciò che raramente accade. Mi  piacerebbe aver il suo contatto e spero che posso contare sulla vostra buona volontà.

     Essendo anch’io un “abbronzatissimo” africano il tema del giorno fu di un interesse particolare per me e per tutti coloro che sono impegnati per una convivenza armoniosa in questo paese.
Ho sentito la citazione di qualcuno secondo la quale “gli Italiani non sono razzisti ma hanno paura di chi è diverso”.Ma perché hanno  paura ? E che cosa crea la paura?                                                          
L'essere umano in genere ha paura di tutto ciò che gli è sconosciuto e sappiamo tutti quanti che la paura è la causa delle tragedie umane. Le cose terribili che la gente fa,le fa  solo perché ha paura. L’ignoranza genera paura ,e tutte e due sono madri del razzismo. E come lo diceva appunto Roosevelt, e cito “l’unica cosa di cui dobbiamo aver paura è la paura stessa”..

Quindi una tale citazione tradisce la contraddizione che caratterizza il popolo italiano. Qui, nessuno è mai razzista però ogni volta che si vede un gruppo di Africani,si chiama la polizia e poi ci si accorge che quelli sono  solo onesti cittadini che lavorano e pagano le tasse come tutti quanti. Il problema è la crescente “allergia” a chi non ha il colore “corretto” di pelle. Allergia esacerbata dalle vergognose campagne di demonizzazione dell’immigrato da parte della stampa in genere,il risultato è sotto gli occhi di tutti: il razzismo è ovunque e tutto intorno a noi,perfino uccide e questo nell’indifferenza delle massime cariche politiche.

   Non vorrei essere visto come uno che ama fare la vittima poiché ciò che scrivo è il risultato di otto anni di esperienze personali,vissuti quotidiani , osservazioni …E’ evidente che uno come me non può aver la stessa percezione del razzismo quanto uno di pelle bianca,poiché non veniamo trattati allo stesso modo. Il razzismo è anche stato istituzionalizzato con leggi come la Bossi-Fini che è una vergogna in tempi di globalizzazione,nei momenti di grandi aperture (è stato nominato a novembre il primo prefetto francese nero originario del Camerun,mentre qui,noi continuiamo a subire i danni ed i ricatti di quella fascista legge Bossi-Fini ).

Basta soffermarsi a certe espressioni spesso usate per designare il migrante come ad esempio : extracomunitario ,il cui vero significato è stato pian piano distorto per poi prendere il connotato che conosciamo (gentaglia,invasori,poveracci,stupratori,delinquenti,negracci…gente dell’altro mondo).Questa etichetta stupida, disprezzante e volutamente ambigua racchiude in se i germi della xenofobia,dell’esclusione e della discriminazione .Mi capita spesso di sentire qualche Italiano lamentarsi dei via va degli “ extraterrestri” ,scusatemi volevo scrivere “extracomunitari” come se solo l’aspetto fisico bastasse a collocare  un individuo alla sua area geografica di provenienza o di appartenenza ,come se l’identità di un individuo fosse stampata sulla sua fronte. Chi non ha mai visto in tv le nazionali di calcio francese ed inglese oppure quella olandese ? Chi non sa che il prossimo presidente della più potente nazione è un “abbronzato”?

    Non si può  pretendere combattere il razzismo mentre allo stesso tempo non si ha il coraggio di ammettere che esso esiste,è un atteggiamento paradossale ed irresponsabile.

Ama il tuo prossimo come te stesso.

Chi ben ti ama,sa anche castigarti,cordiali saluti e buon e felice anno 2009.

Un migrante allo sbando !

Babatunde 

Seg. Gen. PRESS AFRIC ,Membro del Coordinamento dei migranti di Bologna e Provincia

 

 
 
 
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