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La costituzione calpestata: richiesta di danni ai parlamentari

Post n°34 pubblicato il 17 Febbraio 2014 da ecoeconomia
 
Foto di ecoeconomia

 

ART.1

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

La sovranità appartiene al popolo , che la esercita nelle forme e nei limiti della costituzione.

 

In questi giorni si va a scavare in articoli remoti, per quanto importanti, della nostra carta costituzionale per stabilire la legittimità o meno dei comportamenti del Presidente della Repubblica che per la terza volta consecutiva si accinge a dare mandato a un Presidente del Consiglio NON eletto dal popolo tramite un regolare passaggio elettorale.

Va da sé che la fattispecie determinatasi palesa con grande evidenza il cosiddetto :"attentato alla costituzione" di cui vedasi all'artitcolo 90 della Costituzione stessa.Trattasi, insieme all'alto tradimento, dell'unica fattispecie in cui il Presidente della Repubblica è passibile di giudizio e di messa sotto accusa.

Come recita il Professor Paolo Biscaretti di Ruffia (Diritto Costituzionale, Jovene Editore)in merito  l'attentato alla costituzione egli ritiene: "si sostanzi in qualunque violazione dolosa, perché intenzionale, delle norme costituzionali (e, quindi, anche del giuramento all'uopo prestato, in base allart.91 Cost.).

Procede il testo:" In tali estreme eventualità , si è già visto (...omissis) come il Presidente della Repubblica debba essere "messo in stato d'accusa dal Parlamento in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi membri".

Va da sè che , pur essendo, la fattispecie di nominare Presidenti del Consiglio  in palese ed acclarata violazione nonché dispregio dell'aticolo 1 della Costituzione , un parlamento che sostiene il medesimo governo illegittimamente nominato, difficilmente confermerà l'atto di accusa che sarebbe dovuto nei confronti del Presidente.

Ecco perchè è necessario avviare una azione di risarcimento del danno da parte di tutti i cittadini italiani nei confronti del Presidente della Repubblica e di tutti i Parlamentari che col proprio voto o la propria assenza si astengano dal validare quello che è semplicemente un atto dovuto che NON si presta ad alcun tipo di  interpretazione.
 
A breve si provvederà a raccogliere le firme sia tramite social network sia tramite altre forme di cui si darà notizia. Successivamente si passerà alla vera e propria azione legale.

 
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