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Post n°13 pubblicato il 07 Luglio 2011 da giugibzz1
Amico/a, di Facebook, mi rivolgo a te affinché tu possa riflettere un po’, finché sei in tempo, su quanto ti vado dicendo. Ma non senti intorno a te tutta quest'aria appesantita? Non senti, almeno di quando in quando, la necessità di rigenerare i tuoi polmoni con un salutare ricambio d'aria fresca? Passare, cioè, dall'eccessivo materialismo e consumismo in cui sei immerso, a un po’ di spiritualismo e sano pauperismo evangelico? E perché ci sia un adeguato ricambio d'aria, bisogna che tu faccia, innanzi tutto, delle edificanti ed appropriate letture, per ossigenarti così, in qualche modo, la mente temporaneamente inquinata. Per questo ho apprestato per te, sul mio Blog, tutta una serie di articoli a carattere cristiano, sufficienti, credo, a darti un’infarinatura di base, nel caso tu volessi poi proseguire con me, o con altri, o anche da solo, ulteriormente il discorso. Intanto t’invito sin d'ora a darmi il tuo nome per aderire, almeno online, alla mia comunità cristiana, creando così un gruppo, aperto a chiunque voglia farvi parte, anche su Facebook. -Capisco che la pubblicità è l'anima del commercio e che il commercio è una delle quattro ruote del carro su cui poggia il progresso, e che al progresso, con i suoi beni materiali e i godimenti che ad essi conseguono è molto difficile rinunciare; ma che diamine! Un po’ d'orgoglio di specie alla fine, o no! Non siamo solamente degli animali, ma abbiamo anche e soprattutto, una parte spirituale da curare e nutrire continuativamente. Ma se ogni giorno te ne stai immerso, a sguazzare, beato, nel tuo materialismo, come un porcellino nel suo trogolo, non vedo proprio come tu possa venirne fuori, se non ti fai aiutare; anzi, come in un pantano sprofonderai sempre più in basso, e allora nessun uomo potrà più salvarti, ma solo la grazia di Dio. -Non ti dico chi l’ha detto, ma ti dico cosa ha lasciato scritto, di molto importante, qualcuno, non meno importante, a noi un giorno: "Nati non fummo per viver come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza". E allora seguiamola questa virtù, ma soprattutto la conoscenza che può portarci ad essa, perché, senza la luce della conoscenza, è, altrimenti, come un voler prendere, al buio (il buio della nostra ignoranza, della nostra cecità mentale), sconsideratamente, una direzione a casaccio tra i tanti bivi possibili, alcuni conducenti a sbocchi assai pericolosi ed irreversibili, una volta presi. Ecco quindi la necessità di non perdere mai l'orientamento, munendoci di una bussola appropriata che ci dia sempre la direzione giusta, e questa bussola, ancora una volta, si chiama conoscenza. -Senti amico/a, di Facebook, non sono certamente qui con l'intenzione di farti un predicozzo come un prete dal pulpito della sua chiesa, anche perché non mi reputo migliore di te, nonostante il mio cambiamento, in quanto esso è avvenuto per gratuito dono di Dio e non per merito, ma nella tua attuale condizione ci sono passato anch'io, e perciò posso non solo capirti, ma soprattutto consigliarti per il meglio. Innanzi tutto rivestiti d'umiltà. Essa è il primo passo e la condizione necessaria per riconoscerci peccatori e risultare così graditi a Dio, e avviare all'istante il nostro processo di conversione. Difatti, molto presumibilmente, la differenza maggiore fra te e me sta tutta qui: non nel fatto che io sia meno o più peccatore di te, ma che io mi riconosco peccatore, e tu no. Ora, se io mi riconosco peccatore, per quanto possa peccare, ho sempre qualcuno al mio fianco, se mi pento sinceramente alla fine del mio atto peccaminoso, pronto a risollevarmi e a darmi sostegno, perché io non ricada di nuovo nel peccato, perché egli, un giorno, li ha portati tutti su di sé, i nostri peccati, riscattandoli con la sua morte redentrice, e quel qualcuno è Gesù. Ma se tu sei tronfio, se non hai né il senso né la cognizione del peccato, non potrai neanche accorgerti del baratro che hai sotto i tuoi piedi, e non accorgendotene, neanche potrai chiedere aiuto, quando giungerà il momento, a chi, solo, può dartene veramente. -Vedi amico/a, tutte le cose vanno chiamate con il loro nome, e non confuse tra loro. Se ti piace scambiare la notte con il giorno, sei libero di farlo, bada bene però di non confonderli con la tua intelligenza, perché la notte resterà sempre notte, con tutte le sue peculiarità, e il giorno sempre giorno, altrimenti, prima o poi ne riceverai grave danno. Così non confondere il male con il bene, anche se nel primo ti pare trovare più piacere, almeno quello immediato, perché altrimenti sei un insensato, e il tuo destino di miseria è veramente segnato. Perché prima, con la malattia e la vecchiaia, perderai il tuo corpo e con esso tutti i piaceri dei sensi, poi, con la morte, in mancanza della grazia di Dio, per esserti rifiutato di affidarti per tempo a lui, anche la tua ANIMA. E davvero saresti a tal punto sconsiderato! Ma diamine, rinunciare a tanto, per cosa? Per qualche piacere precario e fuggevole, che non è neanche in tuo potere mantenere? Io proprio non ti capisco, o, perlomeno, mi rifiuto momentaneamente di farlo. Ad ogni modo, vada come vada, ti saluto, e se vuoi, ti aspetto, nella pace del Signore Gesù.
giuliobozzi53 Poggibonsi,07/07/2011
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