Un blog creato da Colchicas il 05/07/2006

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Intruso.

Post n°36 pubblicato il 16 Ottobre 2006 da Colchicas

In verità vi dico che esistono luoghi dal fascino osceno ed irresistibile.
Luoghi che visito spesso. A volte nei sogni, dove il controllo di quello che accade è minimo e a volte varcando questo confine consciamente, fantasticando su questo o quel desiderio represso e sopito. Questi mondi appartengono a me e solo io riesco ad assaporarne la forma ed i colori. Se descrivo la complessità, la scelleratezza e la folle struttura a gradoni di queste dimensioni, chi ascolta comincia a non sentire più le mie parole, a provare un vago senso di fastidio iniziando a peregrinare con i propri pensieri su territori più sicuri.
Così decido di precludere e rendere inacessibili queste congetture. Raccogliendole in flaconcini di vetro grezzo e disponendole sullo scaffale più bello del mio cervello in modo da potervi accedere facilmente ogni qualvolta il desiderio di fuga dalla opprimente realtà quotidiana si fa sentire come un pizzicore irresistibile su di un piede o fra le dita della mano.
Potrei restare per mesi o anni sospeso fra la realtà e la mia realtà. Vivere in modo sfrenato e intenso un mondo che nessuno potrà mai vedere o capire, un regno di incomparabile bellezza e dove nella mia mente osservo me stesso dominare incontrastato ogni angolo buio, ogni filo d'erba, ogni atomo.
Respirerò appena, quel tanto da far battere il cuore, isolato da ogni bruttura, da ogni cosa che ferisce e uccide. Immerso totalmente in me stesso.

Esternamente sarò sempre io. Buffo, piccolo ed insignificante. Lavorerò per voi, contribuirò alla crescita economica del paese a combinare le espressioni di stupore, dolore, gioia, sorpresa et cetera, et cetera... A reagire nel modo più o meno corretto alle domande che la gente mi porrà...
Una decisione presa con rabbia, e con la stessa rabbia gettata via. Perchè l'intrusione di una anima bianca infrange tutto. L'isolamento, i miei mondi, i gradini, i rivestimenti in quarzo ialino, le foreste dalle foglie d'oro... Tutto! E con uno stridio di denti e uno scrocchiare di ossa ritorna l'ondata della condivisione. Il calore, il rosso della passione, l'arancio delle albe attese, l'abbraccio di un cuscino inerte amato e desiderato. Succede sempre così. Vuoi la solitudine? E allora ti innamori. Vuoi innamorarti? Puoi stare tranquillo che la gente ti eviterà e rimarrai in un deserto d'anime così secco e vuoto che i crampi allo stomaco saranno l'unica compagnia che ti farà piacere ricevere.
Sono circondato dal desiderio di te. Adesso che hai guardato e sorriso, che hai sentito e letto e ti odio per questo. Ti odio perchè mi trovi così debole, così insicuro, così ansioso di vedere quanto grande sia la tua mano e ti odio perchè il cuore accelera e la pressione di questo sangue rende balbuzienti i pensieri che una volta erano limpidi e sicuri. Ti odio con tutta l'intensità che il mio animo è in grado di emanare. Ti odio come se volessi tenerti per sempre vicino a me, pelle a pelle. Ti odio come se dovessi confessarti tutto il mio amore.

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Commenti al Post:
opalescenze
opalescenze il 18/10/06 alle 10:18 via WEB
Scrivi da dio.Nudandoti. Nulla di più fragilmente forte, il mostrarsi così. Cos'altro, oltre alla nudità del proprio sentire, c'è di più bello, di più forte e di più delicato?
 
 
Colchicas
Colchicas il 18/10/06 alle 20:16 via WEB
Scrivendo queste cose mia dolcissima Opalescenze, mi fai sorridere e credere che quello che scrivo ha un senso, magari effimero, magari povero, ma in fondo anche io posseggo qualcosa che posso donare. E poi mi piace un sacco girare nudo... Ha il sapore della libertà.
 
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