Creato da la_mia_notte il 14/10/2008

Buio_intenso

Non lo puoi conoscere ... ci puoi solo "sbattere" ... pochi sanno "resistere" ...

 

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Post n°53 pubblicato il 30 Marzo 2009 da la_mia_notte

  … Sól e Máni

Cos’era che a volte le premeva dentro di una tale intensità

da poterla sentire quasi tra le dita, come se lacrime di ghiaccio

avessero attraversato la mente disorientandola?

… c’erano momenti in cui desiderava voltarsi e dimenticare tutto

senza pensare più alle mani che l’avevano stretta… quelle note calde,

intonate in un ambiente distorto eppure così famigliare …

Agognato silenzio … lei era salsedine pronta a  trasformarsi in polvere

per volare via da ogni dove …

Nell’immaginazione amava pensare di possedere tutto il tempo

del mondo ad attendere le sue volontà, quando si sarebbero sprigionate

da quel senso oppressivo di dovere, ma il credo che gestiva con forza

s’infranse come un cuore senza vita tra le onde …

… la lasciò andare, eppure mai glielo disse …

Le parole furono rumori consistenti, suoni imprecisi di lame

acuminate nate sulla bocca, per incidere i discorsi e dar forma a

quell’ inesorabile morsa nell’incendio  esploso in rabbia fuorviante…

Era un illusione liberarsi dei grovigli che si annidavano nelle scatole

dei pensieri, quegli stessi macigni dormienti  come animali in letargo,

pronti a risvegliarsi feroci più di prima …

La passione non ha voce, sconosce le parole, sa quanto loro possano

essere inanimate … è muta rassegnata alle dispotiche regole della dura

esistenza  in cui trova un giaciglio per l’ultimo sonno profondo…

Credeva di sapere che il segreto sta nel ritrarsi lì, dove il battito comincia

ad invadere il buon senso,  non avrebbe mai saputo quanto e se le sarebbe

mancata domani, se era bugiarda e mentiva persino a se stessa …

una sensazione ubriaca … in bilico … esistente …

Si convinse del contrario mutilando lentamente il sentire …

 

 

 

 

*************

 

 

Rinunciò al volo instabile,ma vero … lo rifiutò come si fa con

un papavero rosso, non sapeva accogliere lo splendore di un

oceano troppo vasto… “ingestibile”… “essenziale” …

lei che da sempre aveva vissuto tra i detriti nebbiosi delle dispute

e degli inganni…

lei che urlava per farsi ascoltare…

sì, ascoltare il suo senso di parole volutamente mascherate …  

Quell’essere che di sembianze umane aveva ben poco,

comprese molto di più di ciò che fece trapelare,

eppure se ne andò in modo tanto crudele

da far spavento anche al più coraggioso dei guerrieri …

preferendo il suo disprezzo  alla consapevole  verità …

Splendida, macchiata di troppi mali si perse tra tutte le stelle del cielo e …

non accolse nemmeno la luna …

Da lontano, qualche volta la bianca neve scende ancora sul viso,

le stelle son coperte dal manto nebbioso della notte quasi a celare gli occhi lucidi,

ma non c’è un’ora soltanto in cui quella voce non le dorma vicino … sul cuore …

 

 

Elo…

 

 

 

 

 

 
 
 
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