Non lo puoi conoscere ... ci puoi solo "sbattere" ... pochi sanno "resistere" ...
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Post n°83 pubblicato il 12 Novembre 2009 da la_mia_notte
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Parolesilenti …
In campi di grano ho varcato le soglie … luoghi in cui non avrei mai pensato di lasciare le mie orme, labili come voli pindarici notturni … l’atmosfera è impregnata di silenzio … io sono qui, dove tutto è da riscrivere, le labbra traboccano ansia nel non dire … forse a volte avrei dovuto lasciar correre, andarmene, dimenticare, perdere … sono poche le emozioni che ci cuciamo addosso, sono poche quelle forti che come un profumo impregnano la pelle … aver fallito … non sopporto di aver fallito … di aver respirato qualcosa che non aveva appartenenza, che vagava disperato come una mina pronta a esplodere su cieli di spezie incandescenti … le mie mani … se solo le mie mani potessero raccontare quanta carne hanno mangiato eppure ho il sangue anemico di chi ha sparso ogni ferita strada facendo …
A volte ho paura di non sentire più nulla, che le situazioni mi mettano disagio e che le ansie blocchino i miei polmoni nel tentativo di prender aria …
Dimenticare … dimenticati le cattive parole di chi aveva riempito la propria vita di rabbia, dimenticati di chi non si è sforzato …
Dimenticavo … e andavo … quanti perché dovevo dimenticare … quante parole inutili dovevo cacciare, quante delusioni cancellare …
E tu con le tue ali di nuvole sorridevi a quello stesso mondo che ti aveva fatto cadere …
La gente non capisce, la gente è troppo impegnata a soddisfare i propri vuoti, la gente non verrà da te a chiederti scusa, la gente non capirà perché è nata per sbagliare … sbagliare sempre …
Amare … sognare … baciare … dormire … questo è quel che resta …
tutti siamo la gente... e a volte anche chi vede la gente dal di fuori può farne parte. ma hai ragione...
"Amare … sognare … baciare … dormire … questo è quel che resta …"
ti abbraccio
Tutti? Io non mi sento "la gente"... sono la paura delle gente ... il non limite... il rischio... il coltello... uno scippo notturno... la carezza gentile della notte a volte ...
ps: la gente di cui scrivo è quella fetta di persone che preferisce non capire nulla e continuare a vivere.
Lo definisco il mio giudizio universale o meglio sentenza perchè nel giudicare si lascia sospeso qualcosa, (nell'uccidere) non c'è perdono.
Bacio.
va assunto a piccole dosi, ogni domani.. e con parsimonia misurata la distanza dal qui all'ovunque.. l'oggi sa già dove spingerci.. è che spesso crediamo di doverlo capire prima (un perché, un percorso, una meta).. il fatto che tu sia arrivata indenne (seppur forse ferita) fino al punto in cui sei mi fa pensare che saprai superare anche ciò che ancora deve venire.. e che forse in sintesi è davvero tutto in quel 'resto'.. (a ben pensarci.. beh.. non mi sembra poi così poco ciò che avanza).. ti abbraccio.. milena
Non conosco le dosi,ne le misure ... non so se sia una sfortuna... Indenne lo sei anche tu tutto sommato ;)
La vita si diverte a scombinare e riordinare senza alcun preavviso e questa di certo non è una novità ... forse è semplicemente arrivato il mio tempo di...... forse.
Un bacione.
http://www.youtube.com/watch?v=EqmapkTz-Ek [...Dove vanno a finire i tuoi pensieri
quando la mia mano lentamente inutilmente ti accarezza
dove vanno a finire i tuoi sorrisi, quelli di ieri,quando ti perdi in una incontentabile tristezza
io non capivo, non sentivo, non leggevo, non vedevo mai
quello che avevi in cuore
quello che avevi in cuore
ma cosa avevi in cuore
e dove andavo a finire io cercandomi da solo
un acchiappafarfalle nelle notti cattive
con questa scusa del cazzo che tu cammini e io volo
e invece no! la vita non si canta ma si vive.
ci siamo dati appuntamento a un treno che aspettava noi
e tu non c'eri più
e io non c'ero mai
non c'ero stato mai.....
...gli innamorati si nascondono tenendosi per mano
e non calpestano nemmeno il segno delle loro ombre...]
E la ragazza aveva un filo d’argento sulla fronte
Bucava l’aria con due occhi perduti all’orizzonte
Giocò le carte con un mezzo sorriso,
Dio lo sa cosa aveva in mano,
puntò con una maschera in viso
la sua bellezza, il suo destino
ed io che avevo un “asso”
tristemente solo,
andai a vederlo al volo e la ragazza aveva il nome dei figli sulle mani
e tutto questo, disse, capita solo se mi ami...
Tirò fuori da chissà quale sogno un fiore bianco ed uno nero,mi disse: “scegli tu cosa è meglio,
ce n’è uno falso ed uno vero”...
ed io senza nemmeno pensarci su
le corsi dietro al volo.
Non so chi sei,né quante cose mi darai...
Da questa notte:
io non so chi sei
né quante cose ti darò
da questa notte;
t’innamorerai
non t’innamorerai di me
da questa notte,
m’innamorerò
non m’innamorerò di te
da questa notte…
e il sole, mandate via questo sole,
sto fottutissimo sole… E la ragazza con il filo d’ argento sulla fronte
Mi portò via con le sue ali di vento fino al ponte,
e disse:”scegli tu dove vivere
con me o col mondo intero”,
poi mi cullò con la sua voce di mare
per farmi addormentare.
Io non so chi sei
Né quante cose mi darai
Da questa notte:
io non so chi sei
né quante cose ti darò
da questa notte;
t’innamorerai
non t’innamorerai di me
da questa notte,
m’innamorerò
non m’innamorerò di te
da questa notte…
e il sole, mandate via questo sole,
sto fottutissimo sole…
Ma la ragazza aveva il nome dei miei figli sulle mani,
E nel suo cuore di cristallo aveva tutti i miei domani,
e tutti i nostri possibili giorni
nella tempesta e nella neve,
le lacrime, i sorrisi e i ritorni
gli inverni e le primavere,
e la ragazza tolse il filo d’argento che aveva sulla fronte
e la ragazza tolse il filo d’argento e attraversammo il ponte...