Il Cardiopatico

Ti amo... parte prima

Sali in macchina, lentamente, con cautela, non hai paura: d'altronde sono tuo amico da anni.
Mi guardi, non comprendi la mia espressione irata, poi sorridi. Scherzo. Spesso. E tu lo sai.
"Mi ha fracassato tre quarti di minchia devo dire"
"chi?" chiedo. Ma è una domanda retorica; la tua donna riesce sempre a stressarti.
"Paola" rispondi.
"Ah pensavo Marianna"
"no. lei me l'ha trastullata la minchia"
Ridi. Come al solito hai il senso della battuta. anche se volgare.
Chiave. Prima grattando. Motore. 50 all'ora.
"Paola vuole solo una cosa, che tu non vuoi darle: logico che ti assilli"
"Paola vuole solo una cosa, che io vorrei darle, ma non posso: quindi deve evitare di mettermi in croce a testa in giù"
"Sempre il solito: prima ritorni con la persona che avevi lasciato perché altrimenti non potevi essere più te stesso, ci ritorni per essere di nuovo te stesso. Io manco di sintassi ma tu sembri alquanto un coglione"
"Sono alquanto un coglione" Perlomeno hai mantenuto il la capacità autocritica.
Semaforo. Città deserta, come piaceva a te quando eri piccolo e come non piace più a te ora che sei grande.
"vabbè . In ogni caso Paola non la sopporto più. posso anche ammettere che mi telefoni tre volte al giorno perché vuole portarmi a letto. ma non sopporto il fatto che si dica innamorata di me"
"come cazzo ragioni?"
"minchia vuoi?"
"non sopporti che una donna possa prendersi una cotta per te?"
"no. quello mi lusinga. non sopporto che lo vada a dire in giro a persone che poi matematicamente vengono da me a riferirmelo"
"uccidila" la mia voce risuona lontanamente famigliare.
"hm.. potrei quasi pensarci. se non fosse che sono un casinaro e non sarei in grado di compiere l'omicidio perfetto"
"coltello alla base del collo. lo giri. si svuotano i polmoni. non può urlare. scappi."
"hm... andiamo a mangiare va'"
"come vuoi..."

Mac Donald. 10 e mezza di sera. Vuoto. Familiare.
Mangi lentamente come hai sempre fatto; un menù enorme con patatine e coca cola.
"pensavo... forse potrei anche portarla a letto senza che poi nessuno ne sappia niente."
"Strano."
"cosa? il fatto che potrei rinunciare alla mia monogamia?"
"no. strano il fatto che pensavi... dubito fortemente che portandola a letto poi non lo venga a sapere nessuno"
"vedi il problema è questo: parla con cani e porci. perdio. e pretende anche di portarmi a letto"
"scopatela e uccidila" di nuovo la mia voce risuona lontana e familiare.
"si, si. ok. vorrei evitare di uccidere per una scopata. a questo punto me ne vado in patagonia."

Finita la cena. Macchina. 60 all'ora. questa parte della città è lievemente più viva. anche se fa meno rumore.
semaforo rosso. non lo vedo. inchiodo. sbatto la testa al parabrezza.
"oh tutto apposto?" non sembri preoccupato.
"oh... quel testa di cazzo per poco non ci veniva addosso" continui a parlare
"ma se sono io che stavo passando con il rosso!" Rispondo
"ah lo vedi che allora stai bene?" rispondi
"vaffanculo vai, sanguino!"
"scendi guido io ti porto al pronto soccorso"
"no."
" e allora vaffanculo tu; che cazzo vuoi?"
"va bene"

Macchina. guidi te. 120 all'ora ma non per fretta. per piacere.

Pronto soccorso.
check in. o come diavolo si chiama.
"il suo amico ha qualche documento?"
"hai qualche documento?"
"perdio si. e poi l'infermiera potrebbe parlare anche direttamente con me" mi infastidisce essere trattato come un malato.
"gentilmente dica al suo amico di calmarsi altrimenti chiamo la vigilanza"
"chiede gentilmente se ti calmi altrimenti chiama la vigilanza"
"porca puttana vuole parlare DIRETTAMENTE CON ME?"
"lo ripeto per l'ultima voltsknlksòlf.-......2"
le gambe cedono. vedo il pavimento che si avvicina pericolosamente alla mia tempia. pum. il rumore è sordo......

sono ancora cosciente.
due botte in una sera sola porcatroia!
"due botte in una sera sola porcatroia!" Dici
"eh appunto" rispondo.
Mi aiuti a rialzarmi, o forse è l'infermiere con i capelli simili ai tuoi, o forse il cameriere di un bar. Si grazie vorrei un Gin Lemon Shackerato. Come non lo fate? Basta che mi fa un gin lemon e poi lo shackera. Come non sa come si fa? Ma cazzo! questo è un bar, io pretendo il mio gin lemon shackerato!
E il cameriere mi afferra il braccio in modo brusco, ed in quell'istante sento un acuto dolore al braccio, come fosse un ago che mi buca la pelle per trovare la sua alcova finale nella vena, e poi far sgorgare un flusso di salina.
"Crisjksa peppe ssldkak ati!"
Dici.
"Cristo pepp svelpppp"
Ma io non capisco.
"Signore per favore esca al suo amico pensiamo noi!"
Ma che cazzo di voce hai?
Faccio fatica, ma è forte la curiosità.. apro gli occhi.
E sono disteso su un letto d'ospedale, con una flebo nella vena, ed un dottore con la voce impostata.
Devo essere svenuto.
"Signore è svenuto"
"eh appunto"
"Sa dirmi il suo nome?"
"Peppe, cioè. Giuseppe."
"Bene, ora si rilassi, che a lei ci pensiamo noi"
"che culo"
"scusi?"
"no... null.. grazie."