BAG & GAB
| « w L'UOMO PIC NIC!!! |
Il Signor Alce C' erano fogli sparsi ovunque...Scriveva, scarabocchiava, inventava, colorava. Si sedeva sui tetti e creava. Solo di notte però. Di giorno era una persona come un' altra. " Un luogo comune " come si suol dire. Faceva l' impiegato in posta. Un lavoro come un altro. Ma la notte.... la notte era sua. Gli scorreva fra le dita come se fosse parte del suo corpo. Lasciava libero il Cuore. Nessuna preoccupazione, nessun dolore. Solo lui, la matita, i colori e la notte. Un giorno, ispirato da una stella iniziò a tracciare la forma di un piccolo alce. Aveva il musetto buffo e le cornina arrotondate. Gli mise anche una sciarpa. ECCOLO. Era ciò ke cercava. Ciò ke avrebbe sempre voluto creare. Un semplice animaletto ke facesse compagnia ai bimbi la notte. Sì. Voleva il sorriso dei bimbi. Preparò la lettera delle sue dimissioni. Quando il giorno arrivò, andò in ufficio e si licenziò. Nessuno ne capì i motivi. Nessuno sapeva nulla di Lui. Era un tipo taciturno, entrava in ufficio, salutava, sorrideva e faceva il suo lavoro. Aveva uno di quei sorrisi ke ti scaldano il Cuore. Lo capivi subito ke era una persona speciale. Così tornò a casa. Prese uno zaino e via. Prese il treno verso ovunque... Non gli interessava, voleva andare, voleva guardare il paesaggio cambiare attraverso il finestrino... osservare le nuvole e perdersi fra le righe delle sue parole ke scorrevano fluidamente su quel foglio bianco. Era tutto perfetto. Si fermò ovunque fosse. Perchè le case erano colorate, le nuvole così zuccherose, sembrava tutto così... giocoso! Era ancora senza fiato, si fermò su una panchina ke non era una panchina qualunque, era LA panchina. Angoli smussati, di quel verde acceso. Sembrava uscita da un acrtone animato. Ma tutto in quel luogo sembrava un parco giochi per i bimbi. Osservò attentamente il paesaggio, e tirò fuori dal suo zaino, la matita e il foglio su cui aveva abbozzato il piccolo alce. Iniziò a dargli un contorno deciso e colorarlo. In un attimo si trovò circondato da bimbi ke osservavano in ammirazione la sua arte, poi a poco a poco, si avvicinarono anche i genitori, poi i giovani, poi gli anziani. Era circondato da persone affascinate. Pensava: " Ma sto disegnando solo un alce. " Ma fra le dita sembrava avesse polvere di stelle... Ultimato il suo piccolo alce, prese delle forbice dallo ziano e gli ritagliò il contorno, poi prese raccolse un rametto da terra e lo incollò dietro all' alce di carta; ed ecco ke lo voltò verso il suo meraviglioso pubblico sorridente e lo " animò ". " Eccomi qui, Buon giorno signori e signore, io mi chiamo... mmm... mi chiamo... mmm bambino, avvicinati un attimo. " Il piccolo alce manovrato dal suo creatore si rivolse ad un piccolo bimbo paffutello dagli occhi lucenti. " Ti chiami Signor Alce " gli sussurò. Il Signor Alce fece un gran successo in quel paesino disperso nel nulla. Il ragazzo si trovò nel men ke non si dica a fare spettacoli con la sua piccola e umile creazione nel Paese dei Colori, così lo chiamò. Poi in una fabbrica di giocattoli ed ecco ke il piccolo alce di carta, divenne uno splendido Alce di pezza. .......Il Signor Alce. E tutti i bimbi dormirono tranquilli :) Un giorno, un giovane in viaggio con gli amici finì in quel Paese. Entrò in un negozio di giocattoli per comprare qualcosa alla sua bella ke non dormiva la notte. Ed eccolo lì. Il SIgnor Alce. Ora, una ragazza da qualche parte nel mondo dorme con abbracciata a sè un piccolo alce di pezza. Gab ...Per Te ke stanotte non riuscivi a darti pace, per Te, ke tengo tanto ke i i tuoi sogni siano dei più belli. Per Te dolce Bag. Ti voglio bene... |
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