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Esperienza

Senza la paura di lasciarci andare non ci sentiremo così liberi dopo...

 

 

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“Una goccia dietro un’altra goccia ”…

Post n°17 pubblicato il 17 Maggio 2006 da butterfly.ka
Foto di butterfly.ka

Ho visto Daniele...

Dunque sapevate della famosa telefonata…si! Ebbene anke lui ha cambiato idea vuole incontrarmi…mi ha detto lo devo a te, ma lo devo di più a me stesso…

Incontro per le dieci e trenta del mattino…un disastro per me…dovete sapere quest’ora è l’alba…già per il lavoro figuriamoci per un appuntamento…cmq vi pare ke non accetti!!!

Il giorno dell’appuntamento…avevo deciso d’andare in treno…ma naturalmente ho fatto tardi…così  ho preso la makkina …e incastrata  nel traffico più assurdo alla fine sono arrivata in tempo…non so dirvi come…o forse si…(ne riparliamo se arrivano multe)…

Lui era già lì…con qualke kilo in più ma stupendo…con quei suoi okki…quel suo sorriso…e quel suo corpo…da scopare o da farmi scopare!!!

Dopo i primi trenta secondi lui mi dice “ non sei cambiata per niente…” ed io… “neanke te”… Quei trenta secondi è durato il ns imbarazzo, la ns emozione…entrambi l’abbiamo capito dai reciproci modi!!!

Scendiamo al bar, ci sediamo al tavolino... Siamo in una delle più belle piazze della città…è una giornata stupenda, il cielo è azzurro e il sole caldo…

E’ una cifra di tempo ke non ci vediamo eppure sembra solo un batter d’okkio il tempo passato lontani… con quanta disinvoltura parliamo…quanta serenità…e allegria… per due ke hanno litigato fino ad arrivare alle mani…vi dirò troppa!!!

Parliamo del presente, del passato e del ns futuro… dalle domande più stupide alle più intime…

Dopo lui mi kiede di accompagnarlo deve passare in ufficio… in makkina prende un cd…cioè il cd…contiene la canzone ke poki giorni prima mi aveva mandato…Mai più come tedi Baglioni…e tra le lacrime l’abbiamo ascoltata insieme…


”basta un niente un nome una calligrafia
perché ogni cuore ha una memoria tutta sua
si vede sempre dove strappi via una pagina
come ti fissa una fotografia di ieri

la stagione delle piogge arriva qua
alla stazione della mia malinconia
e scende il tiepido acquazzone di una lacrima
sull'ultima tua voce che ho in segreteria

mai più come te
nessun'altra mai
perché dopo te
io sì che m'innamorai
sempre più di te
quanto tu non sai
e anche senza te
c'è qui la tua assenza ormai
che amo come te”

 

Tra tante parole dette altrettante c’è ne sono state altrettante non dette…ma vi giuro  una frase di quella canzone descrive tutto : “non è tanto questa fine tra noi due ma quanto quelle sue rovine dietro me”…

Siamo stati tre ore e mezza insieme…ed è arrivato il momento di salutarci …abbiamo entrambi voglia di baciarci…in cuor mio so ke quello è un addio…lui sa ke odio gli arrivederci e ancor di più gli addi…(sono quella ke va via prima ke il treno parte)…

A quel punto ho scelto di salutarlo in un determinato modo…

Gli ho chiesto di kiudere gli okki e darmi la mano sinistra…gli ho dato un bacio nel palmo della mano…rikiusa stretta in un pugno… sono andata via prima ke lui riaprisse gli okki…

Cosa ne pensate?

…subito dopo lui mi ha telefonato…e lasciato un messaggio in segreteria…ma questo me lo racconto alla prox…

 

 

 

 
 
 
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L'infinito

Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s'annega il pensier mio:
E il naufragar m'è dolce in questo mare

(G. Leopardi, Canti)

 

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