Creato da: Le_Sorelle_Bandiera il 11/09/2009
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Amore in chat

Post n°109 pubblicato il 28 Settembre 2016 da Le_Sorelle_Bandiera

Comunicare attraverso la chat permette una protezione dell'anonimato. Proprio questo anonimato, o il celarsi dietro diversi nicknames (gli pseudonimi utilizzati per farsi riconoscere in chat), rappresenta uno degli aspetti più interessanti del fenomeno. La chat consente di giocare con la propria identità, di scegliere di mostrare solo gli aspetti della personalità ritenuti più interessanti.

Tutto ciò contribuisce al superamento illusorio delle barriere, soprattutto psicologiche, che frustrano la vita di relazione nella realtà. La timidezza, l'introversione, vengono superate grazie alla protezione offerta dal mezzo, la capacità di "socializzare" se ne avvantaggia notevolmente. La maggior parte dei "chattatori" dichiara di confidare sinceramente aspetti della propria vita privata e usa la chat come un mezzo che avvicina agli altri, una sorta di antidoto alla "alienazione". L'anonimato facilita l'apertura e il dialogo.

Di solito ci si svela lentamente, solo quando si sente che si può essere compresi; l'investimento affettivo, emozionale è possibile perché c'è distanza e quindi è un tentativo che si può fare a piccoli passi per vedere se funziona.

Vi sono precise differenze nell'approccio dei due sessi.
Le donne chattano per fare nuove amicizie, perché sono reduci da un'esperienza negativa, considerano la chat un luogo di "ascolto" dove le loro sofferenze, i loro bisogni vengono accolti in un modo veloce e "privato".

Gli uomini, per lo più, quando dall'altra parte del monitor c'è una donna, richiede foto, numero di telefono (frequenti sono stati i tentativi di deviare la conversazione su argomenti esplicitamente sessuali).

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Dottoressa Maria candida Mazzoli


(Dal web)

 
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