Creato da giovannydelprete il 07/01/2009

FIDELIS

SOCIETA' E COMUNICAZIONE

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

FACEBOOK

 
 

 

« Messaggio #34Messaggio #36 »

Post N° 35

Post n°35 pubblicato il 08 Gennaio 2009 da giovannydelprete


Al servizio del
popolo



una manifestazione di disoccupati a Milano nel gennaio del 1948. La
scena politica italiana di quegli anni è dominata
essenzialmente da due partiti (li Democrazia Cristiana e il
Partito Comunista) e dai rispettivi leader. Così sono
descritti De Gasperi e Togliatti dallo storico Stuart Hughes:
"Simili per vivacità mentale ed anche per aspetto fisico, i
leader dei due grandi partiti si fronteggiavano l'un l'altro
al tavolo del Consiglio dei Ministri, come due gesuiti, in un
pacato ma incessante confronto di personalità".


Astuto, prudente, colto e altezzoso,
dotato di una innata e sperimentata capacità di sopravvivere a
tutte le tempeste politiche, ma anche stalinista convinto e, se del
caso, implacabile (ma non ottuso), Togliatti sapeva pensare in modo
creativo e possedeva una indiscutibile visione strategica
d'insieme, che lo distaccava dal dogmatismo e dal fideismo di molti
suoi colleghi di altri Paesi e di gran parte della sua base.


il Generale Brunetto Brunetti, Comandante Generale dell'Arma all'epoca dei referendumDi formazione
austroungarica, De Gasperi era stato l'ultimo segretario del
vecchio Partito Popolare. Il suo anticomunismo, coltivato
nelle tumultuose esperienze degli anni Trenta, si lega a un
sincero antifascismo e alla costante adesione alla democrazia
parlamentare. Statista riservato e dignitoso, tattico senza
pari, egli mantiene la DC lontana sia dalle pressioni
conservatrici del Vaticano, sia dalla sinistra radicaleggiante
del suo partito.


Stretto fra questi due vasi di
ferro, il governo Parri non poteva durare a lungo, ma svolse il
fondamentale compito di guidare il Paese verso il referendum tra
Repubblica e Monarchia e verso le prime elezioni politiche
libere.


Già nel gennaio 1944 il primo
congresso dei comitati di liberazione a Bari aveva lanciato un
chiaro segnale alla Monarchia, chiedendo a re Vittorio Emanuele III
di abdicare. Il sovrano non ebbe il coraggio di accettare il
suggerimento e decise invece di trasferire i suoi poteri al figlio
Umberto, nominandolo luogotenente generale all'indomani della
liberazione di Roma e ritirandosi a vita privata.


Nell'imminenza di un referendum
decisivo, accoppiato a cruciali elezioni, il vecchio re si convinse
finalmente ad abdicare il 9 maggio e si ritirò in Egitto, esule
volontario.


LA FUGA DI ROTTA. I
Carabinieri mantennero il sangue freddo anche quando la polemica
politica li toccò direttamente. L'allora Comandante Generale,
Taddeo Orlando, era stato appena rimpiazzato nel marzo 1945
sull'onda della fuga dell'ex capo del SIM (Servizio Informazioni
Militari) Mario Roatta.


Un colonnello del SIM aveva
confessato di aver predisposto l'uccisione dei fratelli Rosselli,
noti antifascisti rifugiati in Francia, su mandato di Roatti, agli
ordini del sottosegretario alla Guerra generale Pariani. In un
Paese appena uscito dalla dittatura è facile immaginare quanta
rabbia suscitasse la fuga di Roatta dal liceo Virgilio a Roma,
allora trasformato in ospedale militare. Una violenta campagna di
stampa costrinse i servizi a cambiare nome, accusando il generale
Orlando di complicità nella fuga.


Anche il suo successore, Brunetto
Brunetti, fu sospettato di partecipazione a complotti
filomonarchici, mentre al tempo stesso veniva fatta circolare la
voce secondo la quale, in caso di vittoria della Repubblica, l'Arma
sarebbe stata sciolta. I Carabinieri Reali risposero con un
disciplinato e leale comportamento, elogiato dallo stesso ministro
dell'Interno, il socialista Romita.


Appena pochi giorni prima del voto
il famosissimo messaggio del generale Brunetti ("Carabinieri: figli
del popolo al servizio del popolo") chiarì in modo inequivocabile
da che parte stesse l'Arma.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

legionealdomie08decarolistefanopeppe061973m.matalunoba_facacciatorefranco66casale.valterziogiovanni65f.galessimarualdozimra2andreabilliasecondobaninogiuseppingra
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963