Creato da fnpcislstella il 30/12/2010
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« FINALMENTE IL NOME !!!!!... | PARLIAMO DI VERDE………….E ... » |
LA CORRUZIONE genera INCOMPETENZA causa di SCIAGURE e TRAGEDIE.
Perché le tragedie, incidenti, morti bianche e quant’altro di dannoso alla salute ed alla psiche ?
E’ connaturale nell’uomo la voglia di migliorare la propria posizione socioeconomica e quindi la tendenza ad avanzare nella carriera gerarchica per innalzare il proprio livello lavorativo ed occupare la posizione superiore a quella occupata. Questo avviene quando il lavoratore, inserito in un contesto lavorativo dove è prevista una scalata gerarchica, svolge compiti precisi dimostrando ottime capacità lavorative, dopo un periodo di tempo viene premiato e promosso ad un livello superiore. La carriera del lavoratore continuerà fino a quando non avrà raggiunto una posizione nella quale dimostrerà , scarse capacità ed incompetenza, allora non avrà più promozioni. In breve: le persone competenti in una posizione, al momento debito, vengono promosse al livello superiore dove possono essere competenti, e quindi essere ancora promosse, o rivelarsi incompetenti, fermando qui la loro carriera. Non è detto che un bravo primario debba essere un bravo Direttore Sanitario, un ottimo operaio un buon Capofficina, un ottimo ufficiale un buon Comandante e così via. Molte volte, si esprime tutta la propria bravura, in una posizione subalterna ed invece incompetenza nella posizione superiore, nella quale servono invece altre capacità e caratteristiche che sono assenti nel neopromosso. Per essere un buon capo occorrono, fra le altre cose, capacità organizzative e attitudine al comando, doti che ai livelli inferiori non solo non sono richieste ma spesso sono mal viste, preferendo promuovere un buon gregario, solitamente bravo ad obbedire, che una persona con l’attitudine al comando, caratteristica che nei lavoratori che non si trovano in posizioni apicali è vista spesso come insubordinazione. I buoni gregari però difficilmente diventano buoni capi in quanto dall’essere bravo ad obbedire non consegue necessariamente l’essere bravo a comandare e pertanto un buon gregario può ottenere diverse promozioni ma non diventerà mai un buon capo. Sarebbe più giusto avere una possibilità di premiazione in senso orizzontale, tale da accontentare chi ha lavorato e lavora diligentemente, ma senza dargli compiti che richiedono caratteristiche particolari non possedute dal soggetto in esame. Poi, le raccomandazioni, i favori ed altri interessi, fanno sì che le posizioni di capitale importanza e responsabilità vengono occupate sempre più spesso da persone incompetenti……con tutto quello che ne consegue. Ecco realizzato il Principio di Peter che dice: “In una gerarchia ogni lavoratore tende a salire sino al proprio livello di incompetenza“.
E’ connaturale nell’uomo la voglia di migliorare la propria posizione socioeconomica e quindi la tendenza ad avanzare nella carriera gerarchica per innalzare il proprio livello lavorativo ed occupare la posizione superiore a quella occupata. Questo avviene quando il lavoratore, inserito in un contesto lavorativo dove è prevista una scalata gerarchica, svolge compiti precisi dimostrando ottime capacità lavorative, dopo un periodo di tempo viene premiato e promosso ad un livello superiore. La carriera del lavoratore continuerà fino a quando non avrà raggiunto una posizione nella quale dimostrerà , scarse capacità ed incompetenza, allora non avrà più promozioni. In breve: le persone competenti in una posizione, al momento debito, vengono promosse al livello superiore dove possono essere competenti, e quindi essere ancora promosse, o rivelarsi incompetenti, fermando qui la loro carriera. Non è detto che un bravo primario debba essere un bravo Direttore Sanitario, un ottimo operaio un buon Capofficina, un ottimo ufficiale un buon Comandante e così via. Molte volte, si esprime tutta la propria bravura, in una posizione subalterna ed invece incompetenza nella posizione superiore, nella quale servono invece altre capacità e caratteristiche che sono assenti nel neopromosso. Per essere un buon capo occorrono, fra le altre cose, capacità organizzative e attitudine al comando, doti che ai livelli inferiori non solo non sono richieste ma spesso sono mal viste, preferendo promuovere un buon gregario, solitamente bravo ad obbedire, che una persona con l’attitudine al comando, caratteristica che nei lavoratori che non si trovano in posizioni apicali è vista spesso come insubordinazione. I buoni gregari però difficilmente diventano buoni capi in quanto dall’essere bravo ad obbedire non consegue necessariamente l’essere bravo a comandare e pertanto un buon gregario può ottenere diverse promozioni ma non diventerà mai un buon capo. Sarebbe più giusto avere una possibilità di premiazione in senso orizzontale, tale da accontentare chi ha lavorato e lavora diligentemente, ma senza dargli compiti che richiedono caratteristiche particolari non possedute dal soggetto in esame. Poi, le raccomandazioni, i favori ed altri interessi, fanno sì che le posizioni di capitale importanza e responsabilità vengono occupate sempre più spesso da persone incompetenti……con tutto quello che ne consegue. Ecco realizzato il Principio di Peter che dice: “In una gerarchia ogni lavoratore tende a salire sino al proprio livello di incompetenza“.
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