FRANCO's He(art)

Post N° 160

Post N° 159

LEV

E’ ora che vi parli di Lev. E’ ora che vi parli di quando
perse contatto con la Terra…con la sua memoria.

Lev è stato colpito…ma si è rialzato…si ricordasse dove…e
per quale missione….ma soprattutto si ricordasse Lev…chi è Lev. Nei suoi pochi
metri quadrati di vuoti insabbiati Lev si rialza attonito, tra luci che tagliano,
memorie che esplodono, realtà che sibilano . E’ ora che vi dica come Lev  andò a  cercare nella polvere i suoi ricordi, come
cercò di interpretare la Voce,quella che lo guidava a un comportamento logico
che non poteva più avere,  quella che gli
ricordava da quale Paese veniva, in quale guerra si immergeva. Come cercò di
ri(n)tracciare nelle tavole della sua memoria i nomi che gli ridonavano la sua
anima, il suo spazio, la sua profondità.

E’ ora che vi faccia vedere chi è Lev

(VIDEO BY fRanco INFERNO)

(“Lev” è lo spettacolo teatrale di Muta Imago, gruppo di
punta del teatro sperimentale romano, il più bello che ho visto quest’anno).

Post N° 157

This world is crazy


Per prendersi una piccola pausa da questo pazzo,
pazzo mondo

Mio-Me

"Un introverso che parla"...così mi ha definito una vulcanica persona. Ogni giorno il riuscire a esprimermi ha un prezzo diverso...a volte troppo alto per le mie forze....ma forse solo perchè in pochi mi gratificano e da pochi mi sento gratificato...neppure il Mio-Me mi capisce...e ogni tanto si stufa di Me e degli altri....non ho una chimica umorale stabile............."Un introverso che parla"......................Bellissimo!

fRANCO, ViNICiO, BarceLONA

Apri YouTube, ti viene proposto un video....e d'un tratto fantastichi su una giornata di mezzo sole, tu, seduto in un chiosco...con Vinicio....parlando e vaneggiando come vecchi amici....semplicemente "sintonizzati"....a Barcellona...che quando sei andato ti ha ispirato...forse perchè eri libero...forse perchè eri "positivamente" solo e hai trovato in quel viaggio le risposte perfette per quel momento...uno dei pochi tuoi di vera svolta....e poi Gaudì...le sue linee sinuose di geniale, libera armonia...l'arte come l'ha sempre ingegnata il mio cervello......io e Vinicio a Barcellona a delirare parole e espressionare impressioni.....sembra un sogno da svegli, ne sento tutte le sensazioni come se mi stesse accadendo....io, ora, con Vinicio...a Barcellona ore 11 e 17 di lunedì 1 dicembre.......

l'ottavo giorno

….e VENNE L’OTTAVO GIORNO

Quello dei “diversamente in-felici”

Quello delle anime fallate

che cercano di ricucire i loro vuoti

Provando a non precipitarci dentro

…a volte scivolando e rimanendo appesi

ad un pensiero

Di chi ogni tanto cade nel solco

…e il disco si incanta e ti ripete così:

“per-te-no”

“per-te-no”

“per-te-no”

E venne l’ottavo giorno quello in cui il dolore

che prima ti ha marcito si asciuga,si cristallizza, si solidifica

e tutto riluce di luci diverse, di diversi colori.

E vedi il mare per quello che è, il cielo per quello che è,

la gente per quella che è, una ad una,

senza che si frappongano filtri tra te e il cuore, tra te e il fuori.

Riesci a respirare puro, ché il dolore è così solidificato

che non si mischia più a niente, sta lì,

compresso in un angolo del tuo stomaco come un sasso,

ma almeno non diventa liquido che intorbida le emozioni,

nè nebbia che si infiltra nell’anima provocando distorte visioni.

E l’ottavo giorno ti senti sconquassato come uno sfebbrato,

ma almeno pulito…asciugato.

E da sfebbrato ti affacci fuori e senti in viso

quanto è bella l’aria fredda e pulita,

quanto è bello il cielo di azzurro tagliente negli occhi,

quanto imprendibili sono le nuvole

(ma ora non desideri più prenderle, le ammiri),

quanto incomprensibili sono i momenti che si avvicendano nel mondo

(ma non vuoi più comprenderli, li accetti,

stanco di doverli metabolizzare per paura,

libero di non farti “influenzare”).

Cose che gli altri credono di vedere, ma vedono “solo”.

E venne l’ottavo giorno in cui saremo “diversamente felici”….

….non più, ma meglio felici di tutti altri Voi

Quando non sopporti più una parte di te

Che non sai controllare

Che non puoi controllare

Cercane un'altra

Che ti permetta di starne un po’ distante

Di vederla da lontano

Per non rischiare

L’autodistruzione

(tHE sOunD: The Chemical Brothers - "Out of control")

ORDINATO dai NUMERI

Suona alle ç&,^# la carica di questo giorno e solo dopo * minuti riesco a creare un varco nell’aria dove entrare nel tempo presente, permanendo con la mente assente, per darmi ancora ç minuti per realizzare che ho à# minuti per non mancare un bersaglio, cioè le ^§ e €à quando entrerò nel tunnel parallelo del mio lavoro. Mangio in xy minuti, mi lavo in X minuti e mi incapsulo dentro la mia Peugeot Z°§ con Zx minuti di ritardo sulla tabella di marcia. Illumino il display del mio nokia N °§ e digito il codice çç?^ per rendermi raggiungibile a è^°ç§[[+ telefoni nel mondo, cui non interessa raggiungermi coi loro numeri telefonici. Timbro il cartellino n° ^?°ù§ per passare $ ore con Z§ colleghi che mi rivolgono è^ fonemi l’ora. I clienti mi chiedono “ Quanti ne ha ancora?” “ç pezzi” e dalla mia risposta parte fino alla loro mente un calcolo divinatorio sulla probabilità di trovare ancora quel prodotto a z° prezzo tra Y giorni. Nella pausa il giornale afferma che si prevede un calo del §* % dell’Euribor, che renderà felici ç°ù*éì^^=?)° famiglie oberate da mutui, ma mai una riga sull’andamento del tasso della FelicitàSenzaNumeri, come se la matematica determinasse inconfutabilmente gioie, dolori,identità,successi, disfatte, futuri, passati…è scritto nei numeri! Una scienza divinatoria in cui si creano suggestioni spacciate per verità. Nella pausa passo al supermercato, dove fanno il ç* % di sconto, per pagare alla cassa n° §  ?^ quei ç+ euro di merce, con la mia carta N° çP=)/&%$$£”, che scade il ?^/*{ e in quel momento penso che se non avessi tutti questi numeri attorno, non mi sentirei un catalogo da sfogliare da parte del Grande Fratello di turno…….E adesso è  un ora *§ di un giorno [{ del mese di Novembre di questo #ù§[ e quello che mi passa per la testa è .......“Seneca”

(tHe SouNd: Tortoise - "Seneca")

Una alchemica introduzione...e poi al minuto 1,57 il ritmo caldamente freddo che mi ipnotizza...(e questo qui sopra è l'unico numero che vi serve per questo post)

T(e)ssere

Se non sei uno dei tanti trasportato dal vento della Vita e dalle onde delle suggestioni ti chiedi dove vai, cosa sei. E per capirlo bisogna rappresentarsi. E’ il modo più facile, leggersi non basta, bisogna interpretarsi e rappresentare. In questo momento mi viene…un puzzle. Tante tessere incastrate tra loro, alcune perfettamente, altre inserite a forza…perché per certe cose a volte penso che la mia tessera giusta non c’è. Altrettante sparse in giro, alcune ancora da cercare, magari da creare. Ogni tanto guardare l’insieme per capire cosa ne sta uscendo fuori, cambiare qualche tessera, rintracciarne altre. Mi sto facendo l’idea che il numero di tessere a mia disposizione sia limitato...apparirà mai l’affresco che voglio? E pensando questo la pozzanghera di malessere che ho in fondo allo stomaco ancora gorgoglia…ma è diventata ormai solo una pozzanghera non è più un lago, la posso sopportare….e cerco di godermi intanto quello che vedo…non è come lo voglio ma non mi dispiace…..

….e vediamo di asciugare questa pozzanghera per favore!! ;)

(ma lei resta e in realtà serve…per specchiarmi e rendermi conto che ancora devo fare, devo andare, non devo rimanere un puzzle a metà…in qualche modo devo finire)

(tHE sOunD: Project - "Puzzle")

Un certo sollievo

Pausa pranzo, seduto al bar aziendale a oziare tra i giornali…faccia scazzata da lavoro festivo…alzo lo sguardo sul televisore 40 pollici Lcd…lo riabbasso…riscatto in alto con gli occhi, trasecolando comicamente come nei film di Buster Keaton e Stanlio e Ollio

Un volto familiare imbraccia la chitarra….in smoking!!!...ma quello è!?! Ma dai coglione guarda meglio che non è lui!!!..............?...............!?...........!!!....................e invece è proprio lui, è Jack White dei White Stripes!!! Ma scusa quella vicino a lui non è?....è Alicia Keys!!! No aspetta, mi sono perso qualche passaggio….mmmmmhhhh….ok ok è da una tot che non acquisto più un giornale di musica, che so un Mucchio o un Rumore e tantomeno un Rockerilla (l’ultima volta l’ho comprato per i Marlene)….cacchio magari ha sciolto gli Stripes e ora è con Alicia Keys….. (gran bella voce lei…non che il suo genere di musica mi faccia impazzire ma anche in Italia a Giorgia fanno canzoni di minchia eppure ha una voce da paura…se solo se la smettesse di gorgheggiare come una spiritata!...almeno Alicia ne fa meno di queste vanesie miagolate!!!)……hey non perderti in altri discorsi!!!.....forse hanno fondato i Black and White Stripes!?!...magari ora fa musica leggera alla Burt Bacharach….e Meg per non diventare una barbona poserà nuda su Playboy…beh le pere ce le ha.............*____________+….miiiiiiiiiii Franco, ma quante minchiate stai a dì!?!....ma scusa sti fiati e sto strimpellamento di piano sanno molto da 007….seeeeee!!!..figurati se..!...??...ma chi è quello che spunta in fondo alla fine del video??? Ma è Daniel Craig!?! Lo 007 più figlio di putt… della storia!!!…per quello mi piace un tot, uno 007 così gelidamente bastardo e contemporaneamente tormentato come in “Casino Royale” non si era mai visto…che Jack si stia vendendo allo show-biz? Naaa lui sa come prendersene gioco senza affondarci dentro, proprio quello che mi piace…la volta scorsa Chris Cornell (ex Soundgarden, ex Audioslave) e stavolta Jack White….cavoli!!!....però la canzone ha un certo “tiro”, mica male!?!!mi ha tirato su la giornata…direi un certo sollievo*  …mo quando torno a casa me la risento su YouTube…e me la risento..e me la risento

(tHE SoUNd: Jack White & Alicia Keys - "Another way to Die")

* Quantum of solace

Yes, I hope

Quest'uomo, per quanto si possa dire bene o male di lui, ha il dono di saperci far sperare...

...e io voglio sperare con lui

"I have a dream"

....Yes, I hope

Spero che nessuno riesca a zittirlo, usando un fucile o una pistola...

....come successe a loro.

(tHE sOuND: PUBLIC ENEMY - BY THE TIME...)

(Video ficcante, nonchè controverso...ma il campionamento di quelle urla ogni volta mi gela il sangue...per non dimenticare chi ha pagato per il colore della sua pelle)

Post N° 148

E’ difficile sentire gli impeti di una volta agitarsi in corpo. Momenti che solleticano qualche parte di te, cuore, cervello, ventricolo, corteccia…. Il tutto pare scorrere dentro con beata (beota?) placidità…La parte di me più “stimolata” e imprevedibile è l’emisfero sinistro. …Sfrigolando in testa, si impunta e scalpita come un purosangue, in modi non addestrabili né addomesticabili. E’fonte di vezzi, intuizioni.. crisi isteriche/istrioniche, sconforti, slanci, sussulti e ricadute.

(Carmen@VidiA - 1/11/08)

Una persona cara mi fa una proposta: un concerto di Carmen Consoli. Ritornare a un futuro, rianimare un passato… L’emisfero risponde bene e con esso tutta la maggior parte di me…. Ci troviamo in viaggio nel pomeriggio… Arriviamo in fretta per rinfrescarci, cenare e infine trovarci lì all’entrata del Vidia. Entriamo in questo piccolo club ed è come se attraversassi una porta dimensionale, catapultato in uno dei locali preferiti della mia giovinezza, quasi uguale a come me lo ricordavo, più ventenne ora che vent’anni fa, sia io che lui. Ci appostiamo in posizione comoda, non vicini al palco ma con una migliore visuale, in attesa del bruciante inizio che bruciante è, con “Besame giuda”. Carmen riprende il suo album più elettrico, “Mediamente Isterica”, dopo 10 anni dalla sua uscita e rivederla imbracciare grintosamente le sue chitarre elettrificate mi da una certa scossa. Quella Fender Jaguar che sa essere ruggente e nervosa come lei e che ho visto in mano ad alcuni tra i miei musicisti più venerati (da Kurt Cobain dei Nirvana a Frank Black dei Pixies, da Thurston Moore e Lee Ranaldo dei Sonic Youth a J. Mascis dei Dinosaur Jr e poi P.J. Harvey, John Frusciante, Johnny Marr) mi risveglia istinti sopiti. Spara con precisione le sue cartucce, mi sfiora il cuore e fa fischiare i nervi. Massimo Roccaforte e Sante Pulvirenti sono i degni compari di questa “cupola” catanese delle chitarre “fendenti” dal taglio netto e ficcante che riapre i canali di un energia consunta e stanca , finalmente capace di moltiplicarsi. E quando arriva “Gheisha” e Carmen addirittura si lancia in distorsioni dilatate in fronte all’amplificatore, dandoci le spalle, la suggestione di vederla, come una Hendrix al femminile, frantumare la chitarra al suolo e incendiarla in preda allo spirito di Jimi, mi sembra quasi tangibile e provoca in me un fremito di esaltazione. C’è spazio per la tensione e per la poesia in questa culla di suono spurio…e io ne esco ri-vitalizzato, più libero e vivo dei miei vent’anni.

Thank You

E alla fine c’è il ritorno.
Apro la porta, annuso l’aria di casa mia, confrontandola con l’idea che conservavo
in mente. Vedo se le cose che mi sono familiari mi  trasmettono una sensazione diversa (e per qualche
istante è così). In fondo l’ultima cosa bella di un viaggio è la strana
sensazione del ritorno…..

….e infine torni a dare un
occhiata alla tua “piccola stanza”. E scopri che c’è gente che è venuta a vedere
dov’eri, che voleva sapere come stavi, come te la passavi, discretamente,
silenziosamente. E tu, che sei sempre stato un emotivo sentimentale,  ti commuovi pure un po’. E ti viene da dire

Grazie Nina

Perché, come me, non pensi di essere perfetta, ma sai di essere
speciale…e non hai paura di guardarti dentro: questo è veramente il “dono”
migliore che può avere una persona(…e ti chiedo umilmente scusa per non
avertelo riconosciuto prima)

Grazie Supersonica

Perché sei (siamo) la dimostrazione che il sogno nella
quotidianità non è un illusione per sciocchi illusi, ma cibo per vivere e arma
per lottare

( tu ti applichi intensamente, io un po’ meno, ma ci sto provando)

Grazie Elenella

Perché in tutte le tue peripezie si sente una “matta” gioia di
vivere

Grazie Fiocco

In realtà non ci frequentiamo molto, ma in te ho visto una donna
guerriera che sa lottare e soffrire con la forza del suo spirito fiero, ma mai
superbo né vanitoso…davanti alla tua integrità sono sempre rimasto ammirato.

E infine, ultimo ma non ultimo

Grazie Gimmi

Perché, tra le igliaia di tue amicizie, ti sei sempre ricordato
di me, che non ero né tra i più assidui né tra i più presenti, senza chiedermi
di più…questo per me è la tua grandezza e di questo ti sarò sempre grato.

I’M
BACK GUYS!

Thank
you for all

Post N° 146

“E  a un certo punto

non capisco  perché

Mi trovo il cielo sotto i piedi

E contentezza non c’è

A dire il vero non esiste più niente

Toccato da gelida pelle di serpente”

........ .... .............

.... ... ....... ... ...........

E’ capitato ancora una volta

Gli attimi sono caduti nel gorgo delle brutte sensazioni

E, automaticamente, come mi succede da un po’ ancora prima che fossimo noi due, ho portato i miei occhi a vedere oltre quegli attimi, a veder-mi (veder-ci) oltre quel momento in cui TU scendevi e IO scendevo TU scendevi e IO salivo  TU salivi e IO scendevo

…sentirmi il futuro già addosso da tempo …

e non riuscire ancora a intuire la via per poterlo cambiare

Una piccola paura… inarrestabile

Strisciava sulle pareti dell’anima

Già secca e ruvida come carta vetrata

Tanto quanto era tenera e inerme quando altre persone taglienti avevano passato sopra la loro lama imbevuta di veleno bruciandone le carni

TU  l’avevi di colpo rianimata

E finalmente era tornata la tenerezza

Ma abbiamo corde tese dentro noi che ci impigliano e ci esasperano

 ombre che ci impauriscono l’un l’altro

Sono scivolato sulle pareti delle mie paure 

E ho lasciato che la parte ruvida e insensibile proteggesse il resto

Creando un vuoto salvifico

Ma pur sempre un vuoto

Un nulla

Da cui mi sveglio solo a tratti

Angosciato

E quindi ancora a chiedermi

MA COSA SONO IO? QUAL'E' IL MIO FUTURO?

I’m so afraid Baby…I’m so afraid

"There's no easy answer

none to blame or forgive..."

TrilloSvegliaIntontitoinUnbagnoStranito

AcquafreddaLamettagelidaSulviso

ColazionePreparazioneCellulareeun

PensieroalmioAMORE

mentrecorreLamacchinasulrulloD’asfaltoche

spingealLavoroClientiscleratiFrustratie

ViaggiaRitrosoaGiorniugualiVissuti

SistaccaSimangiaePoiricominciaepenso

AlmioAMORE

chelontanaMiPensaE

arrivalaseraMispoglioDituttoMimangio

MispazzoIostancodibruttoMibuttodistruttosul

DivanotuttoEsento

ilMIOAMORE

euntuffo
nel Cuore

….il tempo marcito…scaduto ancora una volta.

(tHe sOUnD   Living Colour - Time's Up)

OCEANO

Il mio dentro pensa che c’è un
liquido da esplorare, non importa la temperatura. E’ un oceano enorme, onde
immani…tremendamente affascinanti.

Ti avvicini alle sue forme…ti spuma
impudente/concupiscente sulle  caviglie estremamente
sensibili, estremamente simbolo di quel che sei.

Ti solleticano il folle desiderio

Desiderio estatico di fusione senza
annullamento…esaltazione, sovraeccitazione . Desiderio di esserci immerso.

Mutevoli forme d’acqua si incontrano
luccicando

il fascino è imprevedibile

L’oceano sembra semplice da
comprendere e invece è un intelligenza che nel suo statico apparire ribolle
dell’intreccio complicato delle correnti e delle maree

è acuto e tiene in sé molte più cose
di quel che dice il suo liquido in superficie…non è semplice acqua,  l’oceano.

I riflessi ti scorrono nel brivido
di una spina dorsale

Bramare la forza dell’impatto, essere
scaraventato,  rischiare il buio in gola…con
la forza di una prima volta.

Senti dentro cose che non comprendi…ma
 la voglia dell’impatto diventa
grandiosa, diventa selvaggia.

E allora è il momento di lanciarsi,
senza più remore, senza far crescere l’inconsistenza di ombre contrarie.

Scatto veloce e via, lanciato verso
il centro della furia, diretto là

in mezzo,

senza mezze misure di mezzo.

L’oceano ti avvolgerà e quegli
attimi non ti renderanno nessuna dimensione, nessun suono… non sai se
riaffiorerai, se respirerai…

E’ come lo hai sempre desiderato

E’ ora di lasciarti scivolare di
abbandonarti all’estasiante bellezza dell’oceano…e
 ciò accadrà  perché tu

…ami l’oceano

TU

SEI

IL MIO

OCEANO

…e io voglio far parte di te

(tHE SOUND: JANE'S ADDICTION "OCEAN SIZE")

Risvegli

Risvegliarmi col sapore di te in mente...

...e l'odore di te nel cuore

Post N° 142

Una persona preziosa
scivolata tra le mani…la mia verità…a nessuno piace ma in realtà nessuno la
capisce. Mi credono semplice e non intendono che nella semplicità del mio
pensiero quello che è da leggere non è la superficie, ma ciò che si trova dietro.
Mi guardano come un fiume ma, come molti,  si soffermano sull’acqua che scorre e non
guardano mai il fondo.

La sofferenza mi gronda in
viso.

Graffiano le lacrime ciò
che il mondo non vede.

Perché tu sei arrivata dove
nessuno era mai stato e neppure ti sei accorta di quanto in fondo mi sei entrata.
Semplicemente perché le tue corde riproducevano lo stesso mio suono. Gli
strumenti però erano diversi. Ma illusione è sentire perfettamente la tua
melodia…realtà è invece innamorarsi della melodia altrui.

Riconoscerne le
imperfezioni ed amarle.

Mi sento sperso e
malinconico…ma anche fiero di aver creduto in qualcosa di speciale…anche se non
è andata come avrei voluto e ora sono qui a soffrirne…ma questa volta l’orgoglio
mi tiene a galla…e per quanto criticabile stavolta, per una volta, darò retta a
lui e non affonderò nel mare dei dubbi…mi spiace, come me anche tu paghi colpe
di altri…stavolta voglio salvarmi…stavolta non voglio affondare.

Respiro