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« UN CARO RICORDOUN GEL PER LE BATTERIE AL LITIO »

ANODI DAL VETRO RICICLATO

Post n°1179 pubblicato il 28 Aprile 2017 da kiorphe
 

Bottiglie riciclate e un processo chimico low cost, sono gli ingredienti segreti per creare anodi in nanosilicio da usare nelle batterie al litio.

Nella produzione dei dispositivi di energy storage, gli scienziati stanno testando letteralmente qualsiasi materiale. Non sorprende quindi più tanto sapere che all’Università della California di Riverside, gli ultimi progressi nel campo delle batterie al litio si sono ottenuti grazie al riciclo del vetro.  Un team di ingegneri dell’ateneo sta impiegando vecchie bottiglie in vetro ed un processo chimico low cost per creare anodi di nanosilicio per pile ad alte prestazioni. Come spiegano nel paper pubblicato sulla rivista Nature, nonostante la diffusione dei programmi di riciclaggio, ogni anno miliardi di bottiglie di vetro finiscono in discarica. Gli scienziati si sono chiesti se non fosse possibile sfruttare il biossido di silicio delle bottiglie per ottenere direttamente nanoparticelle di silicio ad alta purezza. “Abbiamo iniziato con un prodotto di scarto diretto verso la discarica per creare le batterie che stoccano più energia, si ricaricano più velocemente, e sono stati più stabili rispetto alle pile a bottone commerciali”, spiega Changling Li tra gli autori del lavoro.
A differenza di quelli convenzionali in grafite, gli elettrodi in silicio possono memorizzare fino a dieci volte più energia. Tra tutti i materiali impiegati per realizzare gli anodi, il silicio dimostra infatti sia la più alta capacità gravimetrica che volumetrica. Inoltre ha una tensione di scarica relativamente bassa, oltre ad essere il secondo elemento per abbondanza sulla crosta terrestre. Purtroppo l’alterazione del volume durante i cicli di carica/scarica delle batterie, li rende particolarmente instabili. Una delle possibilità per superare tali inconvenienti è rappresentata dall’uso di silicio nano-strutturato che permette all’anodo di assorbire lo stress associato alle ripetute ricariche. Il team ha personalizzato la ricetta: per creare gli anodi ha utilizzato un processo in tre fasi che coinvolge il riciclo del vetro. Gli scienziati hanno frantumato e macinato le bottiglie fino ad ottenere una polvere bianca, successivamente sottoposta a riduzione, per trasformare il biossido di silicio in silicio nano-strutturato. Quindi, le nanoparticelle sono state rivestite in carbone per migliorarne la stabilità e le proprietà di immagazzinamento dell’energia. 
Il risultato è stato una batteria agli ioni di litio in grado di immagazzinare quattro volte più energia dei dispositivi tradizionali. Una sola bottiglia di vetro, evidenziano i ricercatori, è sufficiente a creare centinaia di pile a bottone ad alte prestazioni.

Commenti al Post:
fresbe
fresbe il 07/06/17 alle 10:39 via WEB
LEONARDO FINMECCANICA: PREMIO INNOVAZIONE 2016 3° classificato Sintesi di materiali nanostrutturati C/Si per elettrodi ottimizzati per batterie al Litio. Ambito di ricerca: Generazione e storage ad elevata efficienza della energia elettrica I limiti di tutti gli apparati elettronici per uso comune che utilizzano batterie al litio, tra cui tablet e telefoni cellulari, è la durata della carica delle batterie. Il progetto ha come obiettivo lo sviluppo di elettrodi innovativi realizzati in nanostrutture (strutture caratterizzate da dimensioni estremamente piccole, dell'ordine del nanometro) di carbonio e silicio. L’utilizzo di tali elettrodi, offre enormi vantaggi in termini di conducibilità elettrica e consente alle batterie di avere una maggiore efficienza/durata. Il progetto ha un elevato impatto industriale in relazione alla vastità di campi applicativi delle batterie a litio. Conferma quanto da me pubblicato (in tempi successivi). Vale quindi, la pena di insistere nella ricerca. Si apriranno interessanti orizzonti ricchi di opportunità!
 
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