QUESTA è la mia storia, scritta da mano sconosciuta, senza considerazione e rispetto. Il mistero dell’esistenza e la giustificazione di una presenza sul palcoscenico, privo di una parte in commedia, quale fossi uno spettatore posizionato erroneamente.
Un agitarsi di anime che vagano senza costrutto come in una bolgia Dantesca, intrecciando dialoghi ove tutti parlano e nessuno ascolta, urtandosi come ciechi in una stanza buia.
Questa è la mia storia, raccontata in prima persona singolare, banale e prevedibile quanto la vita di una formica uccisa da una pioggia estiva e trascinata dalla brezza marina.
Questa è la mia storia, che assomiglia ad una sentenza, che descriva un percorso irto di difficoltà, popolato di mostri animati da sottile crudeltà. Senza scampo conto i giorni, mentre nulla cambia e niente evolve e mi domando stupito, qualora DIO esistesse, quale sarebbe il disegno che mi riguarda e lo scopo di tanta inutile sofferenza.
Questa è la mia storia, e non trovo il modo di comprendere se venga scritta da mano sconosciuta o da me medesimo, e quale e quanta sia la mia possibilità di invertire la forza estranea, che mi sta trascinando in una sola unica direzione.
Questa è la mia storia, fatta di impalpabile polvere di stella, residuo dei miei desideri distrutti, delle mie regole svanite, del mio futuro che forse non esiste.
Questa è la mia storia, una lunga condanna alla vita infelice con il progressivo smarrimento di tutte le direzioni, della cognizione di me stesso come essere senziente.
“Avrei voluto” e forse avrei potuto se ne avessi avuto la determinazione. In realtà mi fidavo, senza rendermi conto di quanto basse e primordiali, fossero le altrui speculazioni.
Questa è la mia storia, ho preferito scriverla io, anziché “nessuno” come si usa per chi, nella logica delle cose, è passato senza lasciare traccia sul palcoscenico della vita, confuso e travolto come qualsivoglia altra comparsa senza scopo e copione.
QUESTA è la mia storia…
di Ted Grish Fontaine - Sognando un'altra vita (RA-01)