Fantasya

RITORNO ALLA NORMALITA'

E così, come tutte le belle cose, anche quest'anno le ferie sono finite. Si ritorna alla solita vita, ai soliti paesaggi, al solito lavoro e si fa fatica per un pò a smaltire le gioie che lo stare in vacanza ti da.

Sono rientrata dall'Argentina sabato scorso, dopo 14 ore di volo, uno scalo a Madrid e tanta rabbia per due valigie rimaste in Spagna (per fortuna non le nostre ma quelle di mio fratello e di mia mamma) e non imbarcate con noi sul volo Madrid/Milano. Sono rientrata un pò triste lo ammetto, perchè tornare nella mia terra mi ha fatto ricordare chi sono veramente e mi sono vergognata di essermene dimenticata per tutto questo tempo. Ma si sa, quando si è piccoli si hanno per la testa altre cose, io poi sono vent'anni che sono in Italia e penso sia stato del tutto normale dimenticare le mie origini, delle quali vado fiera.
E' stata una vacanza splendida! Tralasciando il freddo inverno (odioso freddo!) che ho trovato e il conseguente mega-raffreddore che mi ha colpita (e che mi trascino tutt'ora tramite bronchite), mi sono divertita un sacco nonostante non sia rimasta ferma nemmeno un istante. Forse solo i primi due giorni posso dire di non aver fatto un granché, perchè i successivi 20 sono stati un turbine di viaggi, spostamenti, foto e ricordi.
Ho ritrovato molti parenti e amici di famiglia, purtroppo non tutti e me ne rammarico. Ho fatto foto a qualsiasi cosa mi passasse davanti, a ogni angolo di strada e a ogni edificio in modo che tutto mi rimanesse davanti per i prossimi anni che non li vedrò.
Sono stata alle Cascate di Iguazù, una meraviglia unica e impressionante, qualcosa che non avrei mai immaginato, e mi sono innamorata della terra rossa della provincia di Misiones, a Nord del paese. Qui ho incontrato gente cortese e gentile, ma soprattutto rispettosa e piena di calore. Non mi sono mai trovata così bene in un luogo come a Iguazù!
Poi ho viaggiato verso Sud, fino alla Penisola di Valdés per vedere la Balena Austral, che viene ogni anno ad accoppiarsi proprio nel golfo e nel mare intorno alla penisola. E' stata un'esperienza incredibile: già dal nostro arrivo in albergo le scorgevamo dalla finestra della stanza, nuotavano a poche centinaia di metri dalla riva e non avevano alcun problema ad avvicinarsi al molo e alle imbarcazioni intorno. Non mi sono sprecata con le foto e, quando il giorno dopo abbiamo fatto l'escursione in mare con la barca, non mi sono sprecata nemmeno con la videocamera. Ci sono passate talmente vicine che quasi si potevano sfiorare, abbiamo visto salti impressionanti e le loro code sono spesso emerse dall'acqua. Uno spettacolo della natura che merita di essere visto almeno una volta nella vita!
Ho visitato la grande, anzi è troppo poco definirla grande, direi "immensa", "gigantesca" città di Buenos Aires, città Federale e Autonoma, che conta circa 9 milioni di abitanti... 9 milioni, tantissimi! Dall'aereo era una distesa piatta e infinita di case e di vie perfettamente ortogonali, mentre dall'interno era un intrico di traffico ed edifici alti e antichi. Noi poi eravamo posizionati proprio in centro poiché il nostro albergo affacciava sull'incrocio tra Avenida 25 de Mayo e Avenida 9 de Julio, le due principali vie del Microcentro. Quest'ultima poi è impressionante quant'è grossa, conta 10 corsie per senso di marcia, per un totale di 20 corsie!! Immaginate come sia attraversare la strada! Ovviamente in due volte, altrimenti si rischia di essere travolti da milioni di taxi, pullman e auto! A tal proposito: l'Argentina è un luogo dove si guida MALISSIMO! Sembrano tutti dei pazzi in strada, non esistono precedenze, né le strisce pedonali né alcun rispetto per pedoni e biciclette. Prima di attraversare conviene sempre guardare in tutte le direzioni per essere sicuri che non arrivi nessuno! Giuro che non mi lamenterò mai più degli italiani! Lì si rischia la vita ogni volta che si mette piede sull'asfalto...
Infine mi sono concessa due giorni di assoluto relax in una Estancia, ovvero una villa di fine ottocento in stile inglese immersa nella natura e in un parco di circa 40ettari, una roba impressionante. Qui sono andata a cavallo (ehehe e come potevo non andarci?) e ho galoppato come un vero gaucho in mezzo alle mandrie che pascolavano libere. E' stata un'esperienza fantastica! Intorno a Buenos Aires, e comunque al di fuori delle città, è tutta una distesa piatta e infinita di terra, dove si possono trovare intere mandrie di manzi e mucche, cavalli e pecore. Tutto è libero e proprio per questo la carne di manzo argentina è così buona! Perchè gli animali sono lasciati liberi di pascolare tutto il giorno, cosa che in Italia ci sogniamo. Immaginate cosa si possa provare dunque a galoppare lungo prati infiniti, senza pericolo di trovare i classici fossati che circondano i nostri campi coltivati, passando in mezzo a vitelli e manzi enormi e osservando le cicogne nelle paludi o gli splendidi rapaci in alto nel cielo. Sono cose che qui non potranno mai succedere ma che là sono possibili, e già mi mancano...

Che dire ancora, l'Argentina è una terra che merita di essere vista, di essere vissuta e di essere amata. Un'altra cosa che mi ha fatto impressione è che sono talmente amanti della patria che la bandiera viene esposta ovunque, piazze, strade, appesa agli edifici o all'interno dei negozi e delle case. Ovunque ti giri ritrovi i colori tenui dell'azzurro, del bianco e dell'oro del sole che spicca al centro della bandiera. E questa è una cosa bellissima. Se l'italiano amasse il proprio paese anche solo la metà di quanto gli argentini amano il loro, vivremmo molto meglio, ne sono sicura!