Streghe fate e...

Non sara' vero ma ci credo...perche' mi piace

Creato da fantasywitch il 23/01/2009

Aggregatore rss

 

t64ifc

 

Area personale

 
 
  
 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 6
 

85716c64nsmkjh2

 

Photobucket

 

 

 

 

 

 

 

      

 

The witch's castle

The witch's castle

Min: :Sec

 

 

 

Le Fate

Post n°41 pubblicato il 02 Giugno 2012 da fantasywitch

Fate dell'aria.
Chiamate Slyphs o spose del vento
Hanno la capacità di tramutarsi velocemente e possono apparire come esili e leggiadre fanciulle. Indossano morbidi abiti verdi o rossi. E' facile vederle tramutate in uccelli. Le Comeles sono le responsabili del fenomeno della nebbia e della foschia. In genere sono sempre invisibili.

Fate dell' acqua.
Le fate Nixies sono di tradizione germanica. Vivono nei laghi e ruscelli, assomigliano agli umani dalla vita in su', ma hanno la coda di pesce.
Le Ninfee. Presso i greci erano demoni femminili della natura. Donne giovani e belle, alle volte mortali, altre volte immortali, le ninfee personificano le forze divine dei monti, dei boschi e degli alberi, delle acque, dei luoghi e anche di città e stati. Fanno parte del seguito di divinità maggiori e hanno una parte importante nella mitologia, a causa dei loro amori con uomini e Dei. Si distinguono a loro volta in ninfee delle acque, del mare, dei monti, degli alberi, valli e boschi. Sulla testa portano un diadema chiamato ninfale.

Belle, innocentemente nude o ricoperte da leggeri veli, dimorano nei campi e nei boschi, nelle fonti e nei fiumi. Nutrici di infanti o protettrici di giovinette, mutano la loro abituale benevolenza in ostilità, quando vengono colte da occhi indiscreti. In quei casi si vendicano apparendo dalle acque di una fonte a un uomo mandandolo fuori di senno, in preda a follia profetica.

Personificano la forza naturale che si manifesta in una fonte, in un fiume, in una selva, in una grotta, su di un monte. Amano sedersi sui sassi dell’argine di un fiume o di un ruscello e stare ore a pettinarsi i loro lunghi capelli.
Le Ondine e le Silfidi. Quest'ultime corrispondono agli spiriti femminili. Fate dell' acqua, le silfidi conoscono il futuro, il passato, ma non il presente. Sono avvolte in vesti d’argento, nascoste in cespugli di rose bianche e cantano dolcissime nenie, ma se sorprese spariscono all’ improvviso e con loro anche il cespuglio di rose bianche.
Le Pelne sono creature dell’ acqua trasformate da un incantesimo in bellissime colombe.

 
 
 

Il ritorno

Post n°39 pubblicato il 02 Giugno 2012 da fantasywitch

Rieccomi qui dopo due anni di assenza....
Un blog pur essendo uno spazio virtuale esprime il pensiero e lo stato d'animo di chi lo crea, quindi io credo che come nella vita reale sia meglio tacere quando non si sa bene cosa dire....

 
 
 

Dea della fortuna

Post n°38 pubblicato il 01 Luglio 2010 da fantasywitch

 
 
 

Formula per L'ABBONDANZA

Post n°37 pubblicato il 01 Luglio 2010 da fantasywitch
 

                           

Ogni giorno ripeti a te stesso più volte: “C’è una sterminata abbondanza di denaro nel mondo e grandi porzioni stanno per saltarmi in grembo senza sforzo”.
Ripetilo ad alta voce perché quando vocalizzi qualcosa, la invochi e la rendi reale.
--------------------------------------------------------------------------------------------------
Ora procedi in questo modo: procurati una candela votiva (una di quelle dotate di un contenitore protettivo, della durata di una settimana) e sistemala nell’angolo sudovest della tua casa. Insieme alla candela puoi mettere un qualsiasi altro oggetto sacro o di potere. Poi, scrivi una lettera all’Universo-nella-sua-Totalità chiedendogli di farti avere un risarcimento in denaro contante. Mi spiego meglio: in questa vita hai lavorato, hai aiutato le persone, le hai amate e te ne sei preso cura. Hai prodotto energia positiva, e per buona parte di essa non hai ricevuto alcuna ricompensa, benché certo non ti aspettassi di essere ricompensato per la tua gentilezza. Tuttavia hai diritto ad un risarcimento in denaro contante per tutto l’amore e l’energia che hai emanato, ma solo se lo chiedi. Chiedi dunque.
Di’ all’Universo: “Ehi, ho fatto questo e quest’altro, ho lavorato diligentemente su me stesso e ho aiutato gli altri. E poiché il denaro è solo energia e io ho emanato montagne e montagne di energia, desidero una ricompensa per l’energia emessa – un risarcimento – e lo voglio sotto forma di denaro contante e subito. O comunque non appena possibile”.
Aggiungi una frase che dimostri l’amore e la fiducia in te stesso, l’amore e la fiducia che riponi negli altri, che sai quanto il mondo è ricco e che ti senti degno e autorizzato a ricevere il tuo risarcimento in contanti.
Accendi la candela e, vicina ad essa, poni la lettera. Poi, ogni giorno visita il tuo posticino sacro e medita sull’imminente arrivo del tuo risarcimento. Fallo finché il risarcimento non fa la sua comparsa, riaffermando il contenuto della lettera e sostituendo la candela ogni settimana fintanto che si rende necessario. Puoi tranquillamente lasciare la candela accesa e incustodita per tutto il tempo, assicurati solo che sia sistemata in un luogo sicuro.
Aspettati una sorpresa. Sarai stupito. Quando feci l’esercizio, attesi per qualche settimana e poi trentamila dollari mi piombarono inaspettatamente in grembo. Magnifico risarcimento, ecco quel che penso. 
Tratto dal libro:
Le Leggi dell'abbondanza - di Stuart Wilde

 
 
 

Purificare un oggetto

Post n°36 pubblicato il 15 Giugno 2010 da fantasywitch
 

Può capitare di ricevere un regalo sgradito o magari un oggetto che ci piace ma regalato da una persona non troppo "sincera" nei nostri confronti. Che fare? Buttarlo direttamente nella spazzatura? Chiuderlo in un baule in soffitta?
NO! Sarebbe inutile...
Per prima cosa occorre metterlo in una bacinella coperto di acqua di sorgente oppure coprirlo totalmente di sale e lasciarlo al buio per 33 giorni, poi buttare l'acqua versandola nei 4 angoli del lavandino, invece il sale (sarebbe meglio bruciarlo  buttandolo o in un caminetto o su un barbeque, avendo l'accortezza di aggiungere al carbone qualche granello di incenso).Se si decide di buttare il sale semplicemente nella spazzatura, allora l'oggetto in questione deve essere purificato con acqua benedetta!
A questo punto potete tenere l'oggetto (se vi piace o se ha un certo valore) oppure buttarlo, ma non gettatelo nel cassonetto sotto casa! Cercate un incrocio stradale, oltrepassatelo e buttate l'oggetto nel primo cassonetto che trovate (rispettando la raccolta differenziata ;-)!)

 
 
 

Il colpo della strega...

Post n°35 pubblicato il 25 Marzo 2010 da fantasywitch

 

 
 
 

Scaramanzie per capodanno

Post n°34 pubblicato il 31 Dicembre 2009 da fantasywitch

Molte sono le usanze e le scaramanzie per dare l'addio al vecchio anno e per auspicare l'arrivo del nuovo.
Eccone alcune:


Indossare qualcosa di nuovo possiblmente rosso!

Nella notte di capodanno non dimenticate di appendere del vischio sulle porte!

Una tradizione, poco conosciuta, sostiene che non si debbano mai negare prestiti a Capodanno poiché i soldi prestati torneranno, addirittura, centuplicati!

Chi mangia l'uva per Capodanno conta i quattrini tutto l'anno!

 
 
 

.

Post n°33 pubblicato il 07 Dicembre 2009 da fantasywitch

 
 
 

Albero a tema

Post n°32 pubblicato il 29 Novembre 2009 da fantasywitch

 

Nero dominante

 
 
 

LA STREGA DI SAN NICOLO' DEI MENDICOLI

Post n°31 pubblicato il 29 Novembre 2009 da fantasywitch
 

                           

Una mattina, Ménico salì sulla sua barca per andare a pescare. Quando vide che il nodo della fune che legava la barca non era quello fatto da lui la sera prima, pensò ai ladri.
"Forse qualcuno usa la mia barca per rubare e poi i gendarmi daranno la colpa a me. Meglio aprire gli occhi oggi che piangere domani."
Così decise di non tornare a casa e di passare la notte nascosto dentro la barca.
Le ore passavano, ma non succedeva niente. All'improvviso, Ménico sentì un rumore di passi confuso e frettoloso, mentre le campane battevano la mezzanotte.
"Sono le streghe!" pensò, e vide un gruppo di donne avvicinarsi alla sua barca.
La prima (era la capa) salì sulla barca invitando le sue compagne a fare altrettanto. Mentre queste salivano le contava: una, due, tre, quattro, cinque, sei... sette."Per sette via!" ordinò, ma la barca non si mosse.
"Per sette via!" ripeté. Niente, la barca restò ferma al suo posto.
"Cosa succede?" si domandò la vecchia.
"Adesso mi scoprono e mi fanno a pezzetti" tremò Ménico.
Vide la vecchia strega battersi la fronte con la mano destra.
"Forse qualcuna è rimasta incinta e ancora non lo sa! Per otto, via!" disse allora.
La barca partì come il vento, fuori della laguna, attraverso il mare, velocissima. E presto si fermò. Le streghe scesero silenziose e sparirono nel buio.
"Ma questa non è la spiaggia del Lido", osservò Ménico con la testa appena fuori della barca. "E poi, l'aria è calda e profumata..." Allora si ricordò che le streghe si radunano vicino ad Alessandria d'Egitto, e non ebbe il coraggio di scendere.
Qualche ora dopo, le streghe tornarono, tutte allegre e rumorose come delle oche in primavera. Appena sedute, la vecchia strega ordinò:
"Per otto, via" e la barca volò sul mare, e in un attimo approdò alle Fondamenta Nuove.
Ménico aveva notato una di loro, giovane e bella, e gli sembrò strano che una ragazza così graziosa potesse essere una strega.
La seguì da lontano, ma senza perderla di vista. La ragazza arrivò a S. Nicolò dei Mendicoli ed entrò in una casa bassa.
Da quella notte, il pescatore perse la pace. Aveva sempre davanti agli occhi la figura della strega e il suo cuore desiderava di rivederla, ma aveva paura.
Un cristiano per bene, figlio di S. Marco, non poteva vivere con una strega!
Ma al cuore non si comanda e Ménico si avvicinò alla ragazza e le chiese di sposarlo.
Per tre mesi andò tutto bene. Ménico pensò di essersi sbagliato quella notte: la sua sposina era dolce, serena, proprio una donna di casa. La sua presenza gli faceva bene al cuore e la fortuna sembrava aiutarlo nella pesca e nel negozio di pesce.
"Il lavoro ti stanca" disse un venerdì sera a Ménico la sposa.
"Perché non vai all'osteria con gli amici?"
Ménico subito si stupì, ma poi andò all'osteria in calle del Magazen. E da quella sera, ogni venerdì, fece la stessa cosa.
Dopo un po' di tempo gli amici cominciarono a prenderlo in giro: "Il mercoledì e il venerdì sono i giorni delle streghe e si sa cosa fanno quelle! Apri gli occhi, svegliati!"
Così, un venerdì, la vigilia di Natale, cioè la notte perfetta delle streghe, Ménico non volle andare dagli amici del Magazén.
Quando il vicino campanile batté la mezzanotte, la donna diventò bianca in volto come uno straccio e con le lacrime agli occhi pregò il marito:
"Amore, se mi vuoi bene, fa' come ti dico e non domandarmi niente. Ripeti: corpo de su corpo de zo".
E lui subito: "Corpo de su corpo de zo".
Improvvisamente si ritrovò con la moglie in un castello, nel salone delle grandi feste, pieno di gente che ballava e si divertiva. C'era intorno un forte odore di zolfo.
Menico si domandò: "Chi è tutta questa gente? Dove sono finito?"
Ma subito riprese coraggio perché riconobbe il farmacista di Santa Fosca, la sarta di piscina San Samuele, il cavalier Pereso.
"Non saranno tutti diavoli e streghe!" E, più tranquillo, cominciò a far festa.
Che musiche! E le ballerine! Una più bella dell'altra: abiti colorati, pettinature da regine, mani piene di anelli, collane d'oro al collo! Un povero pescatore non aveva mai visto cose simili neppure in sogno.
"Dove sarà andata mia moglie?" cominciò a domandarsi.
Proprio allora gli venne incontro il padrone di casa.
"Lei, immagino, cerca sua moglie. E' in giardino con mia sorella. Spero non le dispiaccia! Forse non sa che sua moglie potrebbe diventare una capa... Sa l'arte, è brava... Io conosco bene queste cose!"
Il pescatore ascoltava in silenzio, cercando di capire."Lei mi è davvero simpatico - proseguì l'uomo - le voglio fare un regalo. Vuole tornarsene a casa con la sua mogliettina e un bel sacchetto di monete d'oro?"
"Di solito il denaro non si dà per niente" disse Ménico."E' molto semplice, basta mettere una firmettina qui..." Il padrone di casa tirò fuori un foglio e Ménico lesse l'intestazione: "Patto con il diavolo".
"Avanti, firmi e il denaro sarà suo."
"Tu sei il diavolo" esclamò il pescatore "e questa è l'anticamera dell'inferno... la mia anima non te la do."
E svelto svelto recitò la formula della liberazione: "Anima mia, spirito ritorna!" E subito si ritrovò a casa con la moglie.
Il giorno dopo era Natale. I canti di festa e di gioia non riuscivano a fargli dimenticare la brutta notte trascorsa con diavoli e streghe.
Corse dal parroco, al quale raccontò l'incontro con la strega, il matrimonio, la notte terribile della vigilia di Natale.
"Non potevo sapere che finiva così... Anche se è una strega, le voglio bene, è mia moglie. Mi aiuti a liberarla. Cosa devo fare?"
E il prete: "Vedi, molto spesso le streghe fingono di dormire invece vanno via dal loro corpo e si trasformano in un moscone. Quando tua moglie avrà il corpo freddo, con la cera le tapperai per bene bocca, orecchie e naso. Così, quando il moscone tenterà di rientrare nel suo corpo, non ci riuscirà. E tu l'ammazzi..."
Il pescatore in questo modo riuscì a liberare la moglie che da allora si chiamò Maria, perché il diavolo, per rispetto della Madre del Signore, non può toccare le donne che si chiamano Maria.

 
 
 

La Notte di Halloween - Walt Disney

Post n°30 pubblicato il 29 Ottobre 2009 da fantasywitch
 

 

 
 
 

Halloween

Post n°29 pubblicato il 29 Ottobre 2009 da fantasywitch
 

Halloween (corrispondente alla vigilia della festa cattolica di Ognissanti) è il nome
di una festa popolare di origine pre-cristiana, ora tipicamente statunitense
e canadese, che si celebra la sera del 31 ottobre.
Il nome "Halloween" deriva da "All Hallows Eve", che vuole dire appunto
"Vigilia di tutti i santi", perciò "Vigilia della festa di tutti i santi", festa che
ricorre, appunto,il 1° novembre.
È usanza ad Halloween intagliare zucche con volti minacciosi e porvi una
candela accesa all'interno. Questa usanza nasce dall'idea che i defunti
vaghino per la terra con dei fuochi in mano e cerchino di portare via con sé
i vivi (in realtà questi fuochi sono i fuochi fatui, causati dalla materia in
decomposizione sulle sponde delle paludi); è bene quindi che i vivi si
muniscano di una faccia orripilante con un lume dentro per ingannare i morti.
Questa usanza fa riferimento anche alle streghe, che
nei tempi più remoti venivano bruciate sui roghi o impiccate; infatti, si pensava
che queste vagassero nell'oscurità della notte per rivendicare la loro morte
(abbigliate
in maniera più o meno orrenda) ed approfittassero del maggior potere loro
conferito durante la notte di Halloween. L'usanza è tipicamente statunitense,
ma probabilmente deriva da tradizioni importate da immigrati europei: l'uso di
zucche o, più spesso in Europa, di fantocci rappresentanti streghe e di rape
vuote illuminate, è documentato anche in alcune località del Piemonte, della
Liguria, della Campania, del Friuli (dove si chiamano Crepis o Musons),
dell'Emilia-Romagna,
dell'alto Lazio e della Toscana, dove la zucca svuotata era nota nella cultura
contadina con il nome di zozzo.[1] Anche in varie località della Sardegna la notte
della Commemorazione dei Defunti si svolgono riti che hanno strette similitudini
con la tipica festa di Halloween d'oltreoceano, in molti paesi si svolge il rito de
"Is Animeddas" (Le Streghe), de "Su bene 'e is animas", o de “su mortu mortu”,
dove i bambini travestiti bussano alle porte chiedendo doni.

Vi è anche una leggenda che narra di un ragazzo, "Jack",che compiva atti malvagi
sulla terra e più di una volta aveva fatto gli scherzi al diavolo, così, quando morì,
diventò un fantasma che vaga con una lanterna ricavata da una zucca illuminata
(Jack o' lantern).

 
 
 

Africa, strage di albini per le pozioni magiche

Post n°28 pubblicato il 14 Settembre 2009 da fantasywitch

 

        

Si sapeva del cuore di cobra ancora pulsante
e di due dita del suo sangue, estratto dal rettile
ancora vivo, usato come «mangia e bevi» dai
cinesi di Taiwan che così pensano, o pensavano
(chi scrive assistette alla scena in anni in cui il
Viagra era di là da venire) di migliorare le proprie
prestazioni sessuali. Un afrodisiaco, insomma.
La pratica era orribile, ma nessuno, a quanto ci
consta, si sognò mai di prendere le parti dei cobra.
La notizia che arriva dalla Tanzania, cuore dell’Africa
nera, è ancora più atroce, e poiché in qualche modo
ricorda la sorte dei cobra, ma ha a che fare col
cannibalismo, vien voglia di pensare che sia una di
quelle notizie che lievitano sulle pagine dei giornali
d’estate, come un tempo le puntuali apparizioni del
mostro di Lochness. A far la parte dei capri, in
Tanzania sarebbero uomini e donne affetti da una
bizzarra e piuttosto rara anomalia: l’albinismo.
Anomalia ereditaria che consiste nella mancanza
di pigmentazione melaninica nella pelle, nell’iride,
nei peli e nei capelli. Ne sono affetti anche i neri,
a giudicare dai 26 morti ammazzati nell’arco di un
anno (lo riferisce la Bbc, radiotelevisione inglese)
ai quali sono stati prelevati genitali, sangue, braccia,
orecchie, e perfino unghie. Tutta roba indispensabile,
secondo la locale confraternita di maghi, streghe e
pitonesse, per la preparazione di unguenti e rosolii
che pare siano un toccasana, un portento, per chi se
li può permettere. I costi di queste pozioni, avendo gli
albini una scarsissima propensione a cedere i propri
genitali o altre parti di sé sono infatti piuttosto alti.
Così alti, anzi, da indurre gli inquirenti di Dar es Salaam,
capitale dello Stato africano, a indirizzare le loro indagini
verso le classi più agiate (ma anche più ottuse, si direbbe)
della società. nel maggio scorso 11 persone (otto donne
fra i 70 e i 90 anni) e tre uomini, accusati di arti magiche,
sono state bruciati vivi a Nyakeo, un villaggio nell’ovest
del Kenya. Se avessero avuto a che fare con la morìa di
albini non si sa. Ma tra gli «uomini della medicina» della
sanguinaria camorra tanzanese la notizia ha creato un
certo disagio.

 
 
 

Sexy witch

Post n°27 pubblicato il 13 Settembre 2009 da fantasywitch

 
 
 

SCIENZE ESOTERICHE

Post n°26 pubblicato il 13 Settembre 2009 da fantasywitch

Scienze Esoteriche: dalla Magia dei Numeri alla consultazione dell'oracolo cinese I Ching
L'aritmosofia è il frutto di antiche fonti di pensiero, la fusione della filosofia greca, la Gnosi, la mistica e soprattutto la Cabala.

Queste teorie unite ad altre hanno dato vita alla scienza dei numeri, uno tra i più interessanti argomenti della scienza esoterica. Scopriamo assieme questo studio che ci svelarà il legame che lega un numero, un nome, una cosa, un uomo ad un destino particolare.

L'I Ching: un antico metodo di divinazione orientale che può aiutarci a comprendere e a intuire gli eventi dei mutamenti grazie alla consultazione dell'oracolo.

 

 
 
 
 
 

...

Post n°24 pubblicato il 30 Luglio 2009 da fantasywitch

     

Witch

               

 
 
 

Superstizioni e credenze...

Post n°23 pubblicato il 29 Luglio 2009 da fantasywitch

ANELLO
- Porta fortuna mettere un anello con la pietra di nascita.
- Se la fede nuziale viene persa, per evitare che l’infelicità piombi sulla coppia, va riacquistata immediatamente un’altra vera che dovrà essere infilata all’anulare dal partner, come durante il rito nuziale.

ASCIUGAMANO
- Non adoperate lo stesso asciugamano in due: litigherete sicuramente

BACIO
- In Inghilterra si crede che una ragazza non si sposerà più se, dopo aver baciato un uomo con i baffi, le resta un pelo sulle labbra.

CANDELE
- Porta male la goccia di cera che cade lungo il lato della candela.
- Gli sposi di Crana (Novara), terminato il rito nuziale, soffiano insieme per spegnere due candele. Se le spengono nello stesso momento, vivranno a lungo insieme, altrimenti è segno di vedovanza.

CANE
- Il suo ululato è presagio di morte.

CAPELLI
- Se volete evitare la calvizie tagliate i capelli durante la luna nuova.
- Un capello sulla spalla preannuncia l’arrivo di una lettera.

CAPODANNO
- Porta fortuna incontrare una persona di sesso opposto la mattina di capodanno
- è presagio di guai vedere invece un cavallo bianco - si gettano oggetti vecchi dalla finestra per liberarsi di preoccupazioni e affanni, e per auspicarsi fortuna (meno fortunato e’ chi ci capita sotto)
- Mangiare lenticchie, uva o datteri, la notte di San Silvestro, vuole dire propiziarsi certamente la fortuna economica durante l’anno.

CAPPELLO
- Porta male posarlo sul letto.

CUCCHIAIO
- Porta sfortuna tenerlo con la mano sinistra.

CUCULO
- Se udite il canto del cuculo, afferrate in fretta tutto ciò che in quel momento è ai vostri piedi e portatelo addosso per un po’ di tempo: vi porterà fortuna.

FAGIOLO
- Nell’antichità simboleggiava l’immortalità per la sua proprietà di conservare a lungo la forza vitale e di riacquistare freschezza se immerso in acqua.
- Le fanciulle greche e le matrone romane indossavano collane o bracciali con ciondoli a forma di fagiolo. Si riteneva che questo piccolo oggetto fosse sufficiente per ottenere ricchezze e amore.

FERRO DI CAVALLO
- E’ un segno di fortuna trovarne uno: va appeso in casa.

FIAMMIFERI
- Porta sfortuna utilizzare in tre lo stesso fiammifero

FIENO
- Se vedete un covone di fieno, prendetene un filo ed esprimete un desiderio: si avvererà

FORBICI
- Se cadono a terra, prima di raccoglierle, posatevi il piede sopra per annullare il cattivo presagio.
- Se cadendo, una delle lame si conficca nel terreno è presagio di morte - Portano, invece buono se tenute appese al muro.

GABBIANO
- Porta sfortuna ucciderne uno.

GALLO
- Se canta prima di mezzanotte preannuncia cattivo tempo

GAZZA
- Porta male vedere al mattino a digiuno una gazza-- Vedendo uno stormo di gazze piegare verso sinistra la giornata sarà felicissima, se lo stormo va a destra il giorno sarà negativo

Un innamorato che dovesse vedere una gazza ha poche possibilità di successo con la sua ragazza.

GRUCCIA
- Porterebbe male appoggiare le grucce sul letto

INCROCIARE (qualcuno o qualcosa)
- Scarpe, posate o altri oggetti porta sfortuna, perchè, in epoca medioevale, erano considerate un’offesa alla Croce di Cristo.

LETTO
- Porta male scendere dalla parte sinistra, in quanto ritenuta la parte di Satana satana
- In Sicilia si dice che se tre persone rifanno un letto insieme (nel senso che ne sistemano le lenzuola), quella più giovane d’età muore

NEONATO
- Non va mai baciato sul collo, altrimenti perde il sonno.

NUBILI
- La notte dell’Epifania devono lanciare le scarpe verso l’uscio di casa: se le punte sono rivolte verso l’uscio, si sposeranno entro l’anno.
- Una sarta che sia ancora in attesa dell’anima gemella, potrà mettere due o tre capelli della sua chioma nell’orlo dell’abito da sposa che le capiterà di cucire: si sposerà anch’ella entro l’anno.

OLIO
- Versarlo è segno di malaugurio. Diciamo come stanno le cose: tanti secoli fa olio e sale erano materiale prezioso, e quindi rovesciarli e perderne era un danno economico e una perdita

OMBRELLO
- E’ presagio di sventura aprirlo in casa.

PANE
- Posto a rovescio sulla tavola, porta carestia.

PETTINE
- Se vi cade di mano mentre vi state pettinando, qualcuno che vi vuole bene vi sta pensando

PIOGGIA
- Porta fortuna camminare sotto la pioggia. Un vecchio proverbio dice: “Sposa bagnata, sposa fortunata”.

PISELLI
- Sono il simbolo della felicità e della fortuna. Nell’antichità, con i loro fiori si intrecciavano coroncine da offrire alle spose.

QUADRI
- Non andrebbero mai appesi alle pareti quadri raffiguranti uccelli: portano sventura.
- E’ di malaugurio un quadro che cade.

QUADRIFOGLIO
- Arreca fortuna e felicità ma non lo si deve cogliere, basta guardarlo e toccarlo.

RAGNO
- Vedere un ragno di sera è segno di bel tempo.
- Porta sfortuna uccidere un ragno di notte o al mattino.

SALE
- Anticamente era simbolo di amicizia, tanto è vero che si poneva una coppa di sale davanti ai commensali.
- Un giorno, sembra che un invitato abbia inavvertitamente fatto cadere la coppa sul tavolo, suscitando l’ira del padrone di casa il quale, sguainata la spada, uccise il poveretto. Pare che questo episodio abbia fatto nascere il detto che versare il sale porti sfortuna.
- Se viene rovesciato sulla tavola prendetene un po’ e lanciatelo dietro la spalla sinistra.

SCALA
- Porta sventura passare sotto una scala perchè, formando un triangolo, è simbolo della Trinità e passarci sotto è una grave mancanza di rispetto

- Se una nubile passa sotto una scala aperta o appoggiata al muro non si sposerà.
- Se inciampa, invece sui gradini di una scala, convolerà presto a nozze.
- Se si inciampa scendendo, è presagio di perdita di denaro.

SCOPA
- Se con la scopa toccate i piedi di una nubile, questa non si sposer�.
- E’ segno infausto spazzare il pavimento prima dell’alba e dopo il tramonto.

SEDANO
- Negli orti dei Greci e dei Romani non mancava mai. La pianta di sedano, infatti, aveva la funzione di allontanare le potenze del male.

SOLDI
- Trovare una moneta porta fortuna: conservatela. Ma non si diceva che il denaro facilmente guadagnato porta male? Orsu’, decidiamoci…
- Sono di felice augurio i soldi bucati, le monete coniate negli anni bisestili e quella vaticane che portano l’anno del Giubileo.
- porta bene conservare 2 centesimi di euro nel portafogli anche le superstizioni si adattano all’euro…
- se a Natale o a fine anno ti pagano, devi dare almeno una monetina di resto, altrimenti niente soldi nell’anno nuovo

SPECCHIO
- Romperlo preannuncia sette anni di guai.

SPILLA
- Se ricevete in regalo una spilla, un temperino o qualsiasi oggetto appuntito, pungete con essi il vostro donatorepazzo, oppure regalategli una simbolica monetina. Se non lo fate, rischierete di troncare il rapporto di amicizia.

SPILLO
- Se ne vedete uno per terra, raccoglietelo, la fortuna vi sorriderà per tutto il giorno.
- Non chinatevi però mai a raccogliere gli aghi, portano sfortuna.

SPUTO
- Anticamente si aveva l’abitudine di sputarsi tre volte sul petto per allontanare qualsiasi maleficio.
- Ancora oggi, i corridori si fanno sputare sulla schiena dai loro meccanici, prima dell’Inizio della corsa.

STELLE CADENTI
- Vederne cadere una è di buon auspicio, esprimete un desiderio!

SUORE
- Pare che vederne tre o quattro unite porti male.

UOVA
- Non gettate mai il guscio intero, ma spezzatelo per evitare che il demonio vi si annidi demonio

VENERDI
- “Nè di Venere nè di Marte, non si sposa non si parte, nè si dà principio all’arte” consiglia un proverbio. In questi giorni tutti in casa perchè auto, treni ed aerei sono molto piu’ pericolosi
- Mai uscire di casa il venerdì notte: streghe e diavoli sono in agguato. Ma se proprio dovete farlo, strappate un pelo (possibilmente rosso) a una cane e conservatelo nel taschino.

Ognuno e’ libero di credere cio’ che vuole per quanto riguarda la religione, ma... attenzione quando si entra nel campo della superstizione: essere molto superstiziosi e’ il primo passo per essere deboli e facili prede di maghi ciarlatani e santoni vari….

                                                  

 

 
 
 

Magic wood

Post n°22 pubblicato il 27 Luglio 2009 da fantasywitch


magic wood

 

 

 
 
 

La scopa che vola

Post n°21 pubblicato il 15 Luglio 2009 da fantasywitch

Diecimila anni fa, secondo gli astronomi, una nuova luce potrebbe essere improvvisamente apparsa nel cielo notturno, per poi sbiadire dopo poche settimane. Oggi sappiamo che quella luce molto probabilmente è stata provocata dall'esplosione di una stella. E quel che è rimasto del fenomeno è la nebulosa NGC 6960, meglio conosciuta come la Nebulosa della Scopa della Strega. E forse guardandola se ne può capire il perché.

 
 
 
Successivi »
 

pic29

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

013

 

Diana, la dea delle streghe

 390px-Diane_de_Versailles_Leochares                                                                                             Diana, divinità legata alla natura, al mondo selvaggio di boschi e foreste, come la greca Artemide, e' considerata la dea delle streghe

 

Un pò di musica a tema...

 

 

 

 

 

 

 

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963