Creato da icy.n.deep il 14/09/2005
Lento, troppo lento è il mondo ...

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« Parole dal Nuovo Mondo Il Fulmine »

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Post n°116 pubblicato il 11 Maggio 2007 da icy.n.deep
 

. . .

Quasi tre settimane fa, dopo una lauta cena con alcuni colleghi di lavoro, mi accingevo a tornare a casa. Ma la macchina era decisamente in riserva, nulla di apocalittico certo, potevo tranquillamente arrivare fino a casa, ma visto che fare benzina la mattina solitamente implica certezza di ritardo al lavoro, mi sono diretto verso il benzinaio di fiducia (simpatica accezione per "il più economico" nel raggio di svariate decine di chilometri).

A questo punto, se questo post fosse una e-mail, probabilmente il mouse scapperebbe fulmineo sul tasto "report as spam" oppure "trash", ma qui non ci sono tastini del genere, dunque al massimo riceverò qualche commento dai toni più o meno seccati su questo vacuo post.

Ma tornando al discorso. Dopo un certo tratto di strada raggiungo il benzinaio. E' tardi, più o meno, sono l'una e mezza passate e la piazzola del distributore è apparentemente deserta. L'illuminazione diffusa e giallastra crea ombre che sembrano sbiaditi fantasmi mentre la luna, nemmeno al suo primo quarto, illumina di luce fioca il paesaggio di periferia.

Già, perché la stazione di servizio è vicina ad un centro commerciale, ma di fatto il luogo è quello che potremmo pensare posto sulla linea di contatto tra campagna e città. Attorno ci sono campi, ma anche una superstrada e poco più in la caseggiati che preannunciano la città poco più in la.

Conscio del fatto che per ora sembrerebbe l'inizio di un racconto noir (o parimenti di un rapimento alieno), vi assicuro che sto giungento al punto.

Scendo dalla macchina, più impolverata che mai (non oso immaginare lo stato della vettura se vivessi vicino ad un deserto),  mi avvicino al self-service con i miei venti euro, li inserisco nell'apposita fessura e seleziono la pompa due. Ma mentre faccio tutto questo, il rumore del self-service mentre carica la banconota porta la mia attenzione sull'ambiente circostante.

Il silenzio. Ascolto rapito il silenzio. Mentre tolgo il tappo e riempio il serbatoio ascolto i rumori che sto facendo, e li sento netti e distinti sul fondo di quasi assoluto silenzio che scivola tutt'intorno. A me piace il silenzio, mi piace ascoltare ogni più piccolo rumore, il suono del vento, la natura nel suo muoversi, l'ambiente. Ma questo silenzio, li al distributore, era qualcosa di distante.

Finito di fare benzina mi sono fermato, giusto un attimo, ad ascoltare quel silenzio. Non c'era nessun rumore, nessuna macchina in lontananza a correre su lingue di asfalto, nessun grillo in cerca di conquiste, niente vento per muovore ed accarezzare il mondo. Era un silenzio asettico, puro nella sua composizione ma del tutto inusuale. Normalmente il silenzio è tale nelle nostre menti, non nella realtà. Nel senso che quello che etichettiamo per silenzio è invece la natura, le parole nella mente, un indistinguibile rumore di fondo che comunque è presente. Quel silenzio invece era proprio assenza di rumore, vuoto, di quel silenzio che urla la sua esistenza. Quel silenzio che non ti aspetteresti né immagineresti mai di trovare, soprattutto in un luogo all'aperto.

Sono rimasto rapito, per un attimo, da quel silenzio, forse perché in quell'assenza di ogni rumore, potevo sentire davvero i miei pensieri, forse perché nel silenzio più assoluto non si è più affascinati dal mondo che ci circonda, e ci si trova faccia a faccia con noi stessi.

Tutto qui.

 
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Commenti al Post:
d_dap
d_dap il 14/05/07 alle 14:24 via WEB
Non odiarmi ti prego ..ma la cosa più seria che sto pensando è:" Azz icy ha un udito fenomenale.. ehh beata gioventù!!! "eheheheh al di lè della cavolata sparata .. sì... amo il silenzio e abitando in una zona non ancora del tutto contaminata dai rumori, soprattutto nelle notti insonni d'estate riesco ancora a sentirmi qualche volta ed è una bellissima sensazione ;o) approposito... cena luculliana a base di che?? ;oD abbraccio!
(Rispondi)
 
icy.n.deep
icy.n.deep il 16/05/07 alle 23:05 via WEB
:D :D :D In realtà il mio udito lascia un po' a desiderare. La cena è stata preceduta da un antipasto di salame nostrano, mentre l'unica portata della cena era a base di "pansotti" alla genovese (preparati da genovesi, nulla di più tipico). Abbraccio ricambiato :)
(Rispondi)
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 15/05/07 alle 10:18 via WEB
E ti pare poco? E’ sempre più difficile trovare il silenzio totale, almeno in città e lo stesso vale per il buio totale. Mi capita, di rado ma mi capita, di essere sveglia tra le 4 e le 5 di notte. E’ l’unico momento in cui la città sembra dormire realmente. A quell’ora non c’è un rumore, almeno da casa non sento nessun rumore, c’è un silenzio totale, c’è quel silenzio che non spaventa ma al contrario riconcilia con il mondo. Poi, lentamente la città riprende i suoi ritmi e la magia svanisce nel nulla. E’ l’unica ora in cui avviene il completo silenzio. Per il buio invece nulla, non c’è un orario perché le luci sono sempre accesi. Per il buio devo andare lontana.
Però, un po’ mi aspettavo un finale noir, di quelli noir che mi piacciono tanto, ma va bene così. Almeno non c’è stato spargimento di sangue, ma ti sei perso la solita biondona, quella che è l'amica del gangster ;)
(Rispondi)
 
icy.n.deep
icy.n.deep il 16/05/07 alle 23:12 via WEB
In effetti la città in silenzio è una esperienza molto particolare, specie se si passa per gli stessi posti durante il giorno, in situaizoni ben più affollate. Però a me piace anche lo svegliarsi della città, il "lento" accelerare di macchine e persone, mi piace osservare ed ascoltare il crescendo dei suoni. Per il finale noir mi dispiace, a non sono un così bravo scrittore :D ;) e poi spargimenti di sangue non sono proprio il caso nel blog ;). Mi sono perso la biondona, ma al suo posto ho trovato tre splendide donzelle (di una il passaggio silenzioso, ma va bene così), e mi ritengo più che soddisfatto :)
(Rispondi)
 
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 17/05/07 alle 11:33 via WEB
Durante l’ultima Notte Bianca ho avuto modo di fare quello che non facevo da tempo in questa città: pedalare all’alba. Avevo lasciato il Pincio intorno alle 7 – 7h30 e tornavo verso casa con il sole che illuminava la città da poche ore, sole che avevo visto nascere proprio sul Pincio. Lasciando il luogo del concerto, mi sono addentrata per strade deserte inondate solo dal sole, la città si svegliava pigramente e pigramente iniziava a farsi sentire. E’ stato quasi un peccato che il tragitto fosse così breve.
Ho scoperto Barcellona girandola all’alba, ho riscoperto Lisbona all'alba, ho apprezzato Napoli e Palermo proprio alle prime ore del giorno. A Palermo perché di giorno la temperatura era troppo elevata, a Napoli perché durante il giorno lavoravo. Vedere il sole che inondava il golfo e vedere le persone che pigramente si trascinavano verso un qualche luogo hanno ripagato le poche ore di sonno. L’alba ha un qualcosa di magico, come il tramonto. Sarà perché mi piace quello che c’è in mezzo, tra il tramonto e l’alba?
Un passaggio silenzioso spesso segna più di tante parole.
(Rispondi)
clasiss
clasiss il 17/05/07 alle 10:55 via WEB
nn mi ricordo neanche + l'ultima volta che sono stata in completo silenzio.. qui si è sempre in compagnia, pur restando chiusa e sigillata nella propria camera...sento la tv del mio vicino, sento il suo tossire la notte...davvero una cosa indecente...risparmiare centimenti di privacy x ingradire la metratura... bleah
(Rispondi)
regina_crimilde
regina_crimilde il 29/05/07 alle 19:56 via WEB
mi sono sempre chiesta se davvero esista un suono del silenzio, il rumore del silenzio assoluto. come il suono degli atomi. ma non ho la pretesa di chiedertelo. certo la tua è un'esperienza umana, non un'esperienza di assoluto. ma gli va molto molto vicina. GRAZIE:
(Rispondi)
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