Il mondo di Luna

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Creato da farfallina1919 il 08/07/2009

Al mio Fede, il mio amore grande!!

 

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Kahlil Gibran

Vorrei che andaste incontro al sole e al vento
con la pelle, più che con il vestito,
perchè il respiro della vita
è nella luce solare
e la mano della vita è nel vento

 

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L'albero delle mele"..

Le donne sono come mele su un albero,

le migliori sono in cima.

La maggior parte degli uomini

non vuole raggiungere le migliori

perchè hanno paura di cadere

e farsi male.

Così spesso preferiscono quelle che

stanno in terra, non sono

così buone ma facili da raccogliere.

Così le mele in cima pensano

che non sono buone, in realtà

loro sono semplicemente

meravigliose.

Devono solo aspettare che

arrivi quello giusto..

quello coraggioso e

temerario che si arrampichi

fino in cima!!

 

K. Gibran

Se anche cantassi come gli angeli,
ma non amassi il canto,
non faresti altro che rendere sordi gli uomini
alle voci del giorno e alle voci della notte

 

Vampire's diary

 

 

LE CANZONI CHE AMIAMO...

Post n°251 pubblicato il 16 Gennaio 2012 da farfallina1919

 

Vi siete mai chiesti come mai ci sono canzoni che vi rimangono in testa più di altre? Io me lo chiedo sempre. Di solito la mia canzone del giorno è quella che sento per prima quando accendo la radio al mattino mentre porto a scuola il mio bimbo.Ma io credo anche che per amare le canzoni, non basta ascoltarle una sola volta ma infinite volte. Quelle che ci prendono il cuore sono quelle che descrivono meglio un sentimento, uno stato d'animo o una emozione che abbiamo vissuto o stiamo vivendo in un determinato momento. Per esempio: i Notturni di Chopin  non voglio assolutamente ascoltarli, anche se li adoro. Mi fanno venire in mente degli splendidi pomeriggi con mia nonna e ora che soffre tanto non riesco a pensare a com'era prima. C'è una canzone di Raf (Due) che mi ricorda un mio ex fidanzato e come ci siamo conosciuti...

Ecco...ma la canzone che amo di più in assoluto è "Sunrise" di Norah Jones, mi ricorda una bellissima vacanza con una mia amica nelle campagne toscane. Quando mi sentivo totalmente libera e...bella. E poi mi da un senso infinito di pace e tranquillità.

E voi? Qual'è la canzone che amate di più?

Luna..

 
 
 

JASON E LUNA..(RACCONTO)

Post n°250 pubblicato il 12 Gennaio 2012 da farfallina1919

 

Jason era al culmine della sopportazione, la sua giornata era stata lunga e difficile, troppe cose da fare, da pensare, poco tempo da dedicarsi. Salì a due a due i gradini del condominio fino al suo appartamento. Tirò fuori le chiavi dalla tasca e il clic sordo della porta che si apriva fu per lui come la manna dal cielo. Era a casa, finalmente. Entrò, posò la giacca e la sciarpa su una vecchia chaise longue appartenuta a chi sa quale antenato. Le luci erano accese, non ricordava di averle spente. Proseguì lentamente fino al salotto e li, sdraiata sul suo tavolo di cristallo c’era lei. Aveva le mani sporche, le labbra scure e dolci del cioccolato. Lei, che non ha mai resistito ad un barattolo di nutella, lei. Luna lo guardò colpevole, sapeva che il cioccolato le faceva male, il suo stomaco delicato ne avrebbe sofferto per quello lo mangiava di nascosto quando Jason non c’era. Lui la guardò, com’era bella Luna tutta sporca di nutella, le mani, le labbra, anche il naso lo era. Jason la guardava passarsi la lingua sulle labbra per cercare di togliere un po’ di quel delizioso peccato di gola. Lui la fermò. Con le sue dita le passò delicatamente ciò che restava di quel nettare sulle sue labbra, com’erano morbide e umide. Lei gli succhio le dita come se fossero ambra. Lui le prese le guance, la guardò negli occhi, quegli occhi grandi  e immensi dove potersi perdere in una frazione di secondo. Jason avvicinò  il volto a Luna e posò le sue labbra sulle sue, con la lingua leccò via la cioccolata lentamente, con movimenti studiati al dettaglio. Luna gli passò le mani tra i capelli, baciò i suoi occhi, il suo naso, leccò le labbra di Jason, la sua lingua, il loro sapore era ora dolce e amaro. Gli tolse gli occhiali. Luna scivolò con le natiche verso il bordo del tavolo in modo che potessero abbracciarsi, toccarsi, sentirsi. Jason iniziò a leccarle il collo piano, piano, a morderle i lobi delle orecchie, le sue mani sul suo seno potevano sentire il battito accelerato del cuore di Luna. Bottone dopo bottone la camicetta di lei scivolò a terra in un lieve fruscio. Le mani di lui la accarezzavano calde e lei tremava sotto il suo tocco. Luna emise un lamento, flebile come un battito d’ali. Lei gli slacciò i jeans e gli tolse i boxer, la maglietta subito dopo. Jason era nudo ora davanti a lei, com’era bello e…tremendamente sexy con le labbra ancora sporche di quel che restava della nutella di lei. Jason infilò le mani sotto la gonna di lei e con fare sicuro le tolse gli slip. Tutto ciò che restava di lei era solo una gonna a pieghe fin sopra al ginocchio e un reggiseno di pizzo nero. Jason le alzò il bordo del pizzo  e la sua lingua passò umida e ruvida sui capezzoli di lei. La morse lievemente e la succhiò abilmente, Luna emise un gemito di piacere e lo strinse a sé. Le mani di lei sulle natiche di lui erano un segnale inconfondibile, lo voleva, lo desiderava in quel momento. Lui la fece sdraiare sul tavolo e le sollevò la gonna leggera, il suo tatuaggio era li, lo guardava e aspettava un suo cenno, un suo bacio. La temperatura nella stanza era al massimo o forse erano loro due che bruciavano. La pelle di lei era morbida e liscia, Luna lo accarezzò, l’inguine era li per lei, il suo sesso era li per lei. Lo prese tra le mani e lo accarezzò gentilmente, lo avvicinò al suo clitoride e lo sfregò su di se. Un lento fluire di sensazioni… Lui iniziò a baciarla con foga, la passione al limite, il desiderio un fuoco nelle viscere. La penetrò senza remore, lei buttò indietro la testa, lui le prese i seni tra  le dita e sentì i suoi capezzoli farsi turgidi, brividi e sudore sulla loro pelle. Jason iniziò a muoversi lentamente dentro di lei come le onde del mare, vanno e vengono e non sai mai dove si infrangano. Ogni onda un brivido, ogni onda un gemito di entrambi. Il movimento divenne intenso…chissà se il tavolo avrebbe raccontato ai posteri del loro amore? Jason era al culmine dell’onda, una tempesta di emozioni stava per sommergerli….

Come era dolce lei, come era terribilmente sensuale sentirla sospirare, guardare le sue labbra schiudersi, passarsi le labbra con la lingua e sentirla finalmente godere di qualcosa di unico e raro che solo loro due erano in grado di capire.

La tempesta arrivò e ….questo fu solo l’inizio….

 

 
 
 

CANTIAMO INSIEME?

Post n°249 pubblicato il 11 Gennaio 2012 da farfallina1919

Oggi ho solo voglia di farmi una cantatina...aspettando il mio cucciolo che torna da scuola!!!

Luna..

 
 
 

ESISTE LA VERA AMICIZIA?

Post n°248 pubblicato il 10 Gennaio 2012 da farfallina1919

Esiste la vera amicizia o tutto è solo un fuoco di paglia? Ultimamente la mia vita ha preso una strada molto impervia e strana. Mi sono accorta, ahimè, che le persone che credevo amiche, le stesse a cui ho aperto la mia porta di casa, ho messo a disposizione tempo e donato affetto si sono prese gioco di me. Mi hanno usato per il proprio rendiconto. Mi chiamavano solo per avere favori altrimenti non chiamavano.

Che amarezza...

Io sono sempre la solita stupida. Non imparo mai, malgrado l'età. Mi fido troppo delle persone e se ti trovo simpatica/o puoi star certo che da me avrai tutto l'appoggio e l'affetto che ti serve.

Come si fa ad essere così egoisti? Come si fa ad ingannare il prossimo solo per il proprio rendiconto personale? Come si fa ad essere persone così meschine?

Io mi auguro che queste amiche prima o poi incontrino altre amiche che li ripaghino con la stessa moneta. E' il minimo...Forse riusciranno a capire che far soffrire la gente in maniera gratuita non è il massimo della soddisfazione e dell' intelligenza.

Comunque...l'ho detto. Da quest'anno si cambia musica, cambio registro..


Luna 

 
 
 

DALL'ALTRO LATO DELLA STRADA (RACCONTO)

Post n°247 pubblicato il 09 Gennaio 2012 da farfallina1919


Ed eccomi qui davanti a te...dall'altro lato della strada. Piove. L'acqua è fredda e mi scende lenta sui vestiti e sui

 capelli. Sono completamente inzuppata. Ti guardo e le mie lacrime si confondono con la pioggia. Tu sei con lei, in

 quello stesso caffè dove 5 anni fa hai detto di amarmi. Chissà se lo stai dicendo a lei ora. Lei è bella, molto. Ha un

 sorriso dolce e il suo sguardo è liquido mentre ti guarda. Si vede che ti ama. Ma tu la ami? Allo stesso modo? Con

 la stessa intensità con cui amavi me?

Non lo so se ci riesco a lasciarti andare. Non lo so se sono abbastanza forte per soffocare il dolore che ho nel

 petto. 

Mentre ti guardo lei ti accarezza le mani e tu la lasci fare. Sono gelosa. La odio. Vorrei strapparle di dosso il suo

 sorriso e urlarle in faccia che tu sei mio e solo mio.

Ed invece sono qui...

Mi faccio quasi pena da questo lato della strada, aspetto il momento in cui girerai la faccia verso di me e mi vedrai.

 Non la volterai, infondo cosa può interessarti all'esterno che tu non abbia all'interno? Tu hai lei ed io? Cos'ho io?

Ho soltanto il mio amore per te, il mio cuore infranto, le mie lacrime calde a confondersi con la pioggia e...la mia

 solitudine.

Mi faccio pena..

Alzo il bavero del mia umidissima giacca e silenziosamente ti dico addio....silenziosamente però, perchè dirlo ad

 alta voce mi farebbe troppo male e mi renderebbe tutto più difficile. 

Mi incammino verso casa senza girare lo sguardo ed è li che tu mi vedi e tutto il mio mondo crolla, il mio ego

 crolla. Tu hai uno sguardo indecifrabile e trasparente e...

Mi faccio pena. 

Mi vergogno come una ladra e forse è giunto il momento che io me ne vada...per sempre.

 
 
 
 
 

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