Post n°13 pubblicato il 29 Ottobre 2013 da princy.in.paris
Capperina ! Sono secoli che non mi affaccio viva da queste parti. Baci |
Post n°11 pubblicato il 04 Ottobre 2011 da princy.in.paris
Già bei tempi, quelli in cui riuscivo a scrivere di getto e dare voce a tutti i tumulti che da sempre mettevano in moto il mio cuore. Davvero belli, quelli in cui tutto mi sembrava così complicato che scrivendolo avevo la sensazione di brigliarlo parola dopo parola. La verità è che non riesco a farlo e forse non mi va di farlo. Sta di fatto che questo rimane un posto in cui almeno una volta al giorno mi piace passare. Pochi post e tantissime parole cancellate. Ma è quello che rappresenta e che ha sempre rappresentato che mi spinge a farlo. Passo silenziosamente nella pagina come nelle vostre... a voi un caro abbraccio. Sempre vostra |
Post n°10 pubblicato il 07 Aprile 2011 da princy.in.paris
Pierpaolo Pasolini diceva "Non illuderti: la passione non ottiene mai perdono. Non ti perdono neanch'io, che vivo di passione" . Mi vien da sorridere stamattina e non poco. Iniziamo dall'etimologia della parola: dal greco ‘pathos’, dolore, sofferenza. La filosofia s'interessò più all'amore in senso astratto e universale. Vide la passione in senso piuttosto negativo e irrazionale. Fu il Romanticismo che la rivalutò come moti dell'animo pur difficili da gestire. Spesso travolgono le facoltà volontaristiche e razionali. E dico io meno male che è arrivato il Romanticismo a salvarci! L'amore-passione romantico è di tradizione cortese occidentale. Prevalse la spiritualità che addirittura prescindeva dalla presenza concreta dell'amato. Era l'assenza tormentosa che lo contraddistingueva. Era lontano sia dalla nostra concezione dell'eros che dalla dedizione altruistica, se non nel permanere di una tragicità nelle nostre storie d'amore letterario e filmico, che non susciterebbero interesse se vi prevalesse un amore che fila liscio fino al happy end. Il desiderio sessuale veniva spiritualizzato, come esemplifica il mito di Tristano e Isotta tanto per citarne uno. L'oggetto dell'amore fatale era l'amore stesso che si nutriva dell'ostacolo per poter tendere a qualcosa impossibile da raggiungere, se non con la morte, quale dissoluzione per una idealizzata unione di anime e corpi. Passione cerebrale più che corporea; ostacolata più che trasgressiva nel senso che diamo oggi alla concupiscenza erotica accesa dal senso di proibizione. Ma oggi ... oggi cos'è la Passione? Non so dargli una definizione precisa... Ma so che è Emozione allo stato puro. E' Vita per me. Qualcosa che si colloca tra Mente e Cuore piuttosto che tra due corpi. Non voglio associarla solo all'Amore propriamente detto, e non la associo al sesso. Soprattutto solo al sesso. Ma non è così. Non lo è assolutamente. Almeno non lo è per Princy Che distingue il fare sesso dal fare l'amore non solo con una linea sottile e invalicabile ma con un vero e proprio muro di Berlino. Io non faccio mai sesso. Io faccio L'amore. Passione, Desiderio, Irragionevolezza. Io di irragionevolezza ne so qualcosa. |
Post n°9 pubblicato il 07 Aprile 2011 da princy.in.paris
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Post n°8 pubblicato il 01 Aprile 2011 da princy.in.paris
Amo il sole e il suo sembiante sui miei capelli. |
Post n°7 pubblicato il 30 Marzo 2011 da princy.in.paris
Se dovessi spiegare come questo buio ha invaso la mia vita sinceramente non saprei da dove iniziare. Mi verrebbe spontaneo credere che qualcosa della mia infanzia o delle mia adolescenza abbia in qualche modo influito su ciò che sono oggi. Probabilmente è una considerazione inevitabile. Deformazione professionale che volete farci. In fondo ti chiedo solo di restare. Oppure di andartene e non tornare mai più. |
Post n°6 pubblicato il 25 Marzo 2011 da princy.in.paris
Ti ho atteso come Penelope aspettava Ulisse, come Giulietta aspettava Romeo,c ome Beatrice aspettava Dante per riscattarlo. Il vuoto della steppa era affollato dai ricordi di Te, dei momenti passati insieme, dei luoghi nei quali siamo stati,d elle nostre gioie e delle nostre discussioni. Ma quando guardavo indietro, verso le orme dei miei passi, non ti vedevo. Ho sofferto molto. Ho capito che avevo imboccato un cammino senza ritorno, e mi sono resa conto che, quando agiamo così, non possiamo fare altro che ![]() |
Post n°5 pubblicato il 22 Marzo 2011 da princy.in.paris
Nulla è più lontano dalla realtà quanto una reale visione dell’anima allo specchio. Nulla è più lontano dall’irrazionale quanto l’inconscio razionale di Magritte. Percezione sensoriale, frantumazione dello spazio, dilatazione del tempo. Al di là della mente, nell’estrapolazione arcaica di segni che rimandano al sensibile, tutto ha un senso. Surrealistica introspezione dell’io nella conflagrazione di arte, filosofia e psicoanalisi. Il corpo, tempio dell’essere acquista valenza simbolica e l’astrazione dell’anima prende forma. Il fatto che raffiguri una coppia di cui è celata una parte, lo rende rappresentazione di tutte le coppie, lecite e non.Le teste coperte da un velo bianco danno un senso di soffocamento, il velo sembra impedire loro la comunicazione, la conoscenza assoluta e reciproca ne limita, in parte, l’identità.Perché, per quanto noi possiamo pensare di conoscere l'altro, c’è sempre una parte dell’altro di cui siamo all’oscuro.Facciamo già fatica a conoscere davvero noi stessi, a capire i nostri stessi comportamenti, a comprendere i nostri pensieri, pensare di conoscere totalmente l’altro è pura illusione.Ma.....A volte, come un castello di carte, può crollare tutto solo per sospiro più forte degli altri.........io potrei riuscire a leggerti nel cuore pur non aprendo mai gli occhi. |
Post n°4 pubblicato il 21 Marzo 2011 da princy.in.paris
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Post n°3 pubblicato il 21 Marzo 2011 da princy.in.paris
Non ci sentiamo più molto. Mesi di silenzio. In cui io ho non detto tante cose. Poi alla fine le ho vomitare tutte insieme. Ho sventrato la pancia, ho tirato fuori tutto quello che li era rimasto. Emozioni allo stato puro. Rabbia per lo più. Forse per la prima volta io sono stata cattiva. Ma non me ne sono andata. Resta l'emozione si. Quello che insieme definimmo il nostro lampo d'infinità. Ma è questo silenzio continuo che mi deframmenta l'anima, ne scombina le schegge, me le sputa in faccia alla rinfusa e mi lascia da sola a risistemarne faticosamente i tasselli. Ho imparato la tua stessa arte, quella del silenzio. Nel frattempo sussurro un brindisi a me e alla mia grande, grande coerenza. |
Inviato da: LouMelinda
il 27/03/2012 alle 12:33
Inviato da: LouMelinda
il 21/02/2012 alle 10:01
Inviato da: princy.in.paris
il 20/02/2012 alle 11:06
Inviato da: SdoppiamoCupido
il 03/02/2012 alle 16:10
Inviato da: LouMelinda
il 05/12/2011 alle 10:14