Creato da faustomichele il 17/02/2007
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1927-1951 Michele/7 Il primo ciclo scolastico Michele, un bambino ciarliere e simpatico, andò alla prima elementare. Iniziò così il ciclo quinquennale di studi elementari che, nel 1933-1938, erano gli studi obbligatori del 95% dei ragazzi, e soltanto l’altro 5% proseguiva per il conseguimento di un diploma, o una laurea universitaria. Per avere un paragone della situazione dell’epoca riporto questi dati: Castelliri: circa 4000 abitanti = un medico generico. Isola Liri: circa 15000 abitanti = 5 medici generici. Sora: circa 25000 abitanti = 11 medici con qualche specializzato. Con gli stessi parametri si trovavano gli altri professionisti nei vari settori. Tanto per curiosità a Castelliri viveva un avvocato che, essendo ricco, non esercitava la professione, a Isola Liri gli avvocati erano due o tre, un po’ più numerosi a Sora, un biologo non esisteva nelle tre cittadine del nostro territorio. Mamma Laura era una buona sarta, e cuciva qualche pezzo a qualche amica perché sollecitata, il suo tempo era dedicato ai lavori casalinghi, ed ora che Michele chiedeva assistenza la sua giornata era piena e ritengo anche piacevole. Il tempo per cucire vestitini al bambino lo trovava sempre, tanto che Michele era diventato il più elegante bambino del paese, ed anche il grembiulino per la scuola era cucito da mamma Laura. Il tempo andava, Michele cresceva, sempre più chiacchierone, sempre più vivace, sempre intelligente e simpatico. I compagni di classe erano tutti suoi amici, anche Antonio, unico combattente in una competizione contro Michele, il quale nemmeno lo sapeva, e andava avanti per la sua strada. Antonio faceva i compiti sperando che fossero migliori di quelli di Michele, faceva il tema controllando se aveva preso un voto superiore a quello di Michele, stava diventando un problema serio. Soltanto il maestro aveva capito quello che stava avvenendo e, con ogni mezzo, stava cercando di rimediare senza che i due contendenti capissero, in maniera di di far mantenere l’equilibrio psichico, fra i due ragazzi bravi ambedue. Il regime in carica in Italia in quegli anni, bandiva, ogni anno, un concorso per la premiazione di un tema, quasi sempre politico, riservato alle quinte classi delle scuole elementari, a carattere provinciale. Michele quell’anno frequentava proprio la quinta classe e, insieme ad Antonio, fu scelto per partecipare al concorso. Il tema fu fatto svolgere alla presenza di una Commissione di maestri e fu spedito a Frosinone in busta chiusa e sigillata. Una nipote del nostro maestro, che aveva fatto il tema per l’altra quinta delle scuole di Castelliri era informata come stavano andando le cose a Frosinone, informò Michele che non sapeva niente di preciso, ma lo zio parlando in casa riteneva che il tema di Michele fosse stato messo in evidenza alla prima scelta, mi disse pure che Antonio ogni giorno chiedeva se sapeva qualche cosa. Era stata Nerina, la nipote del maestro, che era venuta da me a dirmi quanto sopra, Michele non aveva chiesto, e per il suo carattere non avrebbe mai chiesto. Certo, le cose devono avere un corso burocratico ben preciso e Michele aspetta il tempo necessario, e a risultato acquisito, senza volere fare paragoni con altri ragazzi, pensa soltanto al risultato, quale esso sia, perché è la Commissione che valuta il tema e sceglie il primo classificato tra tutti quelli presentati. Punto. Non si può valutare un prodotto diversamente dal suo valore. Comunque è passato tanto tempo, e una mattina nella bacheca della scuola un foglio intestato porta una classifica, il primo nome è: Michele. Bravo. Antonio si legge al decimo posto. Nerina ventesima. Su qualche migliaio di partecipanti, cioè tutta la provincia, tre posti nei primi venti è un successo importante, che fa onore a Castelliri e alla sua scuola. “”Educare è amore””, i primi educatori sono i genitori che trasmettono i loro insegnamenti con l’amore e l’esempio. Poi vengono gli insegnanti professionalmente “”preparati e scrupolosi””, perché, oltre al sapere, insegnano i giusti comportamenti. Perché un uomo possa essere onesto con sé e con gli altri, ha bisogno di una scuola che educa con l’amore e serietà. Michele è stato un bambino additato ad esempio per tutto il ciclo scolastico, per il suo comportamento sempre dentro le righe, e per la sua educazione. Michele ha finito il ciclo elementare, e nel frattempo la sua famiglia ha avuto un altro evento lieto: un secondo fratellino per Michele, è arrivato Tommaso fin dal 1932. e Tommaso è arrivato per la gioia di papà Enrico, mamma Laura. Un altro bambino meraviglioso che terrà compagnia a Michele, seguirà la stessa strada, avrà gli stessi successi se non di più.
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Inviato da: Anonimo
il 23/03/2008 alle 15:36
Inviato da: Anonimo
il 25/12/2007 alle 22:01
Inviato da: Anonimo
il 30/09/2007 alle 16:25