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Roma/ Bambini legati con lo scotch. Maestra sotto accusa

Post n°19 pubblicato il 20 Novembre 2006 da DiavolettoFatato

Lunedí 20.11.2006 15:50


Forum/ Bullismo, che cosa fare?

Bullismo/ Psicologi: crescono alcol e droga.
I ragazzi si confessano in Rete: ci fa paura

Torino/ Svolta nelle indagini sul video in cui
veniva seviziato un down.
Sotto interrogatorio 4 ragazzi

Bambini tra i 3 e i 5 anni legati con lo scotch da pacchi
ai banchi o alle sedie. E se si dimostravano troppo vivaci,
lo scotch serviva anche per tappargli la bocca.
E' il contenuto di un esposto presentato a fine ottobre
da alcuni genitori di una scuola materna di Roma
all'Ufficio scolastico regionale per il Lazio.
Dopo i video-choc che documentavano il bullismo
nelle scuole arriva ora l'eco di un'educazione fine ottocento.
Sotto accusa una maestra d'asilo: sul suo curriculum
e sui presunti maltrattamenti inflitti ai bambini indagano
gli ispettori scolastici che promettono accertamenti
rapidissimi e rigorosi. Lei, l'accusata, mantiene un silenzio
strettissimo. Ma chi le sta vicino riferisce che la maestra
è molto dispiaciuta e che si dichiara estranea ai fatti contestati.
Della vicenda sono stati informati sia la Procura della
Repubblica di Roma sia il tribunale dei minorenni ai
quali si sono rivolti con esposti-denuncia i genitori degli
alunni e il Telefono Azzurro.

La scuola, una statale nel quadrante sud della città, accoglie
bambini dai 3 ai cinque anni
in classi a tempo pieno.
A insospettire i genitori sarebbero stati i racconti di
uno strano gioco che si volgeva a scuola: il gioco dello scotch.
Sollecitati a raccontare cosa accadeva in classe, quasi tutti i piccoli alunni forniscono particolari simili. "Mia figlia - sussurra una madre - aveva
dei comportamenti strani che ho cercato di interpretare.
Qualche domanda senza dare particolare importanza alla
cosa e la piccola, con la sua vocina, mi dice: 'la maestra mi
lega alla sedia con lo scotch marrone'".

immagineUn'altra mamma: "Spesso mia figlia tornava a casa con
la bocca arrossata, quasi avesse fatto
una ceretta.
Pensavo ai soliti sfoghi dovuti all'alimentazione o alla stagione;
poi all'improvviso la bambina che mi dice: 'la maestra mi
incerotta la bocca quando piango o sono troppo vivace' ".
E poi un papà che lamenta i lividi trovati sulle braccia della figli:
"Sono frutto di un violento pizzicotto che le ha dato sempre
a stessa maestra", dice. Un rapido giro di telefonate tra i genitori
e il "gioco dello scotch" finisce nella stanza del dirigente, quello
che una volta veniva chiamato direttore o direttrice.

Immediata la lettera all'Ufficio scolastico regionale che
attiva le ispezioni. Sul "fronte esterno" i genitori
si
affidano al Telefono Azzurro che, dopo aver raccolto le
denunce, informa le strutture territoriali e, alla fine di ottobre,
presenta un esposto alla procura della repubblica di Roma e
al tribunale dei minori. In tutto questo baillame, non sono mancati
i momenti di tensione diretta tra i genitori e la maestra.
Durante una riunione per l'elezione dei rappresentanti di classe
l'argomento che tormenta i genitori scuote l'incontro.
Una maestra - si legge nell'esposto - dichiara di non sapere
minimamente a cosa i bambini alludessero, l'altra maestra,
quella accusata di maltrattamenti, avrebbe "negato la presenza
dello scotch da pacchi in classe" che però "viene trovato
nell'armadietto in cui si conserva il materiale didattico".
In tutto - raccontano - una ventina di rocchetti.

"Abbiamo avviato un percorso per un piano di lotta
e prevenzione del bullismo, però
sappiamo bene che
quando questo avviene soprattutto nelle scuole medie
superiori si tratta di episodi di vera violenza sui deboli
e sui diversamente abili per i quali servono pene più severe".
Lo dice a Napoli, nel corso di un convegno su scuola e legalità,
il ministro per l'Istruzione Giuseppe Fioroni. Nel corso del suo
intervento, Fioroni ha precisato che l'atteggiamento nei confronti
della violenza nelle scuole non deve essere di quella tolleranza
"che viene interpretata come indifferenza apatica. La scuola è in
prima linea per contrastare questi fenomeni - dice - deve diffondere
il valore della dignità della persona umana. Chi nella scuola se
la prende con i più deboli è un vigliacco, va punito".

A proposito poi dei furti che sempre più spesso
avvengono in istituti scolastici, il ministro
per l'Istruzione
osserva che "sono elementi di una strategia piu' complessa
di aggressione alla scuola. Una strategia della violenza
esterna che si concretizza con atti che tendono a delegittimare
uno dei presidi fondamentali dello Stato, della legalità, che da
solo è in grado di prevenire davvero il sorgere di nuovi fenomeni
criminali e distruggere la criminalità organizzata".

Nel corso dell'iniziativa, il presidente della Regione Campania
Antonio Bassolino ha ribadito
l'impegno dell'istituzione da lui
rappresentata a favore della scuola. "Va avanti con successo
l'iniziativa di apertura pomeridiana delle scuole - elenca -
il primo dicembre apriranno 50 scuole, ma sono tantissime quelle
che hanno presentato domanda. La Regione ha investito in questa
operazione 2,5 milioni di euro perchè la scuola è per noi una priorità.
per questo confidiamo nell'appoggio del governo per avere ulteriori
fondi e comunque abbiamo intenzione di investire fondi europei della programmazione 2007-2013".

 
 
 
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Data di creazione: 10/11/2005
 

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