L'Araba Fenice

Rubo il titolo dal blog della dolcissima Rachele, spero non me ne voglia

Oggi ho parlato con la mia migliore amica...finalmente ha mandato a cagare il suo odiatissimo ragazzo, la faceva soffrire e basta...
L'ho vista rinata, sorridente, felice e spensierata. Ed ho provato invidia. Una profonda, incredibile invidia. Parlava del suo fantastico week end a casa di un amico, delle sue uscite, delle cose allegre che ha detto/fatto. Sono felicissima per lei, ci mancherebbe, ma non posso fare a meno di invidiarla.
L'ho invidiata talmente tanto che, ad un tratto, mi sono salite su le lacrime...le ho ricacciate indietro a fatica, e ringrazio il cielo di aver avuto la scusa delle lentia contatto per giustificare i miei occhi diventati improvvisamente rossi...

Che periodo del cavolo. Non so se odiarmi di più perchè non riesco ad apprezzare quello che ho o perchè non riesco a migliorare la mia situazione...
Vago in un turbinio di emozioni che non riesco a controllare...

Domani si inizia, nuovo lavoro...nuovo luogo, nuovo tutto...

Perchè, mi domando perchè tu che dici di amarmi non riesci a capirmi? Perchè non vai oltre la mera apparenza? Io non sono acida e isterica, e tu lo sai. Però è troppo comodo fermarsi alla prima apparenza.
Cazzo, ma non capisci che la mia è solo paura? Sono impaurita e sola, sola come sempre nell'affrontare ciò che la vita mi propone di nuovo...sono sempre stata sola in questi casi, non vedo perchè non dovrei esserlo anche stavolta...
Domani si inizia. Nuove persone, nuovi compiti...non ho idea di cosa mi aspetta, di cosa dovrò fare e di come sono le persone con cui dovrò trattare tutti i giorni, ne ho una paura incredibile...e qui scatta il mio meccanismo di autodifesa...ho bisogno di difendermi, di crearmi la mia personale barriera...faccio l'antipatica, così le persone mi stanno lontane e non possono ferirmi...

Dio, quanto vorrei domani mettermi a fare il mio lavoro, sola con me stessa, le cuffie nelle orecchie con le canzoni che mi possono consolare...
Ammetto che quando mi sono messa a scrivere avevo molto altro da dire...ma, man mano che le mie dita scorrevano sulla tastiera, le ho come dimenticate...sono come fuggite via insieme a lle lacrime...

Penso tutto questo mentre sto qui, il volto rigato dalle lacrime, bramando il mio angolino buio dove stare abbracciata alle mie ginocchia a piangere in silenzio...