Feritóia

Che gli emiliani fossero persone divertenti e divertite, è pacificamente noto.
Quello che non tutti sanno è che gli emiliani sanno sassofonare in modo unico e del tutto speciale gli zebedei a tutti gli avventori, turisti, persino a chi si trova lì solo per chiedere informazioni su come recarsi in Veneto, su cosa sono i tortellini.
Ah, i tortelini (la elle in emilia-romagna è latrice di sventure, ho saputo, quindi meglio lesinare sul suo uso)…
Squisita la scioglievolezza (manco fossero i cioccolatini della Lindt), magica la preparazione, un rito da elaborare con doverosa ed estatica concentrazione.
Siate consci di una cosa: nemmeno i più grandi chef, a meno che siano nati nel capoluogo emiliano, potranno mai permettersi di vantare la benché minima conoscenza della preparazione dei tortellini, agli occhi dei bolognesi, quindi, amici miei, non provate nemmeno ad imparare la ricetta. Non sarete comunque all’altezza del compito.
Ma il rigore meticoloso e scrupoloso dell'emiliano doc non si limita alla preparazione del prezioso che racchiude i sogni di ogni abitante di questo e di altri pianeti, no, cari miei.
Il bolognese medio ti dà delle dritte sul condimento che esalta al meglio il tortellino, su come preparare dell’ottimo brodo  che, sia chiaro, dev’essere di gallina.
Oh poveri reietti, ma non una gallina comune, no!!
Deve essere rigorosamente un gallus gallus domesticus di classe mediterranea, dal piumaggio lucente e morbido.
Vi diranno persino come torcere il collo al gallinaceo per fare in modo che il brodo sia più gustoso, siatene certi.
E per finire:
“Sci raccomanda scempre, di corteggiare il tortelino con complimenti ed avances convincenti per ottenere l’effetto piacevole al palato, facendo onore al la sua venuta al piatto con un tripudio di parmigiano reggiano”.

Volete i tortellini con panna?
I bolognesi vi chiederanno di mungere del latte, prima di tutto…

Amici miei, se andate a Bologna, o nell'Emilia tutta, fingetevi, chessò, uzbeki.
Anche se non garantisco.
Ci sarà sempre un petroniano che saprà parlare il turco.
Perché ha visitato l’Uzbekistan per diffondere nel mondo la fede del tortelino.