Creato da: je_est_un_autre il 04/11/2008
Date la colpa alla mia insonnia

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Sott'acqua

Post n°582 pubblicato il 21 Ottobre 2024 da je_est_un_autre

Quando ero bambino, ma poi anche più avanti, da adolescente e da ragazzo, mi sentivo protetto. "La natura" pensavo "non ce l'ha con noi", e quando dicevo noi intendevo Bologna, intendevo l'Emilia: "il nostro è un mondo perfettamente sicuro". I guai esistono, mi dicevo, la tv li rimandava sempre: i terremoti, le inondazioni, ma queste erano faccende d'altri. Ecco qua: da maggio del 2012, da quella scossa, è cambiato tutto. I terremoti sono anche cosa nostra, le alluvioni non ne parliamo.
Sabato notte per le pioggie incessanti è crollato un muro, a tre metri da casa. E' il muro di recinzione che delimita la rampa che porta ai garage. Mi sono messo lì, guardavo la scena e mi sembrava irreale, non ci volevo credere, non ci potevo credere. La mattina, in una Bologna ferita, sono rimasto per un po' con gli altri abitanti attoniti, davanti a quel cumulo di macerie che chissà quando verrà portato via, tra pompieri e poliziotti, sotto il volteggiare degli elicotteri. Uno scenario di guerra.


Questo, una volta, era un posto sicuro.

 
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Colleghi blogghisti

Post n°581 pubblicato il 10 Ottobre 2024 da je_est_un_autre

Dicevo, appunto, colleghi e amici e amiche: ma succede anche a voi di non riuscire più ad entrare nel proprio o in qualche altrui blog, partendo dal profilo e digitando la parola "blog" nello spazio in alto - che per l'appunto, non è più illuminata?
Mi dite qualcosa? Grazie, ciao a tutti e a tutte.

Aggiornamento del 17 ottobre: il tastino "blog" sul profilo è stato ripristinato. Meglio così.

 
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L'ultimo re

Post n°580 pubblicato il 29 Settembre 2024 da je_est_un_autre
Foto di je_est_un_autre

Se ne va un grande del teatro italiano, Glauco Mauri.
Ho avuto la fortuna di conoscerlo, e anche di lavorarci insieme. La mia esperienza con lui tutto sommato è abbastanza limitata (una cinquantina di repliche di Re Lear, nel ruolo del Duca di Cornovaglia), ma sufficienti a conoscere un artista innamorato visceralmente del proprio lavoro - non ne avevo mai incontrati, di così devoti alla propria arte, nè mi è successo di incontrarne dopo. Era sempre il primo ad arrivare in teatro, e camminava a lungo sul palcoscenico, il naso all'insù per studiare tutte le luci, una a una. A metà spettacolo, io morivo, e tante volte lo studiavo dalle quinte per tutta la seconda parte.
Naturalmente il mio ricordo si concentra soprattutto sui primi concitatissimi giorni: siccome la mia era una sostituzione piuttosto improvvisa, dovetti imparare la parte in meno di una settimana per debuttare poi al teatro di Savona, ormai più di vent'anni fa. Mi ricordo ancora il mio ingresso in scena, come se fosse oggi: fu un'emozione indescrivibile.
Di tutto questo sono grato, a un grande artista. Ciao Glauco.

 

 
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Mattine di ordinaria follia

Post n°579 pubblicato il 06 Settembre 2024 da je_est_un_autre

Immaginate una corriera. La 576. La state aspettando da venti minuti alla fermata di San Giovanni, finalmente arriva e si ferma davanti a voi.
("Si ferma" è un eufemismo, perchè quasi inchioda). Ed è lì che il vostro sesto senso vi avverte, ancora prima di salire, che forse qualcosa non va. Eh, ne sa qualcosa, questo sesto senso.
Sì, perchè il conducente ha una guida nervosa, frenate e accelerate non da corriera di linea. (State anche pensando: ma perchè non ho fatto un giretto in più per San Giovanni, che è sempre così carina? Prendevo la corriera delle 10.20, che differenza fa? Maledetta fretta).
Sul rettilineo per Sant'Agata, prima del distributore del metano, la conferma alle vostre sensazioni: davanti a noi, un camion col rimorchio pieno di balle di fieno, non esattamente un mezzuccio leggero, procede lento (o forse solo normale) e costringe la corriera a rallentare. Può, l'Ayrton Senna delle corriere, resistere a tale affronto? Naturalmente no: mentre io sono lì che penso: non sarà così pazzo da pensare di sorpassarlo? il Niki Lauda del trasporto pubblico  ha già messo la freccia e schiacciato l'acceleratore. Fermo immagine: lui, alla guida di una corriera, che si sente così fiero di effettuare un sorpasso incredibile: se gli riesce, pensa a come si deve sentire figo, una volta a casa.
Solo che.
Solo che, dal distributore del metano, una vettura ignara esce e si mette in corsia, proprio contro di noi.
Qui dovete immaginare cinque secondi da incubo: inchiodata della corriera che sbanda e arriva a un millimetro dal camion, il camion che dà una strombazzata col clacson che si sente ancora l'eco, la macchina che sterza verso il fosso e non so come la scampa.
Sono qui a raccontarlo, nessuno si è fatto male.
Però subito ti viene da pensare: ma dove li prendono, gli autisti della linea 576: alla casa di cura? Al bar degli alcolisti? (Scherzo naturalmente, in maggioranza saranno tutti bravissimi e coscienziosi, per carità: ma sapete com'è).
P.s.: Dopo avergli urlato DI TUTTO dal mio posto, quando sono sceso ho fatto la foto al muso della corriera, col codice autobus e gliel'ho anche detto e spiegato, da giù: adesso vado a casa e scrivo alla tua azienda, ciaociao. Lui, non contento, me ne diceva, da su, le ho sentite.
Poveretto. E' che secondo me lo sa, che come pilota fa cagare.

 

 
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Cuore frantumato

Post n°578 pubblicato il 09 Luglio 2024 da je_est_un_autre

Spike, il nostro cane amatissimo, il cane più buono del mondo, non c'è più.
Gli ultimi giorni sono stati uno strazio, ma non è stato facile prendere quella decisione, non parendoci vero che un cane che ci sembrava immortale potesse morire davvero.
Ora, sono davvero a pezzi. Ci vorrà del tempo. La casa, vuota, fa paura.
Ma nonostante tutto questo, un augurio ve lo faccio lo stesso: l'augurio è quello di incrociare almeno una volta uno Spike nella vita. Il vostro Spike.
Te la rende bella, la vita, sapete? Una magia, che non lo sai come fa, ma è così che succede.
Tanto che quando se ne andrà, sarete straziati, sì, ma anche grati.
E capirete che ne è valsa la pena.

 
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