(ANSA)
- BUCAREST, 29 GEN - La partenza dei romeni per a lavorare all'estero
provoca rotture nei rapporti con i propri figli. Lo rileva uno studio
sugli effetti dell'emigrazione realizzato dalla Fondazione Soros, reso
pubblico oggi a Bucarest. Stando alla ricerca, la partenza di uno dei
genitori, soprattutto la madre, oltre alla rottura del legame con il
bambino, danneggia anche la relazione di coppia e peggiora le crisi
gia' esistenti, portando spesso a divorzi. ''Oltre all'opportunita' di
guadagnare di piu', le donne romene vanno all' estero anche per
sfuggire ai conflitti col marito'', rileva lo studio. In simili
situazioni il bambino, privo dell'affetto materno, corre il rischio di
abusi da parte del padre, il cui comportamento sbagliato determina
spesso la partenza della madre. Per i bambini, la partenza dei genitori
ha anche effetti psicologici o comportamentali. Lo studio Soros rileva
che i bambini rimasti soli a casa diventano meno comunicativi e si
isolano dai coetanei. I traumi emotivi si manifestano in modo diverso,
in base all'eta' e alla personalita'. Piangono, si ammalano, e cercano
l'affetto di altre persone, come gli insegnanti a scuola. Un altro
effetto della partenza dei genitori e' il rischio dello sfruttamenoto
lavorativo o sessuale da parte delle persone che li seguono in assenza
dei genitori. Dei 710 minorenni con genitori emigrati intervistati
dalla Fondazione Soros, 210 (il 29,6%) hanno sia la madre che il padre
all'estero, mentre gli altri sono rimasti senza solo uno dei genitori.
Un altro studio Soros divulgato lo scorso ottobre indicava che lavorano
all'estero i genitori di 170.000 minori,il doppio dei dati ufficiali.
Circa 12.000 bambini tra 10 e 14 anni vivono almeno due anni senza
entrambi i genitori. (ANSA). YY8-BUS 29/01/2008 13:35 |
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