Creato da FraZigno il 05/10/2010

I viaggi

Racconti di viaggi e avventure nate in Australia e non solo....

 

Partecipazione Televisiva

Post n°35 pubblicato il 14 Febbraio 2014 da FraZigno

Ciao,

Nei nostri link ora trovate anche quello che vi porterà a rivedere i 10 minuti della nostra intervista nel programma televisivo alle Falde del Kilimangiaro.

 
 
 

31 Luglio 2013- 8 agosto 2013 Spagna e Portogallo con Gerri.(1/2)

Post n°34 pubblicato il 09 Gennaio 2014 da FraZigno
Foto di FraZigno

 

 

Madrid, Cordoba, Siviglia, Lisbona (via Faro) e Porto! 1312 km con treni e autobus, anche notturni! Il costo del viaggio: 550 euro volo compreso.


31 luglio Arco-Bergamo-Madrid

 

Lasciamo Arco alle 5.00 della mattina, il Sole sta ancora riposando dietro alle montagne del Baldo. Decidiamo di prendere l'autostrada. La strada che percorre la sponda bresciana del Benaco è poco affidabile, un piccolo intoppo e addio aereo.

Arriviamo a Bergamo alle 7.00, troviamo il parcheggio low cost e con una navetta raggiungiamo l'aeroporto. Il tempo a disposizione prima del decollo lo utilizziamo per far entrare i nostri zaini nel “prova bagnagli” della Ryanair prima del check in. La Ryanair è intransigente, se il bagaglio a mano supera le dimensioni consentite si deve pagare una corposa maggiorazione al costo del biglietto. Escluso un ritardo dell'aeromobile di 40 minuti, tutto fila liscio e alle 10.15 decolliamo.

Atterriamo a Madrid alle 12.30. Dopo circa un'ora di viaggio e tre cambi di linee metropolitane, arriviamo in Puerta de Sol, il cuore della città madrilena. Sono le 13.45. Il caldo è soffocante e umido. Troviamo comodamente l' Hotel Casa de la Plaza, la pensione che ci ospiterà due giorni nella capitale spagnola. Accusiamo già un po' di stanchezza e quindi decidiamo di riposare un’oretta al fresco del condizionatore in hotel. Usciamo verso le 15 alla ricerca disperata di una birra ghiacciata. Troviamo un bar poco distante dalla pensione e, oltre a dissetarci con una cerveza ghiacciata, mangiamo un’ottima specialità spagnola: il bocadillo di calamari (panino con calamari fritti).

Sazi e dissetati, ritorniamo a Puerta del Sol, dove Gerri fa la foto con l'orso, il simbolo della città di Madrid (mentre scatto noto una certa somiglianza tra la statua e Gerri). Percorriamo la Gran Vìa ricca di negozi per lo shopping e arriviamo in Plaza de Espana. Notiamo al centro di essa il monumento dedicato a Cervantes, penso il più famoso e apprezzato poeta e narratore spagnolo di tutti i tempi. Ai piedi della statua dedicata all'artista si trovano due statue di bronzo rappresentanti Don Chiscotte e Sancio Panza protagonisti della più importante opera letteraria dell'artista.

Continuiamo la nostra passeggiata lungo Calle Bailen e vediamo: il Palacio del Senado in cui spicca vicino all'entrata una enorme e svolazzante bandiera spagnola, il Palacio Real, la Catedral de la Almudena e, un po' più defilata, la chiesa di San Francesco el Grande.

Ci rinfreschiamo in piazza d'oriente di fronte al Palacio Real. Al centro della piazza si trova la stata equestre di Filippo IV. Rimaniamo seduti all'ombra per circa mezz'ora e ammiriamo il Teatro Real che si trova di fronte al palazzo dei reali spagnoli.

Decidiamo di goderci il tramonto sulla città nel parco che ospita il Templo De Debod dono, nel 1968, del popolo Egizio agli Spagnoli. Il colore giallo rosso del tramonto si sposa con il colore del monumento rendendo il tramonto piacevole e rilassante.

Al calar del buio iniziamo a incamminarci verso il centro della movida spagnola. Passiamo per Plaza de la Villa per poi sbucare in Plaza Mayor la più scenografica piazza di Madrid. Mangiamo tapas e beviamo svariate birre ghiacciate.

 

 

1 Agosto Madrid

 

La giornata inizia con la tipica colazione Madrilena: Churritos con cioccolata. Consumiamo il breakfast in una delle cioccolaterie storiche di Madrid in cui sono appese diverse fotografie che mostrano come in quel bar sia passata gente anche molto famosa oltre, naturalmente, a Gerri (questa frase l’ha scritta Gerri!).

La colazione si rivelerà pesantissima però molto gustosa. Prima di iniziare il tour programmato, ci rechiamo all'ufficio informazione della città raccogliamo varie notizie e ci informiamo sugli orari degli autobus che collegano Madrid con Cordoba, la prossima tappa. Lungo il percorso che ci porterà ad acquistare i biglietti per Cordoba, passiamo da Calle de Allalà che sbuca sulla Fuente de Cibeles dove, maestosa al centro, si trova la statua della Dea Cibeles. La mitologica donna è immortalata mentre stringe le redini di un carro trainato da due leoni. Percorriamo il viale alberato lungo i cui fianchi risiede il museo Navale, il Museo Thyssen, attraversiamo un'altra piazza con al centro la fontana di Nettuno e proseguiamo sul viale alberato lasciandoci alle spalle il museo nazionale del Prado e il giardino ortobotanico della città.

Arriviamo al museo Nazionale di Arte Reina Sofia al cui interno c'è la Guernica di Picasso. Di fronte al museo si trova la stazione dei treni e la fermata metropolitana Atocha famosa in tutto il mondo a causa del terribile attentato avvenuto l'11 marzo 2004. Nelle vicinanze della stazione si trova il monumento alle vittime, è un'opera alquanto astratta ma affascinante. All'interno della stazione si trova un maestoso giardino tropicale creato nel 1992 dall'architetto Rafael Moneo. Ad intervalli costanti, innumerevoli spruzzini sparsi in tutta l'area della stazione rilasciano un getto di vapore che rinfresca tutte le piante e aumenta il già alto tasso di umidità presente nella stazione. Anche Gerri ed io, sofferenti per i 40 gradi esterni, ne traiamo sollievo. Continuiamo la nostra camminata verso la stazione degli autobus; il percorso è poco interessante e la temperatura cresce sempre di più. Arriviamo alla stazione degli autobus grondando sudore dalla fronte. Compriamo i biglietti per Cordoba e ci rinfreschiamo mezz'ora grazie all'aria condizionata all'interno dell'autostazione. Compriamo due tramezzini all'interno di un grande centro commerciale nelle vicinanze della stazione. Rifocillati e con nuova energia, usciamo dal fresco centro commerciale e, sotto un sole battente, ci incamminiamo verso il Parque de el Retiro dove osserviamo varie specie arboree e dove si trova il monumento do Alfonso XII davanti al quale si trova un laghetto dove si possono noleggiare barche per compiere giri romantici intorno al perimetro lacustre (mi ricorda una scena del film Bianca di Nanni Moretti). Lasciamo il parco, attraverso piazza dell'Indipendenza dove si trova la Porta De Alcalà, e attraverso piazza De Cibales ritorniamo verso Plaza Mayor.

Brulichiamo nel quartiere della Malasana ricco di bar e vita mondana notturna (facilmente si possono osservare persone ubriache che camminano con una scarpa si e l'altra no alla ricerca della propria via...). Dopo diverse “vasche” lungo le stradine del quartiere decidiamo, esausti, di mangiare in un ristorante cubano. La cena non è un granché, passeggiamo ancora nelle vie della città per digerire la paella per poi tornare verso l'una di notte alla pensione.

 

2 Agosto Madrid - Cordoba

 

Ci alziamo verso le 6.30, l'autobus per Cordoba parte alle 9.00. Raggiungiamo Cordoba dopo 4 ore e 50 minuti di viaggio immersi in un paesaggio quasi monocromatico dove dominano i colori giallo/rosso degli aridi campi. Scendiamo dall'autobus e il termometro di un vicino tabacchino segna 42 gradi, malauguratamente scopriamo che si trova all'ombra. L'info point della stazione è gestito da persone incapaci e che parlano un pessimo inglese anzi, non lo parlano proprio. Riusciamo comunque a farci consegnare una cartina e raggiungiamo il centrale e più fornito l'info point della città in piazza Las Tendillas. Con gran sorpresa lo troviamo chiuso fino alle 17, partono così una serie di imprecazioni direttamente proporzionali ai 42 gradi ambientali.

Per salvarci dalla disidratazione decidiamo di camminare all'interno delle vie della città alla ricerca di un bar. Presto scopriamo che la parte antica di Cordoba è un labirinto di piccole vie che si intrecciano, apparentemente senza senso, tra di loro. Nel piacevole perdersi, ci troviamo ad osservare dall'esterno le mura della famosissima cattedrale/moschea così come il campanile della chiesa, quello che una volta era il minareto. Questa è l'antica Cordoba, un perfetto mix tra Arabi e Romani, mussulmani e cristiani. Ci fermiamo a mangiare al Tarema bar dove c'è anche il wifi. Scopriamo che la pensione prenotata dista solo 10 minuti a piedi. Mangiamo e ci riposiamo bevendo due ghiacciate cerveza.

Il Maestro hotel è bello ed accogliente, ci riposiamo anche qui al fresco del condizionatore e poi usciamo e andiamo a visitare la moschea/cattedrale. L'ingresso costa 8 euro ma ne vale assolutamente la pena. Colori e profumi, l'atmosfera araba che si mescola con il più definito stile romano, un' emozione unica. Passiamo più di un'ora all'interno dell'edificio ed usciamo solo quando il guardiano, in quanto giunto l'orario di chiusura, invita tutti i turisti presenti a lasciare l'edificio. Bellissima, un'opera architettonica degna di essere inserita come sito Unesco nel patrimonio dell'umanità.


Usciamo dalla cattedrale/moschea attraverso la porta del perdono e a questo punto decido di chiedere perdono per tutti i peccati commessi. Gerri, attende 10 minuti la fine della mia penitenza (Lui non si pente di niente, finirà sicuramente all’inferno…) e appena fuori scorgiamo la torre di Alminar (93 metri) sormontata dalla statua dell'arcangelo Raffaele. Attraversiamo il fiume Guadalquivir camminando sul ponte romano e arrivando sull'altra sponda presso la torre De Calahorra. Il ponte ha 16 arcate e molto probabilmente, la Via Augusta che collegava Roma con Cadice passava sopra questo cavalcavia. Passeggiamo lungo il fiume percorrendo il sentiero nel Parco de Miraflorers e rientriamo in città attraversano il fiume grazie al secondo più importante ponte della città: il Puente de Miraflores. Lungo il ponte possiamo vedere in lontananza tutte le 16 arcate del ponte romano. Risaliamo tutta la via San Fernando e raggiungiamo la piazza dei capuccini con la caratteristica croce con le lanterne. Ci spostiamo poi in piazza De La Tendillas e, questa volta, l'ufficio informazioni è aperto così possiamo prendere vari opuscoli della città e raccogliere informazioni su possibili posti dove cenare. Decidiamo di mangiare in un locale vicino a Plaza de la Corredera dove un tempo si svolgevano le corride. Finiamo la serata con un mega/gigante VALGAS, circa mezzo litro di vino con soda, in Plaza de la Canas presso il bar Los Chamacos. Contenti, dissetati e stanchissimi torniamo in hotel, domani pomeriggio si parte per Siviglia.

 
 
 

31 Luglio 2013- 8 agosto 2013 Spagna e Portogallo con Gerri.(2/2)

Post n°33 pubblicato il 09 Gennaio 2014 da FraZigno

 

03 Agosto Cordoba - Siviglia

 

L'autobus che ci porterà nella capitale dell'Andalusia parte alle 12.00. Abbiamo ancora tutta la mattina per visitare Cordoba. Passeggiamo verso la cattedrale/moschea, vediamo l'antico mulino della città e le mure esterne dei giardini di Alcazar, giardino che in passato era ad uso esclusivo dei re cristiani. Continuiamo a camminare verso il quartiere ebreo, dalla porta di Siviglia alla porta di Almodovar. Camminiamo senza meta tra le strette vie della città e tra una foto e l'altra, raggiungiamo i Jardines De Colon dove si trova la statua in onore delle donne di Cordoba. La fama della bellezza delle donne di Cordoba è dovuta al famoso pittore Julio Romero De Torres che ha immortalato in molti dei suoi famosi quadri bellissime ragazze della città.

A questo punto il giro della città e la visita ai suoi principali monumenti termina. Ci dirigiamo verso la stazione comprando pane e salumi per il viaggio. Nel frattempo, la temperatura supera nuovamente i 40 gradi. Il viaggio in autobus dura circa 2 ore e segue bene o male il fiume Quadalquivir. L'aria condizionata nel pullman ha mascherato il caldo infernale. La città soffoca sotto una cappa d'afa con temperature vicine ai 45 gradi; neanche la vicinanza al fiume rende più fresca l'atmosfera! Cerchiamo subito un info point. Nell'autostazione ci viene indicato il tragitto da compiere per raggiungere il più vicino ufficio informazioni che si trova nelle vicinanze della cattedrale. Dopo 40 minuti di faticosa camminata e completamente sudati lo raggiungiamo. Ci indicano un po' di monumenti da visitare ma in quel momento l'informazione che più ci interessa è la via dell'hotel. Fortunatamente l'hotel non è lontano. Nel raggiungerlo, passiamo vicino all'affascinante cattedrale e ci fermiamo diversi minuti con il naso all'insù per ammirare l'ex minareto, oramai trasformato in campanile, chiamato la Giralda in quanto in cima ai suo 97 metri è presente una statua girevole simbolo della Fede vittoriosa sui poveri musulmani. Il percorso verso l'hotel si snoda tra le vie pedonali del centro ricoperte da teli bianchi per attenuare i raggi del sole. Sfiniti e disidratati finalmente troviamo l'hotel; riposiamo un'oretta nella camera grazie all'aria condizionata sparata a 18 gradi!

Rinvigoriti, usciamo per il primo giro della città. L'afa e il caldo torrido rendono la camminata molto impegnativa. Torniamo verso la cattedrale e completiamo la visita al suo esterno, rimaniamo ancora affascinati dalla maestosità della Giralda. Tutto il complesso, legittimamente, è stato dichiarato patrimonio mondiale dall'Unesco. Attraversiamo Plaza del Triunfo, passiamo da porta de Jarez, seguiamo Calle San fernando e sbuchiamo nei pressi di Plaza de Espana, un palazzo a emiciclo fiancheggiato da due torri che danno l'accesso alle diverse gallerie. Un piccolo canale navigabile scorre al fianco di quest'ultime. Al centro della piazza il gioco d'acqua è completato da una maestosa fontana. La piazza è di gran lunga la realizzazione più stravagante dell'esposizione internazionale ospitata dalla città nel 1929. Ritorniamo verso il centro della città passando per la Torre Del Oro, un tempo utilizzata come avamposto per difendere la città dagli attacchi che giungevano dal fiume. Ora al suo interno si trova un piccolo museo marittimo. Passeggiamo per un'oretta tra le piccole vie della città e raggiungiamo piazza Alameda de Hercules dove troviamo un barettino punk che vende le birre medie a 0,90 centesimi, stupefatti ne beviamo 4! Era dai tempi della Cambogia dove un litro di birra costava un dollaro, che non pagavo così poco la birra. Dissetati e felici, ritorniamo verso la città. In piazza della Encarnacion; mangiamo una pizza e poi osserviamo dall'alto la città attraverso l'avveniristica struttura chiamata Metropol Parasol. Beviamo un paio di tinti e poi torniamo in hotel.

 

04 Agosto Siviglia-Lisbona

 

Rispetto ai giorni precedenti, la sveglia oggi è piuttosto tardi. Decidiamo di riposare un paio di ore in più in vista del viaggio notturno in autobus che da Siviglia ci porterà a Lisbona. Lasciamo l'albergo verso le 10.30-11, il caldo all'esterno è infernale. Cerchiamo di raggiungere la zona dell'expo del 1992 ma la distanza dal nostro hotel e il caldo, ci costringono alla resa presso il ponte Del Cachorro. Attraversiamo il fiume e restando sulla sponda destra del Quadalquivir. Camminiamo lungo via Betis, affollata di bar e in cui si svolge un'avvincente vita notturna. Rientriamo verso il centro storico attraverso il ponte De Triana.

Nonostante la vicinanza alle acqua del fiume, la temperatura non cala di un grado. Brulichiamo un po' nelle viuzze del centro, cercando di camminare sotto l'ombra degli immensi ombrelloni posti come passerelle sospesi tra gli alti palazzi presenti nel centro storico. Arriviamo a Plaza del Salvador, ammiriamo la chiesa De San Luis e ci dirigiamo nuovamente in piazza Alameda de Hercules. Continuiamo la visita sotto un sole cuocente e raggiungiamo il quartiere Macarena. Tutte le guide in nostro possesso lo definiscono come uno dei posti più vivi e animati della città ma, essendo domenica, non c'è anima viva.

Prossimi al colpo di calore, decidiamo di trovare un parco per una siesta; individuiamo il Jardines de Valle. Non c'è anima viva, sembra di vivere in un film western in cui l'unico rumore che si può percepire è il ruzzolare del fieno sull'arido terreno spinto da torride folate di vento. La siesta dura circa un'ora, il caldo non ci lascia comunque tregua. Mentre Gerri si riposa presso i giardini De Murillo (è oramai troppo anziano per questo tipo di viaggio…), mi reco per l'ultima volta ad osservare la bellezza di quella che, una volta, era una bellissima moschea in cui maestoso svettava in lontananza il superbo minareto, e che ora invece è una cattedrale convertita al cristianesimo dalla meschina ed infame frangia armata cosiddetta sacra.

Verso le 18, dopo un lieve calo della temperatura, risorgiamo come fenice dalle ceneri e decidiamo di carburaci per la lunga notte che ci aspetta, bevendo un paio di tinti. Saranno gli ultimi, a mezzanotte il nostro autobus lascerà la Spagna con destinazione Lisbona.

 

05 Agosto Siviglia- Lisbona via Faro

 

La notte in autobus inizia male. Il mezzo è pieno e la speranza di poter riposare su due sedili a testa svanisce dopo pochi minuti. Mi ritrovo al fianco Gerri e come al solito lui si prende la parte più comoda vicino al finestrino. L'autobus parte verso mezzanotte e dopo circa 3 ore siamo a Faro nel sud del Portogallo. Sorpresa: fa freddo, le correnti dell'Oceano Atlantico si fanno sentire! A questo punto metà delle persone scendono e finalmente riusciamo ad occupare due posti e a riposare. In totale il viaggio dura 7 ore. Arriviamo a Lisbona alle 6.00 di mattina (In Portogallo abbiamo dovuto spostare indietro di un’ora gli orologi). La fermata dell'autobus si trova sulla linea blu all'altezza della stazione metropolitana di Jardin Zoologico. La metropolitana è ancora chiusa, aprirà alle 6.30.

Prendiamo la linea azzurra e scendiamo alla fermata Restauradores. Pochi passi e siamo in piazza Pedro IV dove si trova il nostro hotel. Più che un hotel sembra a un precario ostello, comunque la bassa qualità è ripagata dalla centralità dell'albergo. Il check in dovrebbe essere fatto alle 14.00, decidiamo di provare a chiedere la stanza alle 10.00. Sono però solo le 7.15 della mattina quindi, in una Lisbona che sta ancora dormendo e con gli operatori ecologici che ripuliscono le strade dai residui della festa notturna precedente, ci dirigiamo verso Piazza del Commercio. La piazza si apre sull'estuario del Rio Tejo, possiamo così ammirare l'immensa baia di Lisbona, resa ancora più maestosa dal passaggio delle grandi navi da crociera.

Spostiamo il nostro sguardo verso l'oceano e scorgiamo l'immensa statua del Cristo Rei eretto nel 1959 e il Ponte 25 aprile che ricorda molto, sia nel colore che nella forma, il più famoso ponte di San Francisco. A questo punto, affamati cerchiamo un bar per far colazione. Brioches e cappuccino ci restituiscono un po' di forze. Cerchiamo un info point ma, sorprendentemente, apre alle 10. Sono solo le nove. Teniamo a stento aperti gli occhi. Troviamo una panchina e come due homeless la trasformiamo in un letto. Piccolo sonnellino e veniamo svegliati dai rintocchi delle campane delle ore 10. L'info point è aperto, ci facciamo dire le principali attrazioni da visitare in città e poi chiediamo gli orari dei treni che collegano Lisbona alla nostra ultima città, Porto. Ci rechiamo in hotel ma purtroppo non ci consegnano la stanza, riusciamo solo a strappare un check in alle ore 13.30 anziché delle 14. Lasciamo i bagagli nella hall. La stanchezza si fa sentire e quindi decidiamo di non impegnarci nella ricerca dei monumenti che richiederebbe studio e concentrazione sulla cartina; direzione stazione dei treni per comperare i biglietti per Porto. E' quasi mezzogiorno quando arriviamo alla stazione Santa Apolonia dove compriamo i biglietti. Rientriamo verso il centro storico attraverso viuzze che salgono e scendono le colline su cui si sviluppa la città. Vediamo la cattedrale “Se Catedral” nelle vicinanze della quale si trova la piazza dedicata a Sant'Antonio, santo che qui nacque nel 1195. Anche a Lisbona si festeggia il 13 giugno come a Padova (che bei ricordi).

Cerchiamo successivamente un supermercato per comprare viveri. Rimaniamo al quanto stupiti per la difficoltà incontrata nella ricerca di quest'ultimo. Dobbiamo addirittura chiedere info ai passanti; il centro storico di Lisbona sembra sia privo di qualsiasi alimentare. Dopo lunghe ricerche e richieste di informazioni troviamo il supermercato. Mangiamo tre panini con salumi di strana origine. Finalmente arrivano le 13.30 ed andiamo in hotel. Dalla camera, che sembra un loculo di medie dimensioni, si scorge in lontananza il castello di Sao George. Ci addormentiamo. La sveglia suona alle 17. La batteria della macchina fotografica è completamente scarica ed mi son dimenticato in Italia il caricabatteria. Che fare? All'inizio mi informo sui vari prezzi dei caricabatteria poi, rassegnato, compro una macchina fotografica usa e getta da 7 euro. Muniti di questo sofisticato strumento fotografico, ripercorriamo tutta la via che porta alla piazza del Commercio, ci dirigiamo poi verso il castello e ci concediamo una birra ghiacciata in un bellissimo punto panoramico che si affaccia sul quartiere dell'Alfama. In lontananza osserviamo anche il monastero di Sao Vicente de Fora. Finita la birra, decidiamo di cenare in un ristorante lungo la via percorsa dal famosissimo tram 28 che collega la pianeggiante città vecchia alla collinare entrata del castello. Alpendre è il nome del ristorante in cui mangiamo un ottimo e abbondante baccalà, era proprio quello che cercavamo. Pieni come delle balene, per riprenderci camminiamo verso il Bairro Alto. Il Barrio Alto pullula di vita notturna soprattutto nelle piazze De Camorrees e di Largo Do Chiado. Beviamo un'altra birra ed è già quasi mezzanotte. Rientriamo in hotel, domani ci aspetta un'altra lunga giornata nella capitale portoghese.

 

 

 

 

06 Agosto Lisbona

 

Lisbona si sviluppa sulle sponde del fiume Tejo. Il centro cittadino si trova a metà strada tra due quartieri importanti: a ovest il quartiere di Belèm ad ovest mentre ad est il quartiere dell'expo del 1998 con il famoso acquario. In questa giornata decidiamo di visitare in mattinata il quartiere avveniristico dell'expo (speriamo di avere più fortuna di Siviglia) mentre, nel pomeriggio, il più culturale quartiere di Belèm la cui torre, da dove si respira il fascino dell'Atlantico, è stata dichiarata patrimonio dell'umanità.

La giornata inizia presto, alle 8.30 siamo in un bar (Sturbucks) a fare colazione. Compriamo il pass giornaliero per tutti i mezzi, oggi ne avremo veramente bisogno.

Arriviamo alla stazione “De oriente”, ci incamminiamo lungo il fiume verso il ponte Vasco De Gama. Sorprendentemente, vediamo una ovovia che percorrendo circa 1 km di sponda del fiume, opera che collega due parti del quartiere che tutto sommato sono raggiungibili con una facile passeggiata. Per noi abitanti in trentino ed abituati a vedere le ovovie sulle montagne utilizzate come mezzo di risalita sulle piste da sci, tutto ciò fa un po sorridere. Camminiamo lungo l'argine del fiume attraverso il Parque das Nacoes e arriviamo fino alla torre Vasco de Gama. Da questo punto osserviamo la testata del pone Vasco de Gama lungo 17,5 km. Passeggiamo vicino al più grande acquario europeo e scattiamo alcune “dettagliate” foto all'avveniristica stazione d'oriente, veramente molto bella e particolare.

A questo punto riprendiamo la metro e torniamo in centro città. Non c'è nessuna linea metropolitana che collega il centro con il quartiere Belem, siamo quindi costretti a prendere un tram. Passiamo sotto il Ponte 25 aprile (Lisbona ha due meravigliosi ponti!) e scopriamo che sotto il livello della strada c'è un altro livello in cui passano i treni; rimaniamo affascinati, personalmente non ho mai visto un ponte così strutturato. Dieci minuti dopo siamo presso il monastero Jeronimos a Belem. Entriamo nella cattedrale e facciamo una foto davanti alla tomba di Vasco de Gama. Naturalmente, essendo al chiuso, la foto non uscirà! (amara scoperta dopo aver fatto sviluppare il rullino). Passeggiamo nei giardini di fronte alla cattedrale e facciamo una breve siesta. Finito il riposino, su suggerimento di Gerri, andiamo a vedere il “bellissimo acquedotto” romano: Das Aguas Livres. Il tram che ci porta in quel luogo si svuota mano a mano che si avvicina all'acquedotto. Alla fermata prossima alla opera romana, sul tram non c' è più nessuno. Evidentemente è proprio un posto di grande interesse turistico (sarcasmo!). Prendo un po' per il culo Gerri per questa scelta. Immortaliamo il momento con una fantastica foto, inno alla bellezza dell'unione tra il corpo di Gerri e le arcate dell'acquedotto che rimane comunque la via d'acqua potabile con l'arco a sesto acuto più alto del mondo. Grazie Gerri, gran bella scoperta.

Dopo aver ammirato per ben 5 minuti l'opera romana, rientriamo in città per vedere il giardino botanico di cui però non troviamo l'entrata, che gran mistero. Stanchi, decidiamo di fare un giro sul tram 28 (bellissima esperienza, tutti quelli che vanno a Lisbona dovrebbero provarla, ma attenti ai portafogli). Per aperitivo, vista l'assenza dei tinti spagnoli, ci rifacciamo con delle gran bevute di birra. Ceniamo con un kebab e poi giro nel movimentato Barrio Alto per onorare la nostra seconda ed ultima serata a Lisbona.

 

07 agosto Lisbona-Porto-Aereoporto

 

Partiamo da Lisbona con il treno intercity numero 521 delle 7.30. Abbiamo a disposizione solo un giorno per visitare Porto. Arriviamo nella seconda più grande città del Portogallo alle 10.30.

Fortunatamente troviamo in stazione un info point. Prendiamo una cartina e ci dirigiamo a piedi verso il centro della città. La prima interessante chiesa che vediamo è quella di San Ildefonso, veramente particolare e colorata principalmente di azzurro/blu. Continuiamo a passeggiare e ci troviamo nel mercato cittadino del Bolhao (mi ricorda molto i mercati marocchini). Lasciamo i tipici e a volte nauseanti odori di questi luoghi e ci troviamo in Piazza do Concelho. Lascio i bagagli alla stazione metropolitana Trindade; Gerri non si fida, girerà tutto il giorno la città con uno zaino di circa 40 litri, un pazzo! Dalla stazione Trindade partono i treni che portano in aeroporto.

Iniziamo a camminare verso il Rio Douro, fiume che scava e percorre tutta la valle dove si coltivano le vigne che poi si trasformeranno nel vino Porto. Passeggiamo nelle caratteristiche e particolari vie di Porto fino a raggiungere la cattedrale da SE. La chiesa non è nulla di particolare ma dal suo piazzale si gode di una bella vista sulla città.

Scendiamo verso l'estuario e passeggiamo nelle bellissime vie della città che mi ricordano i paesini marini della Croazia. La bellezza di perdersi in vie così affascinanti e misteriose mi fa capire il motivo per cui il centro storico di Porto è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'Unesco.

Arriviamo al molo e vediamo l'imponente ponte di acciaio: Pont Luis I. Si può attraversare il ponte sia in una zona alta sia in una zona bassa che uniscono rispettivamente la parte alta e bassa della città delle due sponde. Attraversiamo inizialmente il ponte nella parte bassa e ci troviamo nella zona della cantine del vino porto. Rimaniamo a girovagare per le cantine circa un'ora e mezza poi decidiamo di ritornare nella città vecchia passando per la parte alta del ponte. Devo confidare che i 70 metri di altezza mi hanno fatto venire un po' di vertigini. Una volta in città, cerchiamo un bar dove degustare un bicchiere di porto. Gerri è felice di realizzare questo piccolo sogno che coltivava nella sua mente sin da quando l'aereo decollava da Bergamo lo scorso 31 luglio.

Finito l'aperitivo, vado a recuperare i bagagli. Ci incamminiamo nuovamente verso il molo passando presso la statua di Enrico il Navigatore e vicino al Palacio da Bolsa. Non avendo mai avuto ne un Re ne un dittatore, a Porto manca un edificio simbolo quale per esempio un castello. Il Palacio De Bolsa ne fa un po' le sue veci.

Al molo troviamo un bel ristorantino, il Marittimo, dove mangiamo calamari giganti e un buonissimo polpo alla piastra. Soddisfatti della cena, ci dirigiamo verso la metro. Mi è dispiaciuto molto passare solo 1 giornata a Porto, secondo me è una bellissima città, ci ritornerò. A mezzanotte siamo in aeroporto in attesa del volo che partirà per Bergamo alle ore 8.00. Passiamo una notte su di una scomoda panchina dell'aeroporto; è seccante, ma i ricordi dei nove giorni appena vissuti rendono il sonno piacevole e profondo.

 

 
 
 

Campo avventura Grecia 2013

Post n°32 pubblicato il 17 Luglio 2013 da FraZigno
 
Foto di FraZigno

Ho iniziato l'attività di educatore/animatore dei campi avventura WWF circa 10 anni fa. Tante cose sono cambiate. In primis, i campi avventura non hanno più il marchio WWF ma rimangono ugualmente campi in cui vive ancora  lo spirito naturalistico/avventuroso e in cui i bambini/ragazzi che vi partecipano esprimono le migliori doti di adattamento e vivono importanti esperienze come il rispetto e la convivenza con altri loro pari.

Nonostante i numerosi campi effettuati, non ho mai scritto niente su questa mia attività estiva. Sia per motivi lavorativi sia per mia pura curiosità, il campo appena concluso in Grecia è stato l'occasione giusta  per buttare giù, a fine serata davanti al mare, qualche appunto sulle giornate appena trascorse. Ho così scritto nero su bianco le avventure vissute dai 19 partecipanti del campo.

 

 

 

3 Luglio: Imbarco ad Ancona su nave Superfast con destinazione Igoumenitsa.

 

4 Luglio: Arriviamo in Grecia alle 7.30 locali e attendiamo il pullman per Ligia. L’autobus arriva alle 9.00. Passiamo l’ora e mezza di attesa nella stazione marittima di Igoumenitsa e facciamo colazione. Arriviamo a Ligia alle 11.30, i ragazzi si sistemano nelle camere ( due maschi dormono nella roulotte). Dopo aver pranzato ci rechiamo nella vicina spiaggia. I campisti si godono alcune ore di relax e fanno il primo bagno.

 

5 Luglio: La mattina ci rechiamo a Nidri. Tempo libero in spiaggia e giro del paese. Noi animatori organizziamo le uscite in barca con Apostolos e la sua “ Glass Bottom” un motoscafo lungo poco più di 10 metri. La barca ha lo scafo trasparente così da permettere l’osservazione dei fondali. I ragazzi incontrano Apostolos e la “ Glass Bottom”. Spieghiamo al gruppo le varie uscire che faremo, una delle quali prevederà la grigliata in spiaggia (orata ed insalata greca).

 

6 Luglio: Uscita in barca con la Glass Bottom nell’isola di Meganisi. Partiamo dal porto di Nidri alle ore 10.00. Prima di raggiungere l’isola, Apostolos fa rotta verso l’isola di Skorpios. Ai ragazzi viene spiegato che l’isola è privata e viene fatto notare come alcune zone siano pattugliate da gommoni con a bordo gli uomini della sicurezza. Ci dirigiamo verso l’unica spiaggia accessibile ai turisti, ormeggiamo la barca e i ragazzi si tuffano in acqua. Ci fermiamo per circa 40 minuti.

Il viaggio continua con meta Spartochori, piccolo paesino di Meganisi. Ormeggiamo la barca nel piccolo porto del paese ed Apostolos da skipper si trasforma in guida turistica. Tutto il gruppo si incammina verso la terrazza panoramica del paese che raggiungiamo dopo circa 120 scalini. La vista panoramica vale veramente lo sforzo fatto. I ragazzi muniti di macchina fotografica iniziano a scattare diverse fotografie della baia circostante; si vedono l’isola di Skorpios e l’isola di Lefkada e un’immensa distesa di mare blu intenso in cui navigano libere al vento diverse barche a vela. Il tour prosegue con la visita alla chiesa ortodossa. Apostolos è ortodosso e quindi spiega ai ragazzi i fondamenti della sua religione e i riti del culto che vengono svolti in questi luoghi. Dopo circa un’ora e mezza di passeggiata ritorniamo al porto e salpiamo con destinazione Vathi la capitale dell’isola di Meganisi. Visto il caldo e la sudata fatta passeggiando tra le caratteristiche vie di Spartochori, decidiamo di fare un bagno nel blu. Insieme ai ragazzi intitoliamo tale attività deep blue adventure. La barca si ferma in mezzo al mare - l’ecoscandaglio legge 100 metri di profondità- e subito i ragazzi entusiasti si portano al piano superiore della barca ed osservano affascinati lo specchio d’acqua. Mi lancio per primo ( alimento un po’ di invidia ihih….) e poi a seguire tutti gli altri. Rimangono tutti affascinati da questa attività sembra proprio di volare su un cielo limpido di colore blu. Una campista, Francesca, supera le sue paure ed incitata da tutto il gruppo ci raggiunge in acqua. Tenendoci per mano creiamo in acqua un cerchio e dalla barca alcuni campisti scattano delle bellissime foto che immortalano tale momento. Ci rinfreschiamo in mezzo al mare per 20 minuti. Il viaggio prosegue poi per Vathi. Arriviamo nel paese verso le 13.30 e andiamo a pranzare in una tranquilla ed ombreggiata spiaggia che dista circa 10 minuti a piedi dal porto del paese. Mangiamo i panini e della frutta poi alcuni ragazzi si divertono a giocare a carte mentre altri si riposano all'ombra. Quando il caldo inizia a farci sudare decidiamo di tuffarci in acqua e fare un po' di snorkelling. Alle 15.00 ritorniamo in paese e prima di salpare ci gustiamo un buon gelato. La barca lascia Vathy alle 15.30 e, dopo un'altra breve sosta bagno, fa rotta verso l'isola di Lefkada. Ormeggiamo a Nidri verso le 16.30. I ragazzi (entusiasti) salutano la “ Glass Bottom” e si godono poco più un'ora di libertà in paese. Alle 18.15 prendiamo l'autobus che ci riporterà a Ligia.

 

7 Luglio: Domenica. I trasporti pubblici festivi dell'isola sono disastrosi. Decidiamo quindi di organizzare un'altra uscita con la “ Glass Bottom”. Apostolos ci viene a prendere verso le 10.00 al porto di Ligia così evitiamo di prendere l'autobus all'alba. Dopo 30 minuti di navigazione buttiamo l'ancora nella spiaggia di Ierachas. L'acqua cristallina e la possibilità di tuffarsi e giocare con le ciambelle non trattengono molto il gruppo in barca. In pochi minuti quasi tutti i 19 campisti si ritrovano in “ammollo” in mare. Rimaniamo in acqua per circa un'oretta ed alcuni fanno un po' di snorkelling vicino alle coste rocciose della spiaggia. Il gruppo si rilassa un'altra mezz'ora in spiaggia e poi ripartiamo con destinazione Paleros, località balneare che si trova sulla terraferma Greca. Ci fermiamo a Paleros per circa un'ora e i ragazzi hanno la possibilità di visitare il paese e di rinfrescarsi bevendo qualche bibita fresca in uno dei tanti bar che si trovano lungomare. Alcuni di loro approfittano della sosta per andare nella spiaggia vicino al porto e tuffarsi nuovamente in mare (recidivi ihih...). Salpiamo da Paleros e ci fermiamo per un breve bagno in un'altra spiaggia. Parte del gruppo si tuffa in mare altri si rilassano e dormono sonni sereni in barca. Alle 16.45 siamo di nuovo al porto di Ligia. Salutiamo Apostolos e, passeggiando lungo il molo, torniamo nella nostra casa.

 

8 Luglio: Acheronte. Utilizziamo il pullman della nuova compagnia di viaggi. Rispetto all'anno scorso alle 9.00 di mattina, in perfetto orario, troviamo l'autobus che ci aspetta davanti al benzinaio vicino alla nostra casa. Il viaggio dura circa un'ora e mezza. Il fiume ci presenta subito il conto: congelamento parziale dei piedi e delle caviglie. Dopo 10 minuti di incitamento, valorizzazione e stimolazione dell'autostima riusciamo a far entrare i ragazzi nel corso d'acqua. Rispetto al precedente anno la corrente è più forte e anche il livello dell'acqua sembra aumentato (sarà forse dovuto ad una primavera molto piovosa anche in Grecia??). Per questi motivi non riusciamo a raggiungere il tratto di fiume a monte conquistato con il gruppo dell'anno scorso.

Dopo poco più di un'ora passata nelle “tiepide” (sarcastico) acque del fiume ritorniamo al pullman e mangiamo i panini. Successivamente, lasciamo ai ragazzi mezz'ora di libertà. Riprendiamo l'autobus verso le 15.00 e alle 16.30 siamo di nuovo a Ligia.

 

9 Luglio: Gita in barca con grigliata. Partiamo alle ore 10.00 da Nidri. Inizialmente ci dirigiamo verso la grotta di Giovanni “Il pirata”. Buttiamo l'ancora nei pressi della grotta ed a parte un paio di ragazzi, tutto il gruppo entra in acqua con pinne e maschera. Entriamo nella grotta e con un po' di fortuna riusciamo ad osservare: un maestoso conide, una cervia, il falso corallo e diversi tipi di spugne. Dopo circa 20 minuti di snorkeling, rientriamo in barca. I ragazzi iniziano una serie di tuffi dal ponte. Dopo un'altra mezz'ora di bagno, recuperiamo l'ancora e salpiamo in direzione “Cribeach” (nome coniato dai ragazzi) dove iniziamo ad organizzare il materiale per la grigliata. Mentre alcuni ragazzi sono in acqua a fare l'ennesimo bagno, altri campisti aiutano nella cottura dell'orata alla griglia e nella preparazione dell'insalata greca. Verso le 13.30 iniziamo a mangiare un'abbondante e saporita orata; subito dopo il primo boccone i campisti fanno i complimenti ad Apostolos confermandogli che l'orata è buonissima e che sono molto contenti di poter mangiare in una spiaggia così bella tutta per loro. La giornata prosegue in spiaggia con momenti di relax alternati a tuffi dalla barca. Alle 16.30 la Glass Bottom ormeggia a Nidri e con il solito pullman delle 18.15 rientriamo a Ligia.

 

10 Luglio: Cefalonia. Decidiamo di salpare per l'isola di Cefalonia con la Makedonia Palace. Alle 10.00 lasciamo Nidri e dopo un'ora e mezza di navigazione arriviamo alla spiaggia di Egremni. Il posto è stupendo; anche i più scettici campisti rimangono a bocca aperta. Il colore azzurro dell'acqua è di quelli che ti rimangono impressi per sempre nella memoria. Alcuni ragazzi si tuffano dal secondo ponte della nave, altri utilizzano lo scivolo. Martina, con il suo coraggio ed intraprendenza, si lancia per prima dal ponte della barca dando del filo da torcere a tutti i maschietti che tentennano diversi minuti prima di lanciarsi in acqua (che fifoni.....). Dopo un'ora di bagno lasciamo la spiaggia di Egremni e dopo una breve navigazione arriviamo a Porto Katziki. Anche qui pausa di 30 minuti per fare il bagno. Recuperata l'ancora, salpiamo per Cefalonia. Il viaggio dura circa un'ora. I ragazzi approfittano di questo tempo per mangiare e abbrustolirsi al sole. Arriviamo a Cefalonia, precisamente nel paese di Fiskardo, alle 14 e vista l'intera mattinata passata in acqua, i ragazzi ci chiedono un'ora e mezza di libertà per vedere il paese. Concordiamo la proposta e fissiamo il ritrovo alle 15.30. Alle 16.00 raggiungiamo la vicina spiaggia di Fiskardo e tra sole, mare e vari giochi rimaniamo in spiaggia fino alle 19.00. Ceniamo alle 20.00 al ristorante Lagoudera dove per soli 8 euro ci viene dato da mangiare un'ottimo gyros greco con pita. Finita cena, verso le 23 ci incamminiamo verso la spiaggia che oramai da anni ospita i campi avventura durante la notte sotto le stelle a Cefalonia. Passiamo la notte sotto un bellissimo cielo stellato e sopra dei comodissimi sassi bianchi...

 

11 Luglio: Non sono sicuro sul numero esatto di ragazzi che si sono svegliati verso le 5.00 di mattina per godersi l'alba comunque sia, chi come me l 'ha fatto, ha potuto godersi uno spettacolo di colori che dal blu scuro della notte gradualmente sfumavano in rosa e poi in rosso per poi passare, appena il Sole si presenta all'orizzonte, da un pallido giallo che via via diventa sempre più vivo e caldo.

Tutti i ragazzi si alzano verso le 9.00 ed alcuni di loro hanno fanno il primo bagno della giornata. Verso le 10.00 ci rechiamo al supermercato e compriamo i viveri per fare colazione. Alle 12.30 andiamo in spiaggia. Passiamo gran parte del tempo in acqua e consumiamo il pranzo. Alle 15.00 torniamo in barca e salpiamo da Fiskardo e salutiamo l'isola di Cefalonia. Prossima tappa il paesino di Kioni sull'isola natale di Ulisse: Itaca. I ragazzi scendono dalla Makedonia Palace e si rilassano mangiando un gelato. Dopo 45 minuti passati nelle terre di Ulisse, riprendiamo il viaggio con destinazione la grotta di Papanikolis. La barca si avvicina il più possibile all'entrata e i campisti sono in grado di scattare alcune belle fotografie. Ultima fermata prima di Nidri, l'isola di Skorpios. Altri 30 minuti di bagno e tuffi. Arriviamo a Nidri alle 19.15. L'autobus è alle 21.30 quindi i ragazzi riescono a godersi anche un po' di Nidri by night.

 

12 luglio: L'ultimo giorno proviamo una nuova attività: il giro dell'isola di Lefkada in autobus. Lasciamo Ligia alle 9.15. Alle 9.30 siamo nei pressi del museo archeologico di Lefkada dove sono custoditi alcuni reperti storici risalenti all'antica Grecia. La visita risulta interessante soprattutto per i ragazzi che studiano greco al liceo classico. Passiamo poi un'ora nelle vie di Lefkafda così i campisti possono acquistare gli ultimi regali da portare in Italia ai parenti/ amici. Il giro in autobus prosegue verso il monastero di Faneromeni dove sono presenti anche diverse specie animali (è lo zoo di Lefkada). Dopo una visita al monastero/zoo di circa mezz'ora risaliamo in autobus e ci dirigiamo verso Angios Nikitas il villaggio più famoso dell'isola di Lefkada. Scattiamo alcune caratteristiche foto del posto e poi ci dirigiamo presso la spiaggia di Katisma beach dove rimaniamo fino alle 16.00. La spiaggia e il mare meritano l'appellativo di seconda spiaggia più bella di Lefkada e una delle 10 spiagge più belle della Grecia. I ragazzi pranzano e fanno diversi bagni in mare. Alle 16.00 riprendiamo il pullman con desti Vasiliki village, famosa spiaggia per windsurf. Ci fermiamo nel paese poco meno di un'ora e beviamo tutti insieme una bibita rinfrescante in uno dei tanti bar lungo il porto. Il tour finisce verso le 18.00 quando il pullman ci lascia nuovamente a Ligia

 

13-14 luglio: Preparazione bagagli e rientro in Italia con nave Superfast Igoumenitsa-Ancona.

 
 
 

Informazioni generali dopo il kilimangiaro!!!!!

Post n°31 pubblicato il 15 Ottobre 2012 da FraZigno
Foto di FraZigno

Di seguito riporto le risposte date ad una ragazza che partira' per l Australia a breve e ci chiedeva informazioni......

Fino a quale eta’ e’ possibile fare l’applicazione del Working Holiday VISA?

Si puo’ fare fino al giorno prima in cui compi 31 anni...Io l’ho fatto a maggio 2010 avevo 30 anni e 10 mesi....

(tutto va internet: http://www.immi.gov.au/visitors/working-holiday/)

Assicurazione sanitaria:

Per quanto riguarda l assicurazione sanitaria ti dovrai presentare con il tuo passaporto, il tuo visto e la carta dell assistenza sanitaria italiana ( codice fiscale) in un ufficio Medicare, che altro non e' che la USL australiana , che ti rilascera' una carta sanitaria australiana. Tutto ciò e' gratis per 6 mesi poi dovrai uscire dall Australia per almeno un giorno ( noi siamo andati a Bali) e al rientro te la rinnoveranno per altri 6 mesi ( sempre gratis, l unico impegno e' recarsi di nuovo in un medicare).

E’ vero che devi avere in conto corrente almeno 5000 AUD? Se posso chiedere con che budget sei partito?

Anche noi avevamo sentito del mito dei 5000 dollari ma e'rimasto un mito. Al nostro atterraggio nessuno ci ha chiesto dettagli sul nostro conto. Se proprio non ti fidi fatti fare una carta dalla tua banca che attesta che hai almeno 3000 euro sul conto ( la mia ragazza l ha fatto ma ha buttato nel cestino tale documento, causa inutilita')

 

Accettano le carte di credito prepagate mastercard (anche se non hanno i numeri in rilievo)?

Sulle carte prepagate non ti saprei dire noi avevamo bancomat  e carta di credito italiana e tutto funzionava, poi abbiam aperto il conto australiano alla NAB ( national Australian Bank)- banca che ti consiglio in quanto puoi aprire il conto senza spese- e abbiam girato sul conto australiano un po' di soldi italiani cosi non abbiam piu usato carte italiane.

 

Come tutti vorremmo girare e fermarci per lavorare e mettere via un po' di soldi x finanziarci il viaggio...hai siti di lavoro/ricerca case che possono tornarci utili? (come lavoro va bene qualsiasi cosa ovviamente, sia farm che nella ristorazione che mi par di capire sono i più comuni).

 

Il sito per eccellenza e' gumtree.com.au ; li trovi tutto: case, van e annunci di lavoro ma attenta alle scam!!!!!Ti consiglio vivamente di stampare dei curriculum e portarli direttamente nei bar e nei ristoranti...con questo sistema abbiamo trovato ben 5 lavori sui totali 7 che abbiamo svolto....

Spesso abbiamo lavorato da persone che in cambio di 5 ore di lavoro giornaliero ci davano vitto e alloggio così durante il viaggio riuscivamo a riposare in una vera casa per alcuni giorni...il sito dove trovavamo questi scambi si chiama helpx.net

 

Quanto costa un van e quanto costa mantenerlo x tutti quei km circa?

Un van affidabile e che ti permette di girare tutta l Australia senza problemi costa dai 5000 ai 6000 dollari. L Australia e' un paese caro meglio spendere prima che rovinarsi il viaggio pagando meccanici a prezzi alti sparsi per il bush australiano...quanto c' e' costato fare 30000 km ? bella domanda! Di benzina penso 3500 dollari il resto dipende da che vita volete fare...io e la mia ragazza evitavamo campeggi e mangiavamo noodles, così ho perso anche 10 kg eh eh

Info generali:

L ‘Australia ha un clima mite tutto l anno solo nei periodi invernali e solo nel centro la temperatura si abbassa e di notte puo' essere prossima ai 5 gradi.

Ti sconsiglio vivamente di andare verso nord in estate ( gennaio febbraio marzo) rischiate di incontrare qualche ciclone e in piu l alta temperatura e l umidità rendono difficile la vita per noi europei....

Per gli ecologi ( ho il dottorato in ecologia) e naturalisti l Australia e' un posto affascinante come pochi al mondo.... Ti divertirai....(centri di recupero animali? Li trovi ma solo come volontariato..purtroppo io ho trovato grosse difficoltà nella ricerca di un lavoro nell ambiente tanto che , dopo 6 mesi, ho lasciato perdere...comunque magari tu sarai piu fortunata!)

 

Volete leggere ulteriori curiosita’?  http://www.voglioviverecosi.com/index.php?diari-di-viaggio-racconti-esperienze-di-viaggio-libri-di-viaggio_67/vite-avventurose-vivere-in-australia-dentro-una-casa-a-quattro-ruote-_777/

 

SCRIVETECI ci piace rispondere a tante e mail:

andrea.zignin@gmail.com

 pinky93@libero.it (per informazioni riguardanti il gentil sesso!!!eheh)

 
 
 

Siamo stati invitati al programma "Alle falde del Kilimangiaro"

Post n°30 pubblicato il 10 Ottobre 2012 da FraZigno

La ciliegina sulla torta: l'invito al programma "Alle falde del Kilimangiaro". Domenica pomeriggio 14 ottobre su Rai 3.

 

E poi ci sara' libro.........

 
 
 

Come e' difficile non riuscire ancora ad aprire la cartella con le fotografie.....

Post n°29 pubblicato il 06 Giugno 2012 da FraZigno

Altissimi palazzi costruiti in prossimita' della spiaggia, birra XXXX e poi l'immancabile BBQ...ci si preparava cosi l anno scorso per il18 giugno,giorno in cui festeggiavo i miei 32 anni.

C arano Franz e Mika e il loro stupendo regalo e io e Francy, eravamo a Surfers Paradise nella Gold Coast Australiana e pagavamo le birre in dollari Australiani con impressa la foto della vecchia babbiona sempre sorridente.

Australia come sei lontana....

Sono passati ormai quasi 10 mesi dall atteraggio del volo Wind Jet che da Mosca ci riportava in Italia dopo aver attraversato tutta la siberia, visto cavalli selvaggi correre indisturbati lungo le steppe mongole, visitato la non piu interdetta' citta' Proibita di Pechino, respirato il profumo del successo e tastato i sapori della grande vittoria del 30 aprile 1975 a Saigon (grande popolo quello Vietnamita), spulciata ad uno ad uno la singola storia rappresentata in tutti i bassorilievi presenti nei templi di Angkor Wat e  mangiato le piu buone schifezze da un banchetto di Bangkok.

Cosa abbiamo fatto in 10 mesi? le solite cose, ma com'e' difficile riaprire la cartella delle foto scattate l anno scorso...

Grande avventura e noi l abbiamo vissuta, ma solo una cosa e' chiara: non e' ancora finita....

 
 
 

La nostra TransMongoliana

Post n°28 pubblicato il 18 Settembre 2011 da FraZigno

E’ cronologicamente sbagliato scrivere ora l avventura vissuta durante il viaggio che ci ha portato da Berijing a Moscow in circa 8 giorni di treno, sarebbe piu corretto scrivere tutte le emozioni vissute durante il nostro viaggio in Tailandia, Cambogia e Vietnam ma oggi, quinto giorno a Mosca, nella piazza rossa abbiamo ricordato che circa dieci giorni fa eravamo in piazza Tienanamen e quindi c’ e venuta voglia di scrivere tutte le tappe dei  7865 km vissuti tra Cina, Mongolia e Russia.

L idea della Trans Mongoliana ci era venuta in un caldo ed afoso pomeriggio dello scorso marzo mentre eravamo a Perth. L organizzazione fai da te non e’ stata difficile e ci ha permesso di risparmiare molti soldi. Abbiamo effettuato l acquisto dei biglietti on line e tramite l agenzia che gestisce il sito siamo riusciti anche ad avere tutti i documenti utili per poter applicare ed ottenere la visa russa. I visti Cinesi e della Mongolia non ci hanno creato nessun problema (basta pagare!!!)

6 settembre 2011 ore 8.05 il treno (CINESE) parte in perfetto orario da Beijing. Le cuccette sono pulite e spaziose (ogni due cuccette c e pure la doccia!!)

Appena lasciato lo smog di Beijing si presenta un paesaggio affascinante con montagne e laghi che appaiono maestosi dopi i tunnel ferroviari. Sulla lonely planet c e scritto che il treno si sarebbe dovuto fermare per agganciare una locomotiva ausiliaria in quanto il tragitto sarebbe dovuto diventare molto “pendente”. Cio non e’ accaduto e rimaniamo sempre piu perplessi sull affidabilita di queste guide ( non e’ il primo caso di errata informazione).  Dopo circa 73 km dovevamo passare presso la muraglia cinese ma la nostra vicina di “stanza”, una british abbastanza logorroica, ci ha impedito di osservare con attenzione  e quindi non siamo riusciti ad avvistarla. Ci rifacciamo pero alle 12.45 quando a 100 km Zhangijaka avvistiamo in lontananza la muraglia AWESOME!!. Ora di pranzo: noodles!!. Sul treno viene fornita -a gratis-acqua bollente e quindi l unica cosa che riusciamo a mangiare sono questi maledetti spaghettini cinesi che si sgliolgono nell acqua calda..

Dopo Zhangijaka il treno pian piano approccia il deserto del Gobi che ricorda il Nullarbor australiano. Sulla strada che fiancheggia la rotaia si vedono tir che non troppo lontanamente ricordano i road trains australiani.

Il treno arriva in perfetto orario alla frontiera cinese di Erlian (20.40). A questo punto si puo decidere se rimanere sul treno oppure scendere in quanto i binari cinesi e quelli della mongolia hanno uno scarto diverso e quindi le carrozze devono essere predisposte per le nuove rotaie. Il capotreno, ingannandoci, ci dice che l attesa sara solo di un ora quindi decidiamo di scendere. Contrariamente, l attesa alla frontiera dura piu di tre ore!!!!!!!!!!(beati quelli che sono rimasti sul treno a dormire)

Le procedure burocratiche finiscono verso l una e mezza di notte quando il treno riparte dalla frontiera mongola di Zamyn-Uud.

La notte in treno passa veloce. Ci svegliamo alle 9.00 presso la stazione di Choir e tutto intorno a noi la steppa mongola. Avvertiamo subito una marcata differenza tra Cina e Mongolia: ci accorgiamo di avere freddo. La temperatura e’ passata dai 30/35 gradi di Beijing ai 10 gradi delle steppe mongole...Goodbye pantaloncini corti!!

Ore 13.00 siamo nella catena montuosa di Bogdkhan Uul a meno di 100 km da Ulan bator. Sarebbe meglio parlare di colline in cui il percorso del treno si snoda con numerose curve che si modellano ai fianchi dei rilievi.

Ore 14.30 arriviamo ad Ulan Bator, troviamo sistemazione in un ostello e prenotiamo un tour nella steppa mongola per il giorno dopo (visiteremo, a cavallo, tempi buddisti e mangeremo in una ger la tipica cas/tenda dei mongoli)! La sera cena squisita a base di montone!!!

9 Settembre ore 13.50 si riparte in perfetto orario da Ulan Bator ma il treno non e’ piu di propieta cinese ma appartiene alle ferrovie mongole, la qualita purtroppo e’ piu scadente non ci sono piu le docce e i letti sono piu corti della mia altezza!!!!

Inizialmente, il treno continua a percorrere la steppa della mongolia con incredibili paesaggi in cui il soggetto principale sono gli animali al pascolo. Il treno riparte da Zuunkharaa alle 17.05 il paesaggio non cambia molto anche se le colline e le valli con il tramonto che incombe creano suggestivi spot per scattare delle fotografie. Il treno arriva alle 18.50 a Darkhan ben 25 minuti in anticipo sul time table. Si riparte alle 19.20 con un bellissimo tramonto e la cena pronta: noodles!!!. Prossima fermata la frontiera.

A differenza della frontiera tra cina e mongolia, questa volta nessun passeggero puo scendere (i binari tra mongolia e russia hanno lo stesso scarto quindi niente lavoro sulle ruote). Passiamo la frontiera mongola a Sukhbaatar dopo circa 1 ora e mezza di controlli tra cui anche il cane antidroga. Il treno riparte e dopo un ora si arriva alla dogana russa. Il treno si ferma e vengono ripetuti gli stessi controlli fatti in mongolia. Vengono ritirati i passaporti e, con nostro stupore, il treno riparte per circa mezz ora ( io e Fra ci domandiamo dove siano finiti i nostri passaporti!!!!). Dopo mezz ora il treno si ferma nuovamente e questa volta stara fermo per 4 ore!!!A notte fonda ci vengono restituiti i passaporti e finalmente possiamo dormire!!!

Contrariamente alla mongolia dove la linea ferroviaria e’ composta da un unico binario, con lo sconfinamento in Russia la linea ferroviaria torna a due binari e il kilometraggio presente sulla linea ferroviaria mostra la distanza dalla capitale Mosca.Sveglia alle 8.30 (non c eancora fuso orario in quanto il treno sta viaggiando da sud a nord) ci appare una foresta di betulle e pini con i mille colori dell autunno.Facciamo colazione (noodles!!) con il lago Baikal sullo sfondo.

Ore 12.00 il treno si ferma a Slyudyanka e qui scopriamo il segreto del treno mongolo: il mercato in stazione. Dalle finestre del treno vengono esposti miriadi di prodotti che i mongoli cercano di vendere ai russi che hanno atteso con trepidazione l arrivo del treno!!! Si vende di tutto dallle scarpe alle tende dagli ombrelli al vestiario. Tutti si affollano, urlano, toccano, contrattano, comprano vendono, scambiano... il tutto e molto veloce perche il tempo di sosta e limitato... tutti parlano russo. noi cerchiamo di cogliere qualche parola: KARDEVANSCHI, una delle poche che riusciamo a capire, diventera il motto del nostro viaggio... pensiamo significhi qualcosa tipo maglioncino e la signora che li vendeva aveva tutto il nostro supporto... e stato molto divertente osservare le persone e la cosa che ci ha molto colpito e che i venditori si aiutavano molto tra di loro.

Ore 12.30  dopo aver fiancheggiato per quasi 200 km il lago Baikal, il treno inizia a salire lungo i pendii dei monti che delimitano il lago. Difficile descrivere il bellissimo paesaggio che offre il lago Baikal visto dall alto. Il lago (il piu profondo del mondo) dall alto mostra tutta la sua grandezza e ancora piu affascinante sono i colori delle foreste che lo circondano...una cornice stupenda dal rosso all arancione, dal verde al giallo!!!

Arriviamo ad Irkutsk e molti turisti scendono dal treno liberando posti nella carozza di 1 classe che subito vengono occupati dai venditori mongoli eheh!!!

Siamo a circa 5200 km da Mosca. Dopo 30 minuti di stop nella stazione di Zima dove si ripete il solito mercato ripartiamo e al km 4885 sopraggiunge il buio. Il treno percorrera la tundra russa durante la notte!!!

11 settembre. Sveglia a Krasnoyarsk e visto che il treno ha iniziato la sua corsa verso ovest, iniziamo anche ad esser confusi con l orario...che ore saranno? Il paesaggio e’ stupendo viaggiamo in mezzo a foreste e boschi colorati! Ore 11.50 (?) passiamo l obelisco che indica l halfway tra Beijing e Mosca. Ci fermiamo per venti minuti alla stazione di Mariinsk dove inizia il solito mercato..cerchiamo un orologio per capire l orario ma scopriamo che tutti gli orologi della stazione sono impostati sul fuso orario di mosca quindi niente da fare rimaniamo confusi su che ore siano effettivamente in quel momento!!!. Ripartiamo per la prossima stazione Taiga. Sulla lonely planet c e scritto che il treno si ferma per circa 20 minuti invece notiamo che dopo 2 minuti (il tempo di mettere le scarpe) riparte...per fortuna non siamo scesi

Al km 3241 inizia ad essere buio e ci attendono i soliti noodles!! Fuso orario con mosca + 3 ore...stiamo arrivando!!!

12 settembre Sveglia al km 2161..notte passata in bagno... il panino comprato nella stazione di Mariinsk non era poi cosi buono eheh. Ore 11.20 passiamo il km 2102 dove ufficialmente finisce la Siberia. Le betulle vengono sostituite dai pini e dagli abeti. Stop di 20 minuti a Yekaterinburg dove compriamo delle sottilette e del pane...niente noodles per cena!!!

Al km 1774 passiamo l obelisco che segnala il passaggio dall Asia a l Europa. Dopo 11 mesi e mezzo rientriamo in Europa!

Iniziamo un tragitto che ci portera ad attraversare gli Urali. I paesaggi ricordano i pascoli delle nostre montagne. Fiancheggiamo il fiume Sylva con degli affascinanti scorci da fotografia.

Ore 19.00 locali iniziamo ad essere un po stanchi e ad accusare un po di mal di treno. Il fuso orario e la dieta (principalmente noodels) ci hanno messo un po KO. Siamo a 1450 km da Mosca e Francesca ha comprato un dolcetto per alleggerire la tristezza di ben 6 partite perse a scala quaranta (sono troppo forte!).

Dopo un ulteriore stop di 20 minuti a Perm il treno riparte. A 1364 km da Mosca inizia ad essere buio. Il treno attraversera gli Urali durante l intera notte.

13 settembre. Ci svegliamo nella stazione di Nizhny Novgorod a 400 km da Mosca. Il local time e’ quello di mosca e sono le 7 della mattina. Il treno ha percorso quasi 1000 km durante la notte. Gli ultimi 400 km non sono nulla di cui merita scrivere, la metropoli si avvicina e con lei anche i paesaggi selvatici e misteriosi iniziano a lasciar posto all asfalto e al cemento. Ore 13.30 il treno arriva a Mosca. Mother I am here!

 
 
 

Il pre-viaggio. L inizio della vita nel camper. New South Wales

Post n°27 pubblicato il 15 Luglio 2011 da FraZigno

E' passato quasi un mese dal nostro rientro a Sydney dopo aver guidato per circa 25000 km in giro per l Australia e solo ora abbiamo di nuovo voglia di scrivere qualcosa nel blog!!! Siamo riusciti a vendere il Van in 8 giorni e visti i tempo che c e qui (inverno con temperature minime prossime a 5 gradi) ci reputiamo anche fortunati. Il giorno della vendita e' stato uno dei piu tristi di tutto l anno...e' brutto sapere che non vedrai piu una casa (sia anche solo un van!!!) per sempre!!!

Di seguito pubblico le tappe del nostro viaggio con i km. In grigio i giorni passati in New South Wales, in azzurro quelli passati nei Capital territory, in rosso Victoria, in giallo South Australia, in verde Western Australia (dal 24 febbraio al 18 aprile siamo stati fermi a Perth-esclusa una settimana a Bali), in blu Northern territory ed infine in marrone il Queensland. (ci manca solo la Tasmania ma sara per la prossima volta!!!)

Abbiamo dormito circa 150 notti nel van.... ci manchera molto tutta la vita avventurosa vissuta in questi 7 mesi...      

DATA

KMLUOGO
15 dicembre 20100Sydney
16 dicembre 2010119.0Jambaloo
17 dicembre 20100.0Jambaloo
18 dicembre 201040.0Jambaloo
19 dicembre 20100.0Jambaloo
20 dicembre 20100.0Jambaloo
21 dicembre 20100.0Jambaloo
22 dicembre 2010209.7Jambaloo
23 dicembre 2010105.5Coledale
24 dicembre 201090.4Sydney willhenrystreet
25 dicembre 201020.6Sydney willhenrystreet
26 dicembre 20100.0Sydney willhenrystreet
27 dicembre 2010122.4Katoomba
28 dicembre 20100.0Katoomba
29 dicembre 201098.6Katoomba
30 dicembre 2010218.2Sydney willhenrystreet
31 dicembre 201025.3SydneyNeutralBay
 
 
 

Il viaggio l'INIZIO. New South Wales, Capital territory, Victoria

Post n°26 pubblicato il 15 Luglio 2011 da FraZigno

1 gennaio 20110.0SydneyNeutralBay
2 gennaio 2011302.9Canberra
3 gennaio 201137.2Canberra
4 gennaio 2011194.3Pebbly Beach
5 gennaio 2011108.9Narooma
6 gennaio 201197.8Tathra
7 gennaio 2011149.7Eden
8 gennaio 2011312.8Paynesville
9 gennaio 2011180.2PortAlbert
10 gennaio 2011296.2Melbourne
11 gennaio 2011185.5Alexandria
12 gennaio 2011333.9Melbourne
13 gennaio 2011232.7Koo we rup
14 gennaio 2011138.2Werribee south
15 gennaio 201195.1Bellarine
16 gennaio 2011206.0Johanna beach
17 gennaio 20110.0Johanna beach
18 gennaio 2011154.4Johanna beach
19 gennaio 20110.0Johanna beach
20 gennaio 2011157.6Warrnambool
21 gennaio 2011103.8Narrawong saw picnic area
22 gennaio 2011139.0Dartmoor

 
 
 

Il viaggio 2 parte South Australia

Post n°25 pubblicato il 15 Luglio 2011 da FraZigno

23 gennaio 2011159.2Beachport
24 gennaio 2011237.1Parnka Point Coorong national park
25 gennaio 2011262.0Goolwa
26 gennaio 201125.6Victor Harbour
27 gennaio 201183.5Antechamber bay (KI)
28 gennaio 2011106.0Brown Beach (KI)
29 gennaio 2011110.6Stoke bay (KI)
30 gennaio 201186.0Vivonne bay (KI)
31 gennaio 2011103.2Snake lagoon camping Flinders  ranger park (KI)
1 febbraio 2011204.5Penneshaw (KI)
2 febbraio 2011140.3Adelaide
3 febbraio 201154.0Adelaide
4 febbraio 201149.1Adelaide
5 febbraio 2011349.9Quorn
6 febbraio 201119.8Quorn
7 febbraio 2011333.7Rawnsel park
8 febbraio 201160.9Wilpena pound
9 febbraio 2011350.2Point Lowly
10 febbraio 2011263.0Lipson cove
11 febbraio 2011148.9Coffin bay
12 febbraio 2011303.3Baird bay
13 febbraio 20110.0Baird bay
14 febbraio 2011126.0Baird bay
15 febbraio 201194.7Haslam
16 febbraio 2011539.7parcheggio Eyre Highway SA

 
 
 

Il viaggio 3 parte Western Australia

Post n°24 pubblicato il 15 Luglio 2011 da FraZigno

17 febbraio 2011659.9parcheggio Eyre Highway WA
18 febbraio 2011383.9Quagi beach
19 febbraio 20110.0Quogi beach
20 febbraio 2011464.8Cosy corner beach
21 febbraio 2011343.1Brigetown
22 febbraio 2011182.6Forrest highway rest area
23 febbraio 2011155.8Perth Franz
18 aprile 2011351.4Sandy cape recreational park
19 aprile 2011217.7Fig tree crossing
20 aprile 2011342.8Nerren Nerren rest area
21 aprile 2011270.3Flowers camp shark bay
22 aprile 2011346.1Carnarvon
23 aprile 2011259.3Coral bay
24 aprile 20111.0Coral bay
25 aprile 20110.0Coral bay
26 aprile 2011249.7Yardie caravan park
27 aprile 201131.3Neds camp area Cape range NP
28 aprile 201139.5Neds camp area Cape range NP
29 aprile 2011104.0Exmouth
30 aprile 2011559.6Paraburdoo
1 maggio 2011196.4Dales camp ground
2 maggio 20110.0Dales camp ground
3 maggio 2011439.8DE grey river rest area
4 maggio 2011394.9Goldwire rest area
5 maggio 2011174.8Broome
6 maggio 201172.7Broome
7 maggio 201132.5Broome
8 maggio 2011503.8Ngumban Cliff lookout rest area
9 maggio 2011476.4Dunham river rest area
10 maggio 2011165.4Lake Argyle

 
 
 

Il viaggio 4 parte Northern Territory

Post n°22 pubblicato il 15 Luglio 2011 da FraZigno

11 maggio 2011411.3Mathison rest area
12 maggio 2011226.8Leliyn np
13 maggio 2011302.0Wangi Falls
14 maggio 201133.1Florence Falls
15 maggio 2011173.4Darwin
16 maggio 201147.7Darwin
17 maggio 201120.8Darwin
18 maggio 2011342.0Katherine
19 maggio 2011605.6Attack creek rest area
20 maggio 2011492.0Connor well rest area
21 maggio 2011447.5Curtin springs rest area
22 maggio 2011167.2Yalara
23 maggio 201183.8Yalara
24 maggio 2011113.0Yalara
25 maggio 2011318.4Kings canyon resort
26 maggio 2011482.4Alice springs
27 maggio 201161.3Alice springs
28 maggio 201142.6Alice springs
29 maggio 2011410.7Devils marmbles
30 maggio 2011511.8Avon downs rest area

 
 
 

il viaggio ultima parte. Queensland and New South Wales

Post n°21 pubblicato il 15 Luglio 2011 da FraZigno

31 maggio 2011524.6Julia creek
1 giugno 2011538.6Charters Towers
2 giugno 2011191.4Hervey range
3 giugno 20116.3Hervey range
4 giugno 20116.3Hervey range
5 giugno 20116.3Hervey range
6 giugno 20110.0Hervey range
7 giugno 201112.6Hervey range
8 giugno 201193.2Hervey range
9 giugno 2011157.6home hill comfort stop
10 giugno 2011448.6Eungella
11 giugno 201111.9Eungella
12 giugno 2011254.7St Lawrence recreational reserve
13 giugno 2011456.1gin gin rest area
14 giugno 2011325.7Jowarra park
15 giugno 2011102.8Brisbane
16 giugno 201141.4Brisbane
17 giugno 2011106.2Gold coast
18 giugno 201132.9Surfer paradaise
19 giugno 2011284.0Half way rest area
20 giugno 2011278.5Bonny Hills
21 giugno 2011391.3Sydney
TOTALI25671.0 

 
 
 

Queensland

Post n°20 pubblicato il 13 Giugno 2011 da FraZigno
Foto di FraZigno

Rest area a Gin Gin: siamo a 300 km da Brisbane.

Lungo la costa est sono tornati i paesi, le macchine, le persone le montagne e la connesione internet. Sono ormai lontani i rossi e pianeggianti paesaggi del nord e centro Australia.

I primi 6 giorni in Queensland li abbiamo passati a Townsville a casa di Beverly, una signora che abbiamo contattato tramite l associazione HELPX.  Bev ci ha offerto vitto e alloggio in cambio di 4 ore di lavoro al giorno: abbiamo fatto giardinaggio, e Andrea ha piantato la sua prima pianta di banana. Ci e piaciuto molto sia il lavoro sia la compagnia di questa stravagante signora che gestisce un centro salute, ma che in gioventu ha girato mezzo mondo.

Successivamente siamo scesi verso Mackay, dove l attesa per il platypus (ornitorinco) e stata finalmente gratificata. Nel Parco nazionale Eungella (80 km da MacKay) si trova la piu antica e la piu vasta superficie continua di foresta pluviale: la foresta e attraversata dal fiume Broken. Proprio in questo fiume , immersi nel silenzio della foresta e bagnati dalla pioggia, siamo riusciti ad osservare l ornitorinco: l emozione e stata grande! Molto suggestiva la passeggiata nella foresta tra pioggia e nebbia: sembrava di essere nel film Predator, ma questa e una cazzata che mi sta facendo scrivere adesso Andrea...

Oggi giornata super eccitante per il popolo austrliano che a suon di barbecue ha festeggiato il compleanno della regina elisabetta (la vecchia babbiona, ma solo per gli amici che tra l altro fa gli anni in agosto): gli aborigeni avrebbero da raccontare qualche esilarante barzeletta a tal proposito...

 
 
 

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