Frenza.Zero

"Tutto ciò che vale veramente, che toglie il sonno e dà felicità, si impara presto che nn costa niente, nn si può vendere nè mai si comprera! SIAMO L'IMMENSO MA PURE IL SUO CONTRARIO, IL VIZIO ASSURDO E L'IDEALE PIU SUBLIME!!"

 

"Che spaventoso tormento è di non potersi abbandonare del tutto a nessun sentimento, di combatterli senza posa l'uno con l'altro, di sempre mescolare l'amarezza al piacere! Sarebbe cento volte meglio essere soltanto infelici!"

Jean Jacques Rousseau

 

TINOOOOO

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D'aria e di musica

 Distraggo il tempo e mi innamorerò
Finché all’inferno poi non brucerò

D’aria e di musica
La mia stagione è platonica
Siamo colpevoli
Troppo sensibili
A quest’idea di libertà
Io che tradisco la metrica
Io vado oltre ogni logica
Prendo e volo incontro al cielo
Di questa gravità
Mi libero
Viaggia solo il mio pensiero
Lui che si nutrirà
D’aria e di musica!
Mi ritrovo
Come nuovo
Se di semplicità io m’illumino
Io Volo !

 

Sei troppo caruccio anni 70/80!immagine

 

PER TE FREDDIE...

The Show MUST GO ON...

Empty spaces - what are we living for
Abandoned places - I guess we know the score
On and on, does anybody know what we are looking for...
Another hero, another mindless crime
Behind the curtain, in the pantomime
Hold the line, does anybody want to take it anymore
The show must go on
The show must go on, yeah
Inside my heart is breaking
My make-up may be flaking
But my smile still stays on

Whatever happens, I'll leave it all to chance
Another heartache, another failed romance
On and on, does anybody know what we are living for ?
I guess I'm learning (I'm learning learning learning)
I must be warmer now
I'll soon be turning (turning turning turning)
Round the corner now
Outside the dawn is breaking
But inside in the dark I'm aching to be free
The show must go on
The show must go on, yeah yeah
Ooh, inside my heart is breaking
My make-up may be flaking
But my smile still stays on

Yeah yeah, whoa wo oh oh

My soul is painted like the wings of butterflies
Fairytales of yesterday will grow but never die
I can fly - my friends
The show must go on (go on, go on, go on) yeah yeah
The show must go on (go on, go on, go on)
I'll face it with a grin
I'm never giving in
On - with the show

Ooh, I'll top the bill, I'll overkill
I have to find the will to carry on
On with the show
On with the show
The show - the show must go on
Go on, go on, go on, go on, go on
Go on, go on, go on, go on, go

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La mia borsa è tale e quale a quella di Mary PoppinS!

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SENTA RICACCI TANTE CARE COSE... EHEHEH

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« Buona Domenica!W l'influenza! »

A volte ritornano! :P

Post n°26 pubblicato il 02 Marzo 2007 da frenza.zero

Oggi è esattamente il 2 marzo 2007!!! E' da tantissimo tempo che non scrivo qui sul blog, per me una specie di diario, un modo per esserci e per farmi sentire... allora come state??? IO ora bene, ma non ho avuto un momento facile, anzi, sapete come si dice i problemi non vengono mai da soli, anche se so che i miei non sono nulla in confronto a quelli di altre persone...ma sono stata male nel mio piccolo, qualcosa ho aggiustato, qualcosa no... ma ci sto pensando, ed è venuto il momento di cambiare pagina! Aaaaaaaaaaaaaaaahhh sono uscita indenne dal fatidico incontro con la tutor e le mie maestre!!! :D

Allora MENO 3 MESI al GRANDISSIMO CONCERTO DEL MIO TINUZZO!! immagine

Intanto mi accontento di vederlo stasera a Sanremo, anche se volevo adnare io lì direttamente, ma poi pensandoci bene non era un'ottima idea!! Anche perchè ora che so esattamente l'indirizzo dell'amore mio, il suo portine, sono letteralmente cavoli suoi!!! ehehehehe anche della Manu che dovrà venire cn me...

Forse dovrebbe presentare il nuovo album in uscita ad aprile, anche se secondo me è un pò improbabila... intanto dedicherà delle canzoni a dei grandi come Tenco e Lauzi...

Vi lascio una foto di Luigi Tenco e alcune canzoni che adoro...Un bacione!

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Clicca qui...

Vedrai vedrai che un giorno cambierà

Non sarà domani ma un bel giorno cambierà...

Ciaooooooooooooooooooooooooooo!

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Commenti al Post:
slecht
slecht il 02/03/07 alle 18:35 via WEB
kyssssssssssssssssssssssssssssssssssss
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 04/03/07 alle 14:11 via WEB
Ciao!
Gira voce in giro ke sei scema.. boh, ci debbo credere o no?!?!
[ahhahahah! :P tvtttb scimmiotta!]
p.s: tinello miooooo stiamo arrivando!!
 
morphamind
morphamind il 08/03/07 alle 22:35 via WEB
ciao fra!!! auguri x la festa della donna!!! ;-)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 14/03/07 alle 15:10 via WEB
Ciao! Lascio qui il mio lungo articolo???? Sempre se riesci a leggerlo... eheheh... RENATO ZERO. DOVE VA L'ALCHIMISTA DELL'AMORE? Una recente raccolta di successi, un tour in vista. Nel bene e nel male Renato Zero è ancora presente, vicino e lontano, artista vero e grande incantatore. Non si può spiegare soltanto con la cieca adorazione il fluido affettivo che circonda il cantautore romano da così tanti anni. Del resto qualcosa è effettivamente cambiato, e non solo per il normale trascorrere del tempo. Forse non gli hanno giovato la sovraesposizione, certe infelici scelte artistiche (il fortunato ma poco riuscito "Dono", la collaborazione con personaggi nazionalpopolari come Al Bano) e un’acquiescenza ormai acritica da parte di una fetta di pubblico, che hanno condotto, fra l’altro, a dolorosi fraintendimenti. Eppure le premesse per uscire da questa fase di attesa ci sarebbero tutte. Il Renato irriverente e variopinto degli anni ’70 protestava col corpo. Era il risultato visivo dell’irrompere del mondo degli emarginati a fronte della grigia normalità di un altro corpo, quello rigido e contratto dell’uomo incravattato. Anche quest’ultimo, non meno di Renato, portava una maschera, che lo caratterizzava come capofamiglia, tutore dell’ordine e della morale. L’uomo con la cravatta e i capelli corti non piangeva perché aborriva la debolezza, femminile e impudica. Quell’uomo accettava (e faceva) la guerra, la discriminazione sessuale, razziale e ideologica; ed era, soprattutto, un uomo incapace di sognare, perché il mondo circostante lo soddisfaceva e lo appagava. Fuori del suo recinto si stendeva una terra incognita, inesplorata e inesplorabile. Ma Renato, un po’ Frank’n’Further un po’ Mago di Oz, con la sua irruenza giocosa, ingenua, sguaiata, ci ha presi per mano – o, forse, strattonati – e ci ha fatto varcare la soglia dell’”altra sponda”. Fasciato nelle sue lucide tutine a pelle, Renato era nudo, e la sua stessa fisicità costituiva una protesta. La sua maschera colorata, a differenza di quella plumbea dell’uomo incravattato, non serviva a nascondere e occultare, ma appunto a svelare le autentiche ipocrisie della società perbene; in questo senso, il suo universo è stato solo in apparenza favolistico. In realtà era onirico, denso di valenze simboliche e, pertanto, tangibile e profondamente umano. Ed è stato un viaggio entusiasmante, tra colori squillanti, ballerine, coatti, prostitute, checche, guitti, gente senza nome e senza storia. Tra spazi metropolitani, concertazionesindacatiamoreliberoterrorismo, l’unica voce di questi senza voce era il corpo e il sesso. Per loro Renato Zero, l’alchimista dell’amore, inventò un linguaggio nuovo, nobilitandone e “spiritualizzandone” la disprezzata umanità, l’inesausta capacità di affetto, sentimento, tenerezza, tanto più primigenia quanto più insospettata, pura e infantile. Nella sua vocazione universalistica Renato parlava di ogni amore semplicemente mostrandone l’esistenza e, quindi, la naturalità. Facendosi amico, fratello, amante ma anche padre e madre di queste anime orfane, Renato offriva loro il porto sicuro di una famiglia restituita al suo valore originario di servizio e oblatività. La simbologia di quest’ultima non era perciò negata ma piuttosto confortata, perché scevra di qualsiasi retorica; diventava una democrazia affettiva dove si aveva diritto di cittadinanza non in virtù di un privilegio sociale o di un ruolo riconosciuto, ma in base alla capacità di amare. Si trattava, già allora, di un approccio profondamente cristiano. Ciò comportava, di conseguenza, anche un cammino “a ritroso” alla ricerca delle fonti più vere del Sé. “Dietro questa maschera c’è un uomo e tu lo sai”, cantava Renato in quegli anni: impossibile dargli torto. Solitudini Non solo logica, ma inevitabile, è stata la svolta introspettiva degli anni ’80. Nel decennio che celebrava l’edonismo e l’auto-sufficienza, che dissacrava l’autentica trasgressione con la moda, l’arroganza e il cinismo non era infatti più tempo di travestimenti. L’uomo incravattato, avversario visibile e concreto, aveva lasciato il posto a una forma diafana, indecifrabile, vacua; un’ennesima maschera certamente, dietro la quale però non si trovava più alcuna umanità, per quanto ferita o derelitta potesse essere. Un mondo sazio di sé, che celebrava il proprio apparente benessere materiale malcelando le sue frustrazioni, odii, razzismi. Un mondo di “voyeur”. I variopinti clown dagli occhi dolci (la definizione è dello stesso Renato) vivevano il periodo più triste e angoscioso della loro storia. Avvertivano bisogno di fermarsi e riflettere. Ne scaturì un elogio della lentezza, vero balsamo nel turbinio degli istinti e delle voracità rapaci. Era una semina che, se già cominciava a mostrare fiori delicati e perfetti nella loro primizia, avrebbe condotto alla straordinaria fecondità dei ’90. Epifanie Le facili e ingannevoli promesse degli “anni affollati”, svaporando, si lasciavano dietro una scia di sofferenze, a volte persino di sangue, che ne smascherava la sostanziale, belluina ferocia. Renato Zero, uscito indenne da quella lotta grazie alla sua incrollabile fede, aveva imparato sulla sua pelle che quest’ultima non preservava dal dolore, ma permetteva di superarlo con l’umiltà e il perdono. All’impulso generoso ma velleitario di Prometeo si sostituì allora una resurrezione certo luminosa, ma non abbacinante. “Un’emozione in più/ è terra conquistata,/non possiamo chiedere/ certezze a questa vita”, cantava infatti il Nostro nell’emozionante "L’eterna sfida". Di qui il ritrovar-si, ogni volta un po’ più vicini alla verità, ogni volta “diversi” eppure riconoscibilissimi. E se il contrassegno dell’epoca attuale sembra esser diventato l’individualismo sfrenato, geloso e sospettoso, Renato Zero ha deciso di sfidarlo mettendo in musica una materia “impoetica” per eccellenza: la felicità, o meglio la gioia, il sorriso del quotidiano. Una volta di più, una scelta controcorrente. Amore, amori Il Renato anni 2000 sta affrontando la più rischiosa delle imprese: riuscire a comunicare la gioia risultando credibile, sincero, commovente. Nella prima parte del decennio, la sfida sembra vinta. Quella di Zero, come emerge dall’album Cattura, è una gioia che nasce da molte lacrime, da strade tortuose, da anfratti oscuri della coscienza e della vita. Altri autori cantano la costruzione di un amore; per Renato pare che, oltre lotte, incomprensioni, fatiche, abbandoni e ritrovi, si debba elevare una pura e riconoscente gratitudine per la bellezza dell’amore, ovunque e in chiunque sia, in qualsiasi modo si manifesti e sempre degno di esser vissuto, anche al di fuori dei risultati personali. Un messaggio d’altruismo e di pace in un periodo in cui si chiudono le barriere delle menti, dei cuori (e degli Stati), e dove risorgono, cupi e minacciosi, i fantasmi dell’intolleranza e dell’odio per gli “irregolari”. Non è casuale che tale messaggio sia contenuto nel più “privato” (e autobiografico) dei brani recenti dell’artista: "Figlio", dedicato a Robertino, il giovane adottato dal Nostro, che l’ha reso nonno due volte. In esso non ci si limita a celebrare una paternità fortemente desiderata, ma pure l’amicizia assoluta per l’umanità dell’altro e, conseguentemente, di tutti i figli del mondo, specie se poveri, reietti, dimenticati. Ed ecco vivificato l’antico abbraccio ideale per gli sconfitti della vita. “I figli (non sono) scommesse, investimenti, polizze assicurative, alibi, riscatti”, ha denunciato Zero, “e a volte i figli adottivi sono più felici perché frutto di una scelta, non di una fuga di spermatozoi”. Parole “contro”, persino contronatura, se per “natura” s’intendono luoghi comuni, preconcetti, feticci, dentro cui ingabbiare emozioni e sentimenti. L’adozione, suggerisce Renato, è invece un surplus d’amore e non un ripiego, come ritiene il senso comune. Di più. Col suo gesto, l’artista ha testimoniato, più di tanti discorsi incendiari, l’esistenza presso gli emarginati di una piena e “rispettabile” affettività: “È ora che si sappia che l’emarginato non è solo quello che vive nei cartoni, abbrutito, picchiato. Può essere, anzi spesso è, un talentuoso, un uomo di potere, anche un genitore”. Solo accettandosi totalmente, insomma, si può giungere a “spossessarsi” di sé. E domani… Le ultime prove, si diceva, non sono state all’altezza della situazione. In molti, addirittura, è sorta l’impressione che Renato voglia ripiegarsi su di sé, assecondando persino le attese di quel pubblico borghese e festivaliero che l’aveva sempre snobbato. Essi attendono che Renato Zero riscopra la sua vocazione di esploratore dell’io, l’esatto contrario dell’artista “arrivato”. D’altronde l’amore indistruttibile verso di lui dipende proprio dalla sua evoluzione restando fedele alle origini, dal ritrovamento di un’amicizia, un sorriso, una pazienza. Insomma, Renato, ti aspettiamo, ancora, di nuovo qui. (Daniela Tuscano)
 
frenza.zero
frenza.zero il 16/03/07 alle 11:59 via WEB
Daniela ti ringrazio per questo tuo articolo... come sempre mi fai riflettere tantissimo... grazie! un bacione
 
morphamind
morphamind il 25/03/07 alle 19:01 via WEB
ciao fra! ti lascio un sorriso!
paolo ^_^
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

INFO


Un blog di: frenza.zero
Data di creazione: 09/09/2006
 

SEI GRANDEEEE!

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FAMMI SOGNARE ALMENO TU...

Fammi Sognare Almeno Tu

Via
È tutto giusto ed hanno tutti ragione
Ma sono stanco di prestare attenzione
Voglio ascoltare solo te
Via
Non ho bisogno di nessuna saggezza
Ora mi servono imprudenza e incertezza
E tutta la pazzia che c'è
Via
Mi metto in gioco
Ch'io vinca o perda conta poco
Pareggi non ne voglio più
Tu
Ti prego parlami
Che questa vita senza battiti
Non è mai stata la mia.
Via... via... via!
Via
C'è un mondo assurdo da sembrare irreale
A te mio cuore dico: “Fammi sognare!
Fammi sognare almeno tu”
Via
E basta col buon senso e con gli schemi
Mi lascerò guidare senza più freni
E indietro non si torna più
Via
Così lontano
Che possa prendere per mano
La mia passata gioventù
Fa
Che sia possibile
Per me che ho messo via le maschere
Scegliere qui la tua libertà
Mi aspetto un cielo senza nuvole
Cuore sincero, irreprensibile.
Fammi sognare almeno tu!

Via
E lascerò queste rovine per sempre
Seguendo la tua voce in mezzo alla gente
E non m’importa dove andrò
No
Purché sia altrove
In tutta un'altra dimensione
Dove non c'è meschinità

Io voglio esistere
E tu mio cuore fammi credere
Credere che
Mi succederà....
Via...via...via!
Fammi sognare almeno tu!

Clicca Qui!

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GASSMAN & CO...

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ZERO MOVIMENTO TOUR 2006!

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Sei troppo figooooooooooooo!!

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Si stava spogliando mentre cantava la song "Fermoposta", contro l'abuso sessuale!

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Ma quanto è dolce????!!!!

Anche se non canti ammappa quanto sei bello!

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Fantasmi... Di amori sepolti che rivivono in quei brevi momenti!

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Fortuna, tenersi le mani e giurare che poi, saremmo arrivati a domani!

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bel culettino!!!

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"Niente trucco per me,

via le luci stasera, che a guardarti negli occhisia la faccia mia vera...

 Niente trucco e ad esser ricco non compri un sentimento,

IO SENZA TE SO NIENTE!"

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"Ti darei gli occhi miei per vedere ciò che non vedi...

l'energia, l'allegria per strapparti ancora sorrisi, dirti si sempre si

e riuscire a farti volare, dove vuoi dove sai senza piu quel peso sul cuore..."

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Qui siamo entrati cosi, siamo usciti cosi, come due senza nome, quiii che ti importa se c'è solo un vecchio motel con le insegne già spente, quii tu sei mioooo!!

 

IN QUESTE GIF SEI STUPENDO!

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Voyeur, Voyeur, Voyeur
siamo un po’ tutti Voyeur
irriducibili spie, smanie segreti, bugie.
La mia curiosità non ha sesso e non età,
forse è per questo che successo ha,
se ti ferirà, colpevole non è,
in un mondo di Voyeur.

 

AMO LA MUSICA IN PARTICOLARE...(OLTRE A TINO)


Long lost words, whisper slowly, to me.
Still can't find what keeps me here.
Watching me,
Wanting me,
I can feel you pull me down.
Fearing you,
Loving you,
Your heart pounding in my head !  (evanescence)

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I see your faces,
I have no place,
I have to run and hide all my pain
I don’t like this world
I don’t like this world
I don’t like this world
‘cause something is wrong
  (Exilia)

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I'm not going out tonight 'cos I don't want to go
I am staying at home tonight 'cos I don't want to know
You revealed a world to me and I would never be
Dwelling in such happiness, your gift of purity (cranberries)

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Set me free
your heaven's lie
set me free with you love
set me free  (lacuna coil)

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All I wish is to dream again
My loving heart
Lost in the dark
For hope I'd give my eveything
Sleep with angels
Call the past for help
Touch me with your love
And reveal to me my true name  (Nightwish)

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