Sister: “Pronto?”
Io: “Dove sei?”
S.: “Ah, sei tu.”
I.: “No, sono George Clooney. Dove sei?”
S.: “Sul treno, sto tornando a casa.”
I.: “Stai bene? Non ti sei fatta sentire per niente da quando sei partita!”
S.: “Sto benissimo, se sapessi… è stata una giornata fantastica!”
I.: “Sono contenta. Va bè, allora. Ci vediamo a casa…”
S.: “Ho un sacco di cose da raccontarti! Non ci crederai…”
I.: “Ah, bene… me le racconti quando ci vediamo, ok?”
S.: “Se sapessi, Lu! Da morir dal ridere!”
I.: “Che bello. Fammi andare ora, mi racconti tutto quando torno a casa.”
S.: “Perché, dove vai?”
I.: “Al Megalò a fare spese.”
S.: “Al Megalò?? Volevo venire anch’io, al Megalò.”
I.: “Così impari, la prossima volta.”
S.: “Stronza.”
I.: “Anche tu.”
Click.
Digito sul cellulare. Credito esaurito.
Stronza.
Il giorno dopo.
I.: “Beh, allora?”
S.: “Allora, che?”
I.: “Le meraviglie che dovevi raccontarmi a tutti i costi ieri al cel???”
S.: “Eh? Ah, sì… te le racconto dopo, prima devo fare una telefonata. Torno subito.”
Torni subito? Maddai.
Due ore dopo.
I.: “Allora?”
S.: “…?”
I.: “…!”
S.: “…?!”
I.: “Senti, per favore. Ieri mi hai fatto due marron glasè così al cellulare. Mi hai praticamente esaurito il credito, eh. Ora che posso stare ad ascoltarti… o mi racconti tutto o ti sequestro il Mac.”
S.: “Eh? Ah… più tardi, eh? Ora sto facendo qui.”
I.: “Ok, ho capito. La prossima volta vedo di richiamarti al cel.”
Col cavolo.
Morale. Io e mia sorella, pur vivendo insieme, non ci vediamo praticamente mai. Per cui possiamo comunicarci le novità, qualora ve ne fossero, quasi sempre a tratti. Telegraficamente, in pratica. Le rare volte, poi, che ci troviamo a bazzicare un terreno comune, lei è o sempre impegnata a 'fare qualcosa qui' o è al telefono. Poichè bazzica anche questa rete, d'ora in poi proverò a comunicarle qualcosa qui, chissà che non recepisca il messaggio. Chissà.