Creato da: gentediscoglio il 18/10/2010
LA BELLEZZA INTERIORE

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INCONTRO.........

Post n°190 pubblicato il 30 Gennaio 2014 da gentediscoglio
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UN QUADRO TUTTO MIO

Post n°186 pubblicato il 29 Gennaio 2014 da gentediscoglio
Foto di gentediscoglio

I campi di fronte non assorbono piu acqua sono dei laghi, c'e silenzio, si sente solo il ticchettio dei tasti mentre scrivo; fuori la pioggia continua a cadere incessantemente..mi piace quando piove, mi piace l'odore della terra bagnata sa di fresco di pulito..si divertono anche i corvi in una pozza d'acqua laggiu in fondo...stamattina ho fatto un lungo giro in macchina non mi andava di stare in casa, qui non passano molte macchine e posso osservare con attenzione quello che mi circonda senza l'assillo di chi sta dietro.Mi piace stare a casa al calduccio e guardare da dietro i vetri quello che.... oltre alla pioggia, ai corvi, ai piccioni, al cielo grigio, ai campi allagati, all'erba bruciata dal gelo dell'inverno alle goccie che si rincorrono sulla ringhiera per poi cadere....ammiro questo paesaggio, un quadro con i colori ancora invernali.


 
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LUNA

Post n°183 pubblicato il 29 Gennaio 2014 da gentediscoglio
Foto di gentediscoglio

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EREMO DI SAN MICHELE , MADDALONI

Post n°181 pubblicato il 27 Gennaio 2014 da gentediscoglio
Foto di gentediscoglio

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L'attuale Santuario dedicato a San Michele Arcangelo e a Santa Maria del Monte sito nel Comune di Maddaloni, ricco di vicende storiche ha origine molto remote e la sua costruzione si fa risalire all'epoca dei longobardi tra 820 e l'860. L'edificio certamente, nel lungo corso dei secoli, ha avuto degli interventi architettonici diversi che non conosciamo fino al 1800. Infatti dopo il 1820 l'edificio ecclesiale fu raddoppiato, l'operato viene raccontato dallo storico di Maddaloni Giacinto De Sivo scrivendo quanto segue..."Già prima del 1820 era la metà più piccola...".
Nella seconda metà dell'ottocento, dopo l'unità d'Italia, l'edificio fu restaurato per i danni subiti dagli scontri bellici del tempo. Nei primi decenni del Novecento ebbe un'ulteriore intervento di ampliamento, con la costruzione del campanile adiacente. Fu determinante l'intervento stilistico architettonico, secondo l'indirizzo culturale di quegli anni: il neoromanico. Infatti la facciata è disegnata con un protiro schiacciato sormontato da cinque archetti che fungono da loggia e un rosone in cima, al di sotto le falde del tetto, coperto con tegole. All'interno, una cupoletta e un'unica navata coperta dalla volta a botte. La chiesa conserva ancora, in un paramento del presbiterio, frammenti di affreschi cinquecenteschi. Nella nicchia centrale in asse con l'altare maggiore, si conserva la statua del Santo, più volte restaurata, forse di manifattura cinquecentesca.
A fianco della Chiesa ci sono, a due livelli, i locali annessi per l'accoglienza dei pellegrini con un portico e terrazza, architettonicamente ben inseriti nel complesso santuariale. Essi sono stati costruiti nella seconda meta dell'ottocento. Nei primi decenni del novecento invece sono il campanile maggiore e la facciata di stile neo-romanico con archetti e rosone. Alla fine del secolo scorso, nel 1993, tutto il grande piazzale dell'ingresso del santuario è stato trasformato in una chiesa all'aperto con un monumento-altare su cui troneggia una immagine bronzea della Vergine Maria, denominata Madre del Redentore.
Nel 1994 al nome del Santuario di San Michele Arcangelo è stato aggiunto anche quello di Santa Maria del Monte. Il Santuario sito sull'ultimo colle dei monti Tifatini, in un luogo panoramico di bellezza unica, è visibile dall'autostrada e dalla linea ferrata. Da esso si gode l'ampia veduta non solo della piana casertana con tutte le catene dei monti che l'avvolgono, ma anche il mar Tirreno, il Vesuvio e tutto il golfo di Napoli con le sue isole.

 
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OLTRE LA FINESTRA

Post n°180 pubblicato il 25 Gennaio 2014 da gentediscoglio
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Terminati i sogni notturni, mi alzo per preparare il caffè, e ogni mattina sbircio dalla finestra per osservare qualcosa di emozionante, potrei dire unico, oppure non è affatto unico; è questione di sensibilità. Oltre la finestra ci sono campi con grossi meli annurca adesso spogli per il freddo inverno. E sui loro rami nudi ogni giorno c'è un gruppetto, una piccola compagnia di amici, frinquelli veramente, che festosi, così li vedo io, arrivano in picchiata per posarsi su quei rami e nell' impeto dell' atterraggio dondolano sugli stessi come fossero degli allegri bambini sull' altalena.Si rincorrono, svolazzano, passano di ramo in ramo, saltellano, si puliscono, una intensa vivacità nel loro abitare temporaneo su quei rami. È una gioia, un momento davvero emozionante osservare quei batuffoli di piume, così frenetici, così ricchi di vita, in questa stagione fredda, sembra, con la loro presenza una decorazione agli alberi, ora che sotto lo sferzare del vento e della pioggia dei giorni scorsi hanno letteralmente spogliato i rami e vedere ciò è un piccolo momento di natura. Rimango lì, affascinata e se mi avvicino troppo alla finestra è tutto uno svolazzare per fuggire, in quanto sono un intrusa e rimango ad osservare il dondolio dei rami rimasti vuoti. Per qualcuno ne sono certa, si tratta di una banalità, e con un certo sorrisino stampato sul volto, ma se fosse così, mi dispiace per quel "qualcuno" e la sua aridità d' animo.Banalizzare le emozioni scaturite dalle piccole cose, sembra molto di moda oggi ..Sono in tanti a non poter comprendere il senso ed il valore delle piccole cose, perché ormai è stato perso. Guardare degli uccellini che saltellano di ramo in ramo, osservare il sorgere del sole e osservare la bellezza dell' albero ed andare oltre e ritenerlo un amico da rispettare; vederne la sua utilità nel sistema ambiente. La Natura, quando non è violenta può donarci momenti magici, ricchi di profondità, di riflessione
Certo è, che quando l' essere umano ignora il rispetto verso la Natura, e quindi anche contro se stesso, allora può essere difficile notare, comprendere, vivere, emozioni positive dopo lo sfacelo.Quando comprenderemo che dalle piccole cose possiamo crescere intellettualmente e comprendere che il rispetto è la via per conoscere anche noi stessi

 
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LA REGINA.....L'ANNURCA

Post n°178 pubblicato il 04 Ottobre 2013 da gentediscoglio
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La melannurca campana, chiamata anche mela annurca, è un prodotto ortofrutticolo italiano che designa una mela della varietà « annurca », tipica della Campania.Al momento del consumo, si presenta di colore uniformemente rosso. È definita la "regina delle mele" ed è l'unica mela originaria dell'Italia meridionale. Dopo la raccolta, la mela Annurca necessita di un periodo di "arrossamento", durante il quale viene posta su graticci di paglia ("melai") nei quali i frutti sono disposti su file esponendo alla luce la parte meno arrossata.


La "Melannurca Campana" IGP è presente in Campania da almeno due millenni. La sua raffigurazione nei dipinti rinvenuti negli scavi di Ercolano e in particolare nella Casa dei Cervi, testimonia l'antichissima legame dell'Annurca con il mondo romano e la Campania felix in particolare.

Luogo di origine sarebbe l'agro puteolano, come si desume dal Naturalis Historia di Plinio il Vecchio. Proprio per la provenienza da Pozzuoli, dove è presente il lago di Averno, sede degli Inferi, Plinio la chiama "Mala Orcula" in quanto prodotta intorno all'Orco (gli Inferi). Anche Gian Battista della Porta, nel 1583, nel suo "Pomarium", nel descrivere le mele che si producono a Pozzuoli cita testualmente: (... le mele che da Varrone, Columella e Macrobio sono dette orbiculate, provenienti da Pozzuoli, hanno la buccia rossa, da sembrare macchiate nel sangue e sono dolci di sapore, volgarmente sono chiamate Orcole...).
Da qui i nomi di "anorcola" e poi "annorcola" utilizzati nei secoli successivi fino a giungere al 1876 quando il nome "Annurca" compare ufficialmente nel Manuale di Arboricoltura di G. A. Pasquale. Tradizionalmente coltivata nell'area flegrea e vesuviana, spesso in aziende di piccola dimensione e talora in promiscuità con ortaggi ed altri fruttiferi, la "Melannurca Campana" IGP si è andata diffondendo nel secolo scorso prima nelle aree aversana, maddalonese e beneventana, poi via via nel nocerino, nell'irno, i picentini e infine in tutta l'area dell'alto casertano.
Proprio qui, già da alcuni decenni, con la regressione delle superfici agricole dell'area napoletana a causa della conurbazione delle zone costiere, ha trovato il territorio ove essa è più intensamente coltivata.

A prima vista, chi non l'ha mai gustata, non la sceglierebbe in mezzo ad altre varietà di mela più appariscenti e lucide.
Ricca di fruttosio, con un tasso di cellulosa dello 0,9%, concentrato per lo più nella buccia, esalta le qualità digestive graduando l'assorbimento del glucosio è di grande beneficio per i diabetici. Abbassa il colesterolo nel sangue perchè ostacola il suo assorbimento mediante il fitosterolo e la pectina che rendono il colesterolo alimentare inassimilabile.
 La mela annurca continua ad essere, ieri come oggi, il fiore all'occhiello della melicoltura campana, anche se si produce in gran parte della regione
L'Annurca leader della produzione regionale fino alla seconda guerra mondiale, è passata negli anni 50 ad un ruolo del tutto marginale, fino ad essere quasi dimenticata negli anni 60-70, quando presero il sopravvento le cultivar americane.

Da qualche anno, tuttavia, grazie alla capacità di alcuni produttori che hanno saputo anticipare le nuove tendenze in campo alimentare, rivolte alle cose genuine e tradizionali, e conciliare tradizione e innovazione tecnologica, l'Annurca sta tornando agli antichi splendori.
Durante la permanenza nei melai le Annurche vengono periodicamente rigirate ed accuratamente scelte, scartando i frutti intaccati o marciti.

Le zone tradizionalmente legate all'Annurca sono l'area Giuglianese-Flegrea in provincia di Napoli; il Casertano-Maddalonese, l'Aversano e il Teanese in provincia di Caserta; le pendici del Taburno e le valli Gaudina e Telesina in quella di Benevento.


L'epoca di raccolta della mela Annurca si individua nella seconda decade del mese di ottobre, la fase di arrossamento nei melai si protrae per circa due mesi. Giunti alla metà di dicembre la massa delle mele, tutte di un bel colore rosso, viene preparata per il consumo e per la conservazione  in celle frigorifere per il consumo che  può prolungarsi sino all'estate dell'anno successivo.



 
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Post n°175 pubblicato il 29 Settembre 2013 da gentediscoglio

 
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Legami umani

Post n°174 pubblicato il 25 Settembre 2013 da gentediscoglio

I "legami umani"
"Sono stati sostituiti dalle "connessioni". Mentre i legami richiedono impegno, "connettere" e "disconnettere" è un gioco da bambini. Su Facebook si possono avere centinaia di amici muovendo un dito. Farsi degli amici offline è più complicato. Ciò che si guadagna in quantità si perde in qualità. Ciò che si guadagna in facilità (scambiata per libertà) si perde in sicurezza".

 
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CURIOSITA'

Post n°173 pubblicato il 25 Settembre 2013 da gentediscoglio

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Esiste una vasta documentazione fotografica e letteraria che illustra come nei vicoli di Napoli ancora sino alla fine del XIX secolo, gli spaghetti venissero mangiati con le mani, ciò era in parte dovuto al fatto che non vi erano posate adatte allo scopo. Le comuni forchette allora in uso, avevano solo tre rebbi ed inoltre erano piuttosto appuntite, il che le rendeva poco pratiche allo scopo. Tutto ciò aveva anche un risvolto politico, rendendo di fatto improponibile la presentazione nei pranzi ufficiali, di quella che già all'epoca era considerata una specialità napoletana, la pasta. Fu quindi per volontà di Ferdinando II di Borbone e grazie all'ingegno del ciambellano di corte, Gennaro Spadaccini  che si risolse il problema. Lo Spadaccini introdusse un quarto rebbio e ridusse le dimensioni dei forchettoni allora in uso, risolvendo in tal modo il problema dei maccheroni a corte. Ciononostante l'abitudine di mangiare la pasta con le mani perdurò ancora per parecchi decenni.

 
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DIPINTO D'AUTORE

Post n°172 pubblicato il 25 Settembre 2013 da gentediscoglio

 
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ODE AL GIORNO FELICE

Post n°170 pubblicato il 24 Settembre 2013 da gentediscoglio


Questa volta lasciate che sia felice,
non è successo nulla a nessuno,
non sono da nessuna parte,
succede solo che sono felice
fino all'ultimo profondo angolino del cuore.

Camminando, dormendo o scrivendo,
che posso farci, sono felice.
Sono più sterminato dell'erba nelle praterie,
sento la pelle come un albero raggrinzito,
e l'acqua sotto, gli uccelli in cima,
il mare come un anello intorno alla mia vita,
fatta di pane e pietra la terra
l'aria canta come una chitarra.

Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia,
tu canti e sei canto.
Il mondo è oggi la mia anima
canto e sabbia, il mondo oggi è la tua bocca,
lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia
essere felice,
essere felice perché sì,
perché respiro e perché respiri,
essere felice perché tocco il tuo ginocchio
ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo
e la sua freschezza.
Oggi lasciate che sia felice, io e basta,
con o senza tutti, essere felice con l'erba
e la sabbia essere felice con l'aria e la terra,
essere felice con te, con la tua bocca,
essere felice (Pablo Neruda)

 

 
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La vita è troppo bella

Post n°169 pubblicato il 21 Settembre 2013 da gentediscoglio

Ho perdonato errori quasi imperdonabili, ho provato a sostituire persone insostituibili e dimenticato persone indimenticabili. Ho agito per impulso, sono stato deluso dalle persone che non pensavo lo potessero fare, ma anch'io ho deluso. Ho tenuto qualcuno tra le mie braccia per proteggerlo; mi sono fatto amici per l'eternità. Ho riso quando non era necessario, ho amato e sono stato riamato, ma sono stato anche respinto. Sono stato amato e non ho saputo ricambiare. Ho gridato e saltato per tante gioie, tante. Ho vissuto d'amore e fatto promesse di eternità, ma mi sono bruciato il cuore tante volte! Ho pianto ascoltando la musica o guardando le foto. Ho telefonato solo per ascoltare una voce. Io sono di nuovo innamorato di un sorriso. Ho di nuovo creduto di morire di nostalgia e... ho avuto paura di perdere qualcuno molto speciale (che ho finito per perdere)... ma sono sopravvissuto! E vivo ancora! E la vita, non mi stanca... E anche tu non dovrai stancartene. Vivi! È veramente buono battersi con persuasione, abbracciare la vita e vivere con passione, perdere con classe e vincere osando, perchè il mondo appartiene a chi osa! La Vita è troppo bella per essere insignificante...! -Charlie Chaplin-

                      

 
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L'innocenza

Post n°167 pubblicato il 20 Settembre 2013 da gentediscoglio

"Scrivo di te, sempre, ma poi cancello o elimino tutto."
"E allora perché scrivi di me, di noi, se poi distruggi le tue stesse parole?"
"Non sono solo parole. Sono ricordi. Mi piace leggerli, tenerli tra le mani e poi, lasciarli andare.

[T. Reisz - L'innocenza]

 

 
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Il tuo cuore

Post n°166 pubblicato il 20 Settembre 2013 da gentediscoglio

Il tuo cuore lo porto con me
Lo porto nel mio
Non me ne divido mai.
Dove vado io, vieni anche tu, mia amata;
qualsiasi cosa sia fatta da me,
la fai anche tu, mia cara.
Non temo il fato
perché il mio fato sei tu, mia dolce.
Non voglio il mondo, perché il mio,
il più bello, il più vero sei tu.
tu sei quel che luna sempre fu
e quel che un sole sempre canterà sei tu
Questo è il nostro segreto profondo
radice di tutte le radici
germoglio di tutti i germogli
e cielo dei cieli
di un albero chiamato vita,
che cresce più alto
di quanto l'anima spera,
e la mente nasconde.,
Questa è la meraviglia che le stelle separa.
Il tuo cuore lo porto con me,
lo porto nel mio.

[Edward Estlin

 

 
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L'INVIDIA

Post n°159 pubblicato il 12 Settembre 2013 da gentediscoglio

L'invidia è un sentimento molto distruttivo, uno dei più terribili fra tutti non per niente è annoverato fra i sette vizi capitali e di solito annienta soprattutto proprio chi lo cova; questo stato d'animo rode tormenta impedisce di crescere e migliorare se stessi e la propria condizione perché toglie energia, consuma.
l'abitudine di confrontarsi con gli altri è molto diffusa In molti tendono a confrontarsi con modelli molto distanti e irreali come i personaggi famosi, o con modelli molto vicini e concreti, come gli amici, i colleghi, i parenti più stretti .
Mi capita spesso di sentire questa frase: La trovo una frase molto brutta e molto lontana dal mio modo di essere, perche non ho mai invidiato nessuno. Perche, invidiare la gente che magari per una volta ha potuto concedersi una gita o una vacanza o magari comprarsi un bel vestito o magari all'acquisto della tanto agognata auto nuova, seppur un utilitaria ecc...Lo trovo davvero molto brutto!!! Io provo gioia invece delle belle cose che accadono agli altri mi sento davvero felice dentro sapere che un altro sta bene visto che oggi la maggior parte della gente soffre perche con la crisi che c'e' non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena, credo che l'invidioso non viva assolutamente bene con se stesso e che abbia poca stima di se nel provare questo sentimento cosi distruttivo. Penso che la persona invidiosa dovrebbe piuttosto concentrarsi sulla sua vita e cercare di migliorarla senza guardare in casa d'altri ma nella sua
Perché crogiolarsi in tale disfacimento, quando si può essere altresì soddisfatti di quel che si è e appagati da ciò che si possiede, contenti e convinti delle proprie qualità, delle proprie doti umane, felici di come si è invece di rodersi il fegato.
Bene sono però giunta ad una considerazione...meglio invidiati che compianti ,e tormentarsi e per cosa ? ..
Siate felici di essere vivi ...

 
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LA CATTIVERIA

Post n°158 pubblicato il 12 Settembre 2013 da gentediscoglio

BMi sono sempre chiesta come un individuo possa essere crudele e cattivo... penso che la cattiveria nasca dall'egoismo, dall'arroganza, dalla avidità, dalla voglia di prevaricare o dal desiderio di perseguire fini personali.
Credo che l'uomo nasce già dotato di strumenti ‘innati' in cui sono racchiusi cattiveria vera e propria, che si ingrandisce e si sviluppa durante la crescita sotto lo stimolo dell'ambiente, della famiglia e del gruppo in cui vive , perché non è amato e non ama, neanche se stesso: dunque soffre e fa soffrire. Non amando se stesso, non riesce ad amare nessun altro e non è riamato
La cattiveria credo che nasca con noi insieme come la bontà, ma spesso si dimentica. Chi esprime cattiveria ha bisogno di esserlo per sentirsi gratificato, quindi le azioni cattive hanno lo scopo di soddisfare l'Io della persona. Sguardo e mente sono sempre attenti e vigili, un intera vita usata a cercare di distruggere il prossimo, calpestando ogni valore, qualsiasi morale ...
La cattiveria fa paura, perchè ti isola dal mondo, perché ti fa portare dentro un sentimento d'odio profondo, capace di farti perdere lucidità ... La cattiveria è pericolosa, a volte si colora di diverse sfumature, una di queste è l'invidia, capace di manipolare ogni pensiero.
La cattiveria è qualcosa che tutti conoscono, ma sulla quale forse non si riflette abbastanza. La cattiveria è intelligenza e furbizia, è frustrazione, insoddisfazione, ma più di ogni altra cosa è infelicità.

La cattiveria nasce da sentimenti negativi come la solitudine, la tristezza e la rabbia. Viene da un vuoto dentro di te che sembra scavato con il coltello, un vuoto in cui rimani abbandonato quando qualcosa di molto importante ti viene strappato via.

 

 
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BUONGIORNO!!

Post n°157 pubblicato il 12 Settembre 2013 da gentediscoglio

CBuongiorno!!..Come iniziare meglio la giornata se non con un semplice saluto, la semplicità è tutto; sempre tutti di corsa con mille cose da fare, da pensare, ma bisogna pur fermarsi e prendersi il tempo,..che poi è tutto quello che abbiamo e che possiamo donare, per iniziare con un saluto una buona giornata, un saluto e un sorriso per una persona speciale..un buongiorno a chi non si conosce, un Buongiorno alla vita al mondo non importa, l'importante è che ci sia un nuovo giorno e che abbia inizio con un sorriso perche ogni giorno ogni secondo ogni attimo è l'inizio e la fine di tutto. Un attimo racchiude tutto, la gioia più immensa e il dolore più forte, l'incontro più importante , il sorriso che mai si dimentica..la vita è fatta di attimi e ogni attimo come se fosse l'ultimo..semplicemente cosi...perche l'attimo è vita...Buona giornata.

 
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BENI IN TOTALE ABBANDONO

Post n°149 pubblicato il 09 Settembre 2013 da gentediscoglio

  

 
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BENI IN TOTALE ABBANDONO

Post n°148 pubblicato il 09 Settembre 2013 da gentediscoglio

CASTELLO MEDIEVALE 

 
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