GENTIMECCANICHE
I PARACARRI NON TI ASCOLTANO« MERCANTE FENICIO |
EXHAUSTED AND PSYCHOTIC
Cosa vuoi distillare da frammenti
che si direbbero vissuti se non fosse
che le porte si chiusero sempre
prima di poter vedere le stanze
Ma nei sogni ho comandato alle porte
con braccio fermo e perfetto equilibrio
Ho dispiegato scenari e contesti
come moduli riproducibili
Partii per Itaca e mi persi il viaggio
triturando ambizioni di identità
Le città dove ho vissuto per anni
sono ancora straniere ai ricordi
Quel che resta è un disagio costante
come non ritrovarmi mai in niente
Né radici né origini o mete:
non c'è altro che quello che vedi
Mi dispiace ma non puoi fidarti,
non si fa conto su chi non resta
Se mi fermo a guardare o mi metto a pensare,
sul mio libro non c'è scritto altro
Non pensavi di aver letto tutto
Ora torno nel vuoto pesante
Dove il tempo si avvolge e noi siamo vissuti
dalla grande poltiglia pulsante ...
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Inviato da: mrnsll
il 12/12/2012 alle 22:35
Inviato da: v_e_n_u_s_i_a_2011
il 28/11/2012 alle 11:55