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Post N° 9

Post n°9 pubblicato il 26 Gennaio 2007 da Gigio.lg

Il mio papà.

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Papà mio è nato nel 1882. Io sono nato quando lui aveva 49 anni. Io l’ho sempre considerato vecchio.

Io bambino ricordo la sua ninna-nanna. Il fatto che lui mi dava l’olio di ricino e che non voleva che io frignassi. Lo ricordo un uomo severo, che lavorava come un matto.

Una volta ha detto di me che ero “la sua croce” ed io ho tanto sentito questa cosa che l’ho presa come mia definizione. Quando mi chiedevano chi fossi io rispondevo che ero “la croce di papà”.

E con questo vi ho data una sensazione sbagliata di quella fabbrica d’amore che era papà mio.

Noi non nuotavamo nell’oro ma papà non ci ha mai fatto mancare nulla. Ha voluto per noi fratelli la migliore educazione possibile nelle migliori scuole della città.

Era solo estremamente preoccupato per la differenza di età che c’era fra me e lui, perché temeva di non riuscire a vedermi laureato e sistemato. Per questo pretendeva da me il massimo. Ed ha pianto quando mi sono laureato.

Era un uomo molto apprezzato dagli amici perché molto spiritoso e socievole. Ma con noi in casa era molto severo e ci chiedeva che vivessimo una vita seria e degna di tal nome. Per il nostro bene .

Lui aveva un solo hobby: il gioco a carte con gli amici. Ogni sera venivano a casa per giocare quei giochi senza soldi che vogliono intuito e intelligenza.

Adorava mia madre che faceva soffrire solamente perché molto parsimonioso. Voleva che si cercasse di risparmiare su tutto, e questo sempre per coprire le spese per noi.

Adesso solo capisco l’amore che c’era dietro tutto ciò.

Ad un certo punto della sua vita, quando noi figli eravamo già professionisti su una buona strada, papà venne investito da una…bicicletta che gli ruppe il collo del femore.

E fu obbligato a smettere di lavorare. Allora si affidò ed affidò la sua casa a noi figli e…cambiò totalmente. Scomparve l’uomo sempre preoccupato, severo, molto di polso. E restò un papà dolcissimo. Ed un nonno meraviglioso amatissimo da tutti i suoi nipoti. Da noi figli era rispettato ed amato ed eravamo pronti a qualsiasi sacrificio per lui e per la mamma. E continuava le sue quotidiane partite a carte…finché ebbe amici. Poi, chi morì, chi partì ,chi invecchiò tanto da non venire più. E papà rimase solo.

Con i figli che aveva accanto ed i suoi nipoti che erano il suo amore grandissimo.

Poi si ammalò di enfisema e poi morì nel 1966.

Credereste mai che vi ho raccontata la vita dell’uomo più grande che io ho mai conosciuto ed amato nella mia vita?

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