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29/9-15/10 2006 California e dintorni

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4 Ottobre 2006 Alcatraz e dintorni

Post n°6 pubblicato il 20 Ottobre 2006 da gio.campa.ftp
 
Foto di gio.campa.ftp

Arriviamo al filo (nel senso temporale..) all'imbarco del Pier 33 verso l'isola di Alcatraz. Il cielo è grigio ma in compenso fa meno freddo. L'isola è anche soprannominata The Rock (così come anche un film abbastanza famoso) ed è in uno stato di manutenzione diciamo non proprio perfetto, che non si addice a quello che viene presentato come un monumento.
Un ranger parla e presenta quello che c'è da vedere e da visitare, poi ci avviamo all'interno del penitenziario vero e proprio. Abbiamo al collo un aggeggio che attraverso una cuffia ci fa da guida parlante all'interno tra corridoi, celle, sala mensa.
Questa visita è un qualcosa che colpisce abbastanza..si può entrare in alcune celle e si ha un pò la sensazione che i muri, le brandine e tutto quello che vi può essere in una cella sia intriso della gente che in tali celle ci ha passato buona parte della propia vita.
I due speaker italiani che raccontano il tutto sono simpatici e anche ottimi interpreti:mi sembra di riconoscere un accento napoletano e un accento siciliano...e mi chiedo..sarà mica un caso oppure li hanno scelti proprio per raffigurare la parte meno pulita dell'Italia da esportare: quella camorristica e mafiosa. Finita la visita e visto che delle mosche ci rompono l'anima rientriamo in città con il primo boat disponibile.
Da Levi's Plaza (chiamata così per il quartiere generale dell'azienda) ci arrampichiamo a Telegraf Hill dopo una successione quasi infinita di gradini. Scendiamo giù in Lombard Street che taglia  a metà il quartiere italiano e caratterizzata da strade così ripide (fino al 22% di pendenza) che si hanno dovuto fare dei tornati degni del Passo del Mortirolo (citazione per gli amanti del ciclismo). In mezzo ai tornati ci hanno piazzato delle aiuole fiorite e colorate (guardate la piccola suggestiva foto..).
Ultima tappa del toru di SFR: Pacific Heights. Tutte casette carine (tipo case delle bambole) da sembrare quasi finte, alcune famose perchè ci hanno girato films (tipo Mrs. DoubtFire) e serie Tv che conosce solo Viada.
A metà visita becchiamo la pioggia, proprio nel quartire dove non c'è traccia di bar, locali o anche market dove fermarsi.
Decidiamo per il ritorno in hotel però, quando ci arriviamo, la pioggia ha smesso e proseguiamo oltre..alla ricerca di un Post Office per dei francobolli da attaccare sulle cartoline. In tutti questi passi un dubbio tra me e Viada rimarrà: si parla di bellezze femminili e non riusciamo a venire a capo della differenza "sottile" tra una ragazza "non proprio bella" e " non belllissima"...rimaniamo ognuno delle proprie convinzioni.
La cena di stasera sarà di nuovo al Bubba&Gump:Viada ha un piano con la famosa Lisa dell'alra sera..o quanto meno vuole un'altra possibilità. Io non ho niente in contrario se non le strategie al femminile del Viada.
Domani si inizia il toru dei parchi..con lo Yosemite..è prevista neve su una strada "fondamentale" del nostro percorso. Speriamo bene.
In tv su Fox danno una puntata di Friends..non is capisce tanto..ma riusciamo a capire che quello che nella serie in italiano era un fidanzato spagnolo di Rachel..nella serie originale è diventato italiano (infatti si nota distintamente in Buongiorno mio caro..). mai fidarsi del doppiaggio.
Nota di fine serata: al ristorante abbiamo beccato il turno di riposo di Lisa. Il piano del Viada è andato a puttane..io gli ho suggerito di lasciarle un biglietto con il suo indirizzo e-mail, lui dice che è un segno negativo del destino. Però trova alla fine il "coraggio" di lasciare un messaggio ad una ragazza del locale che si presenta come una delle sue migliori amiche.
"Please tell her that she's the most beautiful girl I never met in the world.." o qualcosa di simile..perchè ero già piegato in due dalle risate.
A domani

 
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