STORIA DI ME STESSA
Perchè non abbiamo nulla di cui doverci vergognare!« LA CONSAPEVOLEZZA... | 15/10/2007 » |
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E’ strano come, quasi improvvisamente, ci si renda conto di quanto le situazioni passate, intense o meno che siano state, facciano maturare senza neanche darci il tempo di focalizzare il nostro cambiamento.
Ero riuscita finalmente a liberarmi da tutti gli scheletri nascosti nell’armadio e sentivo il bisogno di un cambiamento. Ma non un cambiamento riguardo al mio stile di vita tanto meno riguardo alle conoscienze.
Un cambiamento in merito al mio aspetto fisico che sorse quasi spontaneamente direi.
In qualche mese, buttai alle spalle i kg in eccesso che ormai regnavano sovrastanti all’interno del mio corpo senza alcuna difficoltà. D’altra parte non c’è forza maggiore del volere mentale quando ci si punta in qualcosa.
Ma non mi resi conto che, effettivamente, non solo stavo cambiando fisicamente…
Oggi, col senno di poi, credo che le esperienze negative, che fino ad allora avevo passato, mi portarono al non voler cercare alcun tipo di relazione seria. Fu così che mi ritrovai a ricoprire molteplici ruoli uno dei quali, l’amante di una donna di 31 anni(anche se inconsciamente considerando che non ero al corrente del fatto che l’altra lei avesse già una relazione).
In casa ero tornata ad essere scontrosa, ma non perchè effettivamente ci fosse qualcosa che non andava, ma perchè, pur sapendo che mia madre stava iniziando ad accettare la situazione, mi sentivo costretta a dover mantenere segreto questo “stile di vita” per paura di ciò che potesse pensare di me. E lei, inevitabilmente, vedendomi restia a qualsiasi forma d’approccio familiare, interrogava mia sorella per cercare di ricavare qualche informazione in più.. cosa che ovviamente non accadeva perchè non parlavo neanche con lei.
Dopo poco però, mi resi conto che effettivamente quello “stile di vita” non rispecchiava la mia personalità.
Mi capitavano dei giorni in cui sentissi davvero la necessità di star da sola con me stessa affinchè potessi fare un pò di chiarezza… così passavo i pomeriggi in palestra con l’ i-pod mentre la mente vagava interrogandosi.
“Ma cosa sto facendo?” mi chiedevo…
“Io che per prima sono stata tradita, io che per prima ho sempre boicottato le scappatelle perchè convinta che non portassero a nulla, io che sono sempre stata amante delle forti sensazioni, del piacere che dona anche un semplice incontro di sguardi (ma realmente sentito, con interesse reciproco), un intreccio di mani… l’emozione di un bacio a fior di labbra, il condividere le proprie emozioni, i propri pensieri… che cosa stavo facendo?”
Stavo negando a me stessa la possibilità d’essere me stessa…e quindi d’essere felice
Chiusi i rapporti con quelle che, in quel momento, sembravano situazioni a me surreali senza però prefissarmi come “meta” la creazione di un rapporto di coppia. Sarebbe arrivato quando ne sarebbe stato il tempo
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Inviato da: enzoric2006
il 07/02/2010 alle 17:49