Creato da credoquiaabsurdum978 il 04/06/2008
Homo + canis = ?

CANE: istruzioni per l'uso

 

Benvenuti in questo blog.
Una prima, fondamentale ed imprescindibile precisazione: se avete un cane e siete desiderosi di comprenderlo al meglio e di rispettarlo quanto merita così da godere di lunghi anni in (reciprocamente) piacevole compagnia, questo blog condivide le vostre aspirazioni.

Se avete un cane e sapete solo che deve mangiare due volte al giorno ed uscire ogni tanto per sporcare, qui potreste imparare qualcosa.

Se non avete un cane, ma lo vorreste e tutto quello che sapete e pensate di dover sapere su di un cane é che deve mangiare due volte al giorno ed uscire ogni tanto per sporcare...FERMATEVI!
Prima documentatevi seriamente, poi chiedetevi se DAVVERO volete un cane. In questo blog troverete qualche indicazione, su testi ed argomenti.

Questo blog é contro l'adozione irresponsabile di cani.

 

I prossimi argomenti

 

In questo box trovate i prossimi argomenti che verranno trattati nel blog.


  • Trentino: 'non é un paese per cani'.
  • Gli allevatori: "brutta razza"...
  • Educatori e ri-educatori cinofili: panorama della professsionalità in Italia di queste figure
  • Anatomia: l'apparato della masticazione
  • Anatomia: la coda
  • Imparare il "canese". Gli strumenti della comunicazione canina: la coda.
  • Anatomia: le orecchie
  • Imparare il "canese". Gli strumenti della comunicazione canina: le orecchie
  • Anatomia: gli occhi
  • Imparare il "canese". Gli strumenti della comunicazione canina: gli occhi ed il muso
  • Anatomia: il pelo
  • Imparare il "canese". Gli strumenti della comunicazione canina: il pelo
  • Anatomia: l'apparato della fonazione
  • Imparare il "canese". Gli strumenti della comunicazione canina: le vocalizzazioni
  • Imparare il "canese". Gli strumenti della comunicazione canina: utilizzo del resto del corpo
  • Imparare il "canese". Gli strumenti della comunicazione canina: ormoni e feromoni
 

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...Esemplare...

 

19/07/08 Speedy
Sabato la mia ragazza, il mio cane ed io abbiamo conosciuto una ragazza (dall'accento, francese) ed i suoi tra cagnini al Parco Nord. Tre piccoli cagnetti, ognuno proveniente da una situazione disagiata di canile. La piccola terrier in età avanzata, la femmina di Cirneco dell'Etna con le zampe davanti deformate e lui, Speedy, un meticcino di forse un paio di chili con le zampe posteriori devastate da un investimento. Vederlo correre (sì, correre!) su e giù per la collinetta del parco, trascinandosi sull'erba morbida come un tappeto, festoso ed allegro, mi ha dato da pensare su quanto possiamo imparare dalla forza e semplicità d'animo dei nostri cani. Forse, avere obiettivi semplici e chiari nella vita e riuscire a perseguirli nonostante 'gli incidenti di percorso', é la chiave di ogni serenità e felicità...

 

Ipotesi

 

Da "Il mondo senza di noi", di A. Weisman
Il biologo di Harvard Edward O. Wilson parla del ripopolamento della terra da parte delle specie animali, subito dopo un'ipotetica sparizione della razza umana:
"[...] La megafauna sopravissuta si espanderebbe molto in fretta. Soprattutto i carnivori. In quattro e quattr'otto farebbero fuori il nostro bestiame. Dopo un paio di centinaia d'anni rimarrebbero pochi animali domestici. I cani si inselvatichirebbero, ma non durerebbero molto: non sono mai stati competitivi".
Strana opinione, quella di Wilson. Eppure i canidi esistevano da prima di noi (inteso come sapiens) e non si capisce perché dovrebbero sparire dopo di noi...

 

Il mitico Kong

 

Rappresentano un passatempo utilissimo per i nostri cani; permettono loro di tenere allenate le mascelle e puliti i denti e grazie alla resistenza davvero rimarchevole, possono essere lasciati a loro disposizione in nostra assenza.

Ecco il link della casa produttrice: http://www.kongcompany.com/

 

Giacomo Balla - "Dinamismo di un cane al guinzaglio", 1912

 

Da leggere assolutamente!

 

Università degli Studi di Bologna
Morfofisiologia Veterinaria e produzioni Animali
Università degli Studi di  Milano
Psicologia
Università degli Studi di Parma
Biologia evolutiva e funzionale

Coordinatore Scientifico del Programma di Ricerca:
Pier Attilio Corsi (Università di Bologna)

"La qualità della relazione uomo-cane: valutazione del benessere dell'animale attraverso parametri etologici e fisiologici"

Il testo di obiettivi, risultati, bibliografia, etc. all'URL:

http://www.ricercaitaliana.it/prin/dettaglio_completo_prin-2004078103.htm#obiettivi

Lettura vivamente consigliata agli operatori di canili e rifugi!

 

Attenti ai cancelli!

 
21/08/08
Questa mattina, mentre camminavo verso l'ufficio, ho incontrato un mio collega (oggi in ferie) assieme alla sua bassottina con la testa tutta fasciata: é stata azzannata da un altro cane che si é sporto da una recinzione ed é riuscito ad addentarle un orecchio, recidendogliene parte.
Prestate sempre la massima attenzione alle recinzioni, quando siete a passeggio col vostro cane: soprattutto se il vostro é piccolo, essere azzannato all'improvviso da un grosso cane che riesce a sporgere la testa da una cancellata, potrebbe essergli fatale! Insegnate quindi ai vostri cani a non infilare mai la testa tre le sbarre di cancelli e recinti per brucare erba o annusare qualcosa: potrebbe rivelarsi un vizietto estremamente pericoloso.
 

Sleeping dogs

 

 

Idiozie dai forum...parte 1

 

Domanda di un utente sul collare a strozzo: "ma non fa male al cane?"

Risposta: "Non fa male al cane, é solo il nome che fa impressione"

L'idiota risposta é stata gentilmente fornita da una donna che si presenta come 'Professional Handler e Groomer' nel suo blog personale.
Complimenti vivissimi! Che sensibilità e cultura cinofile encomiabili!

 

MALINTESI

 

Confondere lupo e cane domestico é un po' come sostenere che un abitante delle nostre metropoli ed un indio amazzonico hanno grosso modo lo stesso atteggiamento o culture e retaggi paragonabili.

Messa così la questione, dovrebbe essere chiaro a tutti che non regge...

 

"PUG PUPPIES"

 

Franklin Whiting Rogers, 1818 

 

"Venere d'Urbino"

 

Tiziano, 1538
 
 

 

 
« Messaggio #10Miti da sfatare. »

Miti da sfatare.

Post n°11 pubblicato il 10 Agosto 2008 da credoquiaabsurdum978
 

Miti da sfatare – parte 1: il collare a strozzo

Un esempio (reale).

Contesto: al parco, beagle maschio, circa due anni, una dozzina di chili. Tenuto al guinzaglio, attorno al collo: una catenina a strozzo. Il cane tira come un pazzo in tutte le direzioni. Ansima, tossisce, emette quello che (chiamiamo le cose col loro nome!) è semplicemente un RANTOLO.

Domando al proprietario: “Perché una catena a strozzo?”
Risposta: “Gliela metto solo quando lo porto in un posto che non conosce, perché tira” (???)
D.: “E perché non una bella pettorina, allora, che ti permette di controllare meglio l’animale senza strozzarlo?!”
R.: “Perché la pettorina rovina il pelo, il collare a strozzo me l’ha consigliato l’allevatore…”.

Cominciamo a fare un po’ di chiarezza.

Nel Medioevo, l’uomo scoprì che aggiogando bovini ed equini da traino con il giogo, che scaricava il peso (dell’aratro o di qualsiasi altro peso venisse trainato) sulle spalle, l’animale non si strozzava e, di conseguenza, lavorava di più, più a lungo e meglio.
Nel 2008, parlando di cani, dobbiamo ancora sentire, viceversa, stupidaggini come quella dell’esempio riportato qui sopra.
E non solo: questa opinione ed altre che vorrebbero accreditare l’uso del collare a strangolo sono dannatamente diffuse, tra gli ignari (e, diciamoci la verità, spesso colpevolmente e volontariamente ignoranti!) proprietari così come tra molti discutibili “addestratori”.
Il collare a strozzo dichiara il suo principio di funzionamento, molto chiaramente e senza possibilità di malintesi, nel nome: il principio di soffocamento indotto dallo strattone di chi tiene il guinzaglio è esattamente… un principio di soffocamento. Molti discutono di “come” debba essere dato lo strappo correttivo e di come, in “mani esperte”, il collare a strangolo sia uno strumento utile ed efficace.
Sgomberiamo il campo da qualsiasi dubbio, così potremo anche mettere sullo stesso piano tanto gli inesperti proprietari quanto i presunti esperti addestratori: col principio del soffocamento, si ottiene nel cane (e, ne sono certo, lo si otterrebbe anche in un umano debitamente impossibilitato ad utilizzare gli arti superiori per liberarsi) la sola reazione della fuga, che si manifesta invariabilmente nei cani che (paradosso? Proprio no!), dotati di collare a strozzo, tirano fino a soffocarsi ed a rantolare, emettendo quei suoni che anche le orecchie inesperte del proprietario più idiota dovrebbero riconoscere come “innaturali”.

Per ottenere una qualsiasi forma di controllo su di un cane per il tramite di questo strumento, l’unica strada è applicare una forza sufficiente allo strappo tale da spaventare o intontire (sì, intontire) l’animale, strangolandolo.
Una simile pratica, non necessita di commenti. Non più di qualsiasi altra forma di violenza volontaria ed esercitata non per difesa su una qualsiasi creatura vivente.
Quindi, salutate immediatamente qualsiasi “addestratore” vi presenti il suo metodo di lavoro basato sul collare a strangolo: è sicuramente una persona non aggiornata sui metodi educativi di una cinofilia che (per fortuna!) è arrivata – anche lei… - nel terzo millennio; nella peggiore delle ipotesi, si tratta di cialtroni o di qualche autodidatta che si inventa ammaestratore da circo. Non buttate i vostri soldi e non sottoponete ad inutili violenze il vostro cane: un ciclo di lezioni con un educatore serio e che utilizzi il metodo gentile vi darà le basi per un rapporto lungo e sereno col vostro cane, uno di questi faccendieri vi può solo far diventare uno strapazzatore folle di cani.
Chiarita l’inutilità del collare a strozzo per la condotta ed il controllo del cane, veniamo a giustificazioni ancora più idiote e ridicole, come quella riportata all’inizio di questo articolo.
Esempio, l’effetto di una pettorina sul pelo del cane.
Credo che considerare la forma (anelli) ed il funzionamento di un collare a strozzo (scorrimento), dimostri sufficientemente come questo sia maggiormente a rischio di strappare e consumare il pelo di un cane più della fettuccia (ferma) di una pettorina.
Ed anche questa giustificazione cade.
Possiamo desumerne che chi usa il collare a strozzo lo fa semplicemente o per ignoranza (etimologicamente, nel senso che ignora gli svantaggi di questo ed i vantaggi di una buona pettorina) o per malafede (la pretesa di avere il controllo con la forza sul cane)?
Certamente sì.
Non vergognatevi di deprecare apertamente la scelta del proprietario del prossimo cane che vedrete rantolare e sbuffare strozzato da una catena a strangolo. Invitate semmai il proprietario a farsi un’idea del male che sta facendo al suo cane. Inutilmente, peraltro (se il semplice fare del male alla bestia non fosse sufficiente a farlo sentire idiota).
Link: http://www.asetra.it/?Comunicati_Asetra:Archivio_Comunicati_2005 (scorrere per i comunicati relativi ai danni del collare a strangolo)

 
 
 
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