X Bene

Mi perdonerà, spero, se mi permetto di scriverle alcune mie considerazioni su questo suo pensiero. Trovo l'affermazione piuttosto qualunquista, sebbene sia veritiera nella stragrande maggioranza dei casi. Questo perché la maggioranza di noi comuni mortali è qualunquista, meschina, indifferente e principalmente egoista per paura e insicurezza. Detto questo, non è vero in senso assoluto che tutti i consigli ricevuti gratuitamente siano, in un modo o nell'altro, inaffidabili o nascondano velate richieste di versamenti bancari o affettivi. Certo è che, se anche qualcuno sia sincero, difficilmente viene preso per tale, per la consolidata credulità nel sopracitato detto, ovvero che nessuno fa nulla per nulla. In realtà questa affermazione serve solo agli insofferenti egoisti paurosi, di cui sopra, per giustificarsi di fronte alla propria coscienza: se si parte dall'assunto che tutti sono egoisti e non fanno nulla per nulla, allora è lecito conportarci a nostra volta in tal modo e attenderci dagli altri un simile comportamento (salvo restare delusi da amici, che diventano presunti amici, conoscenti, amanti e amati nel caso dovessimo scoprire in loro un comportamente egoista di questo tipo). Indi, dicevo, se anche qualcuno si comporta sinceramente, non venendo preso per tale, è costretto a fingere un qualche genere di contropartita per poter donare sinceramente. Come diceva Nietzsche, la cosa più difficile a questo mondo è saper donare, ma ancora più difficile è saper ricevere. Ora, lungi da me apparire un censore o proclamarmi immune dal vizio nazional popolare dell'egoismo, però ritengo che fare simili dichiarazioni apodittiche sia fourviante e fomenti la già scarsa propensione dell'essere umano alla sincerità e alla condivisione. Da ultimo mi permetterei di porre alla sua attenzione come il significato di ogni azione sia riposto nel senso con cui la si compie. Quindi, come la verità non è tale se la si persegue per scopi differenti dal conseguimento della verità stessa, anche il dono di un consiglio non è tale se lo si compie per fini diversi dal donare. Indi, a rigor di logica, non è un dono e non rientra nella casistica definita dalla parola "dono sincero e disinteressato". Anche questo è una ragione per non concordare con l'affermazione esposta nel suo post. Questa tirata presunta seriosa, ovviamente prescinde dal tono goliardico e sarcastico con cui lei ha scritto un simile pensiero, per cui mi scuso con lei se, prendendo spunto dalle sue parole ironiche, ne ho tratto una filippica assai pretenziosa e probabilmente inopportuna, ma ritengo che vi sia già fin troppo egoismo per paura e insicurezza ai giorni nostri per fornirgli ulteriori elementi d'appoggio decretando come assodato l'egoismo e l'egotismo universali. Grazie per l'attenzione e mi scusi di nuovo per la mia indebita intromissione. Abbia cura di lei.