Ghostrider

The riunions...

Ore 13:00. L'intero mio team di lavoro è stato invitato a partecipare ad una riunione riguardo la sicurezza delle informazioni aziendali e l'utilizzo più consono di mail e computers in presenza di fornitori esterni. Il gruppo parte in massa in direzione del palazzo nei cui sotterranei si terrà questo benedetto incontro. L'umore generale è buono, si evitano tre ore di lavoro ma ognuno di noi, in cuor suo, spera di non ritrovarsi incastrato in una cosa noiosissima ed inutile. Arrivati al sito interessato, ci accorgiamo che nessuno di noi sa esattamente dove si terrà l'incontro. Fortunatamente, alcuni cartelli informativi ci indirizzano verso i sotterranei. Inizio a pensare che la riunione si terrà in qualche vecchio bunker della 2° guerra mondiale. Mi sbaglio di poco, ci fermiamo al sotterraneo, i bunker sono un piano sotto...L'accoglienza è calda, c'è anche il guardaroba e fortunatamente nessuno ci chiede l'euro per lasciare i giacconi. Il team sciama nella sala conferenze quasi piena, prendendo posto. Io e altri due "fidi" ci sistemiamo rigorosamente nell'ultima fila. La riunione inizia, il primo conferenziere prosegue spedito per una mezz'ora circa e ottiene consensi. Secondo conferenziere, donna, inizia ad illustrarci terminologie riguardanti brevetti e affini come se dinnanzi a lei ci fossero dei notai o degli avvocati. 60 minuti di delirio e sonnolenza intervallati da alcuni aspetti comici da parte degli assistenti al monologo:
- collega alla mia destra: non riesce a stare fermo e sgambetta in continuazione come se si stesse allenando per il can-can.
- collega alla mia sinistra: cerca una posizione per addormentarsi senza che il conferenziere se ne accorga, ma con scarsi risultati.
- colleghi due file avanti: uno ha gli occhi rossi e sta praticamente dormendo, il suo vicino si è messo direttamente le mani sulla faccia. Sembra stiano assistendo ad un funerale più che ad una riunione.
- sconosciuto una fila avanti: si toglie gli occhiali, si trofina gli occhi ed inizia a mangiarsi le astine. Sguardo vago, finisce per piantarsi un'astina nell'occhio...
- sconosciuto quattro file avanti: sta sfogliando una di quelle cartine che si trovano in fondo alle agende. Medioriente e dintorni. O sta organizzando un viaggio o si sta ripassando geografia...

Finalmente l'intervento si conclude e scatta la pausa caffè, con conseguente saccheggio  delle macchinette ad opera di numerose persone che sembrano appena essersi alzate dal letto. Il successivo intervento ci tiene inchiodati per un'altra mezz'ora, ma è più interessante e ne usciamo quasi integri. Saluti finali, firme di libera uscita, mi dirigo mezzo rincoglionito direttamente a casa e mi parcheggio sul divano. Ma il lunedì è passato...