Nel lontano passato cosa sarebbe successo se il Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana avesse subìto una aggressione tra la gente?
Ci sarebbero state “interpellanze parlamentari” al Ministro degli Interni circa la “sicurezza e l’incolumità delle Personalità Istituzionali”.
La Stampa avrebbe polemizzato sui “sistemi di sicurezza” ed avrebbe additato i “Preposti al servizio”, accusandoli di superficialità o poca attenzione.
L’Intero Nazione Italiana si sarebbe “imbarazzata” dinanzi a questo episodio che metteva in luce una “vulnerabilità” delle Personalità che ricoprivano le massime cariche dello Stato.
Politicamente la Maggioranza avrebbe dovuto “giustificare” l’episodio increscioso alle Minoranze; e sia la Maggioranza che la Minoranza Politica, con senso di responsabilità verso Lo Stato Repubblicano e Parlamentare Italiano, avrebbero minimizzato l’accaduto mettendolo subito in archivio per salvaguardare la Dignità e l’Immagine della Nazione.
Immagino i titoli dei giornali dell’epoca: “ Un uomo affetto da gravi disturbi psichiatrici “tenta” un aggressione al Presidente del Consiglio”. L’intervento tempestivo dei Servizi di Sicurezza evitano il peggio”. Il Presidente Silvio Berlusconi è stato medicato per lievi ferite all’Ospedale……”
Il senso civile e democratico di ogni Cittadino, al di là dell’orientamento politico, si sarebbe sentito ferito dell’accaduto perché la Sicurezza e la Certezza di uno Stato Democratico è un bene ed un Valore di tutti.
Ma questa è la Logica di un tempo passato. E’ la Logica di un nostalgico del diritto e della Costituzione nei suoi valori etici e giuridici. E’ la logica di chi, come il sottoscritto , è incapace di coniugare l’attuale “rappresentanza” politica e l’attuale modo di concepire la politica con il fututo di una Italia che, lo stesso scrivente, continua fermamente a credere uno Stato Repubblicano, Democratico, Parlamentare, diretto da Grandi Esperti di Diritto, di Economia, di Scienze Politiche, di Sociologia…. Da Uomini “eccellenti” che siano dotati di una “Giusta Logica” e dell’educazione al “Bene Comune”.
Che lo continui a credere o che sia solo speranza non ha importanza rispetto al “Bene Comune” ed alla “Giusta Logica” che uno Stato e un Popolo dovrebbe necessariamente avere.
Gigi Manfredi
Inviato da: Carmen
il 29/07/2011 alle 15:31
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il 26/10/2010 alle 12:31
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il 22/06/2010 alle 16:39
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