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S. Giovanni Battista

La festa di San Giovanni

 

 

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La festa ad Oschiri - Canto per il salto del fuoco

Post n°11 pubblicato il 02 Marzo 2011 da gio_bat24
 

LA FESTA AD OSCHIRI 

Infine concludo questa parte con la testimonianza di Giovanna Fenu, una signora di 93 anni che con una invidiabile memoria parla della festa negli anni della sua infanzia ad Oschiri.
"Il giorno di San Giovanni, dalla mattina, ogni rione o quartiere del paese preparava un altarino con l'icona del santo che veniva decorato con fiori e spighe di grano. Nel tardo pomeriggio la processione partiva dalla chiesa con la statua del santo e passava a benedire ogni altarino nei vari quartieri, in questa occasione veniva impartita anche l'eucarestia.

Poco prima del tramonto " prima de iscurigare" venivano accesi i fuochi "sos fogarones", sempre uno in ogni rione, a volte in questi fuochi venivano bruciati dei fantocci fatti di spighe di grano e fieno quasi sempre vestiti di tutto punto...che rappresentavano persone in vita e del quartiere da prendere bonariamente in giro. Davanti a questi fuochi con una stretta di mano si diventava comari e compari di "fogarone" o di S. Giovanni... Poi nelle case si mangiavano i dolci preparati qualche giorno prima o alla vigilia per festeggiare i nuovi compari e le nuove comari di fogarone ....ad Oschiri non ricordo che ci fosse il salto del fuoco ... anche perché i fuochi era grandissimi e le fiamme alte..."

Troviamo qui i fantocci che rappresentano abitanti del paese che venivano bruciati nel falò tanto alto da non poter essere saltato.
Il salto del fuoco è qui sostituito dalla stretta di mano che sancisce il legame di comparatico.
Inoltre troviamo riti agrari e celebrazioni sacre: grano, fieno, altari, processioni, benedizioni, eucaristia.
E infine, come nelle migliori tradizioni, si mangiano i dolci per concludere i festeggiamenti.
La signora Fenu aggiunge che lo stesso rito , in tutto e per tutto uguale alla festa di S. Giovanni, si svolgeva a giugno nel giorno di S.Pietro.

Anche in altre località sarde e italiane ho riscontrato l'usanza di accomunare le due feste di San Giovanni e di San Pietro.

Compari e comari davanti al falò e saltando il fuoco cantavano:

Frade e cumpare meu
Santu Giuanne de Deu,
subra de inoghe giuramos
po Deu e santu Giuanne,
ne in bene ne in male.
In cosas de pragher
in cosas de allirghia,
frades e frades
semus in compania.
Finamente a nos morrere
lu ponzamos in assentu
chi demus esse' frades a frades,
frades de giuramentu

Traduzione

Fratello e compare mio
San Giovanni di Dio,
giuriamo qui sopra (il fuoco)
per Dio e san Giovanni
né in bene né in male.
In cose di piacere,
in cose d'allegria,
fratelli e fratelli
siamo uniti.
Fino alla morte
lo stabiliamo
dobbiamo essere fratelli e fratelli
fratelli di giuramento.

Da "La grande Enciclopedia della Sardegna" Ed. La Biblioteca della Nuova Sardegna - 2007

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