L'aquilone

Ciao Amici...sono qui, in questa domenica uggiosa, grigia... con tutto quello che ne deriva per un carattere come il mio, fatto anche di malinconie  e folli corse della mente, a verificare il contenuto di questo tempo... io non so, non lo so più cosa si deve pensare, quando, in giorni come questi, risalta il malstare "terminale" di una persona amica...la vedi lì, distesa, sofferente e non sai cosa dire al suo "cosa può essere questo male che sento?"..Allora fai un largo giro di discorsi, per distrarle la mente e comprendi quanto questo non sia giusto, ma comprendi anche che lo devi fare...

lei si rasserena un po', pur continuando a soffrire...ma è questione di attimi...poi di nuovo il tormento della carne che pulsa e preme, dentro....."possibile che il medico mi abbia dato le pastiglie sbagliate?"...Questa e altre frasi...interrogativi che non avranno risposte...se non risposte false...a fin di bene...

e, dicevo prima, non so più cosa pensare...mi chiedo perchè, una persona così sofferente, che chiede anche di morire, pur di cessarla questa sofferenza, non lo può fare...."Dio dà la vita e Dio la toglie"  questo mi sono spesso sentito dire e mi sono detto io stesso......ma poi, tra me e me mi dico che non può essere che Dio voglia tanta sofferenza...e non sto parlando dei mali attuali del mondo..perchè anche lì ci sarebbero tante cose da dire...mi limito a parlare di persone che conosco e che soffrono...persone vicine, care, amiche come poche..

e io stesso soffro nel vedermi impotente, nel non saper gestire momenti come questi e mi ritengo un incapace...che dovrei essere forte per trasmettere forza..e invece mi arrendo spesso..

e giornate come queste, grige e piovose, non aiutano.

non aiutano ad aiutare e non aiutano ad aiutarsi..

dentro di me si confondono le verità...si confonde il senso del vero e mi rattristo quando vedo amici di queste persone sofferenti, puntualmente allontanarsi in questi momenti crudi...e di più soffro e arrossisco per loro, quando queste persone che soffrono si chiedono a voce alta "non vedo nessuno, da un po', di tutti gli amici che avevo".

Scusatemi cari Amici, se oggi ho voluto toccare un tasto triste,però, purtroppo è un tema attuale e non credo di essere il solo ad essere coinvolto...credo invece che se ne debba parlare e ci si debba parlare, in silenzio, un po' tutti...e ci si debba dire, tra le altre cose, che la barca della vita è questa e tutti ci siamo sopra...tutti a gioire quando si può gioire e tutti a soffrire, quando non se ne può fare a meno...

il mio è solo un invito a non lasciare soli, almeno chi conosciamo...almeno le persone più care..non fuggiamo da questo..soprattutto in giorni come questo, che già di per se, portano grigiore nelle pieghe delle ore...facciamo, per quello che ci è possibile, intravvedere un po' di luce all'orizzonte...

un caro saluto a tutti voi.................antonio