Creato da globogol il 15/07/2006
I collaboratori di Globogol.com, la prima International Podcast Radio Soccer. Fabio Marracci ( Bastia Umbra ), Luca Sabatano ( Aversa ), Denise Civitella ( Genova ), Ilaria Gallione ( La Spezia ), David Birtolo, Gabriele Muzi e Alessandro Staiti ( da Roma ), Angela Clemente ( Napoli ) e Francesco Crociani ( Arezzo ) con i loro articoli per informare in maniera professionale e concreta tutti coloro che amano il calcio a 360°. Visita il resto dello staff su Globogol.com e ascolta tutte le trasmissioni sulla nazionale Italiana Campione del Mondo!

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Post N° 217

Post n°217 pubblicato il 23 Maggio 2007 da globogol
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Rush finale a due

 

         Continua la volata finale della Liga spagnola. A soli 270 minuti dalla chiusura dei giochi nulla è deciso, soprattutto in vetta alla classifica, dove niente è variato a livello di distacchi tra le prime.

            I Real Madrid conquista un’importantissima vittoria al cardiopalma, visto che è maturata nei minuti finali, in casa del Recreativo Huelva: Robinho e Van Nistelrooy aprono i giochi e solo una delle solite punizioni micidiali di Roberto Carlos al 46° minuto del secondo tempo fissa il risulato finale sul 2 a 3. Ma se i blancos soffrono, ci pensa il Barcellona a ribadire chi è la più forte tra le due, dal momento che travolge completamente un Atletico Madrid in piena corsa per il piazzamento Uefa: a segno vanno Messi, autore di una doppietta, Eto’o, Iniesta, Ronaldinho (che, a domanda precisa, ha dichiarato di giocare nel capoluogo catalano anche la prossima stagione) ed il nostro Gianluca Zambrotta, fissando così il risultato sul definito 6 a 0, quasi fosse un match di tennis o di calcio – balilla! Naturalmente, il Siviglia, dopo aver bissato la Coppa Uefa ai calcio di rigore contro l’Espanyol, conferma le proprie potenzialità sulla scia dell’entusiasmo passando per 2 ad 1 in casa di un Deportivo La Coruna oramai in totale caduta libera grazie ai sigilli di Renato e dell’immancabile Kanoutè.

            E se il Valencia si conferma saldamente in quarta posizione vincendo alle Baleari contro il Mallorca per 0 ad 1 (a segno Joaquin), stupisce il pareggio tra Betis, che deve salvarsi, e Nastic (1 ad 1 il risultato finale), mentre sorprende e diverte il rocambolesco 4 a 3 che vede vincere il Saragozza sull’Athletic de Bilbao: ad aprire i giochi ci ha pensato, come sempre, Diego Milito, ma va comunque segnalata la splendida tripletta di Arduiz tra i baschi.

            Intanto il Real Sociedad vince facile per 3 ad 1 contro il Celta Vigo, quando è il Levante a cadere in casa per 1 a 4 contro l’Osasuna; Tacchinardi e Cani regalano al Villareal la vittoria del 2 ad 1 contro il Racing Santander e chiude lo schieramento la debacle interna dell’Espanyol, ancora stordita dalla sconfitta che è valsa la perdita della Coppa Uefa a vantaggio del Siviglia, che perde in casa 5 ad 1 contro il Getafe.

            Barça, Real Madrid, Siviglia e Valencia: questo è, per ora, l’Europa spagnola che conta, con le prime due appaiate entrambe a quota 69 e la terza che sta a guardare a due punti, così come la quarta, a sua volta sotto di quattro. Se invece per Nastic e Celta Vigo è inevitabile la retrocessione, vedremo se il Real Sociedad, dal basso dei suoi 33 punti, riuscirà a scavalcare il Levante di Damiano Tommasi, che è solamente di un punto sopra, a quota 34.

 

Gabriele Muzi – Roma

gabbro2006@libero.it

gabro1@jumpy.it 

 
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Post N° 216

Post n°216 pubblicato il 23 Maggio 2007 da globogol
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SPEZIA: BRUTTO KO CON IL RIMINI di Ilaria Gallione

Ancora una volta, in una partita decisiva per la permanenza in serie B, lo Spezia fa harakiri e si scioglie come neve al sole. La sconfitta con il Rimini, fotocopia di quella con il Modena, è figlia della presunzione e della testardaggine dell’allenatore Antonio Soda. Il tecnico bianconero contro la squadra di Acori, come aveva già fatto contro quella di Mutti, ha presentato una formazione troppo spregiudicata e sbilanciata, con Varricchio, Guidetti e Colombo a formare il tridente d’attacco. A subirne le conseguenze è stato il centrocampo, che si è trovato sempre in inferiorità numerica, consentendo ai giocatori biancorossi di sfruttare soprattutto le fasce. Jeda, Valiani e Ricchiuti hanno trovato ampi spazi e con la loro velocità nell’uno contro uno non hanno mai avuto difficoltà a saltare gli avversari. La prima colpa, che è poi la più grave, del tecnico bianconero sta nell’aver osato troppo proprio in una partita nella quale anche un punto poteva valere oro. La seconda è di aver aspettato l’inizio della ripresa prima di effettuare il primo cambio. Eppure le difficoltà dello Spezia erano evidenti agli occhi di tutti e il 3-1 parlava chiaro. La terza è di aver sottovalutato il Rimini, squadra che in questo campionato sta lottando per conquistare la serie A. Gli aquilotti partono subito male. Dopo quaranta secondi Addona atterra fallosamente nella propria area Jeda. Sul dischetto si presenta il brasiliano che spiazza Santoni. Al 2’ l’immediato pareggio. Colombo è bravo ad approfittare di una sbavatura di Handanovic e di testa riaccende le speranze. La gioia dei tifosi bianconeri dura però solo sei minuti. All’8’, infatti, Addona interviene sul cross di Valiani e provoca l’autorete. Pessima la prestazione del giovane difensore rientrato dopo un lungo stop. Certo è che un centrocampo più folto avrebbe evitato a tutta la difesa una figuraccia del genere. Al 42’ è Ricchiuti a siglare il tris. Il capitano biancorosso, all’ottavo centro stagionale, approfitta dell’ennesimo buco della retroguardia e di sinistro infilza Santoni. Nel secondo tempo il Rimini ha più di una possibilità per incrementare il proprio bottino. Al 67’ Ricchiuti, servito da Jeda, entra in area e viene bloccato in maniera scorretta da Giuliano. Per il direttore di gara è ancora rigore. Questa volta però il brasiliano spreca, calciando direttamente sul fondo. All’88’ Scarlato accorcia le distanze, con un gran destro dal limite. Tre minuti più tardi Bravo firma il poker. Il nuovo entrato finalizza un passaggio di Pagano e realizza il suo primo gol in campionato. Le emozioni non sono però ancora finite. Al 93’ Colombo guadagna un calcio di rigore, che Guidetti realizza, portando a dieci le proprie marcature. Lo Spezia, non di certo favorito dalla direzione arbitrale del sig. Celi di Campobasso, apparso impreciso, rimedia una sconfitta davvero pesante. I risultati delle altre squadre lo salvano ancora, ma non si può sempre sperare negli errori altrui. Il campionato è ormai agli sgoccioli e ogni gara potrebbe essere determinante. Con il Piacenza c’è da augurarsi che non si commettano più gli stessi sbagli.  Perché errare è umano e ci sta, ma perseverare è diabolico. E a questo punto anche estremamente pericoloso.

ILARIA GALLIONE (ilaria.gallione@libero.it )

 
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Post N° 215

Post n°215 pubblicato il 23 Maggio 2007 da globogol
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domenica 20 maggio 2007, ore 15.00

LAZIO-PARMA 0-0
Stadio Olimpico di Roma

 

di Alessandro Staiti (staiti@inwind.it)

 

LAZIO (4-3-1-2): Berni s.v. (dal 39' st Peruzzi s.v.), De Silvestri 6.5, Stendardo 6, Cribari 6, Bonetto 6.5, Firmani 6.5, Ledesma 7 (dal 25' s.t. Baronio 6), Manfredini 6.5; Jimenez 6, Rocchi 6, Pandev 5.5 (dal 20' s.t. Inzaghi 5.5).

Allenatore: Rossi 6

 

PARMA (4-4-2): Bucci 6.5, Coly 6, Couto 6.5, Paci 5.5, Castellini 6, Dessena 6, Grella 6, Parravicini 6 (dal 29' s.t. Cigarini s.v.), Muslimovic 6, Budan 5 (dal 1' st Gasbarroni 6.5), Rossi 6.5 (dal 43' s.t. Bocchetti s.v.).

Allenatore: Ranieri 6.

 

ARBITRO: De Marco 6 di Chiavari

 

NOTE: angoli: 4-2 per la Lazio. Recupero: 1' e 2'. Ammoniti: Ledesma per gioco scorretto, Inzaghi per proteste. Spettatori: 40.000 circa.

 

Un pareggio a reti inviolate che accontenta entrambe le squadre. In realtà il match tra Lazio e Parma ha riservato poche emozioni, come era lecito aspettarsi. Gli emiliani in cerca di un risultato positivo in chiave salvezza, perché lì in fondo la classifica è davvero corta. La Lazio con 4 titolari squalificati grazie all’insolito arbitraggio di Banti nella precedente sfida contro l’Inter, ma con il giovane De Silvestri in campo a far sperare che l’esterno destro di difesa sia già pronto per la serie A. Così il Parma è a un passo dalla salvezza e le sarà sufficiente un punto domenica prossima con l’Empoli, aritmeticamente già in Uefa. I biancocelesti incassano il decimo risultato utile casalingo nelle ultime undici partite. Mentre la Lazio si ritrova terza in classifica, visto il pareggio tra Milan e Udinese nell’anticipo del sabato. All’Olimpico un’aria di festa: Delio Rossi ha potuto assaporare finalmente l’ebbrezza di uno stadio gremito (circa 40mila spettatori, record stagionale per la Lazio), colorato dal volto di tanti bambini, il vero futuro del calcio. L’allenatore, che ha portato la Lazio di Lotito a un risultato difficile da prevedersi a inizio campionato, ha ringraziato i tifosi con un lungo e completo giro di campo finale, che ha toccato tutti i settori dello stadio, e durante il quale ha portato alla curva nord un grande mazzo di fiori, ricambiato da sciarpe e cori in suo onore. Anche il Presidente ha avuto le sue soddisfazioni: un grande striscione a lui dedicato in Tribuna Tevere e applausi alla fine della partita. Non è mancato, purtroppo, qualche coro stonato, subito sedato dai fischi del resto del pubblico. Ma in campo, a fine partita, si è celebrato un altro grande evento: l’addio al calcio giocato di Angelo Peruzzi, che con i suoi due figli ha salutato la platea. Da brividi vedere l’intero Olimpico in piedi ad applaudire uno dei più grandi portieri della storia. Applausi, infine, a tutta la squadra, che ha meritatamente conquistato sul campo i preliminari della Champions League. Un bello spettacolo, davvero, che auspichiamo rappresenti l’inizio di un nuovo ciclo del tifo biancoceleste. Del resto i tifosi avranno modo di manifestare il proprio rinnovato affetto ed entusiasmo nei confronti di una squadra vincente grazie anche alla campagna abbonamenti “Il Futuro è Adesso” con diverse facilitazioni, di cui riportiamo i dettagli in calce a questo articolo.

 

Parlare della partita, a questo punto, diventa quasi pleonastico. Un match senza reti difficilmente riserva grandi sorprese o imprese eclatanti, anche se le due squadre sono scese in campo animate delle migliori intenzioni. Vivace la Lazio, forse più incisivo il Parma - messo molto bene in campo da Ranieri - ma piuttosto impreciso. Bisogna attendere il 12’ per vedere un’azione vera: Muslimovic serve a sinistra Rossi che crossa in diagonale per Budan: troppo lungo, e il croato manda sull’esterno della rete. Al 18’ Manfredini è autore di una bella iniziativa a sinistra, si accentra e batte di destro dal limite, ma il tiro è debole e Bucci para senza difficoltà. Risponde tre minuti dopo Rossi con un sinistro radente che esce di poco a lato alla sinistra di Berni. Il ritmo della partita è lento, complice anche il caldo. Al 31’ Ledesma – sempre presente e a mille - serve sulla destra Rocchi che in acrobazia gira al volo in modo davvero eccellente. Bucci fa il miracolo e in tuffo riesce a respingere di pugno. La reazione del Parma si spegne però sui piedi di Budan che, raccogliendo una svirgolata di Dessena, da solo davanti al portiere colpisce in modo disastroso, mandando la palla alta di oltre 5 metri sulla traversa. Rocchi cerca in tutti i modi di raggiungere almeno il suo record personale di 16 gol e ci prova ancora: al 35’ è bella la sua girata al volo da posizione decentrata sulla destra, ma Bucci ancora una volta gli nega il gol. Al 41’ con una bella botta Rossi dal limite non inquadra lo specchio della porta. Bella l’azione di De Silvestri in chiusura di primo tempo con un destro al volo da 15 metri che Bucci, ancora una volta, respinge di pugno.

 

Nel secondo tempo Ranieri tiene fuori l’inconcludente Budan e inserisce il più convincente Gasbarroni. All’8’ fiammata degli emiliani: il solito Giuseppe Rossi con un gran bel sinistro va a colpire i legni dell’incrocio dei pali. Berni è fortunato. Nonostante il ritmo della partita non cambi, dagli spalti si levano canti di festa: era tanto tempo che non si sentiva la curva nord inneggiare alla propria squadra, e sicuramente è una bella sensazione. Al 20’ Rossi fa uscire lo spento e acciaccato Pandev e inserisce Inzaghi. La partita però non si smuove. Anzi due laziali riescono perfino a farsi ammonire per delle stupidaggini: prima Ledesma (che al 25’, dopo una brutta contusione al ginocchio, viene sostituito da Baronio) e poi Inzaghi per aver allontano un pallone. Al 28’ Ranieri manda in campo Cigarini al posto del pari ruolo Parravicini. Al 30’ le forze dell’ordine in tenuta antisommossa si schierano sotto la curva nord: si temono invasioni di campo per l’addio di Peruzzi, che entra al 39’ salutato da una standing ovation. Al 41’ Firmani per poco non aggancia al volo una splendida verticalizzazione, la palla finisce tra le braccia di Bucci. Simpatico il finale di partita: il Parma che non attacca, soddisfatto del risultato, Cribari e Stendardo in difesa che scherzano passando la palla indietro a Peruzzi. E ogni volta che il portiere laziale tocca il pallone l’Olimpico lancia un boato.

Aria di festa, si diceva. La Lazio celebrata dai suoi tifosi, i giri di campo trionfanti di Delio Rossi, gli applausi scroscianti per Lotito appena scende dalla tribuna: una scena quasi irreale, che speriamo divenga la consuetudine nel prossimo campionato con la squadra impegnata su tre fronti. Peruzzi con il figlio Mattia sulle spalle e la figlia Alessia per mano risponde agli inviati di Sky: "Grazie a voi e a chi mi ha sopportato in tutti questi anni". Per la Lazio il giusto festeggiamento per una stagione eccellente.

Addio Angelo Peruzzi, mancherai tanto non solo alla Lazio, ma a tutto il calcio. Speriamo di rivederti comunque all’interno della Lazio a dispensare i suoi preziosi consigli e insegnamenti.

 

 

Claudio Ranieri: “Quando sono arrivato la salvezza sembrava un'utopia, invece ci basta un punto e siamo salvi volevamo rallentare la loro azione in fase di costruzione e ci siamo riusciti limitando Ledesma. Perso il punto che volevamo”.

 

Vincenzo Grella: Mi fa piacere che abbiate notato l’importanza degli uomini d’esperienza: secondo me, in questi momenti delicati, l’esperienza è fondamentale. Sono contento anche per i nostri giovani, che sono cresciuti tantissimo quest’anno, facendo delle ottime prestazioni. Secondo me il futuro è loro: ma non fraintendete le mie parole non si tratta di un addio anticipato al Parma, anche perché da parecchio tempo sono d’accordo con il Presidente di riparlarne a fine stagione, a salvezza raggiunta. Ormai siamo vicini: è frutto del buon lavoro della squadra che ha sempre creduto nel mister.”

 

Delio Rossi:Si vive di risultati, ma si vive anche di soddisfazioni. Chi fa il mio lavoro, da professionista, vive in funzione dei risultati. Però, al di là di questo, a me interessa riuscire a ricompensare la stima che nutre la gente nei miei confronti. Quindi mi ha fatto particolarmente piacere vedere tante famiglie, tanti bambini, anche perché in questo calcio bistrattato vedere tanti bambini significa che il calcio avrà un futuro. Peruzzi? Smette forse uno dei più grandi. Non ce ne sono tanti, soprattutto italiani, che hanno incarnato il suo ruolo. Ha giocato nelle migliori squadre del mondo, ha vinto tutto. Soprattutto lo ha fatto con grandissima professionalità, mai andato sopra le righe e quindi onore e merito a questo giocatore. Io ho tentato di tutto per farlo recedere da questa decisione ma mi sembra abbastanza determinato, quindi purtroppo smette. Secondo me questa squadra ha ancora margini di miglioramento, ma non bisogna cullarsi su quello fatto sinora; l’anno prossimo avremo tre competizioni da affrontare, non dobbiamo farci trovare impreparati”.

 

Claudio Lotito: “In passato si era detto che avevo fatto mettere io gli striscioni apologetici nei miei confronti. Spero che non lo si dica anche questa volta. Non è nel mio costume. Lo dico perché altre volte qualcuno ha detto che li facevo mettere io… Non creiamo situazioni che non esistono. Abbiamo promosso per questa gara un`iniziativa che voleva riportare l`entusiasmo di tutti i tifosi all`Olimpico. Abbiamo promosso anche una nuova campagna abbonamenti, a favore dei tifosi meno abbienti. Accordo in vista con Ranieri? In questi giorni ne sono successe di tutti i colori. Se mi avete visto scherzare con lui era per altri motivi. Il rapporto con lui è di storica stima reciproca e non tocca quello con Delio Rossi. Me lo tengo stretto. Abbiamo investito 19 milioni di euro in un momento in cui eravamo in Serie B. Tra luglio e gennaio ne abbiamo spesi 41, con solo 8 incassati dalla cessione di Massimo Oddo. Siamo in passivo di 33 milioni. Noi vogliamo investire, non spendere. Sono cose diverse. Vogliamo giocatori che rispondano alle caratteristiche indispensabili per far parte del Club Lazio. Noi puntiamo su giocatori che hanno margini di crescita. La società è ambita, c’è un ottimo ambiente, è una famiglia dove ognuno svolge il suo ruolo, per raggiungere tutti insieme gli obiettivi. La Lazio non si farà trovare impreparata, con l’inserimento di alcuni giocatori che consentiranno di partire alla pari con tutte. Non leghiamo solo agli acquisti la crescita, la Lazio ha un mercato che e aperto 365 giorni su 365. Abbiano già le soluzioni, che adesso bisogna concretizzare con il contratto. Nei confronti di Peruzzi nutro una grande stima. Per questo non ho voluto violentarlo nonostante avesse un accordo di un altro anno. Ci ha colti impreparati con la sua scelta di smettere. Ma sono motivi personali e abbiamo capito. Non sopporta più le sofferenze del calciatore. Ha problemi di famiglia, ho tentato di convincerlo fino alla fine ma, mi ha detto, farei un danno alla società”.

 

 

Campagna Abbonamenti 2007-08: "IL FUTURO E' ADESSO"

La nuova campagna abbonamenti della stagione 2007-08 inizierà il 28 maggio 2007 e terminerà il 24 agosto 2007.

SPECIALE PROMOZIONE VECCHIO ABBONATO: Dal 28 maggio al 30 giugno la vendita sarà dedicata alla "Speciale promozione vecchio abbonato": Il possessore dell'abbonamento stagione 2006-07 potrà rinnovare la propria tessera con uno sconto promozionale pari al 30% sul prezzo di listino, portando con sé DUE NUOVI abbonati che usufruiranno a loro volta di uno sconto pari al 15% sul prezzo di listino.

PUNTI VENDITA: L'abbonamento alla stagione 2007-08 può essere sottoscritto previa presentazione di un documento di identità valido presso le rivendite della Lottomatica dalle 8.00 alle 24.00 dal lunedi' al sabato e presso la biglietteria della S.S. Lazio Stadio Olimpico lato Curva Nord solo per ridotti, esclusa la settimana di Ferragosto, dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 17.30 dal lunedi' al venerdi'.

ABBONATI OGGI E PAGA COME VUOI: S.S.Lazio Card American Express è la carta dedicata ai veri cuori biancocelesti. Ti permette di acquistare il tuo abbonamento allo stadio per il campionato 2007-08, e pagarlo come vuoi: a rate o in un'unica soluzione. Abbonati oggi con S.S. Lazio Card, se non l'hai ancora fatto richiedi la carta al numero verde 800.131.141.

PREZZI:

Tribuna Onore Centrale 3.600 euro; donne e under 16 1.600,00 euro;

Tribuna Onore Sinistra 2.150,00 euro; donne e under 16 1.100,00 euro;

Tribuna Monte Mario 900,00 euro; donne e under 16 320,00 euro;

Tribuna Tevere Top 800,00 euro; donne e under 16 270,00 euro;

Tribuna Tevere 500,00 euro; donne e under 16 220 euro;

Curva e Distinti 220,00 euro; donne e under 16 110 euro;

Curva Sud e Distinto Est 220,00 euro; donne 110 euro;

 

Alessandro Staiti (staiti@inwind.it)

 
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Post N° 214

Post n°214 pubblicato il 23 Maggio 2007 da globogol
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La seconda forza del campionato rischia di veder svanire la possibilità di portare via punti dal S.Nicola a causa di una mancata concentrazione che è fondamentale per le ultime giornate di campionato.
La marcia trionfale del Grifone vede parzialmente fermarsi da un uno due micidiale della squadra locale che si porta addirittura sul due a zero grazie alle reti di Ganci e Scaglia.
Rossi e compagni, però , riescono a reagire e riportano la situazione in parità grazie alle reti del giovane Criscito e del solito Di Vaio che comincia ad avere quella continuità che gli era stata richiesta al momento dell'ingaggio in rossoblù.
 
Il pari, vale doppio, se si considerano i risultati delle altre squadra. Infatti, il Napoli è fermato dal Modena sull'1 a 1 e le altre inseguitrici non ne approfittano, ad esclusione del Rimini che vince a La Spezia per 4 a 3.
Classifica pressochè immutata, i grifoni, sabato prossimo, affronteranno in casa il Pescara , ormai retrocesso, con l'obbligo di prendersi i 3 punti.
 
Prossima trasferta nella pericolosissima Mantova e , infine, lo scontro finale tra Genoa e Napoli del 10 Giugno 2007.
 
La Juve è già in serie A, aspettiamo il secondo nome per vedere chi avrà la meglio tra Genoa e Napoli.
 
Per contattarmi
 
 
Denise Civitella

 
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Post N° 213

Post n°213 pubblicato il 16 Maggio 2007 da globogol
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Barcellona mio non ti (ri)conosco

 

            E’ proprio il caso di dirlo: quella squadra imbattibile, campione d’Europa (anche se per poco), non esiste più: dopo la catastrofe nella Coppa del Re, in cui i blau grana vittoriosi all’andata per 5 a 2 sono caduti per 4 a 0 in casa del Getafe, il Barça riesce addirittura a farsi raggiungere in campionato dai blancos, la squadra fino ad ora più sbeffeggiata dell’anno, a partire dal suo allenatore, Don Fabio da Pieris.

            Gli uomini di Rijkaard, infatti, non vanno olttre l’1 ad 1 interno contro il Betis, con Ronaldinho che, pur autore del rigore messo a segno, continua ad essere contestato dal suo stesso pubblico, che lo incita “ad andare pure al Milan, se vuole”. Come non può non approfittarne il Real Madrid, visto questo bell’assist fornitogli sul piatto d’argento? In realtà i blancos all’inizio del match contro l’Espanyol hanno difettato, e la partita è stata a tratti simile a quella vista a San Siro tra Inter e Lazio: Pandiani aveva portato nei primi minuti di gioco sul 2 a 0 i catalani, e solo all’ultimo, nonostante il terzo gol realizzato sempre da Pandiani, si sono svegliati di seguito Van Nilsterroy (che rischia di scippare a Totti il titolo europeo della scapa d’oro), capitan Raul, Reyes e Higuain: forse l’aver capito che al Camp Neu non si andava olttre l’1 ad 1 ha fatto sì che i madridisti all’ultimo premessero il piede sull’acceleratore.

            Nel frattempo il Valencia supera al Mestalla per 2 a 0 il Saragozza grazie ai sigilli di Moretti e di Silva, così come Maresca e Luis Fabiano aiutano il Siviglia a vincere, anche se con qualche sofferenza di troppo, contro il Recreativo Huelva per 2 ad 1.

            Intanto spicca la trionfale passeggiata dell’altra sponda della capitale, visto che l’Atletico vince in esterna contro il Getafe per 4 ad 1, con il pupillo di casa Fernando Torres autore di una doppietta. E mentre anche il Real Sociedad passa in esterna per 3 ad 1 ai danni del Nastic tarragonese, anche il Villareal sorprende, travolgendo fuori casa per 1 a 4 l’Osasuna: ci pensa Pires ad aprire le danze, e poi Forlan, autore di una bella tripletta, a chiudere i giochi.

            Se Deportivo La Coruna ed Atletic de Bilbao preferiscono non farsi male e rimanere sull’1 ad 1, spicca la vittoria fuori casa del Mallorca per 0 a 2 ai danni del Racing Santander, mentre risulata importatissimo al Levante tronare con i tre punti da Vigo: 1 a 2 è il risultato finale.

            Se la classifica marcatori vede Van Nistelrooy volare solitario grazie ai suoi 21 gol, con Portillo ed Eto’o, i grandi assenti di questa stagione, che raggiungono quota 10, la classifica vede Barcellona e Real Madrid entrambe in vetta alla classifica con 66 punti, il Siviglia che assiste da vicino a sole due lunghezze di distanza, ed allo stesso modo il Valencia si porta a quota 62; così, se nelle parti alte della Liga ci sono 4 squadre in 4 punti, sembrano invece condannate alla retrocessione il Gimnastic di Tarragona, fanalino di coda con soli 24 punticini, insieme a Celta Vigo e Real Sociedad, ancorate a quota 30 ed a 4 lunghezze dalla quart’ultima, con soli altri 180 minuti da giocare per poter sperare nell’ennesimo miracolo.

 

Gabriele Muzi – Roma

gabbro2006@libero.it  

gabro1@jumpy.it 

 

 
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