Il mio nome e' Settima Corda.
Sono una chitarra di inizio novecento.
In seguito alla mia misteriosa sparizione in attesa del mio rilascio vi narro i quarant'anni di vita vissuta con il mio musico,
Indianblues
Per questo motivo, a differenza della maggior parte dei blog, la sequenza dei post rispetta l'ordine in cui le cose accaddero.
Questa e' una storia vera
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1968: IL MAGGIO
Post n°13 pubblicato il 16 Settembre 2011 da Settima_Corda
I mesi che seguirono furono un continuo vagabondaggio. ...il potere vestito di umana sembianza La democrazia mostrava la sua natura instabile manifesta nel suo ritorno alla repressione appena annusava un lontano rumore di malcontento e di questo sentimento ne era colmo l'intero mondo occidentale. Dai campus universitari statunitensi alle fabbriche di auto di Detroit, dal flower power della west coast californiana all'artistico Village newyorkese, dalla rovina culturale delle univerista' in genere al precariato operaio si era instaurato un legame comune che all'inizio sfuggiva ad ogni regola di leadership. Che poi qualche sabotatore faccia deragliare il treno della giustizia e' nel dna della storia umana. Che qualche coglione pensi di sfruttare la situazione gratificando il suo ego dittatoriale e' altrettanto dato di fatto. Che i grandi poteri occulti o meno, prima nemici, si alleino per proseguire la loro spartizione di gestione dell'umanita' e' scritto e celato nelle profondita' poco spirituali della biblioteca vaticana. Herbert Marcuse nel suo "La tolleranza repressiva" scrisse queste parole: Questo accadde ma, a mio avviso, non si puo' chiamare sconfitta un'azione generazionale che di fatto ha cambiato parte dei costumi, delle convenzioni, di tutto cio' che oggi per l'appunto il sistema spaccia per suo, deformandolo nella sua essenza come sempre a proprio tornaconto. Indian e' un musico e come tale sogna e in quel maggio, tra le manganellate, le fughe dai lacrimogeni, dai getti d'acqua che ti sbattono a terra, le imboscate nei sotterranei torinesi di Pietro Micca per sfuggire ai fascisti, le occupazioni universitarie ad oltranza...distribuiva sogni suonandomi per strada, cantando di pace. Lo picchiarono una sola volta quando fu scaricato con suoi compagni dal cellulare della polizia su cui era stato gettato per resistenza passiva duraante un sit-in.
...non mi aspettavo un vostro errore uomini e donne di tribunale |
Inviato da: Settima_Corda
il 04/10/2011 alle 17:28
Inviato da: PERLA.NERA1968
il 04/10/2011 alle 11:45
Inviato da: mauafel
il 30/09/2011 alle 12:26
Inviato da: Settima_Corda
il 30/09/2011 alle 11:50
Inviato da: mauafel
il 28/09/2011 alle 14:07