Creato da indiana_63_883 il 12/08/2008

Vita On The Road

Storia di un uomo e della sua moto..."In Viaggio"

 

 

« Buon AnnoStranezze della mente... »

Cose che capitano

Post n°104 pubblicato il 04 Gennaio 2009 da indiana_63_883
 

Tra capodanno e l'epifania, sono fermo in una strada molto affollata della mia città, in un quartiere residenziale, e osservo la gente passare. Sono tutti indaffarati a fare qualcosa, a parlare, a gesticolare, a camminare senza una meta precisa, hanno buste e pacchi regalo. Sento un ritmo familiare avvicinarsi da molto lontano, riesco a tirare fuori dal brusio di fondo una musica, piano piano, lentamente, con il motore al minimo, si avvicina, sono certo... è il motore di una harley. Sono radicalmente biker, anche se la mia moto non è vicina a me oppure se sono senza la moto, ma riconoscerei tra mille il sound ineguagliabile del big twin. La road king giunge fino a me, parcheggia a fianco del marciapiede e l'uomo spegne il motore. Con la gamba sinistra apre il cavalletto e lascia appoggiare la sua moto nel suo naturale movimento. Lui è un personaggio stranissimo, sembra di ritorno dal concerto di woodstock insieme alla sua compagna che sembra Janis Joplin. E' di sicuro figlio degli anni cinquanta, ha l'aria vissuta come la sua moto, un' icona del celebre marchio, modello di riferimento della "famiglia". Posso giurare che anche la moto emanava un fascino particolarmente forte, più di ogni altra harley che avessi mai visto prima. Aveva una livrea di fondo bianca, con filetti orizzontali di base viola, ed altre righe di tono diverso ma sempre complementari al viola; quasi a voler imitare il famoso prisma di "dark side of the moon" dei pink floyd. La vernice era leggermente ammattita dal sole e le cromature appena opacizzate, le marmitte singole con terminali fish-tail e un sound da batticuore, al minimo avrà toccato i seicento giri, credo... Sembrava spegnersi in sussulti cadenzati quasi sincopati, ma era incredibilmente "Arley"! L'uomo aveva lunghi capelli bianchi raccolti in una coda di cavallo legata da un laccio di cuoio, occhiali tondi neri, un pesante maglione di lana nera e un gilet con un simbolo strano mai visto prima, una piramide senza il vertice e un fascio di luce che ne fuoriusciva verso l'alto, jeans levi's 501 stinti fino all'impossibile, quasi bianchi, ma di quel bianco che non si "vende" anzi, potrei giurare che quei pantaloni erano testimoni degli anni vissuti insieme al proprietario in sella alla moto, in origine saranno stati blu, ma blu molto scuro; al piede aveva stivali neri da biker a punta quadra. La compagna, un'altro personaggio degno di nota, aveva capelli lunghissimi tipo Nicolette Larson con l'unica differenza che erano tutti bianchi, due orecchini a forma di cerchio di argento, occhialoni vintage grandissimi, e lo stesso pull over di lana e gilet uguale a quello del compagno ma corredato anche da top rocker, jeans negli stivaloni tipo amazzone. Dovevo avere lo sguardo incantato, e un'espressione strana non schermabile neppure dai miei inseparabili ray-ban scuri a goccia, ma l'uomo se ne accorse, mi guardò da lontano, mi si avvicinò e porgendomi la mano come si fa ad un compagno di club mi disse: "Hola Hombre" credevi che fossimo estinti? Noi siamo sempre presenti, solo che nessuno ci può vedere, ma tu, oggi, hai avuto questo privilegio, sei uno spirito libero e sei figlio degli anni sessanta, noi lo sappiamo e vogliamo che sappia che solo pochi possono sapere della nostra esistenza. Salutandomi con un sorriso l'uomo e la sua compagna si allontanarono a piedi ed io restai lì a guardare affascinato la moto, venuta dallo spazio.

Indy

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

ESCRIBE TU HISTORIA

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: indiana_63_883
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 61
Prov: NA
 

IO E L'HARLEY


"La vernice che scottava e toccarla era un piacere.
Il motore incerto e pigro nei primi chilometri.
Ne è passato di tempo e di strada.
Ne abbiamo visto di mondo.
Ne abbiamo avuto di freddo.
E abbiamo riso.
E una volta ti ho spinta per sei chilometri.
E però ci siamo divertiti.
E le rughe non le sento più.
E quel fumo leggero che vien fuori dagli scarichi è senz'altro allegria.
Non può essere olio.
Ma poi ti guardo nel tappo e capisco che hai sete.
Ho sete anch'io e siamo in un bar.
Io dentro che bevo e tu fuori che stai lì.
C'è una ragazza bionda che mi parla.
Io intanto bevo."
Carlo Talamo

 

AREA PERSONALE

 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 

POESIA DI CARLO TALAMO.


Non vivo per te.

Vivo con te.

Da tanto tempo,sono abituato ai tuoi difetti e ai tuoi capricci.

Da cent'anni sopporto gli scherzi e la malattie immaginarie che tanto inquietano chi

non ti conosce.

Sto qui.

Sto con te.

Me ne vado a spasso con te.

Traffico con tutti quei pezzi che hai.

E mi diverto.

E vibro.

E vivo.

 

IL VIAGGIO DEI PENSIERI....

Are You Going With me?

Pat Metheny e Anna Maria Jopek

 

PINK FLOYD - HIGH HOPES

Per Viaggiare... anche oltre la strada...

 

Copyright EMI records

 

PERCHé IO VIAGGIO SU UNA MOTO

 

Perché io viaggio su una moto

E assaporo il vento

Si è vero…è piena di bulloni…

Ma quando mi perdo nei miei pensieri

Lungo questo asfalto

Non c’è nessuno che

Mi può fermare!

 

PINK FLOYD - SHINE ON CRAZY DIAMOND LIVE

 

L'AMORE E LE PASSIONI NON DORMONO...

Niente è più brutto di una parola d'amore pronunciata freddamente da una bocca annoiata.

(Nagib Mahfuz)

 

VAGABONDO - I NOMADI

Dedicato a tutti coloro che ancora conservano un bimbo nel profondo...
 

LIVE BY IT

Filosofia Harleysta On The Road
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963