Creato da indiana_63_883 il 12/08/2008

Vita On The Road

Storia di un uomo e della sua moto..."In Viaggio"

 

 

« Riflessioni e scelteBiker-Enduro o Enduro Biker? »

Gocce come diamanti...

Post n°110 pubblicato il 28 Gennaio 2009 da indiana_63_883
 

Mille piccolissime gocce d’acqua vibrano sul manubrio cromato della mia Harley e sembrano minuscoli diamanti.

Il ritmo regolare del motore al minimo le fa muovere mentre sono fermo nel traffico sotto una pioggia torrenziale e incessante,  non c’è la minima speranza di andare avanti né di tornare indietro, almeno nell’immediato.

I miei guanti sono inzuppati d’acqua, la temperatura è scesa e fa freddo, soffro in silenzio perché nulla posso fare se non gestire l’imprevisto come posso.

Ho lo sguardo perso nel vuoto, davanti a me solo gli stop dell’autobus di colore arancione fermo da un quarto d’ora, cerco una soluzione, un’alternativa un percorso diverso, ma tutte le strade sono bloccate.

Altro che “mother road”, altro che coast to coast.

Sono al centro di un ingorgo megagalattico di cui non riesco a spiegarmi l’origine.

Più tardi, in serata ascoltando il telegiornale, capirò.

Apprenderò che è successo di tutto e di più, con l’aggravante del concetto  “All’unisono”.

Muri crollati, voragini che ingoiano autobus turistici, incidenti mortali e concorsi pubblici… tutto magistralmente suddiviso nei quattro punti cardinali di una città grande non più di un quartiere di Los Angeles, con la contestuale paralisi totale.

Sono ormai consapevole di vivere, se così si può dire, se è ancora lecito usare questa parola desueta,  in una città assurda, affogata nell’acqua che incessantemente viene giù ormai da mesi, preda del traffico e dello stress ai massimi livelli.

Sere fa, guardavo in tv un documentario dal titolo: “Aria di neve” girato nelle più belle e affascinanti comunità montane di questa nostra Italia.

Mi sembra impossibile o inverosimile che a soli novecento chilometri da qui esistano dei luoghi così incontaminati, puri, puliti, dove la gente ha lo sguardo trasparente e si emoziona ancora guardando una vetta in lontananza o un tramonto tra le guglie delle dolomiti a tremila metri.

In particolare, ho seguito la storia di un boscaiolo che usa ancora una sega verticale mossa da una’apparecchiatura legata ad una ruota di legno mossa dalla corrente del fiume vicino alla sua casa, per tagliare le tavole.

Un uomo così pacato, calmo, dallo sguardo bambino che spiegava tutto nei particolari, ed io affascinato dal racconto seguivo e mi distraevo.

E’ gente che vive in un’altra dimensione, che non immagina nemmeno lontanamente il significato della parola stress  e frenesia.

Sono contento per loro, abitanti di quelle valli che mi ricordano Heidi e Peter;  un po’ meno per noi tutti che ogni giorno dobbiamo affrontare la follia dei centri urbani, delle città caotiche, delle sirene, dei semafori sempre rossi e degli incroci funzionanti come la “roulette russa” dove non sai mai se arrivi dall’altra parte perché qualcun altro è passato a tutta velocità col rosso incurante del fatto che non tutti i mezzi hanno una carrozzeria e quattro ruote o più, ma ci sono pure quelli a due ruote che espongono il conducente a molti più pericoli.

Sono solo riflessioni, sicuramente inutili.

Guardo le gocce d’acqua sul manubrio, mi sembrano stelle brillanti nel firmamento scuro di una notte di mezza estate, forse in Australia.

Siamo lontani da tutto, distesi su un tappetino di paglia a naso in su, forse è la notte di San Lorenzo, tu ed io siamo lì e guardiamo le stelle cadere… sono solo gocce d’acqua sul manubrio della mia Harley.

Indy

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/HarleyMyLife/trackback.php?msg=6400520

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
tautotes
tautotes il 28/01/09 alle 20:59 via WEB
ciao indy,terribile immagine d'intrappolamento urbano,sai..credo che farò una lunga vacanza in un luogo paradisiaco,non è proprio una vacanza..in Madagascar e dormirò in capanne, sarà sicuramente indimenticabile..tonia
 
MioDestino
MioDestino il 30/01/09 alle 12:13 via WEB
Indy. E' la maledizione di chi vive come noi in grandi citta'. Anche io posso dire che quando piove qui da me è un disastro. Bastano poche gocce e l'inferno è servito, specie al centro. E' vero quando dici che a pochi km ci sono comunita' lontano da tutto e tutti, senza stress senza follia del traffico ecc. ecc...E' vero altrettanto pero' che OGNI luogo, ogni posto dove si risiede, è sempre una fonte di stress, anche se centri piccini sul cucuzzolo di una montagna. Sarebbe buono sapersi 'isolare' da tutto e tutti, ma sempre non ci si riesce. Anzi....quasi mai talvolta. Tu hai dalla tua che comunque con la moto puoi svincolarti meglio che con un'utilitaria. Ecco che UN lato buon ce l'hai... Ci hai mai pensato...? ;-) Buon venerdì.)
 
indiana_63_883
indiana_63_883 il 30/01/09 alle 12:24 via WEB
E' proprio quella la mia grande forza... sapere di poter arrivare sempre e comunque a destinazione anche se con qualche disagio legato all'utilizzo "tipico" delle due ruote che di certo non hanno la comodità delle quattro. Ma a me piace così... Indy
 
falco58dgl
falco58dgl il 30/01/09 alle 16:20 via WEB
La realtà di Napoli è simile a quella di tante metropoli del mondo, affollate e invivibili, con la differenza che quelle agglomerazioni metropolitane (Cairo, San Paolo, Bombay, Lagos, Pechino, Città del Messico) hanno 10, 15 o 20 milioni di abitanti, mentre Napoli ne ha solo due. il tuo pezzo mi ha richiamato, anche se in un contesto metropolitano, qualche passaggio del bel libro di Pirsig "lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta. Un cordiale saluto. W. P.S. grazie per avermi inserito tra i tuoi blog amici.
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

ESCRIBE TU HISTORIA

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: indiana_63_883
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 60
Prov: NA
 

IO E L'HARLEY


"La vernice che scottava e toccarla era un piacere.
Il motore incerto e pigro nei primi chilometri.
Ne è passato di tempo e di strada.
Ne abbiamo visto di mondo.
Ne abbiamo avuto di freddo.
E abbiamo riso.
E una volta ti ho spinta per sei chilometri.
E però ci siamo divertiti.
E le rughe non le sento più.
E quel fumo leggero che vien fuori dagli scarichi è senz'altro allegria.
Non può essere olio.
Ma poi ti guardo nel tappo e capisco che hai sete.
Ho sete anch'io e siamo in un bar.
Io dentro che bevo e tu fuori che stai lì.
C'è una ragazza bionda che mi parla.
Io intanto bevo."
Carlo Talamo

 

AREA PERSONALE

 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 

POESIA DI CARLO TALAMO.


Non vivo per te.

Vivo con te.

Da tanto tempo,sono abituato ai tuoi difetti e ai tuoi capricci.

Da cent'anni sopporto gli scherzi e la malattie immaginarie che tanto inquietano chi

non ti conosce.

Sto qui.

Sto con te.

Me ne vado a spasso con te.

Traffico con tutti quei pezzi che hai.

E mi diverto.

E vibro.

E vivo.

 

IL VIAGGIO DEI PENSIERI....

Are You Going With me?

Pat Metheny e Anna Maria Jopek

 

PINK FLOYD - HIGH HOPES

Per Viaggiare... anche oltre la strada...

 

Copyright EMI records

 

PERCHé IO VIAGGIO SU UNA MOTO

 

Perché io viaggio su una moto

E assaporo il vento

Si è vero…è piena di bulloni…

Ma quando mi perdo nei miei pensieri

Lungo questo asfalto

Non c’è nessuno che

Mi può fermare!

 

PINK FLOYD - SHINE ON CRAZY DIAMOND LIVE

 

L'AMORE E LE PASSIONI NON DORMONO...

Niente è più brutto di una parola d'amore pronunciata freddamente da una bocca annoiata.

(Nagib Mahfuz)

 

VAGABONDO - I NOMADI

Dedicato a tutti coloro che ancora conservano un bimbo nel profondo...
 

LIVE BY IT

Filosofia Harleysta On The Road
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963