Creato da graziamariag il 04/11/2009
Lettere in Aria....
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Questo blog nasce dal desiderio di potermi esprimere attraverso la parola scritta. Perchè la scrittura non debba appartenere soltanto a chi ha la possibilità di rendersi visibile con concorsi letterari ed altro. Il mio desiderio è che in questo blog, moderno luogo di incontro, si possano confrontare esseri umani che con le loro parole, scrittura ed idee possano rendere pieno di significato questo spazio.
Tina Modotti
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Per secoli il Tibet è stato un paese libero e indipendente .
E' un paese di incomparabile bellezza, ricco di una tradizione di saggezza milllenaria incarnata nel XIV Dalai Lama la cui lotta non violenta e quella di tutto il popolo
Tibetano è stata premiata nel 1989 con il premio Nobel per la Pace.
1950
L'esercito cinese invade il Tibet e rapidamente lo annette.
1959
Il Dalai Lama prima autorità del Paese è costretto all'esilio. Le forze d'occupazione hanno commesso numerosi atti di barbarie. Gli ultimi anni sono stati segnati da continue offese al popolo Tibetano e alla sua cultura.Si stima che circa 2 milioni
di Tibetani siano morti in seguito all'occupazione cinese e allo sterminio che ne è conseguito.Nel corso della famigerata "rivoluzione culturale"(1966-!976) sono stati distrutti circa 6000 templi , i loro luoghi di culto,
E le offese e lo sterminio continuano ancora...
Se ami, ama apertamente
101 Storie Zen
Venti monaci e una monaca, che si chiamava Eshun, facevano esercizio di meditazione con un certo maestro di Zen. Nonostante la sua testa rapata e il suo abito dimesso,Eshun era molto carina. Diversi monaci si innamorarono segretamente di lei. Uno di questi le scrisse una lettera d'amore, insistendo per vederla da sola. Eshun non rispose .Il giorno dopo il maestro fece lezione ai suoi discepoli, e alla fine della conferenza Eshun si alzò. Rivolgendosi a quello che le aveva scritto, disse:- Se veramente mi ami tanto, vieni qui e prendimi subito tra le tue braccia.
« A volte... | L'Arte di vivere » |
La presenza femminile nella pittura rinascimentale è molto limitata per i persistenti pregiudizi morali dell'epoca. Era considerato disdicevole per una donna frequentare le botteghe dei pittori, assistere a lezioni di nudo, frequentare l'ambiente dei pittori. Nonostante i pregiudizi e le forti limitazioni, qualche gruppo sparuto di donne riusci' ad imporsi e ottenendo anche fama internazionale.
Sofonisba Anguissola nacque a Cremona ne 1532 da una nobile e potente famiglia.
Famiglia composta da donne, era infatti Sofonisba una delle sei sorelle che componevano questa grande famiglia, e un fratello.
Suo padre Amilcare Anguissola comprese subito il talento delle figlie e diede loro una educazione umanistica.
Mando' molto presto Sofonisba e le sue sorelle a lezione di pittura presso il pittore Bernardino Campi prima e Bernardino Gatti successivamente.
Si intuisce subito il genio di Sofonisba che invece di dipingere soggetti religiosi si accosta e sperimenta nuove e innovative tecniche di ritratto.
Nel 1554 la giovane artista fece un breve viaggio a Roma dove conobbe Michelangelo che si mostrò subito disponibile permettendole di studiare alcuni suoi famosi schizzi.
Per ringraziare Michelangelo pare che Sofonisba gli diede in regalo un piccolo disegno raffigurante un bambino morso da un granchio.
Michelangelo ne rimase immediatamente colpito!
Il talento di Sofonisba intanto trova la sua maggiore espressione nei ritratti.
Acquista presto una certa fama e viene invitata a frequentare il circolo artistico del Duca d'Alba. Il Duca la raccomanda al re spagnolo Filippo II dove presto Sofonisba si trasferisce. L'amicizia con la regina Elisabetta di Valois fa si che l'artista resti alla corte spagnola per 15 anni, fino alla morte della regina.
Sofonisba affina in Spagna la propria tecnica diventando" uno dei pittori di corte ".
"Catturava in maniera particolare le caratteristiche fisiche e psicologiche di ogni personaggio."
Dopo la morte della regina ritorna in Italia e si sposa con il nobile siciliano Francisco Moncada con il quale visse " anni felici frequentando l'ambiente artistico siciliano del tempo".
Alla morte del marito ritorna a Cremona dove conobbe e sposò il capitano Orazio Lomellino. Era il 1580 e vissero inizialmente a Genova.
Ritornano a Palermo verso il 1610 e nonostante l'età avanzata continua a dipingere.
Anthony Van Dick le fece visita e nonostante la vista di Sofonisba fosse compromessa "Ho imparato molto di più da questa grande artista nonostante la malattia agli occhi che da tutti gli altri pittori"
I ritratti dell'artista sono esposti in molti musei del mondo.
Il suo stile ha influenzato un' intera generazione di pittori incluso Rubens che studiò attentamente i suoi lavori.
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" Nessun bisogno di essere altri che se stessi. Ce ne andremo tutti in paradiso e Van Dyck farà parte del gruppo"
Questa è l'unica testimonianza della voce registrata di Virginia Woolf ed è la prima parte di un' intervista concessa dalla scrittrice alla BBC il 29 aprile 1937
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