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LA VOCE DEL MARE E IL SUSSURRO DEL VENTO
G R A Z I E
Un sentito GRAZIE sincero a tutti coloro che passano di qui e spesso ritornano.E un sentito grazie a tutti coloro che apprezzano il blog per i contenuti culturali e per l'impegno profuso nella tenuta e gestione del sito.GRAZIE.
POESIA
AVVISO (AI NAVIGANTI DEL WEB) :
questo è un blog storico-culturale e di poesia.
Il titolo del blog trae spunto dalla "sottile linea rossa", formata dai reparti britannici nella "battaglia della Balaklava" in Crimea (nella storica giornata della Balaklava era presente un nostro concittadino Trapanese E. Fardella, che partecipò successivamente (non prima di avere partecipato all'epopea garibaldina) alla guerra di secessione americana nelle fila dei NORDISTI. Il rosso, inoltre era il colore delle insegne Romane S.P.Q.R. e dei mantelli dei legionari ROMANI. Anche Garibaldi usò il colore rosso per le camicie dei suo volontari.
NOTE SUL BLOG
I racconti, i disegni, i dipinti, le foto, le poesie e le fiabe presenti in questo blog sono miei (ove non espressamente indicato). I racconti e poesie frutto di fantasia, ogni riferimento a personaggi o fatti puramente casuale. grazie per la cortese attenzione.
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VITA E POESIA
Mi piace scrivere poesie e racconti. Mi sento a volte come Salgàri "un forzato della penna" (volontariamente s'intende e ad anni luce dal suo genio).
Se i miei versi e i miei racconti, riuscissero ad alleviare per un solo istante le sofferenze delle persone o a suscitare un'emozione, allora sarà valsa la pena di scrivere..........e di vivere.
BY SANVASS
LACRIME E RICORDI (CANTO PRIMO) BY SANVASS
LACRIME E RICORDI
CANTO PRIMO
Non ho più lacrime da versare
le ho consumate tutte
sono lacrime assai amare
per due vite, ahimè distrutte.
Ho sbagliato in gioventù
rinunciando al grande amore
Quando un giorno sarò lassù
presenterò il mio dolore.
Qualcuno mi dirà sereno:
avevi cotanta grazia
perchè bevesti quel veleno
che il cor ancor ti strazia?
Un angelo celeste adirato
mi aspetterà al varco
potrà capir il mio stato?
In amor son stato parco.
Ed Hei a me, cosa ti spinse
a rinunciar a nobil dama
se amor a lei t'avvinse
e forse ancor ti ama?
Non so cosa mi prese
quel dì che ancor non spiego
Rispuosi no alle pretese
dissi no, e non lo nego!
Potessi tornare indietro
Ah! potessi ma non si puote
il diman non sarebbe tetro
e le mani d'amore vuote.
E' facile dirlo adesso
direi SI, e tal parola
me la ripeto spesso
ma ciò non mi consola.
(SANVASS)
IL BACIO (ISPIRATO DAL QUADRO FI F. HAYEZ)
IL BACIO
Ti bacio, amor gentile
e non è l'ultimo te lo giuro
parto per terra ostile
difendo te, il tuo futuro.
Non piangere mio tesoro
oh bianca mia colomba
i soldati, già sento il coro
e lo squillar di tromba!
Tornerò, te lo prometto
e sarà mio l'amore virginale
al nemico offrirò il petto
a te il talamo nuziale.
Ti penserò notte e giorno
tra fumo, terra e fango
in attesa del mio ritorno
piangerò, come adesso piango.
(by Sanvass)
POESIA : FIORE DI PRIMAVERA (BY SANVASS)
FIORE DI PIMAVERA
fiore di primavera
doni amore a chi t'ispira
fresca brezza della sera
la tua grazia già m'attira
Doni amor a chi ti ama
donna bella e forestiera
il mio cuore a te brama
nel tuo SI esso spera
Nel tuo cuore mi riposo
come farfalla nella rosa
t'amo d'amor focoso
e sopra ogni cosa.
(By Sanvass)
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Storia : I 7 Fratelli Cervi (Reggio Emilia,28 dicembre 1943). Ne é stato fatto anche un film in b/n che ne ripercorre la storia finita con la loro fucilazione. Si racconta che il nonno dei fratelli Cervi aveva partecipato ad una sommossa nel 1869 durante le contestazione della famigerata tassa sul macinato (una nuova tassa introdotta dal Governo e che tassava i cereali portati alla molitura). Il padre dei Cervi nasce nel 1875. Si sposa con Genoeffa e dall'unione nascono 9 figli (7 maschi e 2 femmine). I maschi nascono a partire dal 1901. Il padre cattolico, aderisce per un breve periodo al partito popolare. La famiglia Cervi gestisce un podere e tutti si danno da fare per migliorare le condizioni familiari (allora c'era molta povertà);lavorano nei campi agricoli e cercano di portare innovazioni nella produzione dei cereali e dei vigneti. A quanto pare utilizzano anche un trattore per l'aratura. Uno dei figli avrà problemi militari durante il servizio di leva, altri due non partono quando richiamati per l'Eitiopia (1936-1937). Scoppia la guerra (1940-1943). Subito dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, la cascina dei Cervi diventa centro di soccorso e assistenza a militari alleati dispersi, e organizza una simil-tipografia di lotta clandestina. L'Italia allora era divisa in due parti : una occupata dai tedeschi (repubblica di Salò) e il sud Italia in mano degli Alleati che avanzano verso nord (a stento). A metà novembre la Cascina dei Cervi viene circondata dalle milizie nazi-fasciste e viene intimato loro di arrendersi. Dopo una breve resistenza il gruppo composto sia dai 7 fratelli Cervi che dal Padre e da altre persone viene catturato e gli arrestati condotti per il processo. Poi, tutto degenera perché viene ucciso un membro del partito fascista del nord-Italia (forse un federale o un segretario) e per rappresaglia, il 28 dicembre 1943, i 7 fratelli vengono fucilati. Il padre, rimane in carcere. Nulla sa della sorte dei figli. Tra il 7 l'8 gennaio un bombardamento alleato (circa 12 quadrimotori fortezze volanti americane) bombardano Reggio Emilia (2 volte) e nel caos generale il padre Alcide riesce a fuggire dal carcere e torna alla cascina, dove c'è la moglie, le altre figlie e altre persone. Nel bombardamento viene anche colpito il cimitero dove erano stati posti i 7 corpi dei 7 fratelli Cervi, e le loro tombe subiscono uno scoperchiamento e in parte distrutte (nessuna pace né vivi né morti per i 7 fratelli). Il padre Alcide apprende della morte dei figli quanto torna in Cascina che torna a diventare un centro di resistenza anti-fascista. La casa viene nuovamente circondata da reparti della Repubblica Sociale, e messa a fuoco (novembre 1944). Nell'occasione muore di crepacuore la mamma dei 7 fratelli Cervi (già provata dal dolore per la perdita dei figli. Alcide (il padre) sopravviverà e morirà a 95 anni, mantenendo sempre vivo il ricordo dei suoi figli. Ai 7 Fratelli Cervi verrà conferita la medaglia d'Argento. Foto dal web : il muro del Poligono di tiro di Reggio Emilia dove furono fucilati i 7 fratelli Cervi.
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CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG
CHI SONO?
Chi sono? sono quello che vedete, non ho nulla da nascondere. Nè doppi o tripli nick o profili o blogs. Le mie foto, visibili, atletico, sportivo, longilineo.Cerco amicizia, vera e sincera, senza secondi fini. Penso che la differenza di età non sia un problema nell'amicizia, anzi integra e completa le conoscenze dell'uno e dell'altro.Mi piace scrivere e dialogare, per scambio vicendevole di esperienza, per arricchire la propria interiorità.amo la storia e la letteratura; mi piace il mio territorio perchè lo ritengo prescelto dal "Fato". Luogo prediletto per storia e mitologia che qui si sono realizzate e sviluppate.Un territorio dalle potenzialità immense, a volte misconosciuto, e trascurato anche dai politici che ne dovrebbero avere la cura.Il colore del mare, i raggi solari, le isole e la vegetazione che qui cresce, sono unici.Prodotti della terra (sale, vino, tonno, formaggi etc.) e tanto altro.
DREPANO E IL SUO PORTO (BY SANVASS)
Drepano e il suo porto
nel mito le radici affonda
volle il fato fosse sorto
ove falce smarrì dea bionda.
Di qui passò l'eroe mesto
dopo che foco il greco produsse
ad Ilio e tal funesto gesto
la natia città distrusse.
E per donna nomata Didone
che fu regina di cartagine
l'Eroe troiano mosse il timone
scrivendo d'amor meravigliose pagine.
Dido disse : eroe mio resta!
ma Enea spezzò le sue catene
e preso il mare, fu tempesta
presso Drepano gettò gomene.
Di territorio sì fecondo
il fascino ne suibì il prode Enea
progenitor di Silvuia Rea
e di Roma, capital del mondo.
Ove che arse del padre la pira
il divin guerriero udito Anchise
guardossi intorno ove vento spira
per lidi latini le vele mise.
Ma pria che a settentrione
volgesse lo sguardo e la prua
nel mar di Drepano rivolse l'attenzione
del padre Anchise, in memoria sua
indire volle gioco solenne
di cesti, di vele e di cavalli
e mar di Drepano divenne
arena fino ad Erice e le sue valli.
Drepano, ti celebrò Virgilio
latin poeta d'eccellenza
gesta cantò dell'eroe d'Ilio
che Drepano onorò con sua presenza.
(by sanvass)
p.s. versi ispiratimi dalla mia città che amo tantissimo.
SOSPIR D'AMORE (POESIA ISPIRATAMI DA UN PROFILO)
Oh Dea dell'Olimpo
Oh Musa, tra le sette la più bella
che al sopir t'accingi
sospir d'amore
riempi il vuoto
del cuore mio solingo
che da tempo immemore
niuna ha mai colmato.
(sanvass, 2012)