Creato da kickboxingnazionale il 28/10/2008
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Vorrei andarmene…Di: Amico Giò
Vorrei andarmene da qui vedendo litigare un palestinese ed un israeliano, al massimo, per un rigore non dato alla squadra del cuore e… alla fine, guardarli bere al bar assieme.
Vorrei andarmene da qui non pensando che, chi mi tende una mano, è perché poi… è quasi sempre pronto a prendere con due.
Vorrei andarmene da qui accorgendomi che il buon senso, qualche volta… ha prevalso sull’interesse.
Vorrei andarmene da qui scoprendo che, ogni tanto… l’essere ha vinto sull’apparire e sull’avere.
Vorrei andarmene da qui sapendo che dietro un sorriso ci sia solo calore umano e… non avendo il dubbio che ci sia sempre un secondo fine.
Vorrei andarmene da qui non pensando, come qualcuno ha detto… che le religioni sono la droga dei popoli e, neanche che, il potere quale esso sia… droghi i popoli per non pensare.
Vorrei andarmene da qui pensando che le parole: commercio, economia, borsa… fossero il benessere di tutti e non quello di pochi… ma a discapito dei più.
Vorrei andarmene da qui pensando che qualsiasi tipo di terrorismo non abbia una minima attenuante… come altrettanto le guerre preventive.
Vorrei andarmene da qui stupendomi nel vedere che un pentito, non sia tale solo per convenienza, ma che, magari, pur non tradendo… sia semplicemente pentito per il male che ha fatto.
Vorrei andarmene da qui vedendo che la parola: globale, significhi stare insieme appassionatamente… ma senza perdere la propria identità a favore di quel mostro che si chiama società consumistica.
Vorrei andarmene da qui con la possibilità che la parola altruismo… abbia preso il posto della destra, del centro e della sinistra.
Vorrei andarmene da qui con la certezza che le parole: lealtà, dignità e onore… non possono essere comprate.
Vorrei andarmene da qui avendo avuto il tempo di avere tenuto acceso l’amore per le persone care… e non averle sacrificate per la rincorsa a chissà cosa e chissà chi.
Vorrei andarmene da qui sicuro che le parole: civiltà e progresso non fossero solo computers, internet, televisione e indici d’ascolto… e che completassero il loro corso con la terza parola, la più importante: “umanità”.
Vorrei andarmene da qui orgoglioso di vedere popoli trovare punti d’accordo comuni… nel rispetto delle proprie diversità e senza prevaricarsi.
Ma due cose vorrei soprattutto:
La prima è che le parole “utopia” e “demagogia” non siano solo alibi per lasciare tutto com’è
La seconda… solo ci sia la possibilità che dove andrò sia come vorrei, non importa come lo possono chiamare gli altri, per me sarebbe il paradiso… del resto questa è la Terra.
E comunque: nonostante tutto, pensando alle parole di un cantautore a me caro, ricavando anche da esse energia, forza, fede e speranza: “che fantastica storia è la vita”… amico, vale veramente la pena lottare affinché sia veramente vissuta.
Il tuo Amico: Giò
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Assemblea Nazionale Elettiva FIKB
UN QUADRIENNIO STORICO
Ennio Falsoni rieletto col 95% dei voti degli aventi diritto. Tutti eletti anche i componenti della sua lista.
di Claudio Rota
Arrivo all’Hotel Michelangelo e vedo un grande fermento all’entrata del salone predisposto per lo svolgimento dell’Assemblea Nazionale Elettiva 2009 di FIKB. Tutto lo staff della segreteria è elegantemente schierato al ricevimento. In verità il salone è diviso in due: da una parte dove siederanno gli aventi diritto a voto e gli associati e gli ospiti che vi prenderanno comunque parte. Dall’altra vi è un lungo tavolo che ospita macchina da caffè, brioches e bevande per ristorare coloro che man mano arrivano per l’Assemblea , quindi tutt’intorno ben 7 le postazioni elettorali che una nota azienda specializzata ha montato per le operazioni di voto e lo scrutinio elettronico delle schede. E’ davvero un bel vedere, una bella organizzazione, una prova di efficienza che questa dinamica federazione offre ai suoi associati.
Dentro, sul tavolo presidenziale, vedo il presidente Falsoni che è a colloquio con Michele Barbone, membro di Giunta Coni che successivamente fungerà da presidente dell’Assemblea stessa, eletto per acclamazione su proposta dello stesso Falsoni. Quando la commissione di verifica poteri termina il suo lavoro con un po’ di ritardo (120 le società presenti con diritto di voto su 270, quindi c’è assicurato il quorum e la validità dell’Assemblea) Michele Barbone prende la parola e porge a tutti gli auguri che vengono dal presidente del CONI Giovanni Petrucci, quindi seguendo l’ordine del giorno, dà immediatamente la parola al presidente Falsoni che deve relazionare sull’andamento degli ultimi quattro anni.
Beh, devo dire che il suo intervento, lungo 40 minuti, ha avuto ben 4 applausi scroscianti. E’ stato appassionato, sanguigno, pieno di cifre, di date e avvenimenti che ha tenuto alta l’attenzione di tutta l’Assemblea che lo ha ovviamente gradito. Buon oratore, voce impostata, Ennio Falsoni sa come attirare l’attenzione del suo auditorium. E’ stato convincente e mi è molto piaciuto per il suo realismo, la sua sobrietà, la sua moderazione. In fondo è riuscito in un’impresa non facile: quella di guadagnarsi il rispetto degli ultimi entrati in FIKB, proprio di quelli che maggiormente temevano ritorsioni, buggerature, tradimenti. Invece, niente di tutto questo. Falsoni aveva promesso, e lo ha mantenuto, che chiunque avrebbe trovato in FIKB una organizzazione democratica, flessibile, libera, dove chi ha voglia di lavorare e di emergere può farlo in tutta tranquillità, ma nel rispetto delle regole. Ha esordito definendo “storico” il quadriennio appena trascorso. Storico perché erano i primi quattro anni al CONI; storico perche nel 2006 c’è stato il riconoscimento da parte del GAISF della WAKO, la federazione mondiale che ha contribuito a creare; storico perché ha saputo far convivere persone che per 20 anni si erano fatti la guerra in tutti i modi e che sembravano destinati ad un odio eterno. Ha sfornato poi cifre e trend di FIKB nel corso dei 4 anni passati, confermando che da 395 società e 13900 tesserati, si è passati alle 465 società di oggi per 16.785 tesserati, pur confermando che il potenziale di FIKB è di molto superiore a questi dati. Si è poi soffermato sul potenziamento della segreteria, centro nevralgico di ogni operazione, sulla sua informatizzazione (sistema gestionale elettronico dei tesserati con possibilità di operazioni di affiliazione e di tesseramento “on line” da parte delle società). Quindi sull’eccezionale numero di eventi nazionali e internazionali che puntualmente FIKB promuove, sostiene,organizza in tutto il territorio italiano. Ha parlato poi degli eccellenti risultati agonistici delle nostre nazionali nei vari campionati d’Europa e del mondo, complimentandosi con tutti gli atleti, i coach, i tecnici per i livelli raggiunti. Ha parlato della Formazione dei futuri quadri tecnici, dei corsi per allenatori, istruttori e maestri che si svolgono in ogni regione offrendo pluralismo d’insegnamento e libertà di formarsi ovunque.
E’ stato invece piuttosto critico nei confronti della Federazione di Pugilato. Evidentemente aveva qualche sassolino da togliersi dalle scarpe, e lo ha fatto con la consueta puntigliosa e precisa cronaca di avvenimenti e di incontri che ha svelato dei retroscena ignoti ai più. Ha ripercorso brevemente i tanti anni fermo alla porta del CONI (ben 18) perché “qualcuno” nell’ambito di FPI riteneva Ennio Falsoni un concorrente pericoloso. Poi l’incontro con Franco Falcinelli che, una volta salito alla presidenza di FPI, ha finalmente concesso il via libera (lo “sdoganamento” come lo aveva definito Falsoni stesso) della Kickboxing nell’ambito del CONI. Ma l’idillio è sembrato durare poco. Nei primi due anni FIKB, quando WAKO non era ancora riconosciuta dal GAISF, ha ricevuto ripetuti attacchi da parte delle organizzazioni concorrenti che facevano capo a Riccardo Bertollini e ai suoi partners, quali appunto Carlo Di Blasi, Alfredo Lallo, Rinaldo Rinaldi. Ma fortunatamente, nonostante Falcinelli “fosse tirato per la giacchetta” da questo e da quello – come ha detto Falsoni -, c’è stata l’Istituzione CONI (che Falsoni ha ringraziato e lodato) che ha sempre coerentemente difeso le scelte effettuate a suo tempo: mantenere nello stesso contenitore (FIKB, appunto) gli sport simili che vanno sotto il nome di Kickboxing, Muay Thai, Shoot Boxe e da ultimo la Savate. Ma nel suo intervento, il presidente FIKB ha anche sottolineato le contraddizioni che tuttavia esistono nell’ambito CONI. Per esempio, una disciplina nuova associata ad una Federazione nazionale, dovrebbe restare in quello status 2 anni al massimo. In quel tempo, il CONI concede alla Federazione “tutor” – in questo caso la FPI -, di decidere se accorpare quella Disciplina Sportiva Associata Sperimentale, oppure lasciarla andare per la sua strada verso un futuro riconoscimento quale Federazione Nazionale. In data 22 ottobre 2005, FPI aveva deliberato in seno al proprio Consiglio Nazionale un Nulla-Osta in tal senso, che tuttavia è rimasto ancora lettera morta. Dopo un intero quadriennio, FIKB è ancora al palo come DSAS, e in barba ai suoi eccellenti numeri e risultati agonistici. Che è successo? E’ successo che FPI aveva espresso “preoccupazioni” in seno al CONI nei confronti di FIKB per il suo “Regolamento sanitario”. Il nocciolo del contendere tra le due organizzazioni è che FPI può far combattere i propri atleti solo 1 volta ogni 24 ore, in FIKB i kickboxers potevano sostenere 2 incontri nelle 24 ore. Insomma FPI reclamava che FIKB si adeguasse ai Regolamenti sanitari “suoi”! A nulla ovviamente sono valse le parole di Falsoni che confermava che FIKB non faceva altro che seguire il regolamento sanitario della WAKO, presente oggi in ben 111 paesi al mondo e nei 5 continenti. “Qui siamo in Italia” – pare che qualcuno gli abbia ricordato e pertanto non si poteva far altro che seguire i ”suggerimenti” di FPI. Nel 2008 la Giunta del CONI ha deliberato il Regolamento Sanitario di FIKB, ultimo atto verso la normalizzazione dei rapporti. Almeno così si pensava. Purtroppo invece, vuoi perché si è sotto Elezioni, vuoi perché i leader sono in tutt’altre faccende affaccendati, FIKB dovrà aspettare qualche mese perché si venga a capo di questo vero e proprio “caso” nell’ambito del CONI. “Caso” perché non si capisce come una Federazione Nazionale, per quanto importante sia, possa tenere in scacco una DSA per tanto tempo. Non si capisce con quale autorità né con quali diritti. Ma tant’é…che questa è la situazione. Ovviamente, alla luce di quanto sopra, è chiaro allora perché Ennio Falsoni ha messo tra le priorità del suo prossimo quadriennio lo sganciamento totale da FPI. Vedremo se ce la farà, ma poiché i suoi numeri sono quasi il doppio di quelli di FPI, mi sembrerebbe assurdo che FPI si volesse tirare in casa una tal forza che ha dato prova di grande omogeneità: potrebbe chiaramente falsare gli equilibri di una qualunque federazione, con tutti i pericoli che ciò comporterebbe. Ma non sta a noi giudicare e pertanto ci metteremo alla finestra.
Tra gli altri obiettivi che ci si prefigge nel prossimo quadriennio, il potenziamento ulteriore della Segreteria per garantire più rapidi e migliori servizi agli associati, una maggiore attenzione allo sviluppo dell’immagine di FIKB, un miglior rapporto coi Media in generale e al Marketing, uno sviluppo ulteriore dell’eccellenza dei suoi risultati agonistici, il superamento delle 500 società sportive e dei 20.000 tesserati alla fine del prossimo quadriennio. Come ha detto Carlo Di Blasi stesso in un sua breve intervento in chiusura di Assemblea, “quei numeri FIKB li ha già potenzialmente in sé e anche molti di più”.
Falsoni è stato un abile e convincente oratore. Molto apprezzata la sua relazione anche dagli uomini del CONI come Michele Barbone e Sandro Rossi che sono rimasti ovviamente piacevolmente impressionati dall’organizzazione,m dal clima disteso, dalla compattezza dell’Assemblea tutta stretta intorno al suo presidente e ai suoi uomini che sono stati eletti: in breve Paolo Allievi e Giorgio Lico (vice-presidenti), Antonio Caridi, Patrizia Lotito, Franco Noale, Carlo Di Blasi, Alfredo Lallo e Roberto Fragale (Consiglieri); Gianfranco Rizzi e Feerico Milani (rappresentanti tecnici); Mario Carella, Neri Stella, Gregorio Di Leo (rappresentanti atleti).
All’uscita,tante facce rilassate e felici. Avevano perso poco tempo, avevano goduto il clima dell’Assemblea, l’efficienza dello spoglio delle schede e l’annuncio dei risultati. FIKB è ormai una solida realtà e sono certo che il bello di questa Federazione comincia adesso
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